COSE DA MONDO

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VIETATO RIDERE SULLA GEOPOLITICA Siamo sotto un altro tipo di fascismo che non conosce neppure l'ironia e il cazzeggio.Q...
15/01/2025

VIETATO RIDERE SULLA GEOPOLITICA
Siamo sotto un altro tipo di fascismo che non conosce neppure l'ironia e il cazzeggio.

Quei diversamente intelligenti di facebook hanno censurato questo video nella nostra pagina fb per propaganda al nazifascimo, pubblicato il Primo di Gennaio 2025. Avevamo aggiunto al collegamento video dell'attore comico Tom Corradini una introduzione ironica. Oltretutto Corradini ha un canale YouTube interamente dedicato al personaggio "M", con tanto di divisa e piglio del Crapone, ma recita a voce anche i "colleghi" dell'epoca come Stalin, Churchill, il Baffino, ecc, che, messi tutti assieme ne ha han fatti di crimini di ogni sorta e numero.

Abbiamo fatto reclamo, vediamo cosa si inventano e se censurano anche una copia immagine della loro sezione "supporto" riguardo il post ironicissimo e divertente (ci autoincensiamo da soli questa volta, non è peccato ;-))

Tutto questo si potrebbe chiamare propaganda, ancora oggi dopo quasi 80 anni non è cambiato molto , tantissimi fatti ven...
10/01/2025

Tutto questo si potrebbe chiamare propaganda, ancora oggi dopo quasi 80 anni non è cambiato molto , tantissimi fatti vengono usati e storpiati al solo fine della propaganda , morti in mare, scazzotate in piazza, scritte sui muri ,manifestazioni vergognose, atti vandalici contro lapidi e corone di fiori il tutto sopportata da una stampa complice.

RESISTENZA E PENSIERO UNICO

Il lessico resistenziale ha poche ma determinate definizioni: mentre il fascista ucciso è giustiziato, il partigiano ucciso è barbaramente trucidato; i morti fascisti sono morti, i morti partigiani sono martiri.
La guerra di liberazione trasformò gli uomini abituandoli a convivere con la morte, accettandola e provocandola. I confini etici si resero indefiniti e le categorie morali subirono mutazioni nella loro interpretazione, poiché in quei frangenti non sussistevano le condizioni per un’oggettiva valutazione del momento storico.
La soppressione dei fascisti, dunque, era legata alle attitudini criminali dei suoi esecutori, fedeli killer del partito comunista.
Gli Istituti storici della Resistenza, sorsero negli anni Settanta sulla scia dell’emergente egemonia culturale della Sinistra, con lo scopo di impedire la verità storica.
I paladini della Resistenza non sono riusciti a emanciparla dall’ideologia, né a cancellarne le atrocità. La pratica della tortura era assai diffusa da entrambe le parti, ma mentre per le polizie fasciste costituiva un mezzo per ottenere vitali informazioni, per i partigiani essa era finalizzata a conferire maggiori sofferenze alla vittima prima della sua soppressione. E le torture contro donne implicavano sistematicamente lo stupro collettivo.
Un indubbio quanto sincero spirito rivoluzionario si fondeva con le forti propensioni delinquenziali dei giovani partigiani. Essi non si sentivano assassini, ma apostoli d’un nuovo credo, condizione pseudo-etica che avrebbe poi dovuto proteggerli da pentimenti e rimorsi di coscienza.
La teoria, infine, del riscatto nazionale decantata dagli storici marxisti è un’invenzione posteriore che oggi si può definire ennesimo falso storico. Solo la parte minoritaria della Resistenza avrebbe potuto rivendicarla onestamente, quella parte costituita da formazioni d’ispirazione liberale e cattolica.
La verità è che il partito comunista, attraverso le sue federazioni provinciali, aveva monopolizzato la guerra di liberazione, orientandola in funzione di lotta di classe: gli aspetti rivoluzionari della Resistenza sono fuori discussione.
E anche la partecipazione popolare alla lotta di liberazione è un falso storico. Il popolo era tendenzialmente attendista, voleva giungere alla fine della guerra senza ulteriori tragedie.
Questa è stata la Resistenza. Quando la leggeremo nei libri di scuola avremo una società più onesta, meno ideologica, con magistrature emancipate da categorie del pensiero unico.

IRAN SENZA VELI 2In questo video girato in questi primi giorni del 2025 nella Teheran "bene" (nelle vie Tajrish e Feresh...
05/01/2025

IRAN SENZA VELI 2
In questo video girato in questi primi giorni del 2025 nella Teheran "bene" (nelle vie Tajrish e Fereshteh, oltre che in un ricco centro commerciale nella parte nord della capitale iraniana) possiamo osservare come almeno una metà della donne siano senza nessuna copertura del capo indossata.
I media occidentali schierati ci continuano a raccontare che se in Iran una donna viene vista per strada senza capo coperto rischia pesanti sanzioni e persino di essere uccisa dalla polizia morale islamica.
Allora come stanno veramente le cose?

VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=eFNft-nT9j

ALBUM COMPLETO:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1257272072175562&type=3 (raccolta immagini)

Raccolta video su Iran: https://www.youtube.com/watch?v=dDFRdBh4saI&list=PLzzlWZLRSnpyVgNHQEQBfIa1M77b8Yskq&pp=gAQB

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05/01/2025
IRAN TRA REALTA' E PROPAGANDA OCCIDENTALE  Da anni i medai occidentali, che si prestano alla propaganda NATO, ci raccont...
05/01/2025

IRAN TRA REALTA' E PROPAGANDA OCCIDENTALE

Da anni i medai occidentali, che si prestano alla propaganda NATO, ci raccontano di un Iran oscurantista, retrogado, dittatoriale quasi peggio dell'Afghanistan in mano ai talebani dal 2021. Da diversi video disponibili sul web si nota una realtà leggermente diversa anche solo per la dibattuta questione della obbligatoria copertura del capo per le donne.
Dalle immagini natalizie 2024 a , tolte una metà delle donne col capo coperto in diversi modi, sembra di essere in una via di Rimini, per addobbi, abbigliamento, spensieratezza.

In a laurerarsi sono più le donne degli uomini. Dai video girati anche negli anni scorsi si vede una Teheran mediamente con un terzo delle donne a Teheran, giovani come di mezza età, e persino anziane, senza alcuna copertura del capo.
Ci sono donne che portano il classico hijab (il copricapo islamico per le donne che copre tutti i capelli), ma si vedono spesso indossare i veli colorati, alcuni quasi trasparenti, non di rado portati a mezza testa scoperta. Come ci ha malamente abituato la stampa occidentale schierata (a parte le dovute eccezioni) invece la realtà è un po' più complessa e variegata.

Nel servizio dell'Associated Press (del 2023, alcuni immagini nella nostra raccolta immagini e video) viene mostrata una comune via di Teheran. Se ne vedono a decine di donne senza copricapo islamico.
Chiaramente, anche ngli ultimi anni, le proteste indotte dai servizi segreti occidentali e tutte le false notizie riportate dai loro controllati media hanno portato ad un muro contro muro all'interno della società iraniana, che ha solo peggiorato la situazione. Eppure, come dicevamo, in altri video recentissimi di fine 2024 si vedono donne senza velo, alla faccia della famigerata polizia morale islamica. Mentre delle donne afgane, tornate recluse dal 2021, non solo sono obbligate ad essere totalmente coperte ma (come da video recente un viaggiatore italiano in camper in Afghanistan) a Kabul non se ne vedono neppure in giro, segregate in casa. Ma l'importanza geopolitica di Kabul ora vale vicino allo zero, mentre una guerra contro l'Iran (ed il suo sistema economico svincolato dal debito e dollaro) resta in cima all'agenda NATO.
Leggere ad esempio l'articolo di Fabrizio Marchi: https://www.linterferenza.info/esteri/iran-il-prossimo-obiettivo/
Anche della Arabia Saudita (dove le donne non possono neppure guidare l'auto) zero reportage di "indignazione" dalle anime belle megafono occidentali. Due pesi e due misure, al solito, secondo dove tira il vento degli interessi geopolitici atlantici!

Indirizzo di questo album:
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REGALO GEOPOLITICO DI NATALE 2024: FILM&SERIE PER CAPIRESe volete capire chi ci sta dietro a "terrorismo" e guerre (non ...
28/12/2024

REGALO GEOPOLITICO DI NATALE 2024: FILM&SERIE PER CAPIRE
Se volete capire chi ci sta dietro a "terrorismo" e guerre (non sono neanche più gli Stati ad operare, ma loro pezzi utili che agiscono per conto della mafia finanziaria) guardate serie e film sotto elencati. A tal proposito troverete diverse clip utili nei nostri video caricati sul canale YT di CdM: https://www.youtube.com//videos
Consultate anche le nostre playlist di video attentamente selezionati dall'universo del web: https://www.youtube.com//playlists

Leggete anche la nostra analisi del film 2024 "CIVIL WAR: LA GUERRA DESIDERATA (E PREPARATA)": https://www.facebook.com/CosedaMondo/posts/1108591050376999

Consigliatissime le serie:
- Deep State (USA 2018)
- American Odissey (USA 2015)
- Deutchland '83 (86 e 89, Germania 2015)
- Das Boot (Germania 2018)
- Rubicon (USA 2010)
- Borgen (Danimarca 2010)
- No Man's Land (Francia 2020)
- Kalifat (Svezia 2020)
- The Prisoner (UK 1967)
- Davos 1917 (Svizzera 2023)
- Le Bureau (Francia 2015)
- Quartier des Banques (Svizzera 2017)

E film come:
- Syriana (USA 2005)
- Leoni per agnelli (USA 2007)
- The International (USA 2009)
- Mosul (Iraq 2019)
- The Bourne Legacy (USA 2012)
- I Tre Giorni del Condor (USA 1975)
- Le vite degli altri (Germania 2006)
- Spy Game (USA 2001)
- Unlocked - Londra sotto attacco (USA 2017)
- A prova di errore (USA 1964)
- Codice Fantasma (USA 2013)
- Green Zone (USA 2010)
- Piazza delle Cinque Lune (Italia 2003)
- Promiseland (USA 2012)
- No Man's Land (Bosnia 2001)

Selezione a cura di Cosa di Mondo. Se la ricopiate citate la fonte, collegamento internet originale e indirizzi nostri canali social. Grazie (rispettate il lavoro intellettuale altrui e il tempo passato a visionare tali prodotti media).

NB: Chiaramente viene illustrata una semplificazione incompleta in tali prodotti media ma per coloro che sono a digiuno di geopolitica e realpolitik può essere utile quale minicorso introduttivo (oltre a letture di libri quali quelli di John Kleeves - immancabile in questo caso il suo saggio "Divi di Stato" -, Federico Dezzani, Gianandrea Gaiani, Giacomo Gabellini, ad esempio).

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© Cose da Mondo – 26 Maggio 2024
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19/10/2024

🏴 80 soldati uccisi a Riccò dai partigiani: Campastrino, la foiba di casa nostra che nessuno ricorda.

Una storia che pochi conoscono e nessuno commemora. Ancora oggi, sul fondo del crepaccio di Campastrino, giacciono i resti di 80 esseri umani.

La foiba di Campastrino a molti spezzini, soprattutto i più giovani, non dirà nulla. Riecheggerà forse come l’eco di un qualche avvenimento lontano e non ben definito, in Istria o nell’area giuliano-dalmata, opera dei partigiani del maresciallo Tito.

Eppure la foiba di Campastrino non si trova a migliaia di chilometri di distanza da casa nostra, ma proprio qui, nella nostra provincia, per la precisione a Riccò del Golfo. Incredibile a dirsi, ma è proprio così.
Lo ha ricordato il quotidiano La Verità, ricostruendo una storia tutta spezzina, che oggi vi riproponiamo.
Sul fondo del crepaccio della foiba di Campastrino, ancora oggi, giacciono i resti di ottanta soldati della Wehrmacht e della X Mas. Ossa ricoperte da rifiuti, che a distanza di decine e decine di anni non sono ancora state recuperate, anche per via di un restringimento della voragine e della presenza di alcuni residuati bellici, fattori che complicherebbero non poco l’operazione.
Qualcuno però in passato ci ha provato: Giuseppe Zanelli, ufficiale del Regio esercito, poi membro della X Mas e delle Brigate nere, che nel 1972 organizzò un gruppo speleologico per verificare l’attendibilità delle voci su Campastrino. Risultato: “Durante l’estrazione delle prime ossa fu recuperata anche una Tellermine (mina anticarro) tedesca che condusse i Carabinieri a bloccare l’operazione”, scriveva ieri la Verità.
Nel 2007, per ultimo, lo studioso delle foibe Marco Pirina, oggi scomparso, mise insieme una squadra di volontari che si calò all’interno della foiba. Poi, fino ad oggi, più nulla.
“Furono due le precipitazioni - ha raccontato ieri a La Verità l’avvocato spezzino Emilio Guidi - La prima avvenne durante la guerra. Mentre la 148^ divisione tedesca si sganciava verso la Pianura padana, un suo reparto forse rimasto senza ordini o tagliato fuori, scelse la strada verso Genova. I militari incapparono, presso san Benedetto, nei 400 partigiani comunisti e azionisti delle divisioni “Vanni” e “Giustizia e Libertà”. Dopo aspri combattimenti, circa dieci soldati rimasti ancora in vita furono catturati e ristretti in una casupola di legno nel bosco, priva del tetto. Qualcuno parla di un tentativo di fuga, fatto sta che i partigiani lanciarono dentro la baracca delle bombe a mano e li ammazzarono tutti. Per disfarsi facilmente dei corpi li gettarono nella foiba di Campastrino”.
Il secondo episodio, ricostruisce sempre Guidi, avvenne dopo la fine della guerra: vittime cinquanta prigionieri italiani e tedeschi del castello di Calice al Cornoviglio, gestito dal partigiano azionista Luigi Carbonetto.
“Costui, dovendo consegnarli agli americani presso La Spezia, li affidò a un gruppo di partigiani rossi che già detenevano altri 20 tedeschi nella caserma di GNR di Via Vecchio ospedale a La Spezia. Era il primo maggio e i comunisti celebrarono la Festa dei Lavoratori a modo loro. Invece di consegnarli agli americani, li portarono a Campastrino e qui, come raccontava lo stesso Carbonetto, li infoibarono”.
Durante la prima spedizione del 1972, se non altro, furono recuperate tre piastrine tedesche. Oggi conosciamo i nomi di due soldati, i soli ad essere usciti dalla foiba di Campastrino: Walter Demann e Karl Abe.
Per il resto, sulla foiba di casa nostra, non c’è nessuna lapide, nessun cippo commemorativo. Ci sono solo i rifiuti, nel crepaccio, a coprire i resti di esseri umani. E nessuno ricorda.

Redazione Gazzetta della Spezia - febbraio 2019

La Russia si è in realtà premunita contro eventuali sciocchezze da parte di Kim: l'alleanza è di natura esclusivamente D...
19/10/2024

La Russia si è in realtà premunita contro eventuali sciocchezze da parte di Kim: l'alleanza è di natura esclusivamente DIFENSIVA, quindi non vincola in caso sia stata Pyongyang ad attaccare per prima. In pratica quindi è la Russia al momento attuale a godere dei maggiori vantaggi dell'accordo

DAL PACIFICO FINO A KIEV ?

E' arrivato il momento di soffermarsi un attimo sul caso nordcoreano.
Le notizie dal fronte ucraino che vedrebbero coinvolti militari inviati da Pyongyang fa ormai capolino su massima parte dei mezzi si informazione internazionali e non è ignorabile.

Per farla breve, alcuni canali parlano (la CNN in primis) di 12'000 militari nordcoreani, equivalenti a 4 brigate che effettivamente Kim aveva promesso alla controparte russa in questi mesi: l'equivalente di una divisione di fanteria più o meno.

Diciamo che si inizia adesso ad osservare le conseguenze dell'incontro tra Putin e Kim avvenuto alla fine dello scorso giugno: allora fu firmato un accordo molto stretto, che prevede anche e soprattutto cooperazione militare, anche se non si credeva che oltre all'ordinario invio di materiali e mezzi, avrebbe riguardato anche uomini, militari in servizio attivo.

E' questo a colpire l'immaginazione al momento presente: la “transcontinentalità” del conflitto o meglio gli effetti della collisione geopolitica nel mondo globale. Vedere uomini dell'estremo oriente, che, in uniforme, circolano lungo le trincee del DONBASS.

Un'estensione del conflitto o meglio una saldatura di conflitti che vede una parte del settore Pacifico/estremorientale (pen*sola coreana come punto di congiunzinoe polveriera dei rapporti tra Giappone, Cina, Usa e Russia stessa) andare ad unirsi al conflitto russo/ucraino in Europa............configurandosi così uno scacchiere geostrategico di proporzioni fuori scala, ovvero un movimento ed un confronto di mezzi che va dalle frontiere finlandesi e polacche attorno al Baltico, fino al mar del Giappone, in soluzione di continuità.

Del resto la clausola critica del recente trattato russo/coreano era proprio questa: il mutuo soccorso militare, I cui termini, come si fece già notare mesi fa, rimanevano assai vaghi sulla carta, lasciando presagire un'alta discrezionalità decisionale.

Ma prima di proseguire in merito cerchiamo prima di capire una cosa più importante: cosa sono Russia e Nord Corea l'una per l'altra ?

A ben vedere il rapporto tra lo stato trascontinentale russo (allora imperiale) e la pen*sola coreana inizia già alla fine del XIX secolo in un contesto tipicamente coloniale: la Corea altro non è che uno dei tanti pezzi della Cina imperiale in disfacimento....uno stato cliente sotto la dinastia Joseon (al potere da 500 anni) quindi facente parte dell'hinterland cinese o meglio la “cintura” esterna rispetto al suo heartland.

L'interesse russo per l'estremo oriente cresce: alla pari delle altre potenze europee ha approfittato della debolezza cinese per appropriarsi di quanto poteva (coi trattati del 1861 arriva ad annettere fino a Vladivostok e nel 1881 è ad un passo dall'annettere il Turkestan orientale, quello che oggi chiamiamo Sinkiang). In parole povere, dal grande nord.....l'invasore slavo disgrega quanto può del celeste impero: da Vladivostok inizia la colonizzazione russa della MANCIURIA dove è fondata Harbin, la sua capitale russa. In vista di una maggiore presenza nell'area ed un maggiore sfruttamento, si inizia uno dei progetti di trasporto più faraonici annunciati alle soglie del nuovo secolo: la Transiberiana.

I funzionari imperiali zaristi dell'epoca, preconizzando una colonizzazione su vasta scala del continente cinese settentrionale a vantaggio del proprio stato, con la prospettiva di incamerare vasti strati di popolazione turca, ma soprattutto sinica (Han), coniarono il termine di “RUSSIA GIALLA” per caratterizzare il fin troppo esteso impero russo dell'immaginato futuro (...)

Inevitabile che da tali basi (tra Vladivostok e la Manciuria semi-occupata) emergesse la questione di che fare della Corea: quest'ultima si era da pochissimo sciolta dalla sudditanza cinese a seguito del conflitto sino-giapponese del 1895, ma d'altra parte fuori dell'ombrello cinese altro non era che un debolissimo regno appena proiettato nella modernità, senza difesa alcuna.

In pratica non si fa a tempo di respirare allo sprofondare del grande fratello cinese che già ci si trova davanti 2 invasori determinati, uno dal grande nord e l'altro dal mare: RUSSIA e GIAPPONE.

Della collisione politico militare tra questi due attori già moltissimo è conosciuto e non vi è bisogno di aggiungere altro. Il maggior pomo della discordia, è stata la necessità da parte russa, di un grande porto in acque calde, operante tutto l'anno, che la pen*sola poteva offrire.

Tutto si congela per 40 anni in corea.

Il momento della verità arriva nel 1945 (meno noto che STALIN al tempo parlò di “rivincita” rispetto ai fatti del 1905...). La 25° armata sovietica entra nella pen*sola coreana da nord, da cui ormai I giapponesi sono fuggiti, mentre da sud essa subisce gli sbarchi americani: entrambe le amministrazioni dell'immediato dopoguerra gettano il terreno per le rispettive forme di evoluzione socioeconomica che danno vita alle due separate società che vediamo oggigiorno.

In un certo senso è proprio l'URSS di Stalin ottiene quanto lo stato zarista della generazione avrebbe voluto.....uno stato satellite all'estremità dell'Asia, dopo Vladivostok.

Segue la guerra, anch'essa estensivamente trattata, che si conclude nel 1953 lungo il confine che era stato stabilito per l'occupazione sovietica nel 1945 (38° parallelo), benchè SENZA un trattato di pace vero e proprio, ricordiamocelo: da allora ad oggi – de JURE – non c'è mai stata pace legale tra le due Coree come tra Pyongyang a gli USA.

Cosa accadde da quel momento in avanti ? Orbene.....Mosca si ritrovava pertanto tra le mani un utile satellite, ma su un fronte che allora non era primario (lo era l'Europa), e tra l'altro non legalizzato, ma solo “congelato” in una sospensione di ostilità con l'opponente: ci si decide per un accordo di mutua assistenza economica e militare, nel 1961. Quest'ultimo è la BASE dei rapporti tra stato nordcoreano e la sua madre sovietica sino alla scomparsa di quest'ultima 30 anni più tardi: per una generazione, Mosca è il pilastro in tutti sensi e per la fine degli anni 80 conta per il 60% di tutto il commercio estero della Corea del Nord.

Poi il mondo all'improvviso cambia: l'URSS si smaterializza e con essa buona parte del mondo socialista che dipendeva da lei. Stati come Cuba e la Corea del Nord, lasciati a sè stessi, finiscono in un limbo: senza più difesa da Mosca e non disposti a cambiare il proprio sistema di vita, ma nemmeno potenti quanto la Cina, subiscono quindi in tutto e per tutto le conseguenze dell'essere “stati canaglia”, definizione post-guerra fredda, coniata appositamente per loro.

Solo a partire da Putin, dopo un decennio yeltsiniano di cui è meglio non parlare, un rapporto riprende forma: nel 2000 il primo trattato di cooperazione (blando) tra la Russia post-sovietica e Pyongyang....quello, in pratica che rimarrà per oltre 20 anni, fino giusto al giugno scorso quando le circostanze portano ad un vero trattato di mutua assistenza. Ecco in pratica il trattato entrato in vigore il giugno del 2024 è, per efficacia e profondità, la riedizione di quello del 1961.

Non più un accordo di cooperazione quanto una vera ALLEANZA politico/militare che prevede mutua assistenza in caso di guerra (e qui non si scherza più, siamo a noi).

Le circostanze attuali permettono e anzi favoriscono la cosa, tramite un riequilibrio radicale e di grande scala dell'ordine mondiale: se la Corea è da 70 anni uno stato canaglia, ora è la Russia medesima a ritrovarsi degradata dall'occidente a tale status. Non esiste quindi più alcuna ragione per non “saldare” I reciproci interessi, visto il comune status fuorilegge per il metro della comunità internazionale filoccidentale.

In breve, da quanto si capisce, Mosca rifornisce Pyongyang di qualsiasi cosa abbia bisogno: cibo, materiali e materie prime in abbondanza, ma soprattutto aiuto nell'innovazione tecnica a partire (eccoci) dal ramo militare, incluso il nucleare, tanto civile quanto militare (progettazione di nuovi sottomarini atomici). In generale un ammodernamento di cui il proprio esercito ha bisogno nel confronto con I vicini sudcoreani e giapponesi.

In cambio.....prodotto finito e lavoro umano: Mosca ha già tutto il suo complesso industrial militare a pieno ritmo, ma le serve di più e la Corea diventa la sua fabbrica di munizioni aggiunta che va avanti da sola al massimo regime possibile (supplemento determinante) e in più fornisce lavoranti negli stabilimenti (e di quelli ne sono affluiti già 50'000 da Pyongyang).

In ultimis, si mandano militari nordcoreani in servizio attivo nel Donbass: formalmente ingegneri militari ad assistere nella ricostruzione delle zone liberate. Di fatto......un'iniziazione ad un vero teatro di guerra dal momento che la Corea del Nord non partecipa ad un vero conflitto da 70 anni a questa parte.

Si tratta quindi di formare veri professionisti con esperienza sul campo e lo si può fare da uno scenario di un grande conflitto convenzionale che ha già mietuto quasi un milione di vite tra le trincee e danni materiali incalcolabili. Kim aveva promesso (ma si pensa sia una sparata allarmistica dei mezzi di informazioni americani a inizio guerra) fino a 100'000 uomini da schierare a fianco dei russi nel Donbass: alla fine saranno di meno, probabilmente non supereranno le 2 divisioni (20-25'000 elementi), ma è comunque significativo. Comodo per Mosca che grazie al rinforzo – soprattutto se dovesse farsi più consistente) potrà forse liberare I propri uomini da altre postazioni e utilissimo per Pyongyang, dal momento che grazie a questa esperienza forma un VERO esercito.

L'ultimo punto fa pensare: forse Kim si prepara ad una collisione vera e propria con I suoi vicini ? Godere a questo punto di una doppia protezione (russa ma anche cinese firmata nel 1961 e mai venuta meno) porterà a maggiore audacia ?

La Russia si è in realtà premunita contro eventuali sciocchezze da parte di Kim: l'alleanza è di natura esclusivamente DIFENSIVA, quindi non vincola in caso sia stata Pyongyang ad attaccare per prima. In pratica quindi è la Russia al momento attuale a godere dei maggiori vantaggi dell'accordo (…).

di Daniele Lanza



Fonte: https://www.facebook.com/daniele.conti.5203/posts/pfbid02aPQq1mdFae2x9TQ51uHAcocTD7REMWSYLaFBFEzoujWvFTgu5Y4N1oe4x5f2VY6cl?rdid=6uBh4SC9c65xVqBB

19/10/2024
Serena Shim di , giornalista libanese-americana, scomparsa il 19 ottobre 2014 in circostanze a dir poco misteriose. Sere...
19/10/2024

Serena Shim di , giornalista libanese-americana, scomparsa il 19 ottobre 2014 in circostanze a dir poco misteriose. Serena aveva scoperto e denunciato una verità che molti volevano seppellire: il contrabbando di terroristi di Al-Qaeda dalla Turchia alla Siria, nascosti su camion dell'OMS, per portare devastazione a una nazione. Il suo lavoro ha messo in evidenza come i potenti manipolino le narrazioni e usino fronti umanitari per nascondere le loro azioni.

“Oggi ricordiamo Serena Shim di , giornalista libanese-americana, scomparsa il 19 ottobre 2014 in circostanze a dir poco misteriose. Serena aveva scoperto e denunciato una verità che molti volevano seppellire: il contrabbando di terroristi di Al-Qaeda dalla Turchia alla Siria, nascosti su camion dell'OMS, per portare devastazione a una nazione. Il suo lavoro ha messo in evidenza come i potenti manipolino le narrazioni e usino fronti umanitari per nascondere le loro azioni.
Il coraggio di Serena è in netto contrasto con il silenzio di molti oggi. In un momento in cui i potenti cercano di cancellare le voci e distorcere i fatti, onoriamo la sua memoria condividendo le storie che l'impero vuole sopprimere. Ricordiamo che la verità è la prima vittima della guerra e che dobbiamo tenerla viva, per Serena, per i giornalisti sotto tiro e per tutti coloro che soffrono in silenzio.”

🇵🇸✌🏾🇱🇧

(Fonte: https://t.me/RubiofeatRubio/4390)

CONFLITTO UCRAINA-RUSSIA: LEZIONE DI STRATEGIA E TATTICA DALLA ALTA SCUOLA AUSTRIACA DI STUDI MILITARI Una lezione di st...
19/10/2024

CONFLITTO UCRAINA-RUSSIA: LEZIONE DI STRATEGIA E TATTICA DALLA ALTA SCUOLA AUSTRIACA DI STUDI MILITARI
Una lezione di stile ed obiettività quanto mai rara nelle rappresentazioni televisive italiane (a parte i dieci minuti settimanali di Gaiani su TGCOM24) di esperti militari.
Da questo video emerge anche come ai migliori canali italiani di analisi militare sfuggano dei particolari importanti (come le piccole unità mobili russe) e di sintesi sul conflitto orientale in corso.
Ad oggi queste analisi del Bundesheer rappresentano il meglio di quanto disponibile sul web.

Aggiornamento quadrimestrale delle forze armate austriache (Österreichs Bundesheer) sulla guerra russo-ucraina:
EN: https://www.youtube.com/watch?v=Bv2fjrJt3LU
DE: https://www.youtube.com/watch?v=RjHQHoamRzw&list=PL6Udnt8OH5-tuFBuYigic6mYE6_TfCqV7&index=32&pp=iAQB

Relatore il Col. Markus Reisner, storico austriaco, esperto militare e ufficiale delle forze armate austriache,sovrintendente dell'istituto per l'addestramento ufficiali presso l'Accademia Militare "Theresian".

Nel presente aggiornamente "viene analizzato e spiegato l'approccio strategico, operativo e tattico delle forze armate russe durante la loro seconda offensiva estiva, la settima fase della guerra in Ucraina. Quali capacità militari sono state in grado di adattare entrambe le parti, quali sono gli attuali assi di attacco russi e quali sfide devono affrontare le forze armate ucraine nella loro lotta difensiva?"

LEZIONI DI LOGISTICA
Il direttore di AnalisiDifesa.it, Gianandrea Gaiani, aveva già posto il problema del caos logistico ucraino già quasi due anni fa, all'alba delle multiformi forniture militari delle nazioni NATO. Oltre 150 modelli e marche diverse di veicoli armati militari hanno rappresentato fin dall'inizio una spina nel fianco nelle difese ucraine e delle possibilità di recupero dei veicoli danneggiati o semplicemente da riparare per l'usura sul campo.
Sett. 2022:
"L’Europa del resto ha ormai esaurito il limitato surplus delle sue forze armate che poteva cedere a Kiev senza disarmare i propri reparti e azzerare le proprie riserve. A parte gli alleati NATO dell’Est Europa che cedendo a Kiev i vecchi mezzi ex sovietici vedono rinnovate le proprie flotte con mezzi soprattutto statunitensi.
Il crescente successo nei mercati europei dei prodotti statunitensi della Difesa rappresenta un grave rischio per l’apparato industriale europeo sia perché si tratta di nazioni aderenti alla Ue sia perché è sul consolidamento di un solido e diffuso procurement continentale che si giocherà futuro e sopravvivenza l’industria della Difesa del Vecchio Continente.
Specie se la pessima congiuntura economica che si sta configurando, in assenza di una rapida conclusione negoziata della guerra in Ucraina in cui l’Europa continua a giocare il ruolo di comparsa, determinerà conseguenze energetiche e quindi industriali e finanziarie che rischiano di compromettere i pur entusiastici e condivisi programmi di innalzamento della quota di PIL da destinare alla Difesa al 2 per cento.
Superfluo aggiungere che la paralisi produttiva determinata dal caro-energia colpirà anche il comparto Difesa mentre le ripercussioni occupazionali e sociali del disastro energetico ed economico che si preannuncia nei prossimi mesi abbasserà sensibilmente il PIL di molte nazioni europee e imporrà agli opachi e inconcludenti governi europei massicci investimenti nel settore sociale e assistenziale. Investimenti necessari anche a scongiurare o almeno a contenere, i possibili disordini popolari su vasta scala che non si possono escludere e non è difficile prevedere."
https://www.destra.it/home/g-gaiani-la-guerra-in-ucraina-un-ottimo-affare-per-lindustria-militare-usa-un-disastro-per-leuropa/

Sett. 2023 "L’esercito di Kiev ha sofferto il sacrificio di tante brigate di veterani nelle battaglie invernali di logoramento a Bakhmut, Soledar, Avdiivka e Marinka. O che l’Ucraina ha ricevuto si tanti armamenti e veicoli ma delle tipologie più varie mettendo in campo 170 diversi sistemi d’arma principali e veicoli corazzati e blindati di cui è impossibile gestire la logistica specie in un contesto così usurante come una guerra convenzionale su vasta scala."
https://sinistrainrete.info/geopolitica/26155-gianandrea-gaiani-gli-ucraini-non-sfondano-in-occidente-inizia-lo-scaricabarile.html

"Alcune lezioni chiave di questa guerra sono:
- I veicoli corazzati vengono danneggiati e distrutti in guerra, e una scorta massiccia di attrezzature più vecchie è meglio che avere una fornitura inadeguata di sistemi veramente nuovi (dato che droni, mine e artiglieria possono metterli fuori uso abbastanza facilmente). Anche nel caso di attrezzature più vecchie, sembra che circa il 75% dei veicoli danneggiati possa essere riparato.

- La compatibilità delle parti e la somiglianza del design, così come la semplicità, sono fondamentali per la rapida riparazione e il ritorno dei propri AFV in prima linea dopo i danni subiti in battaglia, e volete essere voi a controllare il campo di battaglia, negando al vostro nemico la possibilità di riparare e riutilizzare i veicoli persi.

- Sembra esserci una grande disparità tra le officine ucraine che cercano di lavorare su un vero e proprio zoo di marche e modelli diversi di AFV di diverse nazioni con una fornitura inadeguata di pezzi di ricambio, al punto che l'esercito ucraino ha ripetutamente dichiarato che l'equipaggiamento ex sovietico è preferito, perché hanno una formazione precedente su questi veicoli e magazzini di pezzi di ricambio compatibili (quando lavorano su equipaggiamento NATO i meccanici ucraini hanno detto che spesso devono cannibalizzare i pezzi, il che significa che, ad esempio, 2 relitti riparabili diventano un veicolo riparabile).

- Mentre i meccanici russi riparano gli stessi modelli di veicoli su cui sono stati addestrati, o modelli precedenti che sono meccanicamente semplici e molto simili, con parti comuni ove possibile, e che hanno accesso a massicce scorte di pezzi di ricambio per tutti i modelli di veicoli su cui lavorano.

- I carri armati devono essere in grado di sparare un proiettile HEF adeguato; HEAT o HESH non sono sufficienti come sostituti per sparare alla fanteria trincerata, agli edifici (nel caso dell'HEAT) o alle truppe allo scoperto. Anche la capacità di fuoco indiretto per i carri armati è molto utile. - Credo che questa sia una lezione che la NATO si rifiuta di imparare: il loro nuovo proiettile HEF da 120 mm a scoppio programmato ha bisogno di una linea di vista, a quanto pare, ma avere la possibilità di non essere costretti a esporre il proprio carro armato per sparare, e allo stesso tempo di sparare un proiettile HE meno costoso, meno sofisticato e decisamente spammabile, che si può lanciare da una copertura, ha molti vantaggi."
( cpmmento di )

TRE ANNI DI ANALISI DEL THERESIEN
Analisi degli aggiornamenti dell'Accademia Militare Theresien sul conflitto ucraino-russo:
- 2 anni fa -> primo video in inglese sul conflitto Ucraina-Russia su questo canale = 100% sull'Ucraina e solo bandiere ucraine [fase di ottimismo disinformato].

- 1 anno fa (circa) -> Bakhmut è caduto -> non più 100% solo Ucraina e bandiere ucraine ... [Fase di pessimismo informato]

- Questo video -> la realtà inizia a farsi sentire, ma non abbastanza [Fase della valle della disperazione].

- Tra un anno, la realtà sarà così visibile e difficile da nascondere [Fase di ottimismo informato]

- Tra due anni (stima positiva) quando questo conflitto sarà finito o alla fine di esso -> la realtà sarà più che evidente e la favola sarà finita da un pezzo. [Fase di realizzazione]

Playlist completa: https://www.youtube.com/playlist?list=PL6Udnt8OH5-tuFBuYigic6mYE6_TfCqV7

Tra i nostri RAPPORTI SULLA CRISI UCRAINA leggi anche:
- LA STRANA GUERRA https://www.facebook.com/CosedaMondo/posts/750686669500774
- LA CRISI UCRAINA FRUTTO DELLA SUDDITANZA EUROPEA?
https://www.facebook.com/CosedaMondo/posts/4398324193601787



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