Claudio Petrolo

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Claudio Petrolo Chef

Coraggio e umiltà: Claudio Petrolo non è nato chef, ha mosso i primi passi in un golfo diverso da quello della cucina: dietro il banco della pescheria fondata dal padre Giovanni a Scauri, poi ampliatasi a Roma al mercato di Testaccio. Claudio studiava ragioneria, poi un giorno a 23 anni, spinto da un sentimento di insoddisfazione e di curiosità, si è chiesto cosa gli sarebbe piaciuto fare nel caso in cui avesse potuto invertire il corso del tempo, e la risposta è stata immediata: il cuoco. I genitori avevano sempre lavorato, per cui alla cucina si era avvicinato tramite nonna Michelina, personaggio chiave nella sua vita; da quel momento è diventato il cuoco di tutta la famiglia e soprattutto degli amici: “La cucina è la cosa che, in assoluto, mi diverte di più” dice Claudio e la sua innata curiosità lo ha sempre portato a sperimentare ogni tipo di cucina. Dopo un corso di 6 mesi al Gambero Rosso è partito per la Spagna: prima tappa da Santi Santamaria, lo chef che lo ha segnatomaggiormente nella semplicità e comunicazione del prodotto. Santamaria era un ribelle, un anticonformista: mentre impazzava la cucina scientifica egli scandagliava in profondità la sua terra, il suo mare ed il proprio territorio, senza piegarsi ai venti di Roses o metter mano alle texturas. Nella sua naturalezza, Santamaria, riusciva a essere moderno e innovativo. La sua cucina dipendeva dalla grande qualità e dalla perfetta maturazione dei prodotti del proprio orto. Claudio ha trascorso diversi mesi anche al Celler de Can Roca. Un altro ristorante magnifico, la cui cucina si basava sullo studio. La tradizione, in questo modo, veniva esaltata da determinate tecnologie che consentivano risultati altrimenti impossibili con i prodotti presenti attualmente sui mercati. Ciò che Santi Santimaria otteneva dall’orto Joan Roca lo raggiungeva per concentrazione, fino a mettere a punto il pomodoro ideale. Agli occhi di Claudio queste due cucine erano perfette e avvertiva la necessità di saperle coniugare. Claudio Petrolo ha accumulato, inoltre, numerose esperienze professionali all’estero: da Arzak (San Sebastian); da Berasategui (Lasarte); all’ Evo di Barcellona e Reserve de Beaulieu (Costa Azzurra). In totale è maturato per quasi 8 anni fuori dall’Italia. Nel 2014 si reca in Cina (iniziativa promossa dalla catena televisiva CIBN per una serie di lezioni culinarie, mirate alla divulgazione della cucina italiana. Nel 2010 il salto: a Minturno, il borgo medievale affacciato sul mare del Gofo di Gaeta in cui è cresciuto apre il suo primo ristorante. Sono anni di studio e di continui esperimenti, di idee e di soddisfazioni. A marzo 2015 si conclude la sua prima esperienza e apre, a pochi passi dal lungomare di Gaeta “Claudio Petrolo, storie di mare” con il sostegno di Intergroup e della pescheria di famiglia avvicinandosi ancora di più al prodotto da cui muove l’ispirazione della cucina. Nell’ottobre 2018 conclude l’avventura del ristorante per dedicarsi a tempo pieno alla sua nuova attività di Chef Consultant e vola in Spagna nella per aprire il nuovo Concept, Pane & Mare. Ciò che rende Claudio Petrolo unico nel suo genere è la combinazione di tradizione ed innovazione, la profonda conoscenza della cucina italiana si mescola alla peculiarità di altre cucine soddisfacendo, in questo modo, anche i palati più esigenti.