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IL NUOVO PATRIARCA DELLA CHIESA ORTODOSSA DIFENDE PUTINIl nuovo Patriarca ha criticato chi parla della guerra in Ucraina...
01/07/2024

IL NUOVO PATRIARCA DELLA CHIESA ORTODOSSA DIFENDE PUTIN

Il nuovo Patriarca ha criticato chi parla della guerra in Ucraina come un'"invasione" e la Russia un "aggressore"
La Chiesa ortodossa ha eletto un nuovo Patriarca. Daniil, 52 anni, è stato scelto tra tre candidati per succedere a Neofito, morto lo scorso marzo a 78 anni.

I chierici ortodossi di tutta Europa si sono riuniti a Sofia, nella cattedrale Aleksander Nevski, per la cerimonia di insediamento del nuovo patriarca della Chiesa del Paese, uno dei più grandi leader spirituali del mondo ortodosso.

Come viene eletto il Patriarca della Chiesa ortodossa bulgara
L'elezione è avvenuta con una votazione segreta a maggioranza di due terzi, tra i 15 metropoliti membri del concilio religioso, tutti i vescovi, i rappresentati eletti dai fedeli di ogni diocesi (tre chierici e due laici per diocesi) e da rappresentanti dei maggiori monasteri, in tutto 138 delegati.

I leader religiosi dei principali Paesi ortodossi del mondo (Grecia, Serbia e Georgia) hanno partecipato all'evento solenne. Hanno partecipato anche i rappresentanti della Chiesa ortodossa della Macedonia del Nord.

Il nuovo patriarca ortodosso Daniil è favorevole alla Russia
Daniil ha dichiarato in alcune occasioni di non essere d'accordo con l'opinione che la Russia sia un "aggressore". Il nuovo Patriarca sembra essere favorevole al Cremlino e all'operato del presidente russo Vladimir Putin. Nelle sue omelie ha criticato chi etichetta la Russia come invasore nel contesto della guerra in Ucraina.

Fonte: Euronews

LA BULGARIA HA ELETTO UN PATRIARCA FILORUSSO DELLA CHIESA ORTODOSSA BULGARADopo la morte del Patriarca Neofit, a marzo, ...
30/06/2024

LA BULGARIA HA ELETTO UN PATRIARCA FILORUSSO DELLA CHIESA ORTODOSSA BULGARA

Dopo la morte del Patriarca Neofit, a marzo, domenica 30 giugno, c’è stata l’elezione del successore. 52 anni, era il più giovane dei tre candidati, presentati al Consiglio elettorale ecclesiale. L'intronizzazione si è tenuta nella Cattedrale patriarcale di Sant’Aleesandro Nevski, alla presenza del Patriarca Ecumenico, Bartolomeo, del Cardinale Koch, invitato dal Patriarcato, dei Rappresentanti delle Chiese locali, del Nunzio Apostolico Suriani e di Rappresentanti di altre confessioni religiose

Il Metropolita Daniil di Vidin, 52 anni, è il nuovo Patriarca della Chiesa ortodossa bulgara e Metropolita di Sofia. Succede al compianto Neofit, scomparso lo scorso 13 marzo, a 78 anni, dopo una lunga malattia. Il nuovo Patriarca è stato eletto oggi, domenica 30 giugno, dai Delegati del Consiglio elettorale ecclesiale del Patriarcato, riuniti nell'Accademia delle Scienze bulgara, dopo un ballottaggio con il Metropolita Gregorio di Vratsa. Dei 140 Delegati del Consiglio – composto da clero e laici - erano presenti 138; per eleggere il Patriarca era necessaria la maggioranza dei 2/3, successivamente si è passati al ballottaggio.
Il nome di Daniil di Vidin era stato proposto, lo scorso 20 giugno, al Consiglio elettorale ecclesiale dai 14 metropoliti. Esso figurava all’interno di in una terna in cui erano presenti i vescovi Gregorio di Vratsa e Gabriele di Lovech. Il più giovane dei Candidati è stato eletto con 69 voti, contro i 66 andati a Gregorio di Vratsa.

L'intronizzazione

Nel pomeriggio della stessa giornata si è tenuta la cerimonia di intronizzazione, nella Cattedrale patriarcale di Sant'Alessandro Nevski, raggiunta con una solenne processione, partita dalla sede del Santo Sinodo. Alla celebrazione erano presenti il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, Rappresentanti delle Chiese locali e, a nome della Santa Sede, il cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, accompagnato dal Rev.do Jaromír Zádrapa, Officiale della Sezione orientale del medesimo Dicastero, il Nunzio Apostolico, Monsignor Luciano Suriani, accompagnato da Mons. Nicolàs Pedro Guidi, Rappresentanti di altri Patriarcati e Rappresentanti delle Confessioni Religiose. Presente pure il Presidente bulgaro Rumen Radev e il Re Simeone. Durante la cerimonia il nuovo Patriarca ha ricevuto le diverse insegne della nuova dignità. Al termine, il Patriarca è salito sul trono, accompagnato dai Metropoliti, proclamando ad alta voce, per tre volte la formula "degno", ripetuta da tutta l’assemblea.

Chi è il nuovo Patriarca

Il Metropolita Daniil di Vidin è nato il 2 marzo 1972, nella città di Smolyan, con il nome di battesimo di Atanas Nikolov. Completati gli studi primari e secondari nella sua città natale, si è laureato presso l'Università “San Clemente d’Ocrida”, a Sofia, dove aveva iniziato a studiare filologia inglese, ma successivamente si è iscritto alla Facoltà di Teologia. Dal 1997 è stato novizio nel Monastero di Hadjidimovo San Giorgio il Vittorioso. Due anni dopo è diventato monaco ed è stato ordinato diacono. Nel 2004 è stato inviato al Monastero di Rozhen, dove sarà ordinato sacerdote. Due anni dopo diventerà Archimandrita. Nel 2008, con decisione del Santo Sinodo, è stato nominato Vescovo. Prima come Vicario del Metropolita di Nevrokop, Nathanail, e poi del Metropolita Joseph, degli Stati Uniti, Canada e Australia. Il 4 febbraio 2018 è stato eletto Metropolita di Vidin.

Fonte: Vatican News

LA BULGARIA NON HA I REQUISTI PER ENTRARE NELL'EURO Sofia sperava di passare alla valuta comune entro metà del prossimo ...
30/06/2024

LA BULGARIA NON HA I REQUISTI PER ENTRARE NELL'EURO

Sofia sperava di passare alla valuta comune entro metà del prossimo anno, ma non ha rispettato i limiti previsti per l'inflazione. Altri cinque Paesi sono stati ritenuti non idonei
La Bulgaria non può entrare nell'eurozona a causa del suo tasso inflazione, che la Banca Centrale Europea ha giudicato eccessivo in un rapporto pubblicato questo mercoledì.
Una delusione per il governo di Sofia, che puntava a diventare il 21esimo membro dell'Eurozona, nonostante le preoccupazioni sull'aumento dei prezzi e del costo della vita.
"Gli Stati membri dell'Unione europea non appartenenti all'area dell'Euro hanno compiuto progressi limitati nella convergenza economica con l'area dell'euro dal 2022", ha dichiarato la BCE in un comunicato stampa.

Fonte: Euronews

MAGGIORANZA DIFFICILE DOPO ELEZIONI: "IL PREMIER NON SARÒ IO" DICE LEADER DI GERB BORISSOVIl centrodestra ha vinto le el...
25/06/2024

MAGGIORANZA DIFFICILE DOPO ELEZIONI: "IL PREMIER NON SARÒ IO" DICE LEADER DI GERB BORISSOV

Il centrodestra ha vinto le elezioni politiche ed europee del 9 giugno in Bulgaria. Il leader del partito vincitore Gerb, ed ex primo ministro Borissov, incontra gli altri leader per formare un esecutivo lunedì prossimo
In Bulgaria si cerca una maggioranza politica, dopo la vittoria del partito di centrodestra GERB alle elezioni politiche che si sono tenute in concomitanza con quelle europee due settimane fa.
Il Gerb guidato dall'ex primo ministro Boyko Borissov ha vinto lo scrutinio elettorale nazionale con il 24,7 per cento dei voti, superando il Movimento per i diritti e la democrazia (DPS) al 17.06 per cento, la coalizione "Continuiamo a cambiare - Bulgaria Democratica" (PP-DB) e il partito filorusso "Vazrazhdane".

Foto di: Standart News

Con il parlamento ora in sessione, questa settimana il presidente Rumen Radev, anch'egli filo-russo, ha avviato le consultazioni con i partiti sui mandati per formare un governo.

A SOFIA SI PARLA DEL CODICE ATLANTICO E DI LEONARDO DA VINCIMons. Francesco Braschi, vice prefetto della Biblioteca Ambr...
17/05/2024

A SOFIA SI PARLA DEL CODICE ATLANTICO E DI LEONARDO DA VINCI

Mons. Francesco Braschi, vice prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano terrà una conferenza a Sofia dal titolo "Il codice atlantico, testimone della vita di Leonardo: genio poliedrico e complesso".

A promuovere la conferenza che si terrà il 14 maggio presso l'Accademia bulgara delle scienze, è l'ambasciata d'Italia in Bulgaria insieme all'Istituto italiano di cultura di Sofia, l'agenzia bulgara per gli investimenti e l'ufficio brevetti della Repubblica bulgara

UN'ESPOSIZIONE DOCUMENTARIA RACCONTA I CATTOLICI IN BULGARIA Presso la Biblioteca Nazionale dei Santi Fratelli Cirillo e...
01/05/2024

UN'ESPOSIZIONE DOCUMENTARIA RACCONTA I CATTOLICI IN BULGARIA
Presso la Biblioteca Nazionale dei Santi Fratelli Cirillo e Metodio viene inaugurata la mostra documentaria dal titolo I cattolici in Bulgaria XVII-XXI secolo. La mostra presenta documenti sul patrimonio letterario dei cattolici bulgari. I visitatori possono conoscere in dettaglio il contributo personale di Petar Bogdan Bakshev, Filip Stanislavov, Krastiu Peykich e altri rappresentanti della Chiesa cattolica come missionari e personalità nel campo della letteratura e dell'educazione.
La mostra prosegue fino al 9 maggio.

Fonte: Radio Bulgaria

BULGARIA, OLTRE 180 MILA UCRAINI CON PROTEZIONE TEMPORANEADall'inizio del conflitto in Ucraina, l'Agenzia per i rifugiat...
28/04/2024

BULGARIA, OLTRE 180 MILA UCRAINI CON PROTEZIONE TEMPORANEA

Dall'inizio del conflitto in Ucraina, l'Agenzia per i rifugiati bulgara ha concesso la protezione temporanea a oltre 180mila ucraini arrivati nel Paese dopo l'invasione russa, dei quali oltre 30mila sono uomini tra i 18 e 60 anni d'età, ovvero obbligati alla leva militare.

Dall'inizio dell'anno sono stati registrati in Bulgaria altri 2.700 uomini provenienti dall'Ucraina.
Evitano di parlare della nuova legge ucraina sulla mobilitazione ma 'off the record' ammettono di non voler andare a combattere al fronte.

È quanto si rileva in un servizio trasmesso ieri sera dalla tv nazionale bulgara BNT, dedicato alla sospensione voluta da Kiev dei servizi consolari all'estero per gli ucraini maschi in età di leva militare. La sospensione sarà effettiva fino all'entrata in vigore il 18 maggio prossimo della nuova legge sulla mobilitazione dei civili nelle forze armate. "La gente non vuole morire, se ti mandano al fronte sarai ucciso, e per niente", dichiara il 19enne ucraino Oleg davanti alle telecamere. Oleg è arrivato a Sofia un anno fa e lavora in un'autofficina. "Ho un cugino che è morto nella guerra. Il mio posto non è al fronte, non sono preparato a combattere in una guerra", aggiunge Oleg.

Fonte: ansa.it

MATARELLA ALLA BASE NATO DI NOVO SELO, NELL'EST DELLA BULGARIA Alla missione dell'Alleanza Atlantica ai confini oriental...
19/04/2024

MATARELLA ALLA BASE NATO DI NOVO SELO, NELL'EST DELLA BULGARIA

Alla missione dell'Alleanza Atlantica ai confini orientali dell'Unione Europea partecipano circa 700 militari italiani

"E' davvero un gran piacere incontrarvi e salutarvi, dopo aver ascoltato l'illustrazione della missione e avere visto alcuni dei mezzi che sono in uso alla missione. Vorrei salutarvi e ringraziarvi perché siete l'elemento centrale di questo gruppo tattico in una missione importante per più ragioni. La prima è il nostro rapporto di amicizia intensa e ampia di collaborazione con la Bulgaria di cui questa collaborazione è un punto di grande evidenza. La vostra presenza, la vostra missione, è importante anche perché siamo sul fronte orientale dell'Alleanza atlantica posto in tensione dall'inammissibile aggressione della Russia all'Ucraina. E quindi questa missione ha un compito di deterrenza, di prevenire ed evitare che vi siano incidenti. Una missione che ha come scopo la pace nella sicurezza. E quindi è particolarmente rilevante e ve ne ringrazio molto". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando i militari italiani nella base Nato di Novo Selo in Bulgaria. "Questo di svolgere un compito che punta ad ottenere la pace nella sicurezza- aggiunge- è una caratteristica costante delle nostre forze armate. Nei compiti che sono loro affidate dal Parlamento e dal governo e che sono svolti in tanti luoghi diversi, anche lontani dall'Italia, come in questo caso, anche in altri continenti. Tutte missioni svolte con il senso di garantire e ripristinare la pace dove manca, dove è posta a rischio. In questo modo si svolge un grande contributo da parte delle nostre forze armate alla comunità internazionale. Ed è un contributo svolto sempre con grande senso di umanità, con un rapporto di grande cordialità con le popolazioni dei luoghi in cui la missione si svolge e con grande competenza e capacità professionale". Per me, prosegue Mattarella, "è motivo di grande soddisfazione e di orgoglio per l'Italia dovunque vada, dove sono o sono stati i nostri militari ricevere le attestazioni di apprezzamento e di riconoscenza da parte dei capi di Stato con cui mi incontro. Per questo vi ringrazio molto. Questa è una missione di grande rilievo e di grande importanza. Naturalmente so bene che comporta il sacrificio di trovarsi lontano da casa e vorrei pregarvi di trasmettere il mio saluto e il mio ringraziamento alle vostre famiglie. Ma è un compito importante che svolgete per l'Italia che ve ne è riconoscente. E io sono qui per esprimervi questa riconoscenza e farvi gli auguri, i più grandi: buona attività e buona missione".

Fonte: RaiNews
Foto: Quirinale.it

SERGIO MATTARELLA IN VISITA IN BULGARIA: "FAVORIRE L'ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA"Nuova visita ufficiale del capo de...
17/04/2024

SERGIO MATTARELLA IN VISITA IN BULGARIA: "FAVORIRE L'ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA"

Nuova visita ufficiale del capo dello stato d'Italia. Il presidente, Sergio Mattarella, è a Sofia, capitale della Bulgaria. Prima tappa dopo il suo arrivo deposizione di una corona al monumento del Milite Ignoto in Piazza Aleksandr Nevskij, poi l'incontro al palazzo presidenziale di Sofia con il presidente della Repubblica di Bulgaria, Rumen Radev. In programma la visita all'Ambasciata d'Italia a Sofia. Domani Mattarella e Radev andranno alla base militare di Novo Selo e incontreranno il contingente italiano del Multinational Battlegroup Bulgaria. L’Italia è alla guida del Battle Group in Bulgaria, inquadrato nell’operazione di attività di vilanza rafforzata della NATO, dall’ottobre 2022.

La Bulgaria è paese membro dell'Unione europea dal 1 gennaio 2007 e fa parte della Nato già dal marzo 2004.

Mattarella e Radev hanno fatto una dichiarazione comune ringraziandosi reciprocamente per la lunga e proficua amicizia tra i due paesi. Questi alcuni dei punti principali del discorso del capo dello stato: collaborazione con la Bulgaria per la comune sicurezza nell'ambito Nato. Grande soddisfazione per l'accordo raggiunto nell'Unione europea sulle migrazioni. Per quanto riguarda l'allargamento sia Italia sia Bulgaria lavorano per supportare i paesi che hanno fatto richiesta: Ucraina, Georgia e Moldova.

Ucraina e Medio Oriente: Mattarella ha ribadito quanto sia necessario dare il massimo sostegno a Kiev perché l'aggressione russa sovverte l'ordine della civiltà. In ogni modo va comunque cercata la fine del conflitto. Orrore per il 7 ottobre, ma salvaguardia delle vite umane a Gaza.

Fonte: RaiNews

RINUNCIA E NOMINA DEL VESCOVO DELL'EPARCHIA DI S. GIOVANNI XXIII PER I FEDELI CATTOLICI DI RITO BIZANTINO IN BULGARIA Il...
08/04/2024

RINUNCIA E NOMINA DEL VESCOVO DELL'EPARCHIA DI S. GIOVANNI XXIII PER I FEDELI CATTOLICI DI RITO BIZANTINO IN BULGARIA

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Eparchia di S. Giovanni XXIII per i fedeli cattolici di rito bizantino in Bulgaria presentata da S.E. Christo Proykov.

Il Santo Padre ha nominato Vescovo dell’Eparchia di S. Giovanni XXIII per i fedeli cattolici di rito bizantino in Bulgaria il Rev.do Petko Valov, del clero della medesima Eparchia, finora Parroco della Dormitio Virginis a Novo Delchevo e Cancelliere eparchiale.

Petko Valov è nato l’8 gennaio 1966 a Sofia (Bulgaria) in una famiglia cristiana e si è diplomato in odontotecnica.

Ha studiato filosofia presso il Pontificio Collegio Urbano e, trasferitosi al Pontificio Collegio Greco, ha seguito i corsi di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, conseguendo la licenza in Teologia morale presso la Pontificia Accademia Alfonsiana di Roma.

È stato ordinato sacerdote l’11 ottobre 1997 per l’Eparchia di S. Giovanni XXIII.

Ha ricoperto i seguenti incarichi: dal 1999, Parroco della Dormitio Virginis nel villaggio a Novo Delchevo; dal 2008, Delegato della Chiesa Cattolica presso il Consiglio Nazionale delle Comunità Religiose in Bulgaria; dal 2009, Cancelliere dell’Eparchia; dal 2013, Delegato del Consiglio esecutivo della Fondazione caritatevole diocesana Natale del Signore per le ragazze madri; dal 2020, Segretario della Conferenza Episcopale Interrituale Bulgara; dal 2022, Presidente del Consiglio Governativo della Caritas Sofia.

Oltre al bulgaro, parla italiano, inglese, francese, russo, comprende lo slavo ecclesiastico ed il macedone.

Fonte: cattoliciromanireloaded.forumfree.it

BULGARIA E ROMANIA NELL'AREA SCHENGEN: VIAGGI IN AEREO E NAVE SENZA IL PASSAPORTOI due Paesi entrano nell'aerea Schengen...
01/04/2024

BULGARIA E ROMANIA NELL'AREA SCHENGEN: VIAGGI IN AEREO E NAVE SENZA IL PASSAPORTO

I due Paesi entrano nell'aerea Schengen. Restano alcune restrizioni per i viaggi via terra. Ecco i dettagli
La Bulgaria e la Romania hanno entrato ufficialmente nell'area Schengen ieri, domenica 31 marzo, e le relative regole si applicheranno ai passeggeri che viaggiano in aereo e via mare.
In breve, se si arriva in questi Paesi in aereo o in nave e provenite da uno dei Paesi Schengen, non è necessario un visto o un passaporto per entrare nel Paese. Lo stesso vale se la destinazione è all'interno dell'area Schengen.

Entrambi i Paesi inizieranno a rilasciare i propri visti e non sarà necessario il passaporto se si viaggia verso Paesi terzi a partire da lunedì primo aprile. Il numero dei membri di Schengen sale così a 29, tra cui 25 dei 27 Stati membri dell'Unione europea.

Tuttavia, per gli attraversamenti terrestri, il controllo dei passaporti è mantenuto per bulgari e rumeni. L'Austria ha imposto il veto.

Vienna era molto preoccupata per la capacità di Sofia e Bucarest di gestire l'immigrazione illegale. Entrambi i Paesi hanno promesso di rafforzare i controlli alle frontiere e di esaminare le richieste di asilo nei loro territori.

La Bulgaria e la Romania hanno aderito all'Ue nel 2007 e nel 2011 la Commissione europea ha concluso che entrambi i Paesi erano tecnicamente pronti ad aderire a Schengen. Ma non è stata presa alcuna decisione politica fino al dicembre 2023.

L'Austria è stata uno degli oppositori più accaniti: ha già imposto un veto nel 2022, insieme ai Paesi Bassi in quell'occasione. Le discussioni su una data per l'eventuale abolizione dei controlli sulle persone alle frontiere interne terrestri continueranno nel 2024.

L'adesione della Bulgaria è stata segnata da un'apertura simbolica della frontiera. L'evento si è svolto domenica al Terminal 2 dell'aeroporto di Sofia. Alla cerimonia hanno partecipato il primo ministro uscente Nikolai Denkov e i membri del governo. Durante la cerimonia, un volo in arrivo dalla Germania è stato accolto da circa duecento passeggeri che sono entrati nel Paese senza dover passare per il controllo passaporti e ognuno di loro ha ricevuto un regalo ricordo. Anche gli aeroporti romeni hanno accolto i primi viaggiatori in arrivo.

Se da un lato si prevede che l'alleggerimento delle norme avrà un impatto positivo sul settore del turismo, dall'altro si teme per le lunghe code alle frontiere terrestri dell'Ue e per l'impatto che può avere sul commercio e sulla salute e sicurezza degli autisti.

I camionisti sono spesso bloccati in code chilometriche alle frontiere di Romania e Bulgaria. Solo il tre per cento delle merci bulgare viene trasportato per via aerea e marittima, il restante 97 per cento via terra, riporta l'Associazione bulgara del capitale industriale (Bica).

L'accordo di Schengen è un accordo con cui diversi Paesi europei hanno abolito i controlli alle frontiere interne (tra i Paesi) e li hanno spostati alle frontiere esterne (con i Paesi terzi).
L'accordo, firmato nella città lussemburghese di Schengen nel 1985 e in vigore dal 1995, stabilisce un'area comune - chiamata appunto area Schengen - che copre gran parte del continente europeo.

I Paesi partecipanti applicano regole comuni per il controllo delle frontiere esterne, nonché per le questioni relative ai visti e alla cooperazione tra polizia e servizi giudiziari in materia penale.

Fonte: Euronews Italia

I CATTOLICI IN BULGARIA FESTEGGIANO LA PASQUA!"Cristo è risorto! È veramente risorto!” – la vera vittoria sulla Morte. I...
01/04/2024

I CATTOLICI IN BULGARIA FESTEGGIANO LA PASQUA!

"Cristo è risorto! È veramente risorto!” – la vera vittoria sulla Morte. Il saluto che da più di 2000 anni unisce i cristiani di tutto il mondo. I cristiani, uniti dalla forza della loro fede, hanno calpestato, per una sola volta nella storia, il fatto inspiegabile che una persona risorgerà - e come dice la Sacra Scrittura - "...e se Cristo non è risorto, allora la nostra predicazione è vana, anche la tua fede è vana…” (1 Cor 15,14)
Nella Chiesa Concattedrale "S. Giuseppe" a Sofia, il sabato sera è iniziato con il servizio più importante di tutto l'anno: la liturgia della santa notte di Pasqua. Tutto ebbe inizio fuori dalle mura del tempio di Dio, nell'oscurità, mentre le donne si recavano al sepolcro vuoto. La veglia è stata presieduta da Mons. Rumen Stanev, vescovo ausiliare della diocesi di Sofia-Plovdiv. La veglia si è svolta in quattro parti: la liturgia della luce, la liturgia della parola, la liturgia del battesimo e la liturgia dell'Eucaristia.

Con i Vespri pasquali e l'accensione del tradizionale cero festivo, il Re della Gloria, Gesù risorto, è stato accolto nella Basilica di San Pietro. Giuseppe", a Sofia. Il suono della campana riuniva il clero e i fedeli al solenne servizio di Dio e la domenica, nella Chiesa Concattedrale "S. Giuseppe", a Sofia. Dall'Altare di Dio, Mons. Rumen Stanev ha salutato il clero e i fedeli con l'incessante saluto centenario di tutti i cristiani: Cristo è risorto! È veramente risorto! "Dio è diverso, fa le cose non come ci aspettiamo... Dà la vita dove non ce n'è." Con queste parole il vescovo ha ricordato la grandezza e l'immenso amore di Dio per l'uomo. Ne ha dato un forte esempio dal racconto descritto nell'Antico Testamento: "... Sembra che la Pasqua ebraica sia come una strada senza uscita, ma non è così: il mare si aprirà e la gente passerà Attraverso." E ha concluso dicendo che la fine è in realtà l'inizio donatoci da Dio attraverso la risurrezione.
La Chiesa cattolica di rito occidentale celebra la festa più grande: la risurrezione di Cristo. Questo Grande Giorno, che dovrebbe essere fonte di conforto e speranza.
Cristo è risorto! Davvero è risorto!

Testo: Gergana Doychinova
Foto: Sketches of Sofia

Le chiese cattoliche in Bulgaria hanno celebrato il Giovedì Santo con solenni liturgie in tutto il Paese. È stato esegui...
29/03/2024

Le chiese cattoliche in Bulgaria hanno celebrato il Giovedì Santo con solenni liturgie in tutto il Paese. È stato eseguito anche il rito della “lavanda dei piedi”. Secondo la Bibbia, in questo giorno Cristo lavò i piedi ai suoi discepoli.

Foto di: Vesselina Chavushyan (Cattedrale di San Ludovico - Plovdiv)

IL PAPA: NEOFIT, TESTIMONE DELLA FEDE CHE HA RESO UN PREZIOSO SERVIZIO AL DIALOGOPapa Francesco in un telegramma esprime...
24/03/2024

IL PAPA: NEOFIT, TESTIMONE DELLA FEDE CHE HA RESO UN PREZIOSO SERVIZIO AL DIALOGO

Papa Francesco in un telegramma esprime il suo cordoglio per la morte del metropolita di Sofia e patriarca della Chiesa ortodossa di Bulgaria. “Nonostante le molte sofferenze è rimasto un uomo umile e gioioso, un esempio di vita consacrata al Signore e alla sua Chiesa”

“Un grande testimone della fede della Chiesa ortodossa bulgara”. È così che il Papa ricorda il metropolita di Sofia, e patriarca della Chiesa ortodossa di Bulgaria, Sua Santità Neofit, morto il 13 marzo a 78 anni dopo una lunga malattia, in un messaggio di cordoglio indirizzato a Yoan, Metropolita di Varna e Veliki Preslav, Locum tenens del Trono Patriarcale del Santo Sinodo e a tutta la Chiesa ortodossa di Bulgaria.

“Sua Santità Neofit - si legge nel testo - ha reso un prezioso servizio al Vangelo e al dialogo, e nonostante le molte sofferenze è rimasto un uomo umile e gioioso, un esempio di vita consacrata al Signore e alla sua Chiesa”. Poiché, prosegue il messaggio di Francesco, “il Corpo di Cristo sulla terra - la Chiesa – è la porta d'accesso alla vita del Signore risorto, per i fedeli cristiani la morte segna il passaggio da questo mondo alla vita eterna”.
Il Pontefice assicura quindi al metropolita Yoan, al Santo Sinodo e a tutti i membri della Chiesa ortodossa bulgara, “un ricordo speciale” nelle sue preghiere, affinché Gesù Cristo riempia i loro cuori “di consolazione e pace”.

Fonte: Vatican News

Le comunità cattolica, protestante e armena nella Bulgaria celebrano oggi la Domenica delle Palme! 🌿
24/03/2024

Le comunità cattolica, protestante e armena nella Bulgaria celebrano oggi la Domenica delle Palme! 🌿

MORTO IL PATRIARCA NEOFITO, LEADER DELLA CHIESA CRISTIANA ORTODOSSA BULGARA DAL 2013Simeon Nikolov Dimitrov si è spento ...
16/03/2024

MORTO IL PATRIARCA NEOFITO, LEADER DELLA CHIESA CRISTIANA ORTODOSSA BULGARA DAL 2013

Simeon Nikolov Dimitrov si è spento in un ospedale di Sofia dove era ricoverato da quattro mesi. Aveva 78 anni, da undici era alla guida della Chiesa ortodossa bulgara
Si è spento nella notte del 13 marzo all'età di 78 anni il leader della Chiesa cristiana ortodossa bulgara, il patriarca Neofito. Ad annunciarlo il Santo sinodo che si riunirà nel pomeriggio di giovedì 14 marzo per discutere i dettagli del funerale.
Simeon Nikolov Dimitrov è deceduto "a seguito di un'insufficienza multiorgano dopo una lunga malattia", ha affermato l'autorità ecclesiale in un comunicato. Neofitoera ricoverato da più di quattro mesi per una malattia polmonare presso l'accademia di medicina militare di Sofia, dove è morto. Eletto nel febbraio 2013 per succedere a Maxim, il patriarca bulgaro più longevo, da undici anni era alla guida della Chiesa ortodossa bulgara.

LA COMUNITÀ MENO CONOSCIUTA DEI BULGARI DEL BANATO CHE VIVONO IN BULGARIA Sono tra noi ed è difficile distinguerli da tu...
08/02/2024

LA COMUNITÀ MENO CONOSCIUTA DEI BULGARI DEL BANATO CHE VIVONO IN BULGARIA

Sono tra noi ed è difficile distinguerli da tutti gli altri bulgari, poiché hanno un'ottima padronanza del bulgaro letterario e si inseriscono perfettamente nella società, anche i loro nomi non suonano diversi...

Ma cosa distingue la comunità dei bulgari del Banato in questo Paese? I bulgari del Banato sono immigrati cattolici bulgari che hanno vissuto in isolamento nella regione del Banato, negli attuali territori della Romania e della Serbia, per più di 300 anni. Sono persone che sono riuscite a sopravvivere da sole per secoli e hanno conservato la loro essenza bulgara. La loro scrittura è basata sul latino e la mantengono dal XVII secolo. È riconosciuta come la seconda forma letteraria della lingua bulgara. Creano anche letteratura, hanno folklore caratteristico e scrivono poesie, apprendiamo dagli studi moderni dei ricercatori dell'Accademia bulgara delle scienze. Tuttavia, sul territorio della Bulgaria vive anche una piccola comunità di bulgari del Banato.

Le ragioni dell'insediamento dei bulgari nel Banato sono storiche

Dopo la sconfitta della rivolta di Chiprovtsi (1688), gran parte dei cattolici bulgari della regione andò a cercare salvezza nei confini dell'Austria-Ungheria, con la cui comunità cattolica mantennero legami. Lì avevano buone condizioni di vita, avevano la terra e l'opportunità di guadagnarsi da vivere. Successivamente ci furono diverse ondate di reinsediamento che continuarono fino al XVIII secolo. Con grande difficoltà riuscirono a trasferire tutto il loro modo di vivere e la loro cultura nel nuovo luogo di vita. Dopo la Liberazione (1878), una parte dei bulgari del Banato tornarono in Bulgaria. Il villaggio di Bardarski Geran, nel nord della Bulgaria, è il centro della comunità. Ogni anno vi si tengono i tradizionali incontri della comunità del Banato, in cui i più giovani possono conoscere meglio le loro radici, tradizioni e identità.

Recentemente si è svolto a Sofia un incontro, preceduto da una sessione scientifica dedicata alla loro cultura, lingua e creatività letteraria. Gli incontri a Sofia sono organizzati dall'Associazione dei bulgari del Banato in questo paese. Il suo presidente è Svetlana Karadzhova, dottoranda presso BAS: "Sono un bulgaro del Banato al 100%, originario di Bardarski Geran, e questo è il villaggio più grande di questa comunità in Bulgaria. Finché ci saranno parlanti di questa lingua, sopravviverà. Sono orgoglioso della mia origine, questo è ciò che ci rende più speciali e siamo un esempio di come una comunità possa sopravvivere in condizioni difficili. Se il bulgaro del Banato è la seconda norma letteraria, non vedo alcun problema nel riconoscere che chi lo parla ha una padronanza della lingua letteraria bulgara. Ci sono anche altre varianti del bulgaro moderno. Quindi, tutte le persone che hanno conservato il loro dialetto bulgaro, la loro lingua, ovunque si trovino nel mondo, sono bulgari e conservano una variante della nostra lingua bulgara. Questa è la ricchezza della nostra lingua che dovrebbe essere conservato."

Oltre al palken, parlato nel villaggio di Bardarski Geran, ci sono altre differenze tra i bulgari che professano l'ortodossia orientale e i bulgari cattolici del Banato, Maria Vachkova Ronkova, di Bardarski Geran dice:

"Ci sono differenze nella nostra cucina e nelle nostre feste. Anche le nostre feste religiose sono celebrate diversamente da quelle ortodosse. Le nostre famiglie sono molto collaborative, ci aiutiamo a vicenda e il saluto tradizionale tra noi è 'Falmis!', che significa 'Facciamo lode a Gesù". La risposta è "Oveki" - cioè "per sempre" ed è così che ci identifichiamo - i bulgari del Banato. Noi siamo bulgari, non siamo divisi dal nostro popolo, ma la nostra identità è quella dei bulgari del Banato e io teniamo moltissimo alla preservazione di tutto ciò che è Palken e della nostra lingua."

Autore: Gergana Manceva, BNR
Foto: La palla nel villaggio di Bardarski Geran

MESSA DEL CARDINALE SANDRI PER I QUATTRO BEATI MARTIRI DALLA BULGARIAIeri la partecipazione da Roma con una celebrazione...
02/02/2024

MESSA DEL CARDINALE SANDRI PER I QUATTRO BEATI MARTIRI DALLA BULGARIA

Ieri la partecipazione da Roma con una celebrazione eucaristica, del Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali alla "Giornata di riconoscimento e rispetto delle vittime dei totalitarismi ed in particolare del regime comunista”, istituita dal Governo bulgaro nel 2011

Erano politici, ufficiali dell’esercito, professori universitari e tanti religiosi, ortodossi ma anche cattolici: tutti condannati a morte il 1 febbraio 1945 (un centinaio giustiziati il giorno stesso) da una “Corte popolare” del nascente regime comunista bulgaro. Ed è in questa data simbolica che in Bulgaria si celebra ogni anno la “Giornata di riconoscimento e rispetto delle vittime dei totalitarismi ed in particolare del regime comunista”, istituita dal Governo bulgaro il 20 gennaio 2011.
Una giornata commemorata dalle autorità civili e dalla Chiesa ortodossa bulgara alla quale si è unito spiritualmente ieri da Roma il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, che ha presieduto nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina, una Eucaristica votiva per i quattro Beati Martiri della Bulgaria, anch’essi vittime del regime comunista: il vescovo passionista di Nicopoli, monsignor Eugenio Bossilkov e i Padri Assunzionisti Pavel Dzidzov, Kamen Vichev e Josafat Scisckov condannati a morte e fucilati nel 1952 .
L'iniziativa, promossa a Roma dall'Ambasciata di Bulgaria presso la Santa Sede, si è svolta in collegamento streaming con il Paese visitato da Papa Francesco nel maggio del 2019, in occasione proprio del decimo anniversario dell'Istituzione della giornata commemorativa.
Il sangue dei martiri per il futuro del Paese
Nell’omelia il cardinale Sandri ha evidenziato il filo rosso che lega i quattro martiri cattolici alle altre vittime del regime comunista in Bulgaria: “Con il loro martirio - ha detto - hanno testimoniato che i cattolici, bizantini e latini, oggi come allora, sono e vogliono essere veramente figli della Bulgaria, cittadini esemplari che contribuiscono alla sua crescita e al bene comune, accanto ai fratelli della Chiesa Ortodossa, ai Musulmani, agli Ebrei e agli uomini e donne di buona volontà”. Il loro sangue, ha osservato , citando le parole del Beato Bossilkov, è stato la garanzia per “uno splendido futuro per la Chiesa in Bulgaria”. Ricordando il racconto del Vangelo sull'indemoniato di Gerasa, il cardinale Sandri ha quindi ammonito come questa eredità possa essere tenuta viva solo continuando a lasciarsi “trasformare ogni giorno sempre più a immagine di Cristo”. “Solo così – ha concluso - saremo capaci di rimanere vincitori di fronte alle antiche e nuove ideologie che anche nel mondo di oggi sfigurano il volto dell’altro trasformandolo da fratello in nemico, ergono muri, generano divisione, lasciando alla fine l’uomo più solo e il suo cuore più povero”.
Con il cardinale Sandri hanno concelebrato i Superiori Generali dei Passionisti e degli Assunzionisti, e circa una decina di sacerdoti. Erano inoltre presenti alcuni membri del Corpo Diplomatico presso la Santa Sede. Il Rettore della Basilica, don Angelo Romano, all'inizio del rito ha portato il saluto ai presenti, dopo quello dell' ex Ambasciatore di Bulgaria presso la Santa Sede, Bogdan Patashev. In occasione della celebrazione, il Superiore Generale dei Passionisti ha portato in dono alla Basilica di San Bartolomeo, che già conserva le reliquie dei padri Pavel Dzidzov, Kamen Vichev e Josafat Scisckov, una reliquia del Beato Bossilkov. si tratta di una parte della camicia che i carcerieri restituirono alla sorella del presule, che andava a portargli il cibo in prigione, comunicandogli la morte del fratello.

Foto: Il cardinale Leonardo Sandri Prefetto della Congregazione per la Chiese Orientali
Fonte: Vatican News

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