Alan Ford

Alan Ford https://www.maxbunker.it/alan-ford/ Il duo “Magnus & Bunker” ben noto al pubblico dell’epoca per aver firmato numerose pubblicazioni “nere”. Chi è Alan Ford?

Grazie a:
https://www.enordest.it/2020/09/13/alan-ford-e-il-gruppo-tnt/

Alan Ford” vede la luce nel maggio 1969 con i testi di Luciano Secchi (Max Bunker) e i disegni di Roberto Raviola (Magnus). Menzioni speciali almeno “Kriminal” e “Satanik”. Il formato era lo stesso: 120 pagine in formato tascabilesuddivise in due vignette ciascuna. Lo sconcerto
Alan Ford sconcertò i lettori dell’epoca perché

si allontanava drasticamente dal genere finora proposto dai due autori. Trattandosi di una parodia a sfondo spionistico che sfociava spesso e volentieri nel grottesco e nella denuncia sociale. Alan Ford e la dissacrazione

In Alan ogni valore tradizionale veniva letteralmente stravolto, fatto a pezzi, con una forza dissacratoria molto superiore a quella dei due pure innovativi antieroi “neri”. Difficile stabilire se il successo di Alan Ford sia più legato agli arguti testi di Bunker o agli splendidi disegni di Magnus. Certo è che tra i due, come mai prima d’allora, si stabilì una perfetta simbiosi, un sodalizio artistico con storie indimenticabili per 75 numeri consecutivi, fino all’abbandono di Magnus. Con Magnus non se ne andava semplicemente un disegnatore. Si staccava un pezzo dell’anima della serie. Non a caso tutti i disegnatori che seguiranno, fra cui anche riconosciuti professionisti come Paolo Piffarerio, Raffaele della Monica e, oggi, Dario Perucca, cercheranno quanto più possibile di replicare lo stile del creatore grafico, ma soccomebndo al confronto. La stessa vena creativa di Bunker andrà via via inaridendosi, replicando per lo più le fulminanti trovate degli anni d’oro, confermando la tesi che in quei magici 75 numeri ci fosse già tutto. Alan Ford è un grafico pubblicitario squattrinato che, per un equivoco, finisce forzatamente arruolato da un’improbabile organizzazione di agenti segreti, il Gruppo T.N.T., la cui prima preoccupazione non è sventare piani per la conquista del mondo o proteggersi dalle insidie delle spie nemiche, bensì sbarcare il lunario. Alan è un giovane di bell’aspetto, ingenuo, servizievole, imbranato con le donne, che tutto potrebbe essere tranne che un agente segreto. Eppure il suo essere “fuori posto” è perfettamente intonato all’organizzazione di cui fa parte, dove nessuno rispecchia i canoni classici dei film di spionaggio e che proprio in questo trova il suo punto di forza, l’arma segreta che permette di dipanare le matasse più intricate. Alan è buono, quasi remissivo, sempre pronto a cogliere il lato positivo delle cose, novello Candido volteriano, ma questa sua bontà non ha fini moralistici, anzi. Il destino lo punisce in modo crudele, spietato, sistematico. Se una morale si può cogliere, essa è che non c’è posto per i buoni in un mondo di lupi. Ed è perfettamente funzionale al messaggio dissacratorio e contestatario (siamo nel 1969) del fumetto. Chi sono gli amici di Alan? In primis, ovviamente, i membri del Gruppo T.N.T. cominciando dal capo supremo, il Numero Uno, un vecchietto paralitico inizialmente presentatoci (nel n.11) come un semirimbambito ma che rapidamente si rivela una mente acutissima e cinica, sempre pronto ad approfittare della situazione a scapito dei suoi uomini, che sfrutta ignobilmente. La sua età è imprecisata e, benché i suoi presunti “racconti di vita vissuta” ambientati anche migliaia di anni fa siano altamente improbabili, è un fatto che conosce vita, morte e miracoli di qualsiasi essere umano del pianeta, il tutto annotato in un libriccino di minuscole dimensioni. Vengono poi la Cariatide, comandante in seconda inizialmente molto attivo ma poi invecchiato e imbolsito; il Conte Oliver, nobile (?) inglese in disgrazia con la spiccata caratteristica di rubare tutto quello che gli capita a tiro, ma dotato di intelligenza e capacità di adattamento non comuni che lo rendono il più efficiente fra gli agenti del gruppo; Bob Rock, autocaricatura di Magnus, piccolo di statura e dal naso spropositato, pieno di complessi, impulsivo, irascibile e sfortunato, ma anche dotato di una fortissima carica di simpatia e, per certi aspetti, patetico. Grunf, immigrato tedesco, reduce delle due guerre mondiali, un vecchio nostalgico un po’ lento di comprendonio ma fedelissimo al Numero Uno e capace, con mezzi quasi inesistenti, di inventare i macchinari più strampalati che però, incredibilmente, funzionano (anche se non si sa fino a quando); Geremia, ossia la summa di tutte le malattie che possono colpire un essere umano, quasi sempre confinato alla base e raramente coinvolto nelle missioni. Cirano, cane bracco italiano, il segugio del gruppo con una spiccata predilezione per Bob Rock, spesso determinante per il successo delle missioni; Clodoveo, pappagallo linguacciuto e insolente dotato di intelligenza umana nonché compagno-consigliere del Numero Uno, unico personaggio dell’era dopo-Magnus che ci pare degno di menzione. Seguono, in ordine sparso, alcuni comprimari ricorrenti. Il Generale War, che talvolta assegna missioni al gruppo.L’ispettore Brok, poliziotto inetto e bonaccione. Tobia Quantrill, vecchio compagno d’avventure del Numero Uno. Mister Lamp, inventore pazzoide e geniale. Tim, Tom e Tumb, ossia i tre fratelli gemelli di Bob Rock. I nemici
I nemici del gruppo T.N.T. sono numerosi e pittoreschi, ed è impossibile elencarli tutti. Limitandoci ad alcuni nomi dei primi numeri possiamo citare Margot, affascinante spia che ricorre spesso nella saga; il dottor Kroizer, f***e scienziato nazista; il Cospiratore, perennemente incappucciato; Tromb, che sogna di distruggere la Terra che lo ha sempre disprezzato; Arsenico Lupon, assai galante e molto ladron; il Barone Wurdalak, versione caricaturale dell’omonimo vampiro comparso su “Satanik”. Alan e Superciuk

Ma è Superciuk il super-nemico per eccellenza, la quintessenza del ribaltamento, della sovversione ideologica di Alan Ford. Superciuk è uno spazzino che si trasforma in un Robin Hood alla rovescia, che ruba ai poveri per dare ai ricchi. Possiede super poteri che gli derivano dal vino (che beve in quantità spropositate), vale a dire super-forza e una fiatata puzzolente capace di tramortire chiunque e di fondere perfino i metalli. Paladino dei capitalisti contro i soprusi del proletariato, Superciuk è guidato nella sua f***e crociata da un ideale, quello di un mondo lindo e pulito, popolato da gente che non sporca. Il cambiamento del nemico per poi tornare sui suoi passi
E’ volutamente paradossale che nell’universo alanfordiano, dove i “buoni” sono mossi unicamente da bassi istinti di sopravvivenza, sia un “cattivo” a permettersi di essere idealista. Ad agire non per sé ma per un fine superiore. E, in quanto idealista, Superciuk entra in crisi, conosce il vero volto dei ricchi e passa temporaneamente dall’altra parte, ma solo per ricevere nuove delusioni. E così, al termine di un travagliato percorso interiore, dismette i panni del superuomo per tornare alla sua vera vocazione. Quella di tenere il mondo pulito, imbarcandosi su una nave come uomo di fatica e rinunciando alla vita di agi che i suoi superpoteri gli avrebbero facilmente consentito di ottenere. Tutto ciò avviene nel n.75 che coincide, non a caso, con l’abbandono di Magnus. Il mondo di Alan
La sede del Gruppo T.N.T. è un fatiscente negozio di fiori sito nella Sesta Strada di New York, ma è una New York molto simile alla Milano dove Max Bunker vive e lavora. Alan Ford è principalmente un fumetto di satira e per questo, dopo un inizio che parodizza dichiaratamente i film di spionaggio alla James Bond, la serie si sposta sempre più verso ambientazioni urbane, minimaliste, in cui la trama è un pretesto per mostrarci la vita di questi “agenti” in lotta con problemi di sopravvivenza quotidiana in una città moralmente degradata. La satira
La satira di Magnus & Bunker riesce nella difficile impresa di farsi apprezzare a destra come a sinistra, perché non risparmia nessuno. La borghesia e i capitalisti sono ferocemente fustigati, è vero, ma il popolo, i lavoratori, i proletari, sono tutt’altro che idealizzati, mostrando difetti altrettanto marcati e, soprattutto, una moralità altrettanto bassa. A questa regola non sfuggono nemmeno i nostri eroi, dimostrando che in una società-giungla, se si vuol sopravvivere, non c’è posto per idealità utopistiche. Alan, Magnus e la voluta ironia
Rispetto al passato (anche “Kriminal” e “Satanik” avevano una morale negativa) c’è la novità di una massiccia componente ironica che permette di accettare il messaggio, per quanto pessimistico, offrendo al lettore un’occasione per riflettere su di sé e sul mondo che lo circonda con occhio critico e disincantato.

"Quando la cicala canta in settembre, non comprare grano da vendere"🤓
01/09/2024

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“Chi in agosto non riposa, in inverno non lavora a sua cosa.” 🙃
01/08/2024

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"A luglio il temporale dura poco e non fa male." 🙃
01/07/2024

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"Quando imbrocca d'aprile, vacci col barile; quando imbrocca di maggio, vacci per assaggio; quando imbrocca di GIUGNO, v...
02/06/2024

"Quando imbrocca d'aprile, vacci col barile; quando imbrocca di maggio, vacci per assaggio; quando imbrocca di GIUGNO, vacci col pugno." 🙃

"Di maggio nascono i ladri."🎩
01/05/2024

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"D’aprile, va il villano e il gentile." 🧐
01/04/2024

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"Marzo piovoso, anno straccioso."🥹
01/03/2024

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"Gennaio ingenera, febbraio intenera." 🥰
01/02/2024

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"Felice il bottaio che pota in Gennaio." ☺️ Buon 2024 🍾🥂
01/01/2024

"Felice il bottaio che pota in Gennaio." ☺️ Buon 2024 🍾🥂

13/12/2023

Voglio postare una richiesta di Stefania Senis, amica Alanfordiana :) Riusciamo ad aiutarla? -
"Buongiorno, avrei bisogno di una mano dal gruppo. Starei cercando le action figures (statuette) dei personaggi di Alan Ford, purtroppo non riesco a trovarne se non quelle di un rivenditore ebay che le vende a 5 mila euro ma mi sembra eccessivo per le mie tasche 😅 chi può aiutarmi? Sarebbe un regalo per mio papà💜 grazie 💜"

"... Natale al giuoco, Pasqua al fuoco" 🙃
01/12/2023

"... Natale al giuoco, Pasqua al fuoco" 🙃

Duke filluar nga viti 1970, në RSFJ u botua fillimisht komiku “Alan Ford” nga “Vijesnik” i Zagrebit, me përkthim mjeshtë...
27/11/2023

Duke filluar nga viti 1970, në RSFJ u botua fillimisht komiku “Alan Ford” nga “Vijesnik” i Zagrebit, me përkthim mjeshtëror dhe novator nga italishtja në kroatisht nga Nenad Briksi (1924-1984). Popullariteti i këtij grotesku tregonte afërsinë e mentalitetit italian dhe ballkanik.

- Tradotto da...Bob Rock :)
"A partire dal 1970, il fumetto "Alan Ford" tratto da "Vijesnik" di Zagabria fu pubblicato per la prima volta su RSFJ, con traduzione magistrale e innovativa dall'italiano al croato di Nenad Briksi (1924-1984). La popolarità di questo grottesco ha mostrato la vicinanza della mentalità italiana e balcanica."

👍

Reagimet e fansave të komikeve “Alan Ford” nuk e kanë lëkundur autorin dhe botuesin Max Bunker, i cili në edicionin e fundit në Itali ka deklaruar se nuk e tërheq vendimin për t’i dhënë fund traditës 55-vjeçare të botimit të vazhdueshëm, informon Met

"La neve di novembre, fa bene alla semente." 😶‍🌫️
01/11/2023

"La neve di novembre, fa bene alla semente." 😶‍🌫️

31/10/2023

La nostra "amica" di Alan Ford, Anna Alciati, ha gentilmente fatto una richiesta che qui propongo a tutte/i voi AlanFordiane/i :)
"Ciao ragazzi! Chissà se mi potete aiutare 😉
Vorrei fare la targhetta d'ingresso per il mio ufficio come quella che recita - Ricerche minerarie e perdite di tempo -😂 ma non ricordo com'é fatta o in che numero posso vederla. Chissà se qualcuno di voi si ricorda il numero in cui posso vederla o mandarmi un'immagine ?
Grazie in ogni caso per la collaborazione!
un abbraccio
Anna"

Vogliamo aiutarla?

"Vento d'ottobre grida come l'orco: fa cader la ghianda che fa ingrassare il porco." 🐷
01/10/2023

"Vento d'ottobre grida come l'orco: fa cader la ghianda che fa ingrassare il porco." 🐷

😘
26/09/2023

😘

06/09/2023

Max Bunker ha annunciato la chiusura della storica testata umoristica "Alan Ford", da lui creata insieme a Magnus nel 1969.

"Settembre, la notte col dì contende." 👻
01/09/2023

"Settembre, la notte col dì contende." 👻

"Alla prima acqua d’Agosto cadon le mosche, quella che vi rimane morde come un cane."😎
01/08/2023

"Alla prima acqua d’Agosto cadon le mosche, quella che vi rimane morde come un cane."😎

05/07/2023
"Luglio dal gran caldo, bevi ben e batti saldo."  🍷☺️
01/07/2023

"Luglio dal gran caldo, bevi ben e batti saldo." 🍷☺️

"Giugno ciliegie a pugno" 🥴
01/06/2023

"Giugno ciliegie a pugno" 🥴

"Maggio fresco e casa calda, la massaia sta lieta e balda." 🤓
01/05/2023

"Maggio fresco e casa calda, la massaia sta lieta e balda." 🤓

Gradite  un pò di musica ?!?!  ;)
13/04/2023

Gradite un pò di musica ?!?! ;)

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"...il gruppo TNT è il più scalcinato gruppo di spie mai visto nel mondo dei fumetti..." - Franco Fossati -

di Giorgio Loi - 1 Feb 2003 (http://www.ubcfumetti.com/enciclopedia/alanford/)

- Quando nasce e chi lo crea? "Alan Ford" vede la luce nel maggio 1969 con i testi di Luciano Secchi (Max Bunker) e i disegni di Roberto Raviola (Magnus), ossia il duo "Magnus & Bunker" ben noto al pubblico dell'epoca per aver firmato numerose pubblicazioni "nere", fra cui merita menzionare almeno "Kriminal" e "Satanik". Il formato era lo stesso delle succitate pubblicazioni, ossia 120 pagine in formato tascabile rigorosamente suddivise in due vignette ciascuna. Alan Ford sconcertò i lettori dell'epoca perché si allontanava drasticamente dal genere finora proposto dai due autori, trattandosi di una parodia a sfondo spionistico che sfociava spesso e volentieri nel grottesco e nella denuncia sociale. In Alan ogni valore tradizionale veniva letteralmente stravolto, fatto a pezzi, con una forza dissacratoria molto superiore a quella dei due pure innovativi antieroi "neri". Difficile stabilire se il successo di Alan Ford (che arrivò tardi ma arrivò, travolgente) sia più legato agli arguti testi di Bunker o agli splendidi disegni di Magnus. Certo è che tra i due, come mai prima d'allora, si stabilì una perfetta simbiosi, un sodalizio artistico che ci ha lasciato storie indimenticabili e che durò per 75 numeri consecutivi, fino all'abbandono di Magnus. Con Magnus non se ne andava semplicemente un disegnatore. Si staccava un pezzo dell'anima della serie. Non a caso tutti i disegnatori che seguiranno, fra cui anche riconosciuti professionisti come Paolo Piffarerio, Raffaele della Monica e, oggi, Dario Perucca, cercheranno quanto più possibile di replicare lo stile del creatore grafico, finendo inevitabilmente per soccombere al confronto. La stessa vena creativa di Bunker andrà via via inaridendosi, replicando per lo più le fulminanti trovate degli anni d'oro, confermando la tesi che in quei magici 75 numeri fosse già stato detto tutto.

- Chi è Alan Ford? Alan Ford è un grafico pubblicitario squattrinato che, per un equivoco, finisce forzatamente arruolato da un'improbabile organizzazione di agenti segreti, il Gruppo T.N.T., la cui prima preoccupazione non è sventare piani per la conquista del mondo o proteggersi dalle insidie delle spie nemiche, bensì sbarcare il lunario. Alan è un giovane di bell'aspetto, ingenuo, servizievole, imbranato con le donne, che tutto potrebbe essere tranne che un agente segreto. Eppure il suo essere "fuori posto" è perfettamente intonato all'organizzazione di cui fa parte, dove nessuno rispecchia i canoni classici dei film di spionaggio e che proprio in questo trova il suo punto di forza, l'arma segreta che permette di dipanare le matasse più intricate (si fa per dire ;-) ). Alan, dicevamo, è buono, quasi remissivo, sempre pronto a cogliere il lato positivo delle cose, novello Candido volteriano, ma questa sua bontà non ha fini moralistici, anzi. Il destino lo punisce in modo crudele, spietato, sistematico. Se una morale si può cogliere, essa è che non c'è posto per i buoni in un mondo di lupi, ed è perfettamente funzionale al messaggio dissacratorio e contestatario (siamo nel 1969) del fumetto.

- Chi sono i suoi amici? In primis, ovviamente, i membri del Gruppo T.N.T. cominciando dal capo supremo, il Numero Uno, un vecchietto paralitico inizialmente presentatoci (nel n.11) come un semirimbambito ma che rapidamente si rivela una mente acutissima e cinica, sempre pronto ad approfittare della situazione a scapito dei suoi uomini, che sfrutta ignobilmente. La sua età è imprecisata e, benché i suoi presunti "racconti di vita vissuta" ambientati anche migliaia di anni fa siano altamente improbabili, è un fatto che conosce vita, morte e miracoli di qualsiasi essere umano del pianeta, il tutto annotato in un libriccino di minuscole dimensioni. Vengono poi la Cariatide, comandante in seconda inizialmente molto attivo ma poi invecchiato e imbolsito; il Conte Oliver, nobile (?) inglese in disgrazia con la spiccata caratteristica di rubare tutto quello che gli capita a tiro, ma dotato di intelligenza e capacità di adattamento non comuni che lo rendono il più efficiente fra gli agenti del gruppo; Bob Rock, autocaricatura di Magnus, piccolo di statura e dal naso spropositato, pieno di complessi, impulsivo, irascibile e sfortunato, ma anche dotato di una fortissima carica di simpatia e, per certi aspetti, patetico; Grunf, immigrato tedesco, reduce delle due guerre mondiali, un vecchio nostalgico un po' lento di comprendonio ma fedelissimo al Numero Uno e capace, con mezzi quasi inesistenti, di inventare i macchinari più strampalati che però, incredibilmente, funzionano (anche se non si sa fino a quando); Geremia, ossia la summa di tutte le malattie che possono colpire un essere umano, quasi sempre confinato alla base e raramente coinvolto nelle missioni; Cirano, cane bracco italiano, il segugio del gruppo con una spiccata predilezione per Bob Rock, spesso determinante per il successo delle missioni; Clodoveo, pappagallo linguacciuto e insolente dotato di intelligenza umana nonché compagno-consigliere del Numero Uno, unico personaggio dell'era dopo-Magnus che ci pare degno di menzione. Seguono, in ordine sparso, alcuni comprimari ricorrenti, quali il Generale War, che talvolta assegna missioni al gruppo, l'ispettore Brok, poliziotto inetto e bonaccione, Tobia Quantrill, vecchio compagno d'avventure del Numero Uno, Mister Lamp, inventore pazzoide e geniale, Tim, Tom e Tumb, ossia i tre fratelli gemelli di Bob Rock, e tanti altri

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