03/09/2023
Gasparotti - Istantanee vol. 1 recensito su • TheUndergrounder •
𝑹𝒆𝒄𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆
𝑮𝒂𝒃𝒓𝒊𝒆𝒍𝒆 𝑮𝒂𝒔𝒑𝒂𝒓𝒐𝒕𝒕𝒊 - 𝑰𝒔𝒕𝒂𝒏𝒕𝒂𝒏𝒆𝒆 𝒗𝒐𝒍 1 (𝑫𝒊𝒐 𝑫𝒓𝒐𝒏𝒆, 𝑫𝒐𝒓𝒏𝒘𝒂𝒍𝒅 𝑹𝒆𝒄𝒐𝒓𝒅𝒔, 𝑰𝒍 𝑫𝒊𝒐 𝑺𝒆𝒍𝒗𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 , 2019)
Cosa c'è di più permanente di un'espressione che vive attraverso una serie di scissioni emotive, che hanno un denominatore comune- che è il corso degli eventi - che, con la sua imponenza ineluttabile come i fotogrammi del tempo che scorre, non puoi fermare o congelare per poterne assaporare, più intensamente la sua essenza? Solo il flusso autogeno della trasmutazione della vita - che scorre tra le dita, attraverso gli occhi per contemplare il nostro vissuto emozionale come un osservatore fuori campo dalle articolazioni essenziali.
Fotogrammi che veicolano le emozioni quotidiane anche le più profonde e spigolose, che ci è impossibile imbrogliare.
Retti e letali al contempo, prospettici ed essenziali, i fotogrammi, trasudano vita, conformandosi alla nostra cellula emotiva, quasi fosse la medesima sacca basilare.
Una capitolazione che ferma il tempo, come una stalattite, trasforma e mobilita ognuno di noi esortandoci a liberarci di ogni emblema modernista che disorienta le coscienze - descrivendo il miracolo del l'attimo che rinsavisce la vita, Immortale e sanificante.
La controparte nel sostenere una vita piena di chiodi, risiede nella leggiadra predisposizione nel guardare la vita - seppur funesta e asettica e dargli una nuova occasione, una nuova estate dentro istanti esistenziali bui come negativi di foto.
Il mio approccio verso l'arte di Gabriele Gasparotti è una di quelle cose che ti capita nella vita senza preavviso, in un certo istante della tua vita mentre sei presa ad andare a ritroso senza un certo allineamento.
È da tempo che, 𝘤𝘪 𝘨𝘪𝘳𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰, come due pesci che nuotano nella stessa boule.
Per motivi, a volte sconosciuti o abbastanza conosciuti alla mia anima e meno consciamente a me ,credo che ora sia quel momento perfetto di uno stato di cose imperfette, che mi abbia permesso di perdermi totalmente dentro.
Sperimentatore e visionario guidato da una certa purezza cosmica- enfant prodige della musica avanguardista, il niño lynchiano della Dio Drone riesce a creare un bilanciamento discromico tra un passato astrale e una fremente modernità.
Trascinatore dal temperamento essenziale - la sua vibrazionale empatia assume la conformazione di una guida medianica - assembla strumenti di ricerca espressiva plasmando vere e proprie stanze sonore ubicate sul ciglio del tempo.
Grazie anche al collettivo Muga Muchū Morphing Theater, Al quale appartiene, riesce a mettere in scena la propria attitudine espressiva che vive di una miscelata essenza che assembla arte visiva a sinestetiche ramificazioni esoteriche e dadaiste.
Dopo il debutto, avvenuto nel 2018 con 𝐸𝑥𝑡𝑟𝑒𝑚𝑎 𝑅𝑎𝑡𝑖𝑜 assieme a Nicola Bogazzi, nel dicembre del 2019 accompagnato da un trittico di etichette indipendenti in fase di coproduzione, tra cui la materna Dio Drone , la Dornwald Records e Il Dio Selvaggio - pubblica 𝐼𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑒 𝑣𝑜𝑙 1.-una stratificata e sinuosa traversata sonora - un viaggio allucinante attraverso i suoni, i rumori che plasmano undici brani che diventano undici porte, dalle quali farsi attraversare.
Un esponenziale resa incondizionata sonora, che, ad ogni riverbero, ad ogni rumore portato allo stremo - rintocca nelle articolazioni profonde di te stesso liberandoti da ogni rognosa attitudine esistenziale. 𝐼𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑒 𝑣𝑜𝑙 1, è stato prodotto, registrato e suonato da Gabriele Gasparotti. mixato in collaborazione con Fabrizio Fruzzetti, masterizzato da Luca Bernieri ed Alessandro Maffei.
Vibrante di intense discromiche suddivisioni sonore, 𝐼𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑒 𝑣𝑜𝑙 1.- è uno specchio che espone le varie piccole particelle di te e le vedi unirsi dentro un'unica danza - a tratti conflittuale e lenta a volte, imponente ed esiziale.
Realizzato attraverso l'assemblamento di materiali sonori plasmati da studi sperimentali fondati su peculiarità evocative dello strumento posizionati in modo che ritmo ed armonia viaggiano sulla stessa linea compositiva.
I quattro minuti abbondanti di 𝐼𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑎 𝑛 . 1 - ci guidano all'ascolto - attraverso suoni striduli modellati dentro acide disarticolazioni sonore, lucide e pungenti, verticolari riverberi di luce cosmica.
I suoni si contorcono e si evolvono edificando uno scisma, un viaggio estemporaneo tra suoni ed atmosfere autoctone, suoni che Gabriele, modella nel essenzialità e nella sinuosa libertà.
Un artigiano che disegna, assembla, scompone, ed allunga.
La consapevolezza di una composizione più avuta e baritonale, bassa vive 𝐼𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑎 𝑛 4 - dove convinzioni basse e suoni tondi, echi, che si alimentano e vanno a tuffarsi in esposizioni atmosferiche dub avanguardiste.
La ciclicità della vita viene raccontata in modo fotonico in 𝐼𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑒 𝑛 9 che come il flusso dell'acqua sostiene ed alimenta le energie emozionali - suoni tirati allo stremo che scorrono impenetrabili - il cordone ombelicale di un processo sonoro essenziale, o come 𝐼𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑎 11 , fissata dentro suoni di synth modulari - ciclici e claustrofobici trasmutano in uno stato coscienzioso - limpido come un anima fondale ricettiva intoccabile dalla modernità.
I sette minuti abbondanti di 𝐼𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑎 𝑛 13, plasmano un nodale ed animico muro sonoro trascinato da field recordings estremi.
Alternando suoni languidi e corrosivi edificando un gioco sonoro inconscio 𝑰𝒔𝒕𝒂𝒏𝒕𝒂𝒏𝒆𝒆 𝒗𝒐𝒍 1, assume le sembianze di un viaggio allucinante - e cosmico dove l'ascoltatore si trova al centro di un uragano , dove, per una volta, forse, attraverso la liberazione dell'anima dalle tesi egoistiche della nostra mente, riesce a vivere essenzialmente senza vendere all'ego una purezza emozionale.
𝑂𝑟𝑚𝑢𝑧𝑑 𝑑𝑖 𝑍𝑎𝑟𝑎𝑡ℎ𝑢𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎 𝐴𝑟𝑐𝑎𝑑𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝐴𝑝𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑚𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑆𝑎𝑛𝑔𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝐽𝑜𝑑𝑜𝑟𝑜𝑤𝑠𝑘𝑦.
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𝑴𝒔 𝑨𝒏𝒕𝒓𝒐𝒑𝒉𝒚.