Veneziani a Tavola NOTTE

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Veneziani a Tavola NOTTE Storia, leggenda, fiaba o realtà: un racconto nuovo ogni notte, tutte le notti. Pagina di Pierangelo Federici.

Veneziano, autore sui temi delle tradizioni lagunari venete.

RITI ANTICHISSIMIIl “culto della Befana” è presente in varie parti del mondo: dall’Europa all’Africa settentrionale. Nel...
04/01/2025

RITI ANTICHISSIMI
Il “culto della Befana” è presente in varie parti del mondo: dall’Europa all’Africa settentrionale. Nella Befana, che per noi Veneti è la "Marantega" (ossia la Mare antiga), si rintraccia il mito della Dea genitrice primordiale, signora della vita e della morte, della rigenerazione della natura: in questo periodo dell’anno porta speranza di belle novità per la nuova stagione. La calza appesa al camino, simbolo del punto di comunicazione tra cielo e terra, una volta era riempita di fichi secchi, castagne, patate, mele, noci, a ricordare le promesse della terra e da carbone, a memoria del passato. Nella notte del 5 gennaio (la vigilia dell’originaria data del solstizio d’inverno) il territorio triveneto ed istriano sono illuminati e riscaldati dall’accensione di migliaia di falò "łe foghère". Un altro simile remotissimo culto, è il lancio di ruote di legno incendiate lungo i pendii dei monti. Si tratta del “rito della stella”, che anticamente rappresentava la corsa del sole nel cielo. Il 6 gennaio, infine, arriva la "Marantega" che nei territori di origine venetica viene anche ricordata con altri antichissimi nomi: la Beròła (o Veroła) delle lagune venete; la Ardojea del Bellunese; la Berta e la Gianpa, del Vicentino; la Donasa di Borca del Cadore; la Redodexa, del corso della Piave; la Rodia dell’Istria.

(Tratto da F. Bortoli, europaveneta org / Immagine da: veneto-tradizioni-storia blogspot.it)

"Chi la fa l‘aspetta" fu presentata al pubblico del San Luca con il suggestivo titolo "I chiassetti del Carneval" la ser...
03/01/2025

"Chi la fa l‘aspetta" fu presentata al pubblico del San Luca con il suggestivo titolo "I chiassetti del Carneval" la sera del 5 gennaio 1765. Il teatro San Luca (chiamato anche San Salvador) oggi è intitolato proprio a Carlo Goldoni. Venne costruito dalla famiglia Vendramin nel 1622, uno dei teatri più antichi di Venezia ancora oggi esistente, il quarto più antico in assoluto della città, dopo il Teatro Michiel, il Teatro Tron (1581) e il Teatro di San Moisè (1613). Tornando alla commedia "Chi la fa l‘aspetta": secondo le testimonianze dei contemporanei, non beneficiò di una buona recitazione e questo fu il motivo principale del suo insuccesso, pur essendo ben curati i dialoghi. In particolare è ben delineata la figura dell’oste Ménego che, tra l'altro, parlando di Venezia pronuncia le parole “no ghe nasse gnente, e ghe xe de tutto, a tutte le ore, e in t’un batter d’occhio se trova tutto quel che se vol”... come dire, nel nostro piccolo abbiamo tutto!

(Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, VIII, Milano, Mondadori, 1948. - Da: zanichelli.it e teatrostabileveneto.it)

MOZART A VENEZIA❗Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart, nacque a Salisburgo, il 27 gennaio 1756.👉 Mozart vis...
02/01/2025

MOZART A VENEZIA❗
Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart, nacque a Salisburgo, il 27 gennaio 1756.
👉 Mozart visitò Venezia con suo padre durante il 1771, ma l’identità della casa in cui ha vissuto è sempre stata un mistero. In alcune lettere scritte da Mozart stesso egli descrive la casa come: Venezia, Allogiato Rio San Fantin al Ponte di Barcaroli, in casa Cavalletti. Sfortunatamente, nei pubblici registri, curati allora dalla Chiesa, non vi è traccia di una famiglia Cavalletti vissuta a Venezia nel XVIII secolo.
Paolo Cattelan, nel suo libro "Mozart. Un mese a Venezia" decifra l'indicazione mozartiana "casa Cavalletti" come Ca' Falletti, un tempo abitata dal sedicente conte Falletti, blasfemo, libertino, bandito da Venezia.

Una bella recensione del libro dell'autore di Veneziani a Tavola ❗
01/01/2025

Una bella recensione del libro dell'autore di Veneziani a Tavola ❗

Quando nacque il primo ghetto ebraico, nel 1516 a Venezia, la popolazione che lo abitava era composta da ebrei di varie nazionalità, gli Ashkenaziti e i Sefarditi, primariamente, che provenivano dall’Europa Centrale e dalla Spagna, luoghi culturalmente molto differenti.

Cominciamo il 2025 con allegria 🍾🥂La Fontana delle T***e, una curiosa attrazione di Treviso.😲Fu costruita nel 1559 su or...
31/12/2024

Cominciamo il 2025 con allegria 🍾🥂

La Fontana delle T***e, una curiosa attrazione di Treviso.
😲
Fu costruita nel 1559 su ordine di Alvise Da Ponte, all'epoca Podestà delle Repubblica di Venezia, in seguito ad una forte siccità che colpì la città di Treviso e la campagna circostante.
Originariamente la statua era posta all'interno del Palazzo Pretorio, in via Calmaggiore.
👉 La storia racconta che fino al 1797, anno della caduta della Serenissima Repubblica di Venezia, ogni anno, in occasione dell'elezione del nuovo Podestà, la fontana spillava da una poppa vino bianco e dall'altra vino rosso e tutti i cittadini potevano bere gratuitamente per 3 giorni.
Successivamente la fontana venne rimossa e andò persa, fino al recupero da parte dell'abate Luigi Bailo e successivamente inserita nel Museo Casa da Noal.

BUON ANNO❗

(Testo e foto dal gruppo PROSECCO DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE)

Se lo dice Skardy, che ha fatto un pezzo di storia di Venezia con le sue mitiche canzoni e coi Pitura Freska, allora c'è...
30/12/2024

Se lo dice Skardy, che ha fatto un pezzo di storia di Venezia con le sue mitiche canzoni e coi Pitura Freska, allora c'è proprio da fidarsi❗

"Per chi di Venezia non ha solamente ammirato i monumenti e i palazzi, ma ha apprezzato anche la sua cucina, consiglio questo sito Veneziani a Tavola dove potete trovare alcuni libri del mio amico Pierangelo Federici che vi permetteranno di ricreare alcuni manicaretti ma anche di scoprire l'origine, a volte antichissima, di alcuni piatti della tradizione culinaria veneziana. Fideve!"
https://venezianiatavola-shop.company.site/products

Recensione❗
30/12/2024

Recensione❗

Con questo L’ingrediente ritrovato. Uno sguardo alla cucina ebraica Federici si avventura nella tradizione culinaria ebraica

Adorazione dei Magi, attribuito a Francesco di Simone da Santacroce, attivo a Venezia fino al 1508.
29/12/2024

Adorazione dei Magi, attribuito a Francesco di Simone da Santacroce, attivo a Venezia fino al 1508.

Diego Valeri (1887 – 1976)"Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario prestabilito, è forse il più bel piacer...
28/12/2024

Diego Valeri (1887 – 1976)

"Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario prestabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi.
Beati i poveri di topografia, beati quelli che non sanno quel che si fanno, ossia dove vanno, perché a loro è serbato il regno di tutte le sorprese, di tutte le scoperte straordinarie. Infilare una calletta, cacciarsi nella gola nera di un sottoportico, sbucare in una corte che pare un culdísacco, trovarvi il pertugio di un’altra calletta, uscire da quel dedalo soffocato in un campo arioso, luminoso, pieno di gente, oppure sulle soglie di un palazzone principesco, oppure su una fondamenta aperta al sole e al vento, oppure su un rio largo, popolato di barche e barconi: questo è un girare nell’inaspettato, nell’impreveduto, e quasi nell’inverosimile, che può ricordarci addirittura le nostre stupende e stupite scorribande per il chimerico paese di Fanciullezza."

(Foto di Veneziani a Tavola © )

Domenico Veneziano (1400–1461), Adorazione dei Magi - 1439 circa.(Gemäldegalerie, Berlino)
27/12/2024

Domenico Veneziano (1400–1461), Adorazione dei Magi - 1439 circa.

(Gemäldegalerie, Berlino)

Paolo Veronese (1528–1588), L’Adorazione dei Magi - 1573.(National Gallery, Londra)
26/12/2024

Paolo Veronese (1528–1588), L’Adorazione dei Magi - 1573.

(National Gallery, Londra)

“L’adorazione dei pastori”, un dipinto di Jacopo Robusti detto il Tintoretto, appartenente al ciclo dei “Dipinti per la ...
25/12/2024

“L’adorazione dei pastori”, un dipinto di Jacopo Robusti detto il Tintoretto, appartenente al ciclo dei “Dipinti per la sala grande di San Rocco”, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1578 – 1581, misura 542 x 455 cm. ed è custodito nella Scuola di San Rocco a Venezia.

Paolo Veneziano, "Natività" (1333 circa), Chiesa di San Pantalon, Venezia.(da: sanpantalon.it)
24/12/2024

Paolo Veneziano, "Natività" (1333 circa), Chiesa di San Pantalon, Venezia.
(da: sanpantalon.it)

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