Ubu Dance Party

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Ubu Dance Party Era un podcast. Ora è un canale YouTube. Domani, probabilmente, un'aspirapolvere.
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29/07/2024

Il “fighissimo branco” dei fratelli Sinigaglia

15/07/2024
E dopo Rolling Stone© ovviamente Bebawinigi non poteva che essere ospite della frizzante redazione di Ubu Dance Party ❤U...
28/06/2024

E dopo Rolling Stone© ovviamente Bebawinigi non poteva che essere ospite della frizzante redazione di Ubu Dance Party ❤

Una bellissima chiacchierata tra teatro, musica, cinema e videogiochi, sull'importanza del ludico in una vita grottesca.

Teatro, cinema, danza, videogiochi e altre forme di resistenza

Grazie ai Maruja per la bella chiacchierata, e un BRAVISSIMI ai ragazzi della redazione di Ubu Dance Party che hanno tir...
25/04/2024

Grazie ai Maruja per la bella chiacchierata, e un BRAVISSIMI ai ragazzi della redazione di Ubu Dance Party che hanno tirato fuori dal cappello una bella intervista 🔥

Non chiamatelo post-punk inglese, please

Ohi che stasera su Fango Radio ci sono anch’io! Alle 21:00 si parla di paesaggi sonori, segnalo che le moretti che ci sc...
06/04/2023

Ohi che stasera su Fango Radio ci sono anch’io! Alle 21:00 si parla di paesaggi sonori, segnalo che le moretti che ci scoliamo di sottofondo hanno come unico scopo quello di creare un prezioso contesto di field recording intervallato da rutti poliritmici.

Per fortuna ci sono Bube Mannocci, Jacopo Buono, Francesco Toninelli e Francesco Lippi a mitigare le mie supercazzole.

https://www.fangoradio.com

Fango Radio - We Hear a New World

Finalmente è uscita la tier list del 2022!Non è “semplicemente” una classifica ma un tentativo di tracciare dei sentieri...
03/04/2023

Finalmente è uscita la tier list del 2022!

Non è “semplicemente” una classifica ma un tentativo di tracciare dei sentieri sulle urgenze e le forme che hanno definito le scene rock del 2022.

C’è ovviamente uno spazio dedicato al post punk inglese, ma anche per lo shoegaze coreano e giapponese, il post rock cinese, la scena folk e il field recording, il così detto “chamber pop” che vuole flirtare col soft rock, insomma, ho voluto dedicare del tempo a tutte quelle tensioni che hanno permutato i confini di certi linguaggi che poi si riversano nelle scene più mainstream.

Spero sia stato un esperimento ben riuscito, o quanto meno che abbia suscitato in voi un minimo di curiosità per gli album più strani e peculiari di questa lista.

Il video ovviamente lo trovate sul canale YouTube di Ubu Dance Party!

[ALBUM]Kuang Program - “You or Me” (Luova Music, 2013)Un pizzico di fantasy in un mare di orrore, questa la formula per ...
31/01/2023

[ALBUM]

Kuang Program - “You or Me” (Luova Music, 2013)

Un pizzico di fantasy in un mare di orrore, questa la formula per un vero e proprio cult per la scena post punk coreana. “You or Me” ha un afflato internazionale, alterna testi in inglese e coreano e guarda alla scena UK partendo dall’approccio pop al genere degli Arctic Monkeys, partendo proprio dalla titletrack (나 아니면 너) ma mettendo subito in primo piano timbri oscuri e una orecchiabile cadenza indie alla a Toys Orchestra. L’album si apre in modo inquietante col ritmo pulsante di Whatch, non un manifesto programmatico forse, ma ci va vicino. Il loro stile è una sorta di digressione su toni dark del post punk senza pagare il pedaggio ai Joy Division. Sebbene si evidenzi sempre una scrittura piuttosto solida e un affiatamento strumentale notevole (Gangs Are Blue), purtroppo la band non esplora mai oltre la forma canzone post punk più prevedibile.

6,5/10

#2013

More Eaze - “perfume/sad” (OOH-sounds, 2022) {SINGOLO}Un gioco delicato tra tra hyperpop, vaporwave e elettronica, More ...
15/01/2023

More Eaze - “perfume/sad” (OOH-sounds, 2022) {SINGOLO}

Un gioco delicato tra tra hyperpop, vaporwave e elettronica, More Eaze completa con questo colpo di coda il suo esordio discografico del 2022, “Oneiric” (OOH-sounds). Perfume è un adagio elettronico claudicante, puntellato nevrastenicamente da una tessitura ritmica che sembra mimare la cadenza di un videogame mobile giocato soprappensiero (alcuni timbri ricordano Mini Motorways). Sad si compone di un crescendo prevedibile che però sa prendersi i suoi tempi, distendendosi in otto minuti fino a perdersi del tutto, persuadendo nel percorso lo-fi e trip hop a fargli compagnia e mostrando una sensibilità notevole nell’accostare pochi ma riconoscibili elementi melodici, armonici e ritmici. Che ci sia qualcosa in serbo anche per il 2023?

6/10

-sounds #2022

Bronco Bullfrog - “Bronco Bullfrog” (Guerssen, 2023) {RISTAMPA}Una delle espressioni più sincere del power pop di tutti ...
11/01/2023

Bronco Bullfrog - “Bronco Bullfrog” (Guerssen, 2023) {RISTAMPA}

Una delle espressioni più sincere del power pop di tutti i tempi, con la malinconia dei Big Star, la dinamica degli Who e i riff dei Badfinger. La Guerssen si conferma un’etichetta che se ne sbatte amabilmente dei nomi di richiamo, preferisce la speleologia musicale, e lo fa sempre con una certa originalità. Questo album cult uscito nel 1998, omonimo del leggendario film del 1969, è decisamente poco adatto all’ascoltatore raffinato intrippato dalla scommessa della sperimentazione, detto tra di noi non è neanche tra i primi 100 da recuperare del suo anno, ma per chi anela un album power pop che non suoni come i Beatles a tutto a volume (vero Smithereens?) questo è un cult da non lasciarsi sfuggire. Un album senza pretese, perfetto per accompagnare lunghi tragitti in auto con una musica che ti faccia sempre sentire a casa.

5,5/10

#1998

Cosa si ascoltava nell’ottocento negli USA, in quella larga fetta della popolazione che non abitava nelle città e non co...
09/01/2023

Cosa si ascoltava nell’ottocento negli USA, in quella larga fetta della popolazione che non abitava nelle città e non conosceva le grandi sale concerto?

Le radici della musica del novecento, rock compreso, nascondo da quel contesto rurale, dove la musica era un elemento di convivialità e società, senza un mercato dietro e nemmeno un’industria dedicata. Era un guizzo spontaneo, tanto ingenuo quanto già viziato dalle logiche dell’intrattenimento. La solita storia per cui tutto cambia per non cambiare mai davvero.

Nuovo anno nuova corsa anche per Ubu Dance Party. Ci saranno alcune novità, ne parlerò a breve nel canale e ovviamente v...
02/01/2023

Nuovo anno nuova corsa anche per Ubu Dance Party. Ci saranno alcune novità, ne parlerò a breve nel canale e ovviamente verranno spammate anche qui su Instagram 💪🏿

Oggi un po’ di aneddotica, ma sempre nello stile UDP, con riferimenti chiari, ricerca e dedizione dietro ogni dettaglio.

Fatemi sapere se conoscevate questa storia.

#1995

Che genere fanno i Tool? Eccovi un (piccolo) compendio su generi e sottogeneri nel rock e come andrebbero interpretati. ...
27/12/2022

Che genere fanno i Tool? Eccovi un (piccolo) compendio su generi e sottogeneri nel rock e come andrebbero interpretati.

E poi non dite che non vi penso.

P.S.: Ah, questo post è stato ispirato da una delle miriadi di discussioni interessanti che spuntano fuori nel nostro gruppo Telegram, se vi interessa eccovi il link: https://t.me/ubudanceparty 🎸

Per gran parte di voi questa mini-guida sarà il massimo della banalità, e non c’è dubbio che sia così, gli starter pack ...
22/12/2022

Per gran parte di voi questa mini-guida sarà il massimo della banalità, e non c’è dubbio che sia così, gli starter pack sono per chi non sa da dove iniziare non per chi è già esperto del genere. Ma arriveranno anche guide per ascoltatori appassionati e infine quelle con selezioni di album veramente sconosciuti o poco apprezzati. Questi primi post servono anche per avere un feedback sulla grafica e la leggibilità, sto ancora sperimentando per creare una continuità di contenuto tra un video e l’altro.

Ah, per chi non lo sapesse i video sono sul canale YouTube di Ubu Dance Party: https://youtube.com/

***de

Sì, Jenna Ortega non solo già conosceva i Cramps, ma li aveva proprio in playlist mentre Tim Burton proponeva Goo Goo Mu...
19/12/2022

Sì, Jenna Ortega non solo già conosceva i Cramps, ma li aveva proprio in playlist mentre Tim Burton proponeva Goo Goo Muck per la scena del ballo scolastico nel quarto episodio della serie “Wednesday”. Il contesto è quello caro a Tim Burton, produttore e (a volte) regista della serie, il mondo goth americano, che alle sue origini pullulava di nerd affascinati dall’estetica decadente dell’underground anni ’50.

I tagli di luce drammatici dei film della Hammer, che nascondevano nell’ombra vampiri, zombi e mostri della palude in cerca di belle ragazze in bikini da terrorizzare, oppure le leggendarie serie a fumetti di “Tales From the Crypt” e “Haunted Horror”, ma sopratutto il rockabilly, quello che rubava a piene mai dalla musica macabra di New Orleans, o dal blues scapestrato di Screamin’ Jay Hawkins, queste erano le caratteristiche del primo movimento goth americano. Proprio Goo Goo Muck dei Cramps altro non è che una cover di un pezzo rockabilly, e fu fatta uscire come singolo nel 1980 per anticipare il loro secondo album (“Psychedelic Jungle”, I.R.S. Records, 1981).

Goo Goo Muck infatti è una canzone Ronnie Cook. È il 1962, siamo ormai alle battute finali del successo commerciale del rockabilly come genere, e questo singolo è caratterizzato da un tempo lento e un cantato molto espressivo chiaramente di derivazione blues, ma non fu il successo sperato, restando una perla dimenticata quasi da tutti. I Cramps, da bravi nerd, riprendono questo “classico sconosciuto” e ne fanno una hit internazionale, che sei anni dopo figurerà nel sottovalutato seguito di “Texas Chainsaw Massacre” (diretto sempre da Tobe Hooper) sancendone l’influenza sulla cultura popolare.

Purtroppo “Psychedelic Jungle” viene spesso ricordato come un album poco riuscito, quando invece la formula di “Songs the Lord Taught Us” (I.R.S. Records, 1980) viene riproposta in modo più consapevole, con meno radicalismi e una certa attenzione alle vibrazioni più psichedeliche e garagiste. La sua sostanza ibrida tra nostalgico rockabilly e i Seeds di “A Web of Sound” (GNP Crescendo, 1966) lo rende comunque un lavoro più che godibile per gli appassionati di sonorità fifties e i garagisti puristi.

19/07/2022

Il furioso hardcore punk dei Petrol Girls non accetta di buon grado facili anthem e momenti di riflessione, eppure "Baby" non è un album immediato come sembr...

11/07/2022

Etichetta: Dead OceansPaese: USAAnno: 2022

08/07/2022

dkamillo

03/07/2022

Etichetta: Radio Angel (ex Mr. Snow Production)Paese: USAAnno: 2022

30/06/2022

E se agli MGMT piacessero da matti gli Eagles? La risposta a queste ed altre scabrose domande nella recensione del nuovo album di Kevin Basko. ⬇ ⬇ ⬇ OH GUAR...

25/06/2022

Etichetta: Matador RecordsPaese: USAAnno: 2022

Oh no oh no
15/06/2022

Oh no oh no

Etichetta: autoprodottoPaese: USAAnno: 2022

14/06/2022

Look at this photograph

Mai cervellotici anche nei momenti più alti, i Brainiac meriterebbero ben altra considerazione dalla storia del rock 🤘
29/05/2022

Mai cervellotici anche nei momenti più alti, i Brainiac meriterebbero ben altra considerazione dalla storia del rock 🤘

Nel 1998 stavano per firmare per una major, oggi conosciuti al massimo come un cult degli anni '90, ma i Brainiac hanno rappresentato uno dei momenti più alt...

https://t.me/ubudanceparty TAC!
19/05/2022

https://t.me/ubudanceparty TAC!

Per stare al passo coi tempi ecco il gruppo Telegram pubblico di Ubu Dance Party, così se volete bypassare la sezione commenti di YouTube o dei social in generale per farmi domande o minacciarmi co…

Così non potete dire di non avere nessun argomento piccante per rompere il ghiaccio alle feste 🍹
15/05/2022

Così non potete dire di non avere nessun argomento piccante per rompere il ghiaccio alle feste 🍹

Attraverso i nuovi canali di produzione e discussione della musica liquida, ovvero blog, forum e Reddit, è nata una particolare scena ambient underground...⬇...

10/05/2022

Appelli Per Dischi Sepolti n.25
Rubrica Curata da Tommaso Salvini - Martedì 10 Maggio 2022

AA.VV. “We Are Normal” vol 1&2
L’importanza di archivi pubblicamente condivisi, come si verifica ogni tanto su YouTube, dimostra come il web, in realtà, possa essere un luogo più che felice, se inteso come ambiente di ricerca, studio e acculturazione. Riprendere la propria collezione di vecchie perle e, come si dice, ripparla e uplodarla sul canale di cui sopra è gesto più che lodevole e che ci indirizza ai veri scopi per i quali questo mezzo è nato e secondo i quali dovrebbe ve**re utilizzato.
Questo utente, tale Johnny Sick, oltre che proporci perle più recenti, scovate da quella miniera d’oro, diamanti e perle che è Bandcamp, ogni tanto assembla notevoli compilation di tesori nascosti che, magari non avendo avuto seguiti discografici, rimangono casi isolati nella storia della musica, ma che, messi insieme, riescono a delineare periodi storici, varie ed eventuali evoluzioni e a fornire una più chiara visione d’insieme di certi movimenti e sentimenti, magari rimettondoli in discussione! Troppe volte si descrivono i decenni procedendo per LP fondamentali premiati dalle vendite e dalla critica e ci si dimentica di piccoli e singoli episodi unici, magari usciti in 7”, che riportano la narrazione ad un livello orizzontale…
We Are Normal sono due compilation presenti solo su YouTube (questo utente ha provvisto a immaginarsele, disegnarne le copertine, compilarle e farcene dono) e che mettono insieme varie formazioni inglesi attive tra il 1978 ed il 1985, dedite a stimolantissimi mix tra neo nata iconoclastia Punk, Lo-Fi d’assalto e Post Punk urticante: anelli mancanti, ma adesso presenti, che contestualizzano meglio altre opere più famose delle stesso periodo (mi viene da pensare ai Crass, I Flux of Pink Indians, Gang of Four, Young Marble Giants…) e delineano il periodo ancora meglio descrivendolo come il risultato di esperimenti casalinghi, votati alla ricerca di suoni sintetici, arrangiamenti scheletrici, formazione di un’estetica del suono altra rispetto a quella dettata dal mercato capitalista della musica; piccoli movimenti, piccole autoproduzioni che spingono e creano corredo e base per dischi storici e riescono nel tentativo di non storicizzare un periodo ma di rimetterlo in seria discussione, magari dando nuovi stimoli a eventuali esperimenti futuri. La capacità creativa tradotta e proposta in registrazioni casalinghe è oggi anche facilitata da mezzi tecnologici più economici e, quindi, alla portata di tutte e tutti: la musica è del popolo ed è giusto che il popolo non se la faccia sfuggire, lasciandola svilire da talent show dove ci si propone di creare suoni, immagini, atteggiamenti e personaggi tramite una costruzione “Spettacolare”….
Altro non ho da aggiungere, se non
https://youtu.be/a1FBoIf5HCE
https://youtu.be/82YWQcDv7u0

Sì, mi sono dimenticato di sponsorizzare l'uscita del nuovo video, sono il peggior youtuber dai tempi di Matteo Montesi.
05/05/2022

Sì, mi sono dimenticato di sponsorizzare l'uscita del nuovo video, sono il peggior youtuber dai tempi di Matteo Montesi.

Sai cos'è l'isola di WightE' per noi l'isola di chiHa negli occhi il bluDella gioventùDi chi canta hippi hippi pi hippi hippi pi hippi hippi pi⬇ ⬇ ⬇ OH GUARD...

Epitaph segna il suo disco dell'anno, un vero e proprio caposaldo della scena hardcore screamo internazionale, tra Capit...
25/04/2022

Epitaph segna il suo disco dell'anno, un vero e proprio caposaldo della scena hardcore screamo internazionale, tra Capitol Hill e rivoluzione.

Epitaph segna il suo disco dell'anno, un vero e proprio caposaldo della scena hardcore screamo internazionale, tra Capitol Hill e rivoluzione. ⬇ ⬇ ⬇ OH GUAR...

16/04/2022

Etichetta: EEEEPaese: Italia/SvizzeraAnno: 2021

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