09/08/2014
Gibba Generale
Ho sempre sostenuto che i social network fossero la rovina dell'essere umano ma, per la prima volta, mi vedo costretto ad usarne uno per delle specifiche importanti che riguardano me, ma non solo.
Evidentemente con questa mossa mi arrendo alla loro mezza "utilità".
Mi permetto, con il massimo rispetto verso i colleghi e i Dirigenti, di dire la mia sulle vicende di cui ho ricevuto notizia in un recente post pubblicato sulla pagina dello Zoo.
Sento parlare e vedo scrivere, da anni, le parole "squadra", "gruppo" e "famiglia".
Ma poi, leggendo e rileggendo, prendo atto che è tutto un crogiolarsi in prima persona, soprattutto quando bisogna ottenere consensi e appoggi per avere la maggioranza.
Non voglio, non ci tengo e non è il mio obiettivo passare né come eroe, né tanto meno come paladino della giustizia che risolve i problemi di tutti.
Mi ricorda la vita politica di un paese a forma di stivale questa strategia.
Non piango, non mi deprimo, forse per questo qualcuno mi ha soprannominato “Ice Man”, ma ho, in mezzo a parecchi difetti, qualche grande pregio, come l'onestà intellettuale (JM).
Io non perdono ma soprattutto non mi faccio comprare!
Il perdono una persona deve meritarselo in tutto e per tutto, non solamente andandolo a ricercare sotto forma di "lecchinaggio spudorato" ad uno o più individui che sai potrebbero riaprirti una porta ... a casa mia questa si chiama convenienza reciproca, prostituzione intellettuale, il perdono è altro.
Ti vuoi chiarire? In primis fallo con tutto il "gruppo" di lavoro, in particolar modo con chi ritroverai, anche con una semplice telefonata.
Troppo comodo farlo solo con chi ti porta vantaggi, sentendoti per proprietà transitiva autorizzato ad avere atteggiamenti da veterano.
Con me non funziona così ...
Come dovrei presentarmi l’8 settembre dietro quel microfono, con di fianco una persona con la quale negli ultimi 3 anni e 9 mesi avrò scambiato due frasi di circostanza giusto le due volte che l'ho incrociata per caso?
Ti vuoi chiarire? Fallo anche con chi per anni ti ha sostenuto, coperto, aiutato e, soprattutto, mai infamato quando hai propeso per altre scelte.
Le stesse persone con le quali ti comportavi da fenomeno quando le incrociavi, probabilmente ma non solo, per riempire il tuo ego, in una sorta di rivincita professionale che ti ha visto uscire sconfitto ... le stesse con le quali ha interrotto qualunque tipo di rapporto a causa del tuo naufragato con Marco.
Personalmente non mi è mai successo di chiarirmi con un amico a distanza di anni, in particolar modo dopo essersi augurati a vicenda le peggior cose ... io metto la x! E bella grossa pure!
Se voglio davvero salvare un’amicizia o presunta tale, faccio il possibile prima; non arrivo a tirarmi le bombe a mano.
Il grande è quello che evita la guerra o porge l’altra guancia; non colui che distrugge e poi di fronte al nemico arrendevole e bisognoso lo perdona. Semmai lo annienta!
Non ho mai creduto alle parole struggenti che toccano continuamente la sensibilità; sono per la coerenza e la razionalità.
Fatemi capire: se uno non ha vissuto momenti di sconforto nella sua vita, se non ha una moglie o una compagna che lo ama, non vale nulla?!?
Boh, mi sembrano frasi di circostanza, partendo dal presupposto che la privacy resta sacra e non bisognerebbe sbandierare situazioni molto delicate stile “C'è Posta per te”.
Perdonare una persona è molto più difficile che odiarla?!?
Io non odio nessuno ma tanto meno perdono qualcuno per un torto irreversibile!!
Ma veniamo a me ... perché è giusto parlare di me, non solo degli altri.
Per ottenere quello che ritengo sia un accordo a mercato inerente alla mia situazione retributiva in radio, ho dovuto lanciare un ultimatum mesi fa.
Sono andato in onda 2 anni (2011-2012) percependo, per il mio operato on air, un indennizzo molto basso, in relazione alla mia posizione di seconda voce del programma. Mi dicevano "inizia una nuova esperienza per te”, “purtroppo sei arrivato tardi quando c'è stata da dividere la torta" (erano arrivati Maccio & co nel gennaio 2011); dopo 20 anni di Radio 105 ho metabolizzato anche questa e son partito.
A proposito: segnalai io i tre, nel maggio del 2010, a Marco ma - giusto per farvi avere una cronologia degli eventi - quando arrivarono a firmare, ad inizio 2011, io, purtroppo, mi trovavo in Brasile con mia moglie per motivi familiari (non sbandiero i fatti miei personali: siete il pubblico - per quanto affettuoso e partecipe - ma la "famiglia" è un’altra cosa, perdonerete la mia schiettezza).
Solo all'inizio del 2013 ho ottenuto qualcosa in più dall'azienda, in virtù della mia crescita certificata all'interno del programma con la promessa di risedersi al tavolino prima dell’estate dello stesso anno.
Da lì, silenzio assoluto!
Immobilismo, atteggiamenti totalmente subdoli, scuse improbabili, problematiche economico aziendali, fino a quando decido di attivare un conto alla rovescia inesorabile, prendendo coscienza naturalmente dei pro e dei contro che di riflesso si sarebbero presentati.
Dopo 22 anni da dipendente, ho naturalmente chiesto un incremento importante, a fronte di nessuna buona uscita, per diventare collaboratore a contratto.
All'inizio, la trattativa sembrava potesse fare il suo corso naturale; poi improvvisamente qualcosa nell'atteggiamento di alcuni è cambiato.
Forse perché avevano trovato già il sostituto che magari costava anche meno?
Possibile, ma su questo - non essendo come tutti gli altri componenti del programma mai stato reso partecipe del reinserimento di un personaggio - qualche dubbio e più di uno ti frullano per la testa.
In una "squadra", sarebbe stato opportuno, prima e non a giochi fatti, condividere con tutti la scelta di far rientrare un soggetto che 4 anni prima se n’era andato sbattendo la porta ma avendo "compagni" molto più influenti del sottoscritto, si è pensato di fare tutto al buio, rimbalzandosi le responsabilità in un walzer di incoerenze, una volta trapelati i primi rumors.
Per me puoi fare tutto ciò che vuoi di tuo "figlio" ma almeno abbi il coraggio di prendertene gli oneri.
In relazione al mio rapporto col Direttore, inutile negare che abbiamo visioni differenti rispetto ad alcuni aspetti della vicenda ma non solo, stessa cosa con Marco.
Ad Angelo non è piaciuto il mio atteggiamento? A me non è piaciuto e per niente il suo.
La stima e l'affetto per la persona restano intatte ma, rispetto alla mia posizione lavorativa, non si può sempre farne una questione personale.
Alla luce di tutto ciò, con quale stato d'animo io posso avvicinarmi ad una nuova stagione?
Non solo io. Tutti gli altri. E parlo della maggior parte dei componenti del programma che non ritenevano necessario un nuovo innesto, tanto più fatto digerire forzatamente come sta accadendo.
Un’azienda che, per anni, ha rigettato ad altri richieste di adeguamento, riconducibili a mancanze di fondi che poi, magicamente, riappaiono in un Campo dei Miracoli ... già il Gatto e la Volpe ... ma questa non è una favola, è la realtà anche se qualcuno ci gioca come lo fosse.
Qui non è più una questione di soldi, di domanda e offerta, di trattativa e colloqui ... in ballo ci sono dignità, coerenza, rapporti con colleghi che conosci e con i quali ti confronti da anni.
Qua non sono io ... siamo noi (JM)!
Non è solo lavoro: sono rapporti tra uomini, alcuni più determinati e schietti, altri più impauriti e, come non mai, attivi nel preservare il proprio posto di lavoro, ingoiando da anni pilloline indigeste.
Morale
Ad oggi Gibba non ha nessuna proposta scritta da vagliare, solo fiumi di parole in un alternarsi di cifre, prima più vicine alle mie richieste, poi persino azzerate; sfido chiunque a dichiarare il contrario!
Rispetto e riconoscenza verso tutti, sempre. Ma esigo altrettanto.
Alla fine passare per un mercenario non lo potevo proprio accettare.
Se raggiungerò un accordo -ed è quello che auspico - sarò felice e onorato di far parte del progetto iniziato 15 anni fa con Marco, al quale va tutta la mia stima e gratitudine per un bellissimo percorso - a volte anche accidentato ma vincente.
Certo ci sarà da divertirsi perché non lesinerò nulla ovviamente.
In caso contrario rifletterò sul da farsi prendendomi il tempo e la salute che richiederanno il mio corpo e la mia testa.
Non ho paura del nemico che mi attacca ma del falso amico che mi abbraccia (BM)!
Grazie a tutti.
A presto!
Si Vive solo per il più Bello del Pianeta!
Il Generale Gibba
Gigi Geron