19/10/2022
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Ieri sera, 18 ottobre 2022, si รจ tenuto un incontro nella sala consiliare del Comune di Montefusco. Tema dellโincontro โil passaggio di un elettrodotto attraverso i territori di Montefusco e comuni limitrofi". Tale elettrodotto partirebbe da Montecorvino per arrivare a Benevento.
Si potrebbe considerare lโincontro come un esempio tangibile del detto simpatico โse il voto servisse a qualcosa non farebbero votareโ adattato per lโoccasione: โse la presenza dei cittadini e le loro opinioni fossero determinanti allo svolgere del progetto non li farebbero parlare presenziare e dare aria alle loro opinioni.โ Ma come sempre, รจ bene dare il beneficio del dubbio a tutta la faccenda.
Purtroppo, da come fu organizzato lโincontro (un mercato di rumori), notando che venivano reclamati a gran voce interventi degli organizzatori palesemente non programmati, si sentiva lโinutilitร di tutto. E questo sensazione fu confermata quando fu mostrato il tracciato dellโelettrodotto e descritti gli aspetti fisici. Una mole di lavoro.
Dunque, TERNA non รจ la ditta di impianti elettrici di paese. ร una multinazionale. E per questo bisognerebbe riflettere su un poโ di cose. La prima รจ che TERNA non si sognerebbe mai di investire tanto in studi di fattibilitร per un progetto che avrebbe avuto anche la piรน piccola percentuale di non essere realizzato. La seconda รจ che per arrivare al punto di ieri sera, dove non manca che lโautorizzazione delle autoritร (perdonate la ridondanza) non cโรจ nemmeno il rischio di quella piccola percentuale. Quindi รจ lecito supporre che lโincontro รจ stato fatto soltanto per rispettare un protocollo, che indubbiamente include azioni mirate a mettere a conoscenza la cittadinanza coinvolte. ร stato indetto un incontro, ben sapendo che le acque sarebbero state sicuramente polemiche, semplicemente per adempiere al dovere sociale di informare la gente che avrebbe danneggiato. La cosa triste รจ che hanno cercato di dare unโaria di convivialitร al tutto, cosรฌ come si fa agli aperitivi in un matrimonio. Solo che in un matrimonio il peggio che puรฒ accadere รจ di spettegolare sui vestiti, le scarpe e gli amori degli invitai, qui si sarebbe dovuto discutere del futuro del territorio violato da un mostro come lโelettrodotto.
Si premette che non si รจ del โpartito del no per partito presoโ, e c'รจ la consapevolezza che se dovesse veramente dipendere dalla volontร unanime dei cittadini, poche cose si realizzerebbero. Ci sono gli eclatanti esempi dei โnoโ famosi a infrastrutture importanti, che avrebbero portato piรน benefici che danni ed รจ da precisare che questa รจ una opinione personale di chi scrive. ร indubbio che ci sia bisogno di โrendere le infrastrutture moderne, efficienti ed efficaci โ e che ci sia lโesigenza di attuare una transizione ecologicamente accettabile, con quanto meno danni possibili ai poveri mortali. Questa considerazione rese necessario, perรฒ, porre almeno due domande.
La prima era โvisto che almeno su piano paesaggistico la bruttezza di quel mostro รจ superato solo dalla bruttezza delle pale eoliche, non si potrebbe progettare un percorso interrato?โ I romani fecero strade, scavando, che sono durate millenni; oggi, con tutta la tecnologia di cui si dispone, รจ mai possibile che non si possa predisporre una rete interrata? Risposta farfugliata su quanto sarebbe difficile far โconvivereโ cavi grandi sottoterra. Quando fu fatto notare che, considerando che cโรจ gravitร , sarebbe stato altrettanto, se non piรน difficile, sospendere gli stessi cavi per aria, la risposta fu dribblata.
Con la seconda domanda posta, lโintento era di sapere se, per qualunque ragione al mondo, non si sarebbe potuto realizzare il dotto cosรฌ come progettato, cโera un progetto alternativo? Cโera un piano โBโ? Anche qui, risposta farfugliata.
Viene naturale chiedersi quanti dei cittadini intervenuti ieri sera si rendevano conto che quei poveri โrappresentanti la TERNAโ che si erano adoperati per creare โun clima di convivialitร โ, assolvevano, in veritร , il compito di ammortizzare la inevitabile rabbia dei convenuti, senza poter dare risposte reali e limitandosi a ripetere mnemonicamente ciรฒ che era strumentale a TERNA? In altri tempi, sarebbero potuto essere martiri volontari.
Non si puรฒ, tuttavia, trascurare di riportare gli interventi dei sindaci. E qui, ancora una volta era evidente la ragione per la quale almeno lโIrpinia versa ancora in condizioni non certo belle. Sembrava fossero presenti quattro sindaci. Lungi da loro presentarsi in maniera chiara ed inequivocabile, certi che la loro persona bastava a far capire agli intervenuti chi fossero. Intanto per amore di cronaca, il sindaco di Montefusco, essendo padrone di casa, pur presentandosi con notevole ritardo, provvide a mettere al corrente, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, di quale fosse lo scopo dellโincontro. Dagli interventi di altri due sindaci si intuรฌ di quali paesi fossero amministratori. Di un quarto rimase lโincognitaโnรจ intervento nรฉ presentazione.
Una premessa รจ dโobbligo. Fu dichiarato, dai rappresentanti TERNA, che da tempo cโerano stati colloqui e tavoli di discussione a vari livelli: regione, provincia, e comuni individuali. Ben sapendo tutto questo, e che ormai era stato dichiarato in pubblico, avrebbero dovuto, i sindaci tutti, inginocchiarsi col capo coperto di cenere scusandosi per non aver informato prima i loro concittadini, grazie ai quali erano stati messi ad amministrare la res publica. Avrebbero dovuto, i signori sindaci, dire che di questo progetto si parlava, nelle alte sfere, giร da qualche decennio, allโinsaputa dei cittadini. E non venissero a dire che qualsiasi informazione รจ reperibile sullโalbo online delle amministrazioni. Per una faccenda di tale importanza, con un impatto territoriale, sociale ed economico di una portata non prevedibile, lorsignori si sarebbero dovuti scomodare e andare casa per casa ad avvertire i cittadini che hanno l'onore e il dovere di servire di quanto stesse per accadere.
Inutile e faziosi ieri sera i discorsi implicitamente minacciosi. Le loro parole finte e ipocrite in difesa โdel popoloโ sono serviti solo a loro, considerando la convinzione condivisa da molti che il dado รจ tratto e si puรฒ anche piangere in cinese, ma nulla retrocederร .
Lโaltra cosa deludente, perchรฉ la speranza che almeno nel pericolo ci sarebbe stata una aggregazione tra i comuni del territorio, fu il contenuto degli interventi dei primi cittadini...tre interventi, tre interventi per niente coesiviโฆognuno ha parlato in maniera indipendente lโuno dallโaltro. Dalle loro parole emerse la convinzione che se TERNA andasse da uno qualsiasi di loro e proporrebbe una soluzione tale da avere il totale consenso, nessuno dei sindaci si tirerebbe indietro e nessuno di loro avrebbe pensato al comune vicino. La prova si ebbe nel discorso di uno di loro che avvertรฌ, in apertura del suo intervento, che lui non agiva come gli altri, e che aveva in qualche modo giร negoziato un cambiamento pertinente al territorio del suo comune. Questo a sostegno del โvogliamoci tutti bene e tiriamo la carretta tutti insiemeโ!
Si รจ verificato per questo mostro ambientale ciรฒ che si รจ verificato per lโacqua irpina: totale mancanza di solidarietร sociale, silenzio da parte di amministratori su progetti importanti che riguardano le comunitร che amministrano; mancanza di coesione amministrativa tra comuni che condividono un patrimonio territoriale, storico e produttivo importante. Con buona pace delle belle parole di augurio che questa nostra Irpinia fiorisca e prenda il suo posto tra i gioielli della Campania.
Se il voto contasse a qualcosa, non farebbero votare.
Se lโopinione dei cittadini riguardo lโelettrodotto contasse qualcosa, non farebbero parlare.
Perรฒ, che teneri, quelli di TERNA---avevano allestito un buffet coinvolgendo โfinancheโ una cooperativa locale. Il fatto che rimase tutto comโera tranne lโacqua fu forse un messaggio implicito inviato agli organizzatori?
BT