11/11/2024
Odio? Sì, come allora, come dal primo momento. Solo che oggi, dopo due anni, questo sentimento si è come solidificato, giù in fondo. Oggi sono in grado di pensare, di ragionare.
“La verità? Badi: non voglio la verità solo per me, per quello che riguarda me, sulla fine di Pino, sui responsabili materiali della sua morte. Cosa conta, in fatti come questi, una mano che spinge o un dito che preme il gr*****to? Oggi voglio l'altra verità, quella che dovrebbero volere i parenti dei morti di Piazza Fontana, i parenti di Valpreda, di Saltarelli, la verità che vuole lei, chiunque, ognuno che ha coscienza dei propri diritti, della propria libertà. Questo sono riuscita a capire, dopo i primi momenti personali di dolore furioso, di odio...”
Acuta, attenta, diffidente, astuta, abile. Imperiosa, implacabile. Così questa donna si è fatta, in un giorno: le lacrime non sono più lacrime, ma parole, e le parole sono pietre.
Ciao Licia Pinelli e grazie per non aver ceduto mai.
Il 12 dicembre del 1971 Vincenzo Co***lo fece per il quotidiano “L’ora” di Palermo una intervista a Licia Pinelli per l’anniversario della morte “incidentale” del marito Pino nella questura di Milano, tre notti dopo la strage della Banca dell’Agricoltura, il 12 dicembre del 1969. È un...