09/05/2024
“No future! No future!” cantavano i S*x Pistols al termine della loro God save the queen. Correva l’anno 1977, e in Inghilterra esplodeva l’ondata punk, movimento di ribellione, musicale e politica, per eccellenza: “Quelle due parole gridate in maniera stonata mi risuonavano in testa, dopo che Lotta Continua si sciolse”. Chi parla è Daniele Locchi, autore di 80.doc: più a sinistra dei Rolling Stones, breve ma intenso racconto di un passaggio cruciale nella storia, non vogliamo dire del mondo, ma d’Italia sì, certamente di Firenze: il movimento del ’77, la fine di Lotta Continua, l’inizio degli anni ’80 e l’esplosione della nightlife fiorentina, che conosce il suo periodo d’oro. Come sono collegate tutte queste cose? Prima di raccontarvelo, breve quadro storico del periodo: “Nel ’75, alle amministrative, la sinistra riuscì a ottenere la maggioranza dei seggi in diverse città e comuni. Sembrava l’occasione buona per liberarsi della Democrazia Cristiana e avevamo ottime speranze per le politiche dell’anno successivo. Ma la DC ne uscì ancora una volta intatta, nonostante l’ottimo risultato della sinistra, guidata dal PCI. Per quanto riguarda noi, la coalizione a cui Lotta Continua faceva riferimento, prese circa mezzo milione di voti, una miseria. Lì capimmo che la soluzione parlamentare non avrebbe mai funzionato. E poi il movimento si sciolse”
L'articolo "Più a sinistra dei Rolling Stones. Una storia di lotta, radio libere e futuro che arriva all’improvviso." è disponibile sul nostro magazine N° 05 | Futuro. Parole di Lorenzo Marsicola (), collage di Alice Perini ().