07/08/2024
In Italia – Il passaggio da luglio ad agosto è avvenuto nella calura in tutto il Paese. Pur senza far registrare temperature massime da record, l’ondata di calore è stata notevole per continuità e durata e, salvo modeste flessioni di pochi gradi come quella in corso, il caldo sopra media continuerà a farsi sentire. Dall’8 luglio le temperature massime sono sempre rimaste comprese tra 32,2 °C e 38,3 °C a Roma-Ciampino e tra 31,2 °C e 37,5 °C a Napoli, mentre il valore normale per le settimane centrali dell’estate sarebbe 31 °C in entrambe le città. Notevoli, poi, i 38 °C registrati lunedì ad Arvier, a quota 700 metri presso Aosta, e – tra l’1 e il 2 agosto – i picchi di 37 °C a Bologna, 41 °C a Foggia e 43 °C negli entroterra tra Sassari e Oristano. Le notti hanno portato poco sollievo, giacché, eccezionalmente, per oltre una settimana le temperature minime non sono scese sotto i 20 °C (soglia che definisce una notte “tropicale”) anche in zone extraurbane del Nord solitamente fresche dopo il tramonto. Incendi nel Nuorese e sulle pendici di Monte Mario a Roma, dove sono stati evacuati alcuni palazzi, ma l’Ispra segnala che per ora l’area boschiva percorsa dal fuoco quest’anno in Italia (40 kmq) non si discosta dalla media del periodo 2006-2023. C’è stata anche occasione per temporali violenti. Domenica scorsa, scrosci da oltre 65 mm di pioggia sul gruppo della Vigolana (Trento) hanno innescato grandi colate detritiche a Mattarello e Vigolo Vattaro, intercettando svariati edifici e la statale; poco più tardi, molti danni da vento e grandine grossa nel Goriziano. Venerdì, al termine di una giornata canicolare, Torino è stata spazzata da un temporale inatteso e tra i più violenti da decenni per intensità della pioggia (fino a 80 mm in un’ora) che ha alluvionato le strade ai piedi della collina, nonché per il vento e la grandine da 5 cm di diametro che ha danneggiato migliaia di automobili; la frequenza dei nubifragi in città è triplicata nell’arco di un ventennio. Dalle prime statistiche risulta che luglio 2024 si è collocato secondo tra i più caldi in un secolo e più in Romagna, terzo a Modena, quarto a Parma, quinto a Piacenza e Pontremoli, sesto a Torino, con 1-3 °C sopra media. Persiste la drammatica siccità al Sud: secondo il servizio agrometeorologico regionale della Sicilia (Sias) da agosto 2023 a luglio 2024 sull’isola sono piovuti in media solo 420 mm d’acqua, poco più di metà del normale.
Nel mondo – Luglio 2024 è stato il mese più caldo mai registrato in Cina, nonché in città canadesi come Calgary e Edmonton. Nei giorni scorsi, nuovi primati nazionali di temperatura massima per luglio in Mozambico (37,2 °C) e nel Brunei (36,4 °C), e per qualunque mese dell’anno all’osservatorio Fabra di Barcellona (40,0 °C), attivo dal 1914. A Shanghai, in un secolo e mezzo di misure, non si era mai registrata una temperatura minima di 32,1 °C. Il monsone estivo in Asia meridionale quest’anno è particolarmente attivo e le alluvioni si susseguono più del solito: giovedì la megalopoli pakistana di Lahore è rimasta sommersa da un diluvio record da 360 mm di pioggia in tre ore, oltre cento vittime nelle ultime settimane nel Paese. Inondazioni in Lettonia e nel Nordest della Francia, colpiti i dipartimenti dei Vosgi e Seine-et-Marne, dove i temporali di giovedì hanno scaricato 80-100 mm di pioggia. I ghiacciai delle montagne tropicali sono particolarmente vulnerabili al riscaldamento globale. Uno studio basato sull’analisi di radionuclidi cosmogenici nelle rocce appena liberate dai ghiacci tra Colombia, Perù e Bolivia, coordinato dal Boston College e pubblicato su Science (Recent tropical Andean glacier retreat is unprecedented in the Holocene), indica che i ghiacciai locali oggi sono ai minimi di estensione in almeno 11.700 anni, e – forse – in 130 mila anni, cioè dal precedente periodo interglaciale.
Luca Mercalli