19/08/2021
Voglia di creare, sperimentare,di aiutare la comunità, di mettersi in gioco. Caratteristiche che molti, troppi, pensano che i giovani d'oggi non abbiano. Ecco, oggi analizziamo il virtuoso esempio di ScuolaQui, in una chiacchierata con Francesco Suriano e Simone Ciciriello.
Innanzitutto bisogna spiegare cosa sia "ScuolaQui" e per farlo chi meglio di Francesco Suriano, ideatore del progetto:" Tutto è nato a gennaio, quando ho avvertito la necessità di trovare un sistema che permettesse la vendita e l'acquisto di libri come scambio tra ragazzi, senza intermediari (cartolerie e punti vendita), che trattengono parte del profitto come commissione. Per realizzare tutto ciò ho subito chiamato Simone (Ciciriello ndr), esperto autodidatta di informatica, che in 5 mesi ha creato il sito, non senza difficoltà, visto che non esistono siti predefiniti di questo genere."
È naturale a questo punto parlare con Simone del funzionamento e della ratio dietro la creazione di quella che ai piu può sembrare una semplice schermata web.
"Il programma si compone di varie funzioni, che vengono utilizzate in serie per analizzare le richieste degli annunci. C'è un controllo preliminare dal sito stesso, o meglio dal suo form, che fa in modo che vengano verificati i dati forniti e l'indirizzo mail, al fine di evitare SPAM.
Una volta inserito il codice di richiesta, questa viene accettata e inviata ad una casella di posta, che decripta il messaggio. Successivamente vengono analizzati il numero, i prezzi e i prodotti (che devono combaciare) e poi viene confrontato il codice del libro fornito con quello presente nel database, che si rifà alle liste pubblicate sul sito del MIUR."
Il sito quindi mette in contatto, tramite i numeri WhatsApp forniti, l'acquirente e il venditore. Fondamentale quindi il rispetto delle norme sulla privacy, come ci spiega ancora Simone:" É presente una chatbox, che autorizza il trattamento di determinati dati. Inoltre le foto dei libri sono scaricate da internet, per evitare che ci siano metadati che permettano di risalire al telefono o alla geolocalizzazione."
Dopo aver capito qualcosa in più sul funzionamento di questa neonata realtà, ecco una battuta conclusiva di Francesco Suriano sul futuro del progetto:" Dal voler solo offrire un servizio alla mia scuola, siamo passati a tutta la BAT. Le ambizioni sono alte, la mission la stessa. Vedremo cosa accadrà, ora ci concentriamo su questo anno scolastico"
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