WANE - We Are Nature Expedition

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WANE is a 1-year long reportage aiming to document the impacts of the ecological and climate crisis and the resulting loss of biodiversity along the Pan-American Highway.

07/10/2025

‼️Il momento è arrivato‼️

➡️ The Wild Line, la linea selvaggia che lega indissolubilmente l’essere umano a specie ed ecosistemi. Invisibile, spesso così logorata da sembrare pronta a spezzarsi. Eppure sempre presente in ciò che siamo e in tutto ciò che facciamo.

🛣️ Una linea naturale che si sovrappone e si snoda lungo altre linee artificiali, come le strade, dove si svolgono storie e si compiono esistenze fatte di coesistenza e conflitto. Ma anche una linea che evidenzia le conseguenze delle nostre azioni quotidiane in questa parte del mondo, con quello che accade in luoghi che percepiamo lontani da noi ma non lo sono poi così tanto. 

🌎 La mostra di Davide Agati ripercorre la lungo la nata dal progetto , il reportage ideato e condotto insieme alla giornalista ambientale Valeria Barbi : un attraverso le immagini che inizia in e arriva fino a Los Esteros del Iberá, in , per dimostrare che se la devastazione è allarmante, il Pianeta è ancora popolato da comunità e singoli individui che non si arrendono alla perdita di varietà e bellezza, così come di tradizioni e culture indissolubilmente legate alla sopravvivenza di specie animali e vegetali che, ogni giorno, si vedono portare via un pezzetto del loro .

📸 Accanto ad ogni foto, un racconto che aiuta lo spettatore a comprendere quello che sta osservando e perché è importante non chiudere gli occhi di fronte alla realtà.

➡️ La mostra, pensata per essere itinerante, sarà allestita in diverse prestigiose location:

📍 17-18 ottobre 2025, Castello del Valentino, Sala delle Colonne (Torino) in occasione del Festival FOR - For The Earth

📍9 novembre - 31 dicembre 2025, Museo (Padova).

🗓️ Continua a seguirci per scoprire le prossime date.

‼️ Se sei interessato ad ospitare la mostra, scrivici in DM.

A year into the wild.12 months spent to unveil the beauty of the creatures we coexist with, in this stunning Planet Eart...
31/12/2024

A year into the wild.

12 months spent to unveil the beauty of the creatures we coexist with, in this stunning Planet Earth.

365 days, many of them spent documenting stories about the natural world along the Pan-American Highway to discover that, beyond Ushuaia, there is no end of the world and that together we can continue to live on a wonderful Planet.

🇬🇧Wandering through the woods with your eyes pointed downward, it is easy to get lost among the small treasures that, in...
02/11/2024

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Wandering through the woods with your eyes pointed downward, it is easy to get lost among the small treasures that, in autumn, hide the carpet of fallen leaves after the rain.

Among the most fascinating ones we captured on our last outing in Molise, in the Collemeluccio-Montedimezzo MAB nature reserve:

A gall, which is a leaf swelling caused by an insect bite. In this case it is Mikiola fagi or Cecidomia of the beech, caused by a phytophagous dipteran whose larvae grow inside; and a coral fungus of the genus Ramaria.

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Girovagando per i boschi con gli occhi puntati verso il basso, è facile perdersi tra i piccoli tesori che, in autunno, custodisce il tappeto di foglie cadute dopo la pioggia.

Tra i più affascinanti che abbiamo catturato nell’ultima uscita in Molise, nella riserva naturale MAB di Collemeluccio-Montedimezzo:

una galla, ossia un rigonfiamento della foglia provocato dalla puntura di un insetto. In questo caso si tratta di Mikiola fagi o Cecidomia del faggio, provocata da un dittero fitofago le cui larve crescono all’interno;
e un fungo corallo del genere Ramaria.

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🇬🇧Despite the importance for the development of many human activities, infrastructure construction is one of the main ca...
31/10/2024

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Despite the importance for the development of many human activities, infrastructure construction is one of the main causes of habitat fragmentation. The impacts include destruction of habitats due to road building, injury or killing of animals by , disturbance, and its negative effects on due to noise, light and movement.

The physical presence of and railways in the landscape, in fact, creates new habitat edges, alters hydrological dynamics, and disrupts natural processes and habitats. Maintenance and operational activities contaminate the surrounding environment with a variety of chemical pollutants and noise. In addition, infrastructure and traffic impose movement barriers to most terrestrial animals and cause the death of millions of individual animals per year.

Despite this is a major problem in as well, and in Europe in general, the majority of infrastructure projects are expected to take place in biodiversity-rich developing countries. Something that will make it even more in danger.

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Nonostante l’importanza per lo sviluppo di molte attività umane, la costruzione di infrastrutture è una delle principali cause di frammentazione degli habitat. A questo si aggiungono il ferimento o l’uccisione di animali a causa del traffico, il disturbo e gli effetti negativi sulla fauna selvatica dovuti al rumore, alla luce e al movimento.

La presenza fisica di strade e ferrovie altera le dinamiche idrologiche e sconvolge i processi naturali e gli habitat. Le attività di manutenzione e di esercizio contaminano l’ambiente circostante con inquinanti chimici e rumore. Inoltre, le infrastrutture e il traffico impongono barriere di movimento alla maggior parte degli animali terrestri e causano la morte di milioni di animali all’anno.

Nonostante questo sia un problema importante anche , e in Europa in generale, la maggior parte dei progetti infrastrutturali è in previsione in Paesi in via di sviluppo, mettendone a rischio la straordinaria di cui sono custodi.

🇬🇧Between 2015 and 2022, i.e., in just 8 years, the Monte Genzana Alto Gizio Nature Reserve and Rewilding Apennines Asso...
27/10/2024

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Between 2015 and 2022, i.e., in just 8 years, the Monte Genzana Alto Gizio Nature Reserve and Rewilding Apennines Associations together with Salviamo l’Orso, protected 107 herds (about 95 percent of the total in the Pettorano area) achieving a 100 percent reduction in bear damage in 2020.

In the photos, some of the deterrence tools that are being used: from electrifications, to baskets for storing garbage in such a way that no food is left within the bear’s reach, to shepherd dogs, and informational signs that tell the story of the project and highlight data, stories and behaviors to be adopted in case of an encounter with the plantigrade.

Coexistence can be done.

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Tra il 2015 e il 2022, quindi in soli 8 anni, la Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio e le Associazioni Rewilding Apennines insieme a Salviamo l’Orso, hanno protetto 107 allevamenti (circa il 95% del totale presente nel territorio di Pettorano) ottenendo una riduzione del 100% dei danni da orso nel 2020.

Nelle foto, alcuni degli strumenti di dissuasione che vengono utilizzati: dalle elettrificazioni, ai cestini per riporre i rifiuti in modo tale da non lasciare cibo a portata di orso, fino ai cani da pastore e i cartelli informativi che raccontano la storia del progetto ed evidenziano dati, storie e comportamenti da adottare in caso di incontro con il plantigrado.

La coesistenza si può fare.





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🇮🇹Ma che volto ha la coesistenza?In Abruzzo, ha quello di Massimo, guardiaparco che confessa come l’orso, a volte entri ...
25/10/2024

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Ma che volto ha la coesistenza?

In Abruzzo, ha quello di Massimo, guardiaparco che confessa come l’orso, a volte entri nei suoi sogni perché è una parte di lui;

Maurizio, per il quale l’orso è nato tra quelle montagne e proteggerlo è una sfida ma anche un dovere;

Serena, che dice di fare il lavoro più bello del mondo, nonostante le cose spesso sembrano non andare come dovrebbero… Ma poi gli orsi escono dalle tane, a primavera, e lei li osserva sul crostone della montagna davanti alla sua finestra;

Angelo di Masso, che dopo aver creato il Pan dell’orso, ha chiesto che a Gemma - “la mamma di tutti gli orsi” - venisse data la cittadinanza onoraria;

È il volto di chi l’orso lo ammira ma non lo comprende, però decide di far parte comunque di un processo comunitario;

Daniela, che crede nel potere della comunicazione e dice che se l’orso dovesse scomparire sarà colpa anche di coloro che hanno pensato di poterlo addomesticare.

Il personale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e le organizzazioni che lavorano sul territorio, compresi alcuni pastori, come Gregorio, di cui ora rimangono un quadro, tanti ricordi e una famiglia che continua a narrarne la storia.

La coesistenza ha il volto di donne e uomini che credono nella cultura della prevenzione e nel dialogo. Perché, come mi hanno detto seduti ad un tavolo, “queste montagne sono belle perché ci vivono anche l’orso, il lupo, i cervi e gli istrici”.

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Eng in the first comment ⬇️





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