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11/02/2022

Date Pagamento Carta Acquisti 2022

I Pagamenti della Carta Acquisti nel 2022: calendario ricariche Social Card
La Carta Acquisti 2022 Inps è una carta prepagata che viene ricaricata ogni 2 mesi. E’ un beneficio economico messo a disposizione dal Governo Italiano, per agevolare le spese di prima necessità sia per i genitori con figli minori di 3 anni e sia per i “senior” con un’età superiore ai 65 anni.
Quando arrivano i pagamenti e le ricariche della Carta Acquisti nel 2022?
Vediamolo insieme nel prosieguo di questo articolo.
Carta acquisti 2022: i requisiti
Per ottenere la Carta Acquisti, il genitore o il 65enne deve presentare una domanda alle poste, allegando il documento di identità non scaduto ed il modello Isee in corso di validità.
I requisiti per ricevere la carta acquisti sono indicati in questo articolo: Social Card 2022 bambini minori di 3 anni ed Over-65.
Carta Acquisti 2022: quando viene ricaricata?
La Carta Acquisti 2022, come già detto viene ricaricata ogni bimestre dall’Inps, con un importo di 80 euro. E’ possibile utilizzarla in tutti i negozi abilitati con il circuito MasterCard e nei negozi e supermercati convenzionati. carta acquisti non caricata
Per controllare il Saldo della carta acquisti 2022, è possibile chiamare gratuitamente il numero verde indicato sulla carta.
Il numero verde carta acquisiti, per verificare il saldo Inps stato di pagamento della carta è 800 666 888 da telefono fisso (totalmente gratuito) e 199 100 888 da telefono cellulare (a pagamento a seconda della compagnia telefonica).
Bisognerà seguire la voce guidata ed inserire il numero della carta e poi la data di nascita. E’ possibile anche memorizzare il numero di cellulare per ricevere ogni due mesi l’avviso della ricarica carta acquisti 2022. Chi si registra al numero 800 130 640, riceverà un messaggio, alla data della ricarica Inps, dal numero. 447 01 00 con la seguente dicitura: “Accredito di € 80,00 sulla Sua Carta Acquisiti numero….. PER CONTRIBUTO STATALE, saldo residuo €…”
Data Pagamento Carta Acquisti 2022: quando caricano la Social Card?
Carta Acquisti: quando viene ricaricata?
Le date di pagamento della carta acquisti 2022 sono indicative e possono variare da persona a persona, in relazione alla data di presentazione della domanda. Inoltre queste date si riferiscono alle ricariche della carta acquisti per i bambini e gli anziani
Giorno di pagamento Carta acquisti 2022
Il primo pagamento dell'anno avverrà dopo l'aggiornamento del modello ISEE 2022
Per rinnovare la Carta acquisti 2022 Inps, bisognerà presentare il modello ISEE ad inizio dell’anno 2022.

Se hai bisogno di una consulenza online su questa tematica, accedi alla nostra area dedicata su
www.inps.info
REDDITO DI CITTADINANZA
Quando viene pagato il reddito di cittadinanza a febbraio 2022? Ecco il calendario con le date di ricarica RdC per i nuovi beneficiari e per coloro che hanno già ottenuto altre mensilità di reddito. Qualcuno riceverà la ricarica RdC in anticipo e con un doppio pagamento: quali sono le novità? Tutto quello che c'è da sapere sul nostro sito www.inps.info

10/09/2021

https://www.youtube.com/watch?v=8Ud4z_uC2sE
Come cambia il reddito di cittadinanza:
quali sono le novità che vuole introdurre Mario Draghi
Il reddito di cittadinanza non verrà abolito, ma una sua revisione sembra ormai certa. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, punta su un rafforzamento delle misure di contrasto alla povertà, cambiando i requisiti di accesso e la scala di equivalenza. Altro punto su cui si attendono importanti modifiche è quello delle politiche attive del lavoro, con cui si vuole creare un maggior legame.
Non bastano le richieste di abolizione o l’annuncio di referendum per la sua eliminazione: il reddito di cittadinanza resterà. E sarà rafforzato. Questo non vuol dire che la misura non verrà rivista, anzi è probabile una revisione anche drastica su alcuni punti. Ma l’intenzione del governo e del presidente del Consiglio, Mario Draghi, è quella di intervenire per aggiustare il tiro sul contrasto alla povertà e sulle politiche attive del lavoro, non intaccando però il principio di base del reddito. D’altronde lo stesso Draghi ha già detto di condividere il concetto alla base del sostegno introdotto dal governo Conte I, motivo per cui sembra altamente probabile una revisione della misura, ma non una sua cancellazione.

Www.Inps.info

Reddito di cittadinanza e politiche attive del lavoro

Il governo sta studiando una possibile riforma delle politiche attive del lavoro, anche al di là del reddito di cittadinanza. Innanzitutto ci sono i 5 miliardi di euro previsti dal Recovery per l’inserimento nel mercato del lavoro di 3 milioni di persone, come spiega Repubblica. Secondo quanto riportato nel Pnrr si punterebbe, attraverso la formazione, soprattutto su giovani e donne. La seconda rivoluzione è quella degli ammortizzatori sociali: la riforma sarà presentata insieme alla manovra ed entrerà in vigore nel 2022. Gli ammortizzatori dovrebbero essere uguali per tutti, indipendentemente da settore e contratto di lavoro. L’obiettivo è evitare che ci siano lavoratori in cassa integrazione per molti anni attraverso nuove politiche per favorire la ri-occupazione. Riforme che non potranno non riflettersi sul reddito di cittadinanza.

La riforma del reddito di cittadinanza: come cambia contrasto a povertà

Negli scorsi mesi il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha istituito un comitato scientifico per la riforma del reddito di cittadinanza. Una revisione che si si basa su due principi: da una parte il rafforzamento delle misure di contrasto alla povertà, dall’altra un maggior legame con le politiche attive del lavoro. Per quanto riguarda il primo aspetto, la priorità è far rientrare le molte persone finora escluse per criteri troppo stringenti. Per esempio gli stranieri: potrebbe essere ridotto da 10 a 5 anni il numero di anni di residenza in Italia richiesto. Potrebbe variare anche la valutazione del patrimonio, così come la scala di equivalenza: ad oggi favorisce i single e penalizza le famiglie numerose, quindi l’idea è quella di riequilibrare i valori. Poi si penserà alle politiche attive del lavoro, da collegare alle riforme previste sul tema, ma sempre considerando che una buona parte di chi riceve il reddito di cittadinanza non è occupabile.
Www.Inps.info

11/06/2021

Il decreto sull'assegno unico per i figli che sarà erogato da luglio 2021 alle famiglie con figli è stato pubblicato ieri sera in Gazzetta ufficiale. Si tratta del DL 79 dell' 8.6.2021 .

Vedi qui il testo completo.

Come aveva anticipato la Ministra Bonetti qualche settimana fa, viste le difficolta di realizzare entro luglio tutti i decreti attuativi, la riforma complessiva degli aiuti alle famiglie slitta a gennaio 2022. (Leggi in merito Assegno unico legge approvata: come funziona)

Per luglio 2021 però, utilizzando le risorse già stanziate dalla legge di bilancio (3 miliardi di euro) è stata messa a punto una forma provvisoria di aiuto economico per tutte le famiglie con figli che non godono oggi di detrazioni e assegni familiari (lavoratori autonomi, disoccupati, incapienti).

Inoltre sempre in forma temporanea, si aumentano gli importi dell'Assegno al nucleo familiare ANF.

Vediamo di seguito ulteriori dettagli su requisiti, modalità di domanda erogazione degli importi, aumento ANF

L'assegno unico figli 2021: requisiti, domanda
L'assegno unico spetterà da luglio a dicembre 2021 alle categorie oggi escluse dagli assegni per il nucleo familiare per figli a carico (1,8 milioni di famiglie).

I requisiti specifici sono i seguenti :

essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell'Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
non avere diritto agli assegni per il nucleo familiare
essere soggetto al pagamento dell'imposta sul reddito in Italia;
essere domiciliato e residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d'eta';
per gli stranieri: essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
Si dovrà fare domanda all'INPS secondo le istruzioni che dovrebbero essere emanate dall'Istituto entro il 30 giugno.

Per chi fa domanda entro il 30 settembre 2021 l'assegno unico figli è garantito da luglio mentre per le domande successive l'erogazione partira dal mese di presentazione della domanda.

Necessario per la domanda avere accesso alla piattaforma INPS con SPID o pin INPS o CIE ed essere in possesso dell'ISEE aggiornato.

Ti puo interessare leggere "ISEE documenti e Informazioni richieste per la domanda" . Sullo SPID al sito INPS vedi:

Spid cos'è come si ottiene e

SPID in tabaccheria come fare

Assegno unico famiglie 2021: importi e modalità di erogazione
Gli importi per l'assegno sono rapportati alla situazione economica della famiglia:

con Isee fino a 7 mila euro e due figli a carico l'assegno sarà di 167,5 euro per ciascuno
con isee fino a 7 mila euro e con almeno tre figli l'assegno sara di 217,8 per ciascuno
con ISEE tra 40 e 50 mila euro l'assegno scende rispettivamente a 30 o 40 euro ( in presenza di due o tre o più figli)
La media del contributo complessivo per i 6 mesi previsti è oltre 1000 euro

Per i figli disabili è prevista la maggiorazione di 50 euro mensili-

02/11/2020

Covid, Conte: "Curva dei contagi impone nuove misure" | Limiti agli spostamenti da e verso le Regioni a rischio
Il governo prevede a livello nazionale la riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali, la chiusura dei musei e la stop dei centri commerciali nei weekend. Scuole di secondo grado in Dad
La curva dei contagi ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive differenziate a livello regionale. Ad annunciarlo è il premier Giuseppe Conte nel suo intervento alla Camera, spiegando di aver anticipato le comunicazioni "così che il Parlamento possa esprimersi prima di adottare il provvedimento". In ogni caso "il governo è sempre stato e sempre rimarrà consapevole della piena responsabilità di fronte al Paese".
"In Italia la situazione è in peggioramento" "La curva - ha sottolineato il premier - corre in ogni continente. L'Ue all'interno di un quadro globale è una delle aree più colpite dall'urto della seconda ondata. Nelle ultime settimane l'incremento di casi Covid è stato di 150 contagi per ogni 100mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi".



LEGGI ANCHE >> La situazione dei contagi in Italia: la mappa e i grafici interattivi



"Misure in base alle Regioni, consapevoli della frustrazione dei cittadini" "Alla luce dell'ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune Regioni siamo costretti a intervenire in un'ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità" delle Regioni. "Siamo consapevoli della frustrazione e della rabbia dei cittadini che si trovano a convivere con nuove limitazioni alle libertà personali. Conosciamo le ripercussioni che le restrizioni avranno sulla situazione economica".



"Limiti agli spostamenti da e verso le Regioni a rischio"Tra le misure annunciate dal presidente del Consiglio c'è il limite agli spostamenti da e verso le Regioni con elevati coefficienti di rischio, salvo che per esigenze di lavoro, studio e salute. Il governo prevede poi a livello nazionale "la riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali".



"Nel prossimo Dpcm 3 scenari, decide il ministero della Salute" "Nel prossimo Dpcm - ha spiegato - indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L'inserimento di una Regione avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute".



"Limiti alla circolazione delle persone in tarda sera""Prevediamo la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali", ha proseguito Conte nel corso delle sue comunicazioni sull'emergenza Covid nell'aula della Camera. Per quanto riguarda il coprifuoco, il premier ha parlato di "limiti alla circolazione delle persone in tarda sera", senza specificare l'orario. Inoltre nel Dpcm si prevede "anche integralmente" la didattica a distanza per le scuole di secondo grado.
"A livello nazionale chiudiamo mostre e musei" "Per l'intero territorio nazionale - ha detto Conte - intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre".
"In 15 Regioni terapie intensive a rischio tra un mese"Conte ha quindi sottolineato che "ci sono specifiche criticità in Regioni e Province autonome. L'Rt nazionale è a 1,7 ma in alcune Regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un'altra probabilità che 15 Regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese".
"Immutata la proposta di tavolo con le opposizioni" "Ho prospettato ai leader delle opposizione un tavolo di confronto con il governo. Al momento - ha aggiunto Conte - questa proposta è stata rifiutata, se ci sono ripensamenti posso confermare che la proposta è immutata e non sottende confusione di ruoli".
"Non può esserci dilemma tra salute ed economia" "Non ci può essere dilemma tra protezione della salute ed economia. Tanto più saremo in grado di piegare la curva dei contagi tanto più potremo allentare le restrizioni", ha concluso.

01/11/2020

Nuovo decreto lunedì:
ecco le restrizioni
Domani il Premier Conte anticiperà al Parlamento le sue decisioni. Oggi è previsto l’ultimo vertice di Governo per limare gli ultimi dettagli. Dopo il voto di domani alla Camera, sarà varato il nuovo provvedimento.
Spostamenti tra Regioni
Il Governo sta studiando delle limitazioni allo spostamento tra le Regioni. Oggi pomeriggio ci sarà l’ultimo confronto con i Governatori in videoconferenza. Il problema, secondo il comitato tecnico scientifico, riguarderebbe in particolare le aree metropolitane, quindi sarebbe inutile chiudere tutte le Regioni con lo stesso criterio.
Chiusura delle città
In base ai dati territoriali forniti dal CTS, verranno decisi dei lock down mirati. Nel mirino le aree metropolitane di Milano, Torino, Napoli, Bologna e Genova, soprattutto. In questi casi potrebbe esserci un lockdown più aspro con divieto di spostamenti tra province. Le misure durerebbero due o tre settimane al massimo. Domani ad esempio ci sarà una riunione fra il Presidente della Regione Lombardia, Fontana e i sindaci delle aree metropolitane per decidere il da farsi.
Negozi e Sport
Sono allo studio nuove regole per l’apertura dei negozi e l’eventuale chiusura di alcuni settori come i servizi alla persona. Potrebbe essere ancora limitato l’orario di accesso ai ristoranti e l’orario in cui è consentito fare sport all’aperto.
Scuola
La scuola resta il punto più delicato. Secondo Conte “La curva ha raggiunto un’impennata che mette in discussione la didattica in presenza”. Resta quindi sola sulle sue posizioni aperturiste la Ministra Azzolina. Molto probabilmente verrà decisa l’obbligatorietà della didattica a distanza per le scuole superiori in tutta Italia e verrà lasciata libera scelta ai Governatori per eventuali decisioni sulle scuole primarie.
Hotel
Sarà fondamentale la predisposizione dei COVID Hotel per spostare pazienti guariti dall’ospedale ma impossibilitati a fare la quarantena in isolamento a casa. in questo modo si libereranno posti letto per eventuali nuovi malati.
Ulteriori Misure
In prospettiva non si esclude un lockdown generalizzato. Conte e il comitato tecnico scientifico vogliono attendere gli effetti del DPCM del 24 ottobre, che chiudeva palestre e anticipava la chiusura alle 18 di bar e ristoranti. Quindi un’eventuale decisione sarà presa solo da mercoledì in poi.

25/10/2020

Per tutta la giornata di ieri e ancora oggi le Regioni avevano proposto al governo di lasciare aperti i locali fino alle 23. Nelle scuole superiori sarà possibile portare la didattica a distanza anche oltre il 75%. Chiusi cinema, teatri, sale scommesse, palestre e piscine. Sospese anche le feste dopo i matrimoni
Una mediazione lunga e a tratti sofferta. Discussioni, proposte, tentativi di bilanciamento dei tanti interessi in gioco, ma tenendo ben presente il bene primario e prevalente della salute e della tenuta del sistema sanitario che sta mostrando segni di sofferenza e da giorni lancia allarmi per il pericolo di rottura. E cosi che è arrivata alla firma il nuovo decreto per cercare di arginare l’epidemia di coronavirus che ieri in Italia ha fatto registrato oltre 19mila contagi. Il premier Giuseppe Conte ha firmato nel corso della notte. Didattica a distanza per le scuole superiori anche oltre il 75%, chiusura alle 18 di tutti i ristoranti, bar e gelaterie. Misure che quindi risentono del braccio di ferro con le Regioni. A differenza della prima bozza i locali potranno però stare aperti la domenica, come richiesto dai governatori. Il governo sta quindi accelerando sulle misure di ristoro da 1,5-2 miliardi per le categorie messe più in difficoltà dalle misure. Un consiglio dei ministri potrebbe essere convocato nelle prossime ore. Le nuove misure saranno in vigore da domani al 24 novembre.
LOCALI – Per tutta la giornata di ieri e ancora oggi le Regioni avevano proposto al governo di lasciare aperti i locali fino alle 23 e in qualche caso i governatori avevano proposto di “scambiare” questa richiesta con una didattica a distanza alle superiori al cento per cento, circostanza che l’esecutivo voleva evitare. Le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie) “sono consentite dalle 5 del mattino fino alle 18 del pomeriggio. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 “è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”. Resta consentita “senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati”.
SCUOLE SUOPERIORI – Nelle scuole superiori sarà possibile portare la didattica a distanza anche oltre il 75%. Nella bozza circolata ieri invece era prevista “una quota pari al 75 delle attività” in dad, ma nella versione definitiva l’articolo è stato riscritto prevedendo “una quota pari almeno al 75% delle attività”. Una formula che, di fatto, va incontro alle diverse Regioni che avevano chiesto di portare la Dad al 100%. Ora la palla passa in mano alle autonomie scolastiche, saranno i presidi a decidere la quota di Dad: da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes, ovvero i bisogni educativi speciali.

SMART WORKING – “È fortemente raccomandato l’utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori privati”.

CHIUSI CINEMA, TEATRI E PALESTRE – Stop a cinema, teatri, casinò, sale scommesse- Stop a palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Sospese anche le feste dopo i matrimoni.
CHIUSI GLI IMPIANTI SCIISTICI – Il dpcm prevede la chiusura degli impianti sciistici. “Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.
SPOSTAMENTI – La versione definitiva del Dpcm “raccomanda fortemente” di “non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Rispetto all’ultima bozza, tuttavia, salta la specifica secondo cui era raccomandato di non spostarsi “dal Comune di residenza, domicilio o abitazione”. Il punto, nel corso delle riunioni di ieri, era stato tra i più discussi anche perché nel governo circolava l’ipotesi del divieto di spostamenti tra le Regioni. Divieto che, nel testo firmato da Conte, non viene introdotto.

CONCORSI PUBBLICI E PRIVATI – Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati. Nel testo del decreto è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza. Alla lettera z dell’articolo 1 del testo circolato ieri, infatti, si affermava che “è sospeso lo svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione alla professione…ad esclusione di quelle per il personale sanitario e della protezione civile… fatte salve le procedure in corso”.
DISABILI – “Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spetto autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista”.
COLDIRETTI: “UN MILIARDO DI PERDITE” – La chiusura anticipata alle 18 e lo smart working avrà un effetto negativo a cascata sull’agroalimentare nazionale, con una perdita di fatturato di oltre un miliardo per le mancate vendite di cibo e bevande nel solo mese di applicazione delle misure di contenimento, fa sapere Coldiretti. “Un drastico crollo dell’attività che – sottolinea la Coldiretti – pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato”

18/10/2020

Il premier: "Confronto in Parlamento la prossima settimana". I sindaci, che potranno chiudere le piazze della movida, non ci stanno: "Il governo scarica sulle nostre spalle la responsabilità del coprifuoco"
"La strategia non è e non può essere la stessa della primavera, in questi mesi abbiamo lavorato intensamente. Dobbiamo tutelare sanità ed economia, usando un principio di proporzionalità e adeguatezza. Dobbiamo mettere in campo misure per scongiurare un lockdown generalizzato". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa nel presentare le nuove misure anti-Covid contenute nell'ultimo Dpcm: "Il governo c'è ma ciascuno deve fare la sua parte - ha continuato il presidente del Consiglio - le misure più efficaci restano le precauzioni di base: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Facciamo attenzione nelle situazioni in cui abbassiamo la guardia, con parenti ed amici. In queste situazioni occorre massima precauzione". Ha poi annunciato un passaggio in Parlamento per un confronto sulle nuove misure "tra martedì e mercoledì".
https://youtu.be/HsoDDeDKzVU

26/03/2020

Bari la gente nn è può più hanno attività chiuse nn hanno più soldi per mangiare _ assurdo nessun impiegato esce per parlare e aiutare questa gente
.conte

17/03/2020

الله يثبتها على دينه ويهدي الجميع

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