23/08/2024
Francesca Bono racconta il suo progetto solista per New Sounds! Trovate l'intervista completa qui sotto 🧚♂️
WWNBB collective
𝗦𝗽𝗼𝘁𝗹𝗶𝗴𝗵𝘁 𝗦𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝘀
Francesca Bono
𝗖𝗵𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼
Francesca Bono è una performer, musicista e cantautrice, fondatrice degli Ofeliadorme e del duo
sperimentale Bono / Burattini, il cui esordio del 2023 ha riscosso l’interesse di BBC6, The Wire,
Internazionale, Radio Rai 3, Brooklyn Vegan, TAZ e Il Manifesto, ed è stato inserito da
Alessandro Cortini tra i suoi dischi preferiti di quell’anno. Ha partecipato a festival internazionali
quali WOMAD, SXSW e San Francisco Music Festival, e ha suonato in Europa, UK, USA e Cina.
Negli anni ha collaborato con Mick Harvey, Howie B, Massimo Volume, Jonathan Clancy, Stefano
Pilia, Massimo Carozzi e Muna Mussi, Gianni Maroccolo, Angela Baraldi, Emidio Clementi e
Corrado Nuccini, il drammaturgo e attore Oscar Da Summa, l’artista Giuseppe De Mattia e
l’artista Susana Ljuljanovic, condividendo il palco con Beak, Jon Hopkins, The Bug, Rival
Consoles, Clock DVA. Nel 2023 ha illustrato “La Settimana della Banana”, un libro per bambini su
Lou Reed e i Velvet Underground scritto da Elisa De Munari (Edizioni Underground). Il primo
album solista, “Crumpled Canvas”, co-prodotto da Mick Harvey, fa parte della sua continua
esplorazione del suono e abbraccia una varietà di generi e influenze, con particolare attenzione
all’uso della voce e al suo potere taumaturgico.
𝗜𝗹 𝗯𝗮𝗰𝗸𝗴𝗿𝗼𝘂𝗻𝗱 𝗺𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲
Onnivora, curiosa e da sempre disordinata negli ascolti, ha passato un’adolescenza e una
giovinezza inquieta e agitata, ad esempio, dai beat di De La Soul, A Tribe Called Quest, Beastie
Boys, Boards of Canada, dai synth dei Depeche Mode e da una serie di voci e band oblique quali
Portishead, Joy Division, Velvet Underground, The Cure, Nick Drake, PJ Harvey, Erikah Badu,
Sonic Youth, Cat Power, David Bowie, Sade, Lauryn Hill, Bjork, Radiohead, Blur, Talk Talk e Mark
Hollis, Fiona Apple, Television, NEU!, Iggy Pop e vari album del catalogo 4AD.
𝗜𝗹 𝘀𝗼𝘂𝗻𝗱
A suo agio nei territori al confine tra musica strutturata e destrutturata, ama l’elettronica,
specialmente quella che lambisce territori ambient, come il rock in senso lato, e non teme di
passare da una canzone chitarra acustica/voce a lunghe improvvisazioni al synth, cercando di
lasciar fluire ascolti e influenze in un corpus musicale personale, dove fare musica è un gesto
alchemico funzionale per scavare (o scalare), in una ricerca perenne che aspira a trovare le note
perfette per momenti imperfetti (o viceversa).
𝗜 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶
Spesso attraversati da una vena onirica, i testi accennano per non svelare mai completamente,
lasciando a chi ascolta la libertà di sperimentare la canzone in modo personale.
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