05/01/2025
In appendice alla meravigliosa scarpinata di Calà del Sasso (4444 scalini da Valstagna all'Altopiano di Asiago, 700 m di dislivello, ottima per smaltire i panettoni!), nel minuscolo paesino di Sasso di Asiago, è una sorpresa scoprire che un personaggio storico del paese, Don Giovanni Rossi, ha lasciato il segno anche nel territorio vigontino!
Recita la targa in piazza:
"Giovanni Rossi nacque a Sasso di Asiago il 1° luglio 1886 (...) Giovanni, aiutato anche dal curato di Sasso, riuscì a studiare entrando in seminario a 16 anni e ottenendo il diploma di maestro
elementare.
Il 26 luglio 1912 fu consacrato sacerdote dal vescovo di Padova monsignor Luigi Pellizzo. Nel 1915, all'entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, fu inviato al fronte all'ospedale da campo 044 a Forno di Zoldo nel bellunese. Dal maggio 1916 fu cappellano anno 1910 militare del 1° Reggimento di una Brigata d'élite, i Granatieri di Sardegna, prima sul monte Cengio sull'Altopiano di Asiago, poi sul fronte del Carso dove nel maggio 1917 fu decorato con Medaglia d'argento al Valor Militare. Il 31 ottobre 1917 durante
la rotta di Caporetto fu fatto prigioniero, passando dodici mesi nel campo di prigionia di Nagymegyer in Ungheria. Nel primo dopoguerra riprese il cammino pastorale nelle parrocchie padovane di PERAGA DI VIGONZA, Camposampiero e in quella di Asiago.
Il 6 ottobre 1925 lasciò l'Altopiano per Roncajette di Ponte San Nicolò alle porte di Padova, dove rimase come parroco fino alla morte avvenuta il 7 gennaio 1967. Apprezzato dalla gente del paese, diventò con gli anni una figura di riferimento, esempio di fede, solidità
morale e saggezza.
Non dimenticò mai i Granatieri con i quali aveva condiviso l'esperienza della Grande Guerra e conservò per tutta la vita una valigetta di cartone con centinaia di lettere ricevute durante il conflitto, pagine di diario, fotografie e appunti. Per suo volere, l'altarino da campo ricevuto in dono dalla madre di un soldato, è conservato nella chiesetta della zona sacra del monte Cengio."
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