13/07/2022
Ringraziamo • TheUndergrounder •
°𝕽𝖊𝖈𝖊𝖓𝖘𝖎𝖔𝖓𝖊 °
𝕷𝖞𝖐𝖙𝖊𝖓 - 𝖂𝖍𝖊𝖓 𝖙𝖍𝖊 𝕮𝖑𝖔𝖚𝖉𝖘 𝖆𝖕𝖕𝖗𝖔𝖆𝖈𝖍𝖊𝖘 𝖆𝖓𝖉 𝖈𝖔𝖛𝖊𝖗𝖊𝖉 𝖙𝖍𝖊 𝕸𝖔𝖔𝖓 °
.. 𝑵𝒆𝒍𝒍'𝒊𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒊 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓𝒄𝒊 𝒗𝒆𝒅𝒆𝒓 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒓𝒐, 𝒂𝒍𝒎𝒆𝒏𝒐 𝒗𝒆𝒅𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒓𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒍'𝒐𝒔𝒄𝒖𝒓𝒊𝒕𝒂̀...
-𝑺𝒊𝒈𝒎𝒖𝒏𝒅 𝑭𝒓𝒆𝒖𝒅 -
L'esistenza umana è costernata di eventi di varia natura, coesistono momenti abbastanza senza speranza a momenti di eccelso livore ed egopatologici stati emotivi, a nei peggiori dei casi periodi della nostra vita che lasciamo a marcire come rimasugli di cibo avariato, imprecando divine entità presunte o fasulle se le cose del nostro quotidiano non vanno secondo natura comanda.
Più che figli di un dio minore, sembriamo figli della frustrazione atavica, che non ha saputo imparare dagli sbagli di chi l'ha preceduto ma che non ha nemmeno saputo accettare il proprio istinto e tanto meno il proprio fallimento come essere umano sensibile.
Questi tempi moderni hanno mostrato come uno specchio ben lucido quanto l'essere umano non riesca ad imparare dai propri errori ma quanto più ci si incattivisce innalzandosi a non so cosa per ideologia o scarsa lucida consapevolezza.
Sicuramente l'incontro tra il nostro quotidiano e momenti dolorosi portano da un lato a ricercare per qualcuno un senso a questa vita, per altri meno Mostrando due modi di vivere completamente opposti da un lato una superficialità materialista, che assume toni di nemesi, dall'altra l'incontro con il nostro se superiore e uno scambio che non termina nemmeno dentro le quattro mura fetide e roventi delle nostre Città.
L'ep di debutto del progetto one man band Lykten - When the Clouds approaches and covered the Moon - mi ha smosso una serie di riflessioni trovando pienamente descritte quelle sensazioni scritte sopra.
Dietro questo progetto si cela la mente di Glaurung IV e come un abile intarsiatore lavora intrecciando black metal crudo e selvaggio a soluzioni di black metal classicheggianti sostenute da intervalli Dungeon synth e sample moderni a sample il tutto corredato di quell'aria ancestrale ed oscura - che caratterizza da moltissimi anni la scena black metal siciliana - con un occhio possente rivolto sempre a melodie ed atmosfere darkthroniane di sagace purezza e una discromica cura ai piccoli dettagli, ho trovato questo ep, un piccolo gioiellino tra tanti ascolti a volte troppo spesso pomposi e artefatti.
Accompagnato dalla Black Mass Prayers , si nota sin da subito il confine che questo disco vuole estirpare, sicuramente la dimensione su cui si proietta è a cavallo tra il black metal atmosferico con riverberi crudi e deliranti e un certo gusto medievale senza tanti giri di parole.
Esprimemdosi appieno dentro cinque tracce già nell'apertura strumentale di
"𝕱𝖔𝖗 𝖂𝖍𝖔 𝕮𝖆𝖓 𝕽𝖊𝖈𝖆𝖑𝖑 𝕳𝖎𝖘 𝕻𝖆𝖘𝖙 𝕷𝖎𝖛𝖊𝖘", un ponte perfetto fatto di campionamenti che immettono al ep stesso con quel sapore primordiale e intenso che ne sei catturato già sin dal primo istante. "𝕿𝖍𝖊 𝕾𝖆𝖉 𝕱𝖆𝖙𝖊 𝖔𝖋 𝖙𝖍𝖊 𝕲𝖚𝖎𝖑𝖙𝖞 𝕮𝖔𝖚𝖓𝖙𝖊𝖘𝖘", si impone di fatti con acuti e ciclici riffate e massa vocale a tratti bassa a tratta acida, rappresentando molto bene quello che si intende per oscura atmosfera nauseante. I quasi sei minuti di "𝕾𝖊𝖛𝖊𝖗𝖊𝖉 𝕳𝖊𝖆𝖉 𝖆𝖘 𝖆 𝕾𝖔𝖚𝖗𝖈𝖊 𝖔𝖋 𝕿𝖗𝖚𝖙𝖍, 𝖂𝖎𝖘𝖉𝖔𝖒 𝖆𝖓𝖉 𝕳𝖊𝖆𝖑𝖎𝖓𝖌", rendono questo ep qualcosa di veramente speciale ed interessante, melmosa ciondolante ed Abissale,riesce a scalfirti dentro lo stomaco appieno riesca a catturarti Mostrando pathos e sensazioni oscuri, non disturba nemmeno l'uso della drum machine, trovo che abbia un senso anzi che in mezzo a sonorità medievali e dirompenti ci stia bene, sarò pure impopolare ma a me ha convinto parecchio.
D'altronde a me dell'accademia della crusca dei defender del c***o non me ne mai importato, anche perché credo che questo progetto riesca ad esternare il concetto del diy e del senso più totale della sperimentazione che il resto dei discorsi è davvero fuffa.
La chiusa "𝕾𝖆𝖓𝖌𝖚𝖊 𝖉𝖎 𝖉𝖗𝖆𝖌𝖔" mostra proprio l'incontro tra le soluzioni che apporta tra black metal atmosferico e trascinante crudezza sporca guidato da voce lancinante sibilante e maledettamente atavica.
Io credo che per essere un debutto qui ci sono delle ottime base su cui puntare, e per gli appassionati di queste sonorità è sicuramente qualcosa che divoreranno in un battito di ciglia.
Da segnarsi in agenda, senza pensarci due volte.
Ms Antrophy.