29/09/2023
Quando a 25 anni ti rendi conto che forse non hai un futuro
Nonostante mi avessero assunto come Grafico, pensavo di potermi scegliere come gestire il lavoro durante il giorno, invece ero costretto a rimanere (minimo) fino alle 19.00 perchè "non si sa mai serve una mano" "almeno impari" "da contratto è così quindi rimani"
Era davvero straziante, aspettare ed essere utilizzato "in caso di bisogno", più passava il tempo e più scendevo lentamente in uno stato di apatia e rassegnazione che finiva con il chiudermi davanti Netflix nella sala riunioni per arrivare a fine giornata e cercare di non uscire matto.
"Ma ti pare che a 25 anni devo ritrovarmi in queste condizioni, ma che futuro mi aspetta?" Non facevo altro che chiedermi questa cosa, al punto di credere che fossi io il problema e che mi sarei dovuto rassegnare a quella vita.
Realizzai che se avessi ceduto a 25 anni, i prossimi 40 sarebbero stati peggio dell'inferno, ritrovandomi con uno stipendio misero e una "vita" a pezzi nei quali avrei visto il riflesso del fallimento e dell'arrendevolezza.
Aver iniziato a lavorare online, è stata una benedizione per non dover più mettere piede li dentro stringendo i denti a volte ma non esisteva che avrei dovuto accontentarmi.
Oggi è solo un lontano ricordo che porto con me per ricordarmi da dove sono partito e quante cose sono cambiate, il mio ufficio si è trasformato in un computer e le mura grigie e tristi in paesaggi mozzafiato.
Se anche tu sei in una situazione simile alla mia scrivimi "LAVORO" in chat per parlarne