Questa non è una pubblicità.Sono andata a mie spese al centro di smistamento di Humana vicino a Milano.Mi sembrava doveroso rendere giustizia al loro impegno, dopo aver pubblicato un video che di fatto è contro i contenitori della raccolta abiti. Ma Humana è davvero diversa.In Italia Humana quest’anno ha compiuto i 25 anni di attività. I contenitori Humana si trovano in circa 1.200 Comuni con oltre5.000 contenitori stradali. Dal 1998 ha raccolto 355.000 tonnellate diindumenti usati. Man mano saranno più riconoscibili, perché dovrebbero tutti diventare di colore verde, distinguendosi dai più classici giallo, arancio o bianco. Un po’ di dati sul tessile raccolto in Italia da Humana:il 65,1% è destinato al riutilizzo come vestito; il 28,5% circa èriciclato per recuperare le fibre e una piccola parte (6,4%) è destinata al recuperoenergetico. Humana ha ottenuto l’Attestazione in merito alla Carta di ImpegniESET (acronimo di filiera Etica, Solidale, Ecologica, Trasparente),rilasciata dall’ente di certificazione internazionale Bureau Veritas, che ha verificato i principali anelli della filiera dei vestiti di Humana e il relativo flusso economico. La Federazione Humana People to People è presente in 46 Paesi di Europa, Africa, America e Asia.Nel 2022, anche grazie alla raccolta di abiti usati realizzata nel mondo, la Federazione ha finanziato 1.410 progetti di sviluppo nel mondo, a beneficio di 16,3 milioni di persone, garantendo in tal modo interventi di lunga durata. #slowfashion #fastfashion #reducereuserecycle #econarratrice #sostenibilità #riuso
A Bolzano come in buona parte d'Italia, nel vetro si buttano anche tutti gli imballaggi in metallo: lattine in alluminio e barattoli in banda stagnata (i classici barattoli di fagioli).Non vanno buttati bicchieri, ceramiche, metalli che non siano imballaggi. Se avete dubbi consultate Junker app Abbiate rispetto degli operatori, svuotando bene i vuoti e abbiate rispetto anche di chi fa bene la differenziata, non scaricando i soldi della propria indifferenza sulla collettività!Grazie a SEAB Bolzano - Bozen in particolare a Selma, per la visita all’impianto che smista la differenziata di vetro e metalli, raccolta nel Comune di Bolzano e a Lorenzo Barbon, della ditta Energie AG di Egna (BZ).Ps: le regole di corretta differenziata indicate nel video valgono per TUTTI i Comuni convenzionati a Coreve, Cial e Consorzio Ricrea.#raccoltadifferenziata #riciclo #reducereuserecycle#econarratrice #rifiuti
Facciamo bene la differenziata della plastica! Se avete dubbi consultate Junker app Abbiate rispetto degli operatori e di chi fa bene la differenziata, non scaricando i soldi della propria indifferenza sulla collettività!Grazie a SEAB Bolzano - Bozen in particolare a Selma, per la visita all’impianto che smista la differenziata della plastica raccolta nel Comune di Bolzano e a Lorenzo Barbon, della ditta Energie AG di Egna (BZ).Ps: le regole di corretta differenziata indicate nel video valgono per TUTTI i Comuni convenzionati a Corepla (oltre il 96% dei Comuni italiani). #raccoltadifferenziata #plastica #ricicloplastica #econarratrice #rifiuti
5€ al giorno secondo me è poco.Pensate a quanto costa un panino in stazione! E dopo 2 ore avete di nuovo fame.Io con 5€ faccio colazione, pranzo, cena, merende per un giorno intero: tutto bio, spesso locale, sempre di stagione, vegetale e per lo più sfuso.No, secondo me non è assolutamente vero che acquistare cibo di qualità rappresenti una grande spesa. Certo, occorre cucinare di più, ma più che tempo serve organizzazione.Che ne pensate?#cibosostenibile #sostenibilità #biologico #econarratrice #ecominimalismo #spesasfusa
Attenzione alle sigarette elettroniche usa e getta!La batteria al litio dentro di esse in certe circostanze potrebbe pure prendere fuoco!Tutto il litio contenuto nelle batterie delle sigarette elettroniche, se riciclato, potrebbe essere utilizzato per produrre centinaia di batterie per auto elettriche! Non sprechiamolo!Secondo la Federazione Italiana Tabaccai:anche i tabaccai, in quanto rivenditori di sigarette elettroniche, sono destinatari degli adempimenti relativi al ritiro e alla gestione dei prodotti esausti consegnati dalla clientela (cfr. DLgs n. 151/2005). Fonte: “Rise of single-use vapes sending tonnes of lithium to landfill”, The bureau of investigative journalism (2022)#e-cig #sigaretteelettroniche #raee #reducereuserecycle #raccoltadifferenziata #sostenibilità #econarratrice
Il risparmio può essere controintuitivo! Io in realtà porto da oltre 15 anni una giacca che mi era costata 400€. Siccome ha due strati separabili, la posso usare per 3 stagioni, anche più di 50 volte l’anno. Quanto mi è costato finora ciascun utilizzo? Se calcolo 80 volte all’anno sono circa 30 cents. #slowfashion #ecominimalismo #sostenibilità #econarratrice #fastfashion #risparmio
Fonti e riflessioni ⬇️Tutte le sostanze che vanno a contatto con il cibo devono essere testate per basso rilascio di sostanze potenzialmente tossiche.Quindi molto probabilmente le cannucce sono sicure per l’uso che ne facciamo. Tuttavia la presenza di PFAS in particolare in quelle in carta fa aumentare il rischio di esposizione a queste sostanze.Le informazioni di questo video vengono da uno studio del 2023 “Assessment of poly- and perfluoroalkyl substances (PFAS) in commercially available drinking straws using targeted and suspect screening approaches”, che indaga la presenza di 29 diversi tipi di PFAS in 20 cannucce di carta, 5 cannucce di vetro, 5 cannucce di bambù, 5 cannucce di acciaio inossidabile e 4 cannucce di plastica.Ne ha trovati persino in quelle in vetro! Le uniche cannucce completamente prive di PFAS sono quelle in acciaio inox.#reducereuserecycle #pfas #sostenibilità #econarratrice #ecominimalismo
Non buttate nulla per terra, men che meno nei tombini (caditoie), perché potrebbe finire dritto in mare!A Bolzano ci sono due reti distinte: una per le acque nere (quelle che escono dalle nostre tubature), che finiscono nel depuratore e una per le acque piovane (quelle raccolte dalle caditoie).Voi sapete se le caditoie del vostro Comune sono collegate al depuratore? Nel dubbio usate sempre i bidoni! E per l’acqua sporca delle pulizie dei pavimenti va benissimo il WC!Grazie a SEAB Bolzano - Bozen in particolare a Selma, che ha organizzato l’uscita per riprendere il sistema di gestione delle acque piovane di Bolzano e ai colleghi che mi hanno guidata!#sostenibilità #littering #fognature #caditoie #tombino #econarratrice
A me l’usato non schifa. A voi?#ecominimalismo #usato #econarratrice #sostenibilità
🚰 Non mi ero mai chiesta da dove venisse l’acqua del mio rubinetto!Voi lo sapete?L’acqua del rubinetto è tutelata da una legge (Dlgs 18/2023, adottato in attuazione della Direttiva (UE) 2020/2184 sulla “qualità delle acque destinate al consumo umano”) con parametri molto più stringenti di quelle in bottiglia! Il problema possono essere in caso i tubi del proprio condominio / casa. Se avete dubbi a riguardo, prima di acquistare filtri vari, fatevi fare un’analisi (a pagamento) dall’ASL locale o dall’ARPA o da laboratori privati.Nella maggior parte dei casi l’acqua del rubinetto è sicura da bere, a Bolzano come nel resto d’Italia.Secondo quanto si legge sul sito dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) “In Italia, la qualità delle acque potabili che arrivano al rubinetto di casa è, in generale, molto buona anche perché più dell'85% proviene da acque sotterranee, in genere adeguatamente protette dalla contaminazione e, perciò, non soggette ai trattamenti a cui sono sottoposte le acque superficiali (da fiumi o laghi). I dati nazionali dei controlli su milioni di analisi riportano un numero molto ridotto (intorno all'1%) di non-conformità agli standard, in zone circoscritte del territorio.”Grazie a Selma, Dayana e Andrea di SEAB Bolzano - Bozen per aver organizzato la prima e avermi guidata i secondi.Grazie a Valeria di eco center per le riprese nei loro laboratori di controllo dell’acqua potabile, dove lavorano Meris e Peter.#acquapubblica #acquapotabile #sostenibilità #econarratrice
Io mi diverto un sacco a vendere l’usato. Voi? #reducereuserecycle #usato #slowfashion #ecominimalismo #econarratrice #sostenibilità
Ho fatto molta fatica a fare questo video.Però l’ho fatto per tutte le persone che per varie ragioni non riescono a trovare alternative all’acquisto diverse dal supermercato.Personalmente ritengo incontestabile la maggiore sostenibilità di un’agricoltura biologica fatta seriamente. È inserita in un’ecosistema, che cerca di preservare e rigenerare. L’agricoltura industriale, al contrario, è predatoria, produttivistica e rende i terreni sterili, mantenendo in vita le piante solo grazie agli additivi. Una filosofia di dissociazione totale dalla natura.Chiaramente bio deve andare di pari passo con “italiano” per i prodotti non tropicali.L’equo e solidale si ripromette di garantire un reddito maggiore ai produttori e di poter destinare una parte del reddito per il miglioramento della comunità dove sono inseriti (assistenza sanitaria, scuole, …). Vale per prodotti tropicali come il caffè.Ecolabel UE è il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea (Ecolabel UE), istituito nel 1992, che contraddistingue prodotti e servizi che, pur garantendo elevati standard prestazionali, sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita.Ritengo personalmente ci sia di meglio in ambito detersivi, ma i prodotti con certificazioni eco-bio non si trovano quasi mai nei normali supermercati.I cosmetici eco-bio, in particolare con certificazione CCPB, sono più sostenibili soprattutto perché garantiscono l’assenza in particolare di plastica liquida e derivati del petrolio: preferisco vengano usate risorse rinnovabili in questo ambito.L’unica carta igienica sostenibile è quella da carta riciclata. L’ideale, perché più pura e sicura, sarebbe quella da Tetra Pak riciclato, fatta in Italia.#sostenibilità #ecominimalismo #econarratrice #supermercato #farelaspesa
Fonti. The World Wildlife Fund (WWF) e National Geographic “Make Each Choice Count” (video, 2013). WWF “Thirsty Crops. Our food and clothes: eating up nature and wearing out the environment?” #slowfashion #sostenibilità #econarratrice #ecominimalismo #fastfashion
Ottavia Belli ed io abbiamo fatto la spesa da Ilbiosfuso.it a Bologna, che ci ha gentilmente lasciate filmare il nostro video a favore dello sfuso.Ottavia è una mia amica di penna virtuale, ma finalmente anche in 3D, che ha ideato la mappa Sfusitalia per permettere a tutti e a tutte di trovare gratuitamente un negozio di prodotti sfusi più vicino a casa! Questa NON è una pubblicità. #sfuso #sostenibilità #econarratrice #ecominimalismo #reducereuserecycle #sfusitalia
Fonte:Mi rendo conto che è poca cosa, perché non è una review, ma ho trovato un unico studio completo sulla comparazione del ciclo di vita dei 4 tipi di spazzolini che vedete nel video.È uno studio LCA della British Dental Association “Combining evidence-based healthcare with environmental sustainability: using the toothbrush as a model” (2020)C’è da sottolineare che la vita media di uno spazzolino elettrico è stata considerata di 5 anni, che corrisponderebbero alla durata della sua batteria. Io voglio sperare che durino di più e che la batteria sia sostituibile. Questo ridurrebbe l’impatto dello spazzolino elettrico.Per approfondire:Lo spazzolino elettrico ha avuto il maggiore impatto ambientale in tutte le categorie, ad eccezione del consumo d'acqua. Gli spazzolini manuali con testina sostituibile in plastica e gli spazzolini manuali in bambù hanno avuto il minore impatto ambientale rispettivamente in 11 e 5 delle categorie di impatto.Per lo spazzolino manuale in bambù, il fattore che ha contribuito maggiormente sull’impatto ambientale è stato l'uso da parte del consumatore (l'acqua del rubinetto utilizzata durante lo spazzolamento). Il materiale polipropilene, utilizzato per la realizzazione del manico in plastica, ha contribuito maggiormente sia nello spazzolino manuale in plastica (37%) che nello spazzolino manuale in plastica con testina sostituibile (33%).Lo spazzolino elettrico è il prodotto più pesante: il fattore che maggiormente contribuisce all'impatto ambientale complessivo è il trasporto (47%), seguito da vicino dai materiali (46%). Tutti gli altri aspetti dello spazzolino elettrico hanno contribuito in misura molto minore al suo impatto complessivo, compreso il consumo di energia per la ricarica del manico (0,69%) e lo smaltimento (0,16%).Lo smaltimento dei prodotti ha contribuito in misura minore all'impatto ambientale di tutti gli spazzolini.#sostenibilità #reducereuserecycle #econarratrice #greencontentcreator #🪥
W il sistema cauzionale!Un sistema cauzionale, chiamato DRS (Deposit Return System) ha benefici per l’ambiente, per l’economia (occupazione e riciclo), per i bilanci comunali (le nostre bollette dei rifiuti) e per il sociale (è anche possibile devolvere con un clic la cauzione ad enti o progetti di beneficenza).�Visitate il sito buonrendere.it e firmate la petizione! A buon rendere - molto più di un vuoto Contenuto realizzato con il contributo di Silvia Ricci, la mia principale fonte di aggiornamento sul mondo dei rifiuti e una delle promotrici/promotori della campagna A Buon Rendere. Grazie mille per i video girati all’estero che mi ha procurato Archeoplastica e che sono di @chiarastro84 @ciliegiamoretta e @danielegel dalla Germania. #reducereuserecycle #sostenibilità #drs #depositocauzionale #vuotoarendere #econarratrice
Fonti:Per la toxoplasmosi sarebbe sufficiente lavare bene frutta e verdura con acqua corrente. Se non volete correre rischi in gravidanza mangiate solo verdura cotta. Cfr. “A review on inactivation methods of Toxoplasma gondii in foods”, Pathogens and Global Health (2018)Lo studio: “Efficacy of home washing methods in controlling surface microbial contamination on fresh produce”, Journal of Food Protection (2006) afferma che il metodo migliore per pulire correttamente frutta e verdura è di strofinare o spazzolare i prodotti freschi sotto acqua corrente fredda.Nello studio “Inactivation of Listeria monocytogenes, Escherichia coli O157:H7, and Salmonella typhimurium with compounds available in households”, Journal of Food Protection (2009) emerge come l'efficacia dei composti domestici contro tutti i patogeni testati è diminuita nel seguente ordine: ipoclorito di sodio allo 0,0314% > perossido di idrogeno al 3% > aceto non diluito e acido acetico al 5% > acido citrico al 5% > bicarbonato di sodio al 50%. È l’ennesima riprova che il bicarbonato è inutile come disinfettante.Sulla scheda di sicurezza dell’Amuchina soluzione disinfettante concentrata si legge che contiene 1,06%-1,12% di ipoclorito di sodio.Avete mai letto le avvertenze dell’Amuchina? “Dopo la disinfezione, effettuare un accurato risciacquo con acqua potabile al fine di favorire l’eliminazione dei residui del prodotto. L’alimento trattato prima del consumo deve essere sottoposto ad un abbondante risciacquo con acqua potabile al fine di non eccedere i livelli di assunzione giornaliera di cloro.“ Le avete mai rispettate?L’EFSA (2015) afferma che un’esposizione a lungo termine al clorato (sottoprodotto della disinfezione dell'acqua o degli alimenti con ipoclorito di sodio) contenuto negli alimenti e nell’acqua potabile, in particolar modo, può essere motivo di preoccupazione per la salute dei bambini (…). Ma è improbabile che l'assunzione totale in una sola giornata, an
Fonte:Liste degli imballaggi in plastica nelle fasce contributive 2023 (Conai). L’elenco si riferisce agli imballaggi del GRUPPO C: Imballaggi per i quali non risultano attività di riciclo in corso o non selezionabili/riciclabili allo stato delle tecnologie attuali.Ricordate comunque sempre che il tasso di effettivo riciclo della plastica è in Italia attorno al 40% (ISPRA, 2022)#reducereuserecycle #raccoltadifferenziata #econarratrice #sostenibilità
Con la chimica non si scherza!Imparare ad usare correttamente percarbonato, acido citrico e bicarbonato ci permette di risparmiare un sacco di soldi, diventare più ecominimalisti e non sprecare inutilmente materie prime per usi non consoni.Il segreto è imparare a distinguere i vari tipi di macchie! Per ogni macchia c’è una soluzione più efficace! Per dosi più precise e applicazioni in tutti i campi leggete il capitolo dedicato ai detersivi nel mio nuovo libro “ECOMINIMALISMO” uscito il 12 settembre 2023 per Edizioni Gribaudo #econarratrice #ecominimalismo #detersiviecologici #sostenibilità #percarbonato #acidocitrico #bicarbonato
Se comprate bottiglie in plastica… meglio buttarle negli ecocompattatori!La maggior parte di quelli che trovate in giro per l’Italia contengono la pressa brevettata da Ripet che vedete nel video, che ha un enorme pregio: riduce il volume delle bottiglie del 90%. Questo significa che laddove in un metro cubo ci stanno circa 450 bottiglie, grazie alla pressa ce ne stanno fino a 6000!Il sistema descritto nel video è organizzato da Coripet, il consorzio volontario senza fini di lucro costituito da produttori, converter (imprese che producono semilavorati) e riciclatori di bottiglie in PET. È un sistema di raccolta riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente.Il circuito Coripet conta oltre un migliaio di ecocompattatori in tutta Italia, con l’obiettivo di raddoppiarle entro fine 2024.È stato anche calcolato l’impatto ambientale di tutto il ciclo di vita di questi ecocompattatori e ne è emerso che se vengono gettate più di 1500 bottiglie al giorno si generano più vantaggi ambientali che compensano l’impatto del sistema di raccolta. Considerate che alcune macchine in Italia ne raccolgono fino a 10mila al giorno!Questi ecocompattatori sono il primo passo verso un sistema di deposito cauzionale, che si spera venga presto attuato in Italia. Si tratta di mettere una cauzione all’acquisto di tutti i contenitori per bevande, che viene restituita solo nel caso in cui vengano riconsegnate in un macchinario come questo. Questo garantisce così un tasso di riciclo molto più elevato e un tasso di littering (abbandono in ambiente) ridotto all’osso.#reducereuserecycle #raccoltadifferenziata #riciclo #cauzioneobbligatoria #PET e #rPET #RiPress
Il processo di depurazione può essere molto efficiente, ma non ci autorizza a buttare qualsiasi cosa ci venga in mente nelle tubature!Lungo tutto il processo devono continuamente essere separati fanghi e oli, che vengono accumulati a parte. Creano sì energia (che copre il 60% del fabbisogno dell’impianto), grazie alla produzione di gas di fermentazione, che alimenta dei motori. Ma costituiscono anche un problema di smaltimento, in quanto non sempre possono essere utilizzati per farne compost.Qualunque cosa piccola in plastica buttiate nelle tubature di casa (lenti a contatto e filo interdentale compresi) finisce nei fiumi o nel mare, perché il filtraggio non è a maglia fine.Alcune info più tecniche: Il ciclo di depurazione dell’acqua dura circa 24 ore, mentre quello dei fanghi almeno un mese.Il depuratore di Bolzano tratta un piccola parte di scarichi industriali, per i quali servono sistemi ancora più complessi. Lavora per circa 380.000 abitanti equivalenti.Grazie come sempre a eco center, ad Astrid e Valeria e a Ivan, che mi ha guidato nel depuratore di Bolzano.#depurazione #raccoltadifferenziata #reducereuserecycle #sostenibilità #econarratrice #greencontentcreator #fogne #fognature
È uscito il mio nuovo libro! 12 settembre 2023 🙃Lo trovate in qualunque libreria o online, per qualunque eReader! https://tidd.ly/3Z2FmT2
Fonte:DIRETTIVA (UE) 2019/904 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 giugno 2019Si legge nella direttiva:“Nell’Unione, dall’80 all’85 % dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge sono plastica: di questi, gli oggetti di plastica monouso rappresentano il 50 % e gli oggetti collegati alla pesca il 27 % del totale.”“I tappi e coperchi di plastica dei contenitori utilizzati per bevande sono tra gli oggetti di plastica monouso più frequentemente rinvenuti sulle spiagge dell’Unione. Pertanto, i contenitori per bevande che sono prodotti di plastica monouso dovrebbero poter essere immessi sul mercato solo se soddisfano determinati requisiti di progettazione che riducono in modo significativo la dispersione nell’ambiente dei tappi e coperchi di plastica.”“Gli Stati membri provvedono a che i prodotti di plastica monouso (…) i cui tappi e coperchi sono di plastica possano essere immessi sul mercato solo se i tappi e i coperchi restano attaccati ai contenitori per la durata dell’uso previsto del prodotto.”A decorrere dal 3 luglio 2024, per contenitori fino a 3 lt.“La plastica fabbricata con polimeri naturali modificati o con sostanze di partenza a base organica, fossili o sintetiche non è presente in natura e dovrebbe pertanto rientrare nell’ambito di applicazione della presente direttiva. La definizione adattata di plastica dovrebbe pertanto coprire gli articoli in gomma a base polimerica e la plastica a base organica e biodegradabile, a prescindere dal fatto che siano derivati da biomassa o destinati a biodegradarsi nel tempo.”“Dovrebbe” in legalese significa che le bioplastiche monouso sono vietate tanto quanto le plastiche tradizionali.#sup #reducereuserecycle #raccoltadifferenziata #sostenibilità #econarratrice
È uscito il mio nuovo libro, l’undicesimo 🙃 stavolta con Gribaudo, Feltrinelli 😍 lo potete pre-ordinare qui https://tidd.ly/3Z2FmT2
Molti studi concordano sul fatto che l’e-commerce sia più sostenibile dell’acquisto in negozio.Secondo il B2c Logistic Center (2020) l’e-commerce sarebbe in media più sostenibile dell’acquisto tradizionale, se consideriamo le emissioni di kg di CO2 equivalenti generati dalle attività commerciali. Per l’Oliver Wyman (2019) l’impatto dell’acquisto in negozio generebbe tra 1,5 e 2,9 volte più emissioni di gas serra.Un enorme impatto è dovuto al consumo energetico dell’edificio del negozio (60%) e a tutti gli spostamenti individuali per andare in ciascun singolo negozio (30%). Così come l’impatto maggiore dell’e-commerce è la consegna ai singoli (26%), non il trasporto delle merci in generale.Tuttavia la realtà è molto più complessa e come per tutto… dipende.Fabio Iraldo, professore ordinario alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha infatti calcolato che l'impatto ambientale dell'e-commerce è inferiore al negozio fisico solo se percorriamo più di 15 km in auto per raggiungere il punto vendita.L’impatto della consegna rapida è invece indiscutibilmente enorme: spinge a fare viaggiare più furgoni mezzi vuoti e/o ad usare l’aereo invece della nave. Secondo il MIT di Boston la consegna in 24 ore comporta una richiesta di energia 3 volte superiore rispetto a quella tradizionale.Grazie a EconomiaCircolare.com per l’analisi delle fonti primarie!#ecommerce #sostenibilità #ecominimalismo #econarratrice
FONTI:The Danish Environmental Protection Agency “Life Cycle Assessment of grocery carrier bags” (2018)Questo studio avrebbe dimostrato che una busta di cotone organico dovrebbe essere riutilizzata 20.000 volte per poter equiparare il peso ambientale di una busta normale di plastica con manici rigidi in LDPE, che usiamo una sola volta, riutilizziamo per contenere l’immondizia e poi mandiamo all’inceneritore.Ma se guardiamo meglio lo studio ci rendiamo conto che per ogni busta in LDPE hanno considerato l’uso di 2 buste in cotone organico. Cioè invece di considerare tutte buste delle stesse identiche dimensioni, ma di materiali diversi, hanno considerato solo quelle che c’erano in una determinata catena di supermercati, in Danimarca in quel determinato momento storico, cioè nel 2017. E la busta in cotone organico era più piccola di quella che avevano come riferimento.E già si dimezza il numero di volte che dovrebbe essere riutilizzata.Non dimentichiamoci neanche che tutta la plastica disperde micro e nanoplastiche ad ogni uso! Cosa che mai viene calcolata in un LCA.Ricordiamoci sempre di considerare il contesto in cui si inseriscono gli LCA, senza mai generalizzare e senza mai perdere il sano buonsenso.PS: se avete dubbi sulle buste in bioplastica sappiate che sono al 50-60% costituite da petrolio, mentre la restante parte da mais coltivato apposta. Non sono durevoli, si utilizzano a fatica fino a casa. Le buste della spesa sono pensate per essere biodegradate in un impianto di compostaggio industriale, dove finisce meno del 40% delle nostre raccolte dell’umido. In ogni caso anche quando finisce nel giusto impianto (compostaggio industriale aerobico) non sono certo le condizioni di laboratorio dove vengono testati per degradarsi… Nell’LCA sostengono che per equiparare l’impatto di una busta di plastica in LDPE dovrebbero essere riutilizzate per ben 42 volte, considerando tutti i parametri di impatto ambientale. Vi sfido a riutilizzarle anche s
Comprate usato come prima scelta?Io ci provo. Non sempre mi riesce, non sempre ho tempo di aspettare, ma almeno ci provo ed è questa la cosa più importante.La possibilità di acquistare online l’usato ha fatto impennare questa tipologia di acquisto. Il volume degli affari online costituisce quasi il 50% del totale delle vendite dell’usato ed è passato da 5,4 miliardi di euro nel 2014 a 11,8 nel 2021. Sono dati che si leggono nell’ottava edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito.Sono quasi 23 milioni gli italiani nel 2021 hanno comprato usato e il 66% di costoro lo ha fatto come prima scelta d’acquisto.E la maggior parte lo fa perché è più sostenibile!Sono dati che mi fanno bene e fanno ben sperare!#usato #ecominimalismo #greeninfluencer #econarratrice #reducereuserecycle
Ho semplificato enormemente un processo estremamente complesso. Aggiungo un po’ di altre informazioni.Il termovalorizzatore di Bolzano ha appena compiuto 10 anni. È estremamente all’avanguardia in termini di efficienza e sicuro. Per fortuna è 100% in mano pubblica e non c’è scopo di lucro.Le emissioni non sono nulle, ma sono minime se paragonate alle migliaia di caldaie senza filtro in giro per la città: più di un terzo verranno progressivamente sostituite dal teleriscaldamento, riducendo oltre il 20% delle emissioni incontrollate in atmosfera. Dall’incenerimento dei rifiuti si ottiene energia elettrica e termica.Dal processo si ottengono anche scorie non pericolose che vanno alla discarica, ferro che viene riciclato, polveri dei sistemi di filtrazione che vengono trasportate in Germania e rese inerti. Per essere precisi, il termovalorizzatore di Bolzano brucia rifiuti solidi urbani e assimilabili agli urbani, che comprendono i rifiuti indifferenziati, gli ingombranti preventivamente triturati e tutti i rifiuti differenziati non riciclabili, con una bella percentuale di plastica non riciclabile.In Alto Adige il 64,4% dei rifiuti raccolti viene riciclato o compostato, il 35,6% termovalorizzato. In discarica finiscono solo le scorie da incenerimento. Ulteriore precisazione: il teleriscaldamento non funziona sempre al 100% con i rifiuti, ma a causa dei due periodi di fermo del termovalorizzatore, devono essere azionate anche le caldaie a gas, con preferenza per il cogeneratore ad alto rendimento.Una curiosità: il teleriscaldamento, grazie ad un sistema di cogenerazione, può essere convertito in estate in raffrescamento per grandi strutture come l’ospedale di Bolzano.Grazie a eco center per la visita al termovalorizzatore (Valeria e Tranquillo) e ad Alperia Alperia per la visita all’impianto di teleriscaldamento (Klaudia e Oscar).Grazie a Giulio Angelucci, direttore Ufficio Gestione rifiuti Provincia di Bolzano per i dati sui rifiuti.#reducereuserecyc
Fonti:Per la palla magica: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=273783 Un modello è anche stato sottoposto ad un test del Salvagente. Risultato: lava più o meno come l’acqua calda.Per i foglietti lavanti per lavatrice: I polimeri idrosolubili PVA e PVP in commercio sono essenzialmente non biodegradabili e hanno la capacità di accumularsi praticamente in tutti gli ambienti. Possibili soluzioni si trovano in questa review scientifica https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0301479718310016Un’altra review che porta a riflessioni simili: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34205161/Per i panni magici ci sono talmente tante referenze sul rilascio di microfibre dai tessuti sintetici che non so neanche cosa darvi.Per l’ozonizzatore e il sacchettino lavante tipo palla magica è stato fatto un test da Altroconsumo: risultato? Lavano come l’acqua calda.#greenwashing #sostenibilità #detersiviecologici #detersivi #econarratrice #ecominimalismo #greeninfluencer