Canto Libero - Ivano Asaro

  • Home
  • Canto Libero - Ivano Asaro

Parlare non è solo ciò che ci è proprio, ma anche quello che serve alla condivisione,al superamento dell'io egoista, al raggiungimento del meglio. Questo non è sicuro, ma è NOSTRO dovere provarci, riflettendo le aspirazioni di chi ha disegnato il futuro, disdegnando chi questo futuro vuole portarlo via.

05/06/2024
25/02/2024

🛑 Opinione impopolare
Ho sempre avuto stima immensa per , stima culturale, stima umana, stima politica.

Di lui mi parlò bene, con la solita indiscutibile nozione di causa, l’indimenticato Giovanni D'Alfio.
Di lui ne parlò bene Leoluca Orlando.
Come potevo non averne stima illimitata?

Non nascondo, anche perché sarebbe inutile, che non condivisi le scelte di che portarono alla fine del governo .
Non condivisi il percorso che portò alla formazione del Governo , ne tanto meno il silenzio rispetto a certe scelte di quel governo.

Circostanze che mi influenzarono negativamente nel giudizio, che però mai mi hanno impedito di considerare quanto complicato sia tenere tutto insieme in Italia: democrazia ed amministrazione, presente, passato e speranza di futuro.

Limiti miei, indiscutibilmente.

Col comunicato dopo i fatti di , di reprimenda rispetto al manganello facile, al manganello fuori luogo, Mattarella ha fatto molto di più che opera di , riaprendo nella mia mente quell’enorme capitolo dedicato alla grandezza di Sergio Mattarella.

Mattarella ha preso posizione.
Badate bene posizione non tanto contro Meloni o Piantedosi, bensì a favore del pensiero libero.

Mattarella ha detto che i ragazzi devono parlare, andare in piazza. Devono, e nessuno può silenziare con la violenza la loro voce.

Ma Mattarella ha anche detto che in Italia si può dire: ”Palestina Libera”, “fermate il genocidio”.
Con buona pace di , , .
Non era facile. Non era scontato. Non era banale.
Era giusto, ma quasi tutti hanno abdicato dalle cose giuste.
Ha abdicato quasi tutto il giornalismo (da la Repubblica a Enrico Mentana), ha abdicato la televisione (dalla Rai a Sky) ed hanno abdicato artisti, influencer ed intellettuali.

In un Paese in cui è complicato dire: “fermate il genocidio”, grazie Presidente per avere detto che i ragazzi che gridano per la pace non si devono toccare.

12/02/2024

Chi ha ragione non lo so, ma so chi ha torto.

Ha torto chi confonde una guerra e un genocidio geografico.
Ha torto chi si gira dall’altra parte.
Ha torto chi spegne l’umanità sull’altare di una certa superiorità (presunta e scarsamente dimostrata).
Ha torto Mara Venier che non riesce ad affrancarsi dai miseri giochini dimostrando di non essere un’artista.
Ha torto chi diceva , così come ha torto chi aveva fatto diventare Putin un alleato (e molto spesso sono le stesse persone).
Ha torto chi pensa che il migliore dei mondi possibili (se davvero esiste) non possa migliorare.
Ha torto chi pensa che gli artisti debbano stare zitti.

Non so chi ha ragione tra Russia ed Ucraina, tra Palestina e Israele, ma so che oggi ha torto chi non si ferma ed immagina per un solo dannatissimo secondo che cosa significa perpetuare la carneficina.

08/02/2024

Che strana (e bella) sensazione .
Una penetrazione impressionante di contenuti, arte, gaffe e concetti. Un unico grande evento, architrave di tanto altro, che riguarda tutti, nel bene e nel male, ma riguarda tutti.

Che lo condividiate o no, che vi piaccia o no, è riuscito a mettere attorno allo stesso tavolo l’intero Paese (anche chi, talvolta per snobismo, dice di non guardare il ).

Potete pure non guardarlo (o non guardarlo tutto) ma quanto è tonificante la sensazione di avere qualcosa in comune, anche se spesso frivola e non performante.

Divisi tra le varie piattaforme, spaccati tra i vari strumenti, siamo spesso talmente soli da dimenticare chi ci sta a fianco.

Sapere che ogni 10 persone davanti la televisione, più di 6 hanno guardato la stessa cosa tua, anche solo per criticare, è uno schiaffo in faccia ai social (che già stamattina ritornano padroni), uno schiaffo in faccia all’egocentrismo della domanda “a cosa stai pensando?”, alla vanità di un selfie.

Che bello sapere che, seppur nel futile, possiamo essere comunità.

05/12/2023

ʀᴀɢᴀᴢᴢɪ ᴄʜᴇ ʙʟᴏᴄᴄᴀɴᴏ ʟ’ᴀᴜᴛᴏsᴛʀᴀᴅᴀ ᴘᴇʀ sᴏᴛᴛᴏʟɪɴᴇᴀʀᴇ ɪʟ ғᴀᴛᴛᴏ ᴄʜᴇ sᴛɪᴀᴍᴏ ᴍᴏʀᴇɴᴅᴏ ᴅɪ ᴄʟɪᴍᴀ: sᴄʜɪғᴏ ᴠɪᴢɪᴀᴛɪ ᴄʜᴇ ғᴀɴɴᴏ ᴘᴇʀᴅᴇʀᴇ ᴛᴇᴍᴘᴏ ᴀ ᴄʜɪ ʟᴀᴠᴏʀᴀ ᴇ ᴘᴏɪ ɴᴏɴ ᴄᴏɴᴄʟᴜᴅᴏɴᴏ,
sᴄᴇɪᴄᴄᴏ ᴄʜᴇ ᴅɪᴄᴇ ᴅᴏʙʙɪᴀᴍᴏ ᴄᴏɴᴛɪɴᴜᴀʀᴇ ᴀᴅ ᴀᴠᴠᴇʟᴇɴᴀʀᴇ ɪʟ ᴍᴏɴᴅᴏ ᴇsᴛʀᴀᴇɴᴅᴏ ᴇᴅ ᴜsᴀɴᴅᴏ ᴘᴇᴛʀᴏʟɪᴏ: ʙᴜᴏɴᴏ ɪʟ ᴍᴏɴᴅᴏ ᴠᴀ ᴀᴠᴀɴᴛɪ ᴄᴏsì;

ɢɪᴜᴅɪᴄɪ ᴄʜᴇ ᴇᴠɪᴛᴀɴᴏ ɪʟ ᴘʀᴏᴛʀᴀʀsɪ ᴅɪ ᴜɴ’ɪɴᴜᴛɪʟᴇ ᴀɢᴏɴɪᴀ, sᴇɴᴢᴀ sᴘᴇʀᴀɴᴢᴀ ᴅɪ sᴀʟᴠᴇᴢᴢᴀ, ᴀᴅ ᴜɴᴀ ʙᴀᴍʙɪɴᴀ: sᴄʜɪғᴏ ʟᴀ ᴠɪᴛᴀ è sᴀᴄʀᴀ,
ɢɪᴏɪᴇʟʟɪᴇʀᴇ ᴄʜᴇ ɪɴsᴇɢᴜᴇ ɪ ʟᴀᴅʀɪ, ɢʟɪ sᴘᴀʀᴀ ɪɴ sᴛʀᴀᴅᴀ, ɴᴇ ᴜᴄᴄɪᴅᴇ ᴅᴜᴇ, ᴇ ɴᴏɴ ᴄʜɪᴀᴍᴀ ɴᴇᴘᴘᴜʀᴇ ʟ’ᴀᴍʙᴜʟᴀɴᴢᴀ: ʙᴜᴏɴᴏ ʟᴀ ᴠɪᴛᴀ ᴅɪ ǫᴜᴇɪ ᴅᴜᴇ ᴄʀɪᴍɪɴᴀʟɪ ɴᴏɴ ᴠᴀʟᴇ ɴɪᴇɴᴛᴇ, sᴇ ʟᴀ sᴏɴᴏ ᴄᴇʀᴄᴀᴛᴀ;

ʀᴀᴘɪᴛɪ ᴅᴀ ʜᴀᴍᴀs: sᴄʜɪғᴏ ᴛᴏʟɢᴏɴᴏ ʟᴀ ʟɪʙᴇʀᴛà ᴀ ᴅᴇɢʟɪ ɪɴɴᴏᴄᴇɴᴛɪ,
ᴀᴅᴏʟᴇsᴄᴇɴᴛɪ ɪɴᴄᴀʀᴄᴇʀᴀᴛɪ ᴅᴀ ᴀɴɴɪ ɴᴇʟʟᴇ ᴄᴀʀᴄᴇʀɪ ɪsʀᴀᴇʟɪᴀɴᴇ ᴘᴇʀ ᴀᴠᴇʀᴇ ᴘᴀʀᴛᴇᴄɪᴘᴀᴛᴏ ᴀ ᴍᴀɴɪғᴇsᴛᴀᴢɪᴏɴɪ: ʙᴜᴏɴᴏ ᴅᴇᴠᴏɴᴏ ᴅɪғᴇɴᴅᴇʀᴇ ʟᴀ ʟᴏʀᴏ sɪᴄᴜʀᴇᴢᴢᴀ ᴇᴅ ɪʟ ʟᴏʀᴏ ᴠɪᴠᴇʀᴇ ᴄɪᴠɪʟᴇ;

ʀᴇᴅᴅɪᴛᴏ ᴅɪ ᴄɪᴛᴛᴀᴅɪɴᴀɴᴢᴀ: sᴄʜɪғᴏ sᴏɴᴏ ᴅᴇɪ ғᴀɴɴᴜʟʟᴏɴɪ ᴄʜᴇ ᴀɴᴅᴀssᴇʀᴏ ᴀ ʟᴀᴠᴏʀᴀʀᴇ,
ʟᴀᴠᴏʀᴀᴛᴏʀɪ ᴄᴏɴ ᴘᴀɢʜᴇ ᴅᴀ 600 ᴇᴜʀᴏ ᴀʟ ᴍᴇsᴇ: ʙᴜᴏɴᴏ ᴀɴᴢɪ ʀɪɴɢʀᴀᴢɪᴀ ᴄʜᴇ ɪʟ ʟᴀᴠᴏʀᴏ ᴄᴇ ʟ’ʜᴀɪ.

Stra consigliato
07/11/2023

Stra consigliato

*i pipponi del Marrucci*INTERVISTE OTTOLINE - PINO ARLACCHI:declino USA, nuovo ordine multipolare e il suicidio dell’Europala qualità umana e intellettuale d...

Completato ✅Complice l’infortunio che mi ha regalato tante ore di divano negli ultimi giorni, ho completato la lettura d...
31/10/2023

Completato ✅
Complice l’infortunio che mi ha regalato tante ore di divano negli ultimi giorni, ho completato la lettura del libro donatomi dal buon Lorenzo D'Alonzo.
Ottima lettura, un tema così lontano dai nostri tempi e ciò nonostante così rumorosamente vicino alla nostra attualità.
La forma letteraria di questo terzo capitolo non è una sorpresa (avendo letto i precedenti) ma risulta comunque avvincente e coinvolgente.
Libro consigliato ✌🏻

ᴄʜɪᴜᴅᴇᴛᴇ ɢʟɪ ᴏᴄᴄʜɪ.ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ᴜɴᴀ ɴᴏᴛᴛᴇ.ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ɪʟ ғʀᴇᴅᴅᴏ.ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ᴀᴅᴇssᴏ ɪʟ sᴜᴏɴᴏ ᴄʜᴇ ᴛɪ sᴛʀᴀᴘᴘᴀ ʟᴇ ᴏʀᴇᴄᴄʜɪᴇ ᴅɪ ᴜɴ...
29/10/2023

ᴄʜɪᴜᴅᴇᴛᴇ ɢʟɪ ᴏᴄᴄʜɪ.

ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ᴜɴᴀ ɴᴏᴛᴛᴇ.
ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ɪʟ ғʀᴇᴅᴅᴏ.
ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ᴀᴅᴇssᴏ ɪʟ sᴜᴏɴᴏ ᴄʜᴇ ᴛɪ sᴛʀᴀᴘᴘᴀ ʟᴇ ᴏʀᴇᴄᴄʜɪᴇ ᴅɪ ᴜɴᴀ ʙᴏᴍʙᴀ ᴄᴀᴅᴜᴛᴀ ᴛʀᴏᴘᴘᴏ ᴠɪᴄɪɴᴀ.
ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ᴜɴᴀ ʙᴀᴍʙɪɴᴀ, ᴘɪᴄᴄᴏʟᴀ, ᴄᴏɴ ʟᴀ sᴜᴀ ʙᴀᴍʙᴏʟᴀ.
ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇʟᴀ ᴄᴏɴ ʟᴀ ғʀᴏɴᴛᴇ sᴘᴀᴄᴄᴀᴛᴀ, ɪʟ sᴀɴɢᴜᴇ ᴄʜᴇ ɢʀᴏɴᴅᴀ ɪɴsɪᴇᴍᴇ ᴀʟʟᴇ ʟᴀᴄʀɪᴍᴇ.
ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ʟᴀ ᴍᴀᴅʀᴇ ᴍᴏʀᴛᴀ ᴀ ғɪᴀɴᴄᴏ, ɪʟ ᴘᴀʟᴀᴢᴢᴏ ᴅɪsᴛʀᴜᴛᴛᴏ.
ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ᴀʟᴛʀᴇ ʙᴏᴍʙᴇ.
ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴇ ᴀɴᴄᴏʀᴀ ᴀʟᴛʀᴇ ʙᴏᴍʙᴇ ᴇᴅ ɪʟ ғʀᴇᴅᴅᴏ.

ɪʟ sᴀɴɢᴜᴇ ɴᴏɴ sɪ ғᴇʀᴍᴀ, ʟᴇ ʟᴀᴄʀɪᴍᴇ ɴᴇᴀɴᴄʜᴇ.
ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ ᴏʀᴀ ᴄʜᴇ ǫᴜᴇsᴛᴀ ʙᴀᴍʙɪɴᴀ sɪᴀ ᴄʀɪsᴛɪᴀɴᴀ, ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀᴛᴇ sɪᴀ ᴠᴏsᴛʀᴀ ғɪɢʟɪᴀ, ᴠᴏsᴛʀᴀ ɴɪᴘᴏᴛᴇ, ʟᴀ ʙɪᴍʙᴀ ᴄᴏɴ ᴄᴜɪ ɢɪᴏᴄᴀᴛᴇ.

13/10/2023

Riflessioni libere e spaventate.

Quando ero piccolino (sono nato nel lontano 1989) la politica era imperniata su Berlusconi.
Berlusconi si, Berlusconi no.
Berlusconi un genio, Berlusconi un furbastro.
Berlusconi colluso, Berlusconi perseguitato.
Tutto era Berlusconismo, anche la sua negazione.
Una cosa che ricordo bene di quegli anni era la propaganda pro Berlusconi (ricordo anche quella Anti-Berlusconi, ma non è questo il punto).
Ricordo puntate di “anno 0” (storico programma di Michele Santoro), puntate di “Porta a Porta” (si da piccolo avevo questa perversione), e poi in ordine sparso giornali, rubriche, incontri.
Ricordo bene quella fase.
Ricordo bene l’approccio dei Berlusconiani (per loro natura pro Berlusconi).
Alle accuse di avere come socio un Mafioso (Marcello Dell’Utri) rispondevano con la “persecuzione dei giudici”; alle accuse di avere assunto un mafioso (Vittorio Mangano) rispondevano con “la genuina generosità di un rampante imprenditore Milanese che non aveva tempo di guardare cosa facesse uno stalliere”;
alle accuse di avere costruito Milano 2 con i soldi delle famiglie mafiose siciliane rispondevano dicendo “teorie del complotto mai dimostrate”.
Nei tempi più recenti: “ma quali minorenni, Berlusconi organizzava cene eleganti”, “Berlusconi era veramente convinto che si trattasse della nipote di Mubarak (cosa di cui era convinta anche Giorgia Meloni a dire il vero, visto il suo voto in aula), “ma quale evasione, quello è il primo contribuente d’Italia, evaderebbe per qualche milioncino?”.
Insomma una difesa del capo ad oltranza, spudorata certamente, ma con una nota di moralità (che con Berlusconi stona effettivamente) intrinseca: nessun Berlusconiano disse mai che la mafia fosse giusta e giusto fosse farci affari, allietarsi con le ragazzine a pagamento fosse giusto, evadere fosse giusto.
La difesa di Berlusconi (e dei suoi scagnozzi) si basò sempre sulla negazione dei fatti, lo spostamento del ragionamento, la delegittimazione di giudici, avversari politici, giornalisti ostili.
C’erano fondamentalmente (anche se appare paradossale) dei principi condivisi e nessuno voleva porsi al di là di essi.
Quindi negare, dissimulare, confondere.
Negli anni l’approccio è mutato.
Già con la guerra in Ucraina il velo dell’ipocrisia vacillava: “mandiamo armi per aiutare l’Ucraina a difendersi”, “comminiamo le sanzioni a Putin per destabilizzarlo”, erano solo due delle sciocchezze che gli atlantisti dicevano per idiozia (tanti) e per malafede (tantissimi).
Ma in fondo con frasi ipocrite si copriva una guerra per procura, l’assalto al nuovo asse dei BRICS, e la distruzione del concetto di Unione Europea.
Certo si diceva che Putin era un macellaio (così, fuori dai denti) ma poi che la pace fosse l’obiettivo nessuna aveva il coraggio di negarlo (nonostante fosse la più evidente delle bugie).
Da qualche giorno abbiamo sotto gli occhi il grande cambio di paradigma: il cattivismo senza vergogna.
Quel velo di ipocrisia che portava Colin Powell a mostrare una falsa boccetta di “armi chimiche” per inventarsi una guerra contro Saddam (con centinaia di migliaia di morti) e rubarne petrolio, moneta e prospettive, adesso non c’è più.
Nel conflitto Israelo-Palestinese non ci si vergogna a dire frasi cattive senza vergogna: “è giusto asfaltare Gaza”, “è giusto che Israele si vendichi”, “non ce ne frega niente se da 70’anni i palestinesi sono vessati”.
“Moriranno bambini, tanti, troppi. Ma Israele è uno Stato ed ha il diritto di difendersi attaccando GAZA”.
“Della catastrofe umanitaria non deve importare, perché Hamas ha fatto un atto di terrorismo”.
Non si parla di pace, non si parla di civili.
Non si simula neppure di interessarsi degli ospedali, dei profughi, dei bambini.
Nulla, solo posizioni ferme, forti, posizioni che nulla c’entrano con il principio condiviso della pace, del ripudio della violenza.
Non è un sentimento comune la pace, la salvezza di GAZA, neppure ipocritamente.
Questo mi preoccupa tanto.
Si può essere cattivi quanto volete, e gli israeliani ne sanno qualcosa (sia in senso attivo che passivo), ma quando il mondo scorda i principi comuni talmente tanto da non vergognarsene, lì le tenebre avvolgono i giorni e le menti.
Apartheid, nazismo, schiavitù, cosa sono se non la mancanza di vergogna nel fare una cosa sbagliata?
E dove ci hanno portato Apartheid, nazismo, schiavitù?
Ed adesso, nel cattivismo generale, dove stiamo andando?

Address


Alerts

Be the first to know and let us send you an email when Canto Libero - Ivano Asaro posts news and promotions. Your email address will not be used for any other purpose, and you can unsubscribe at any time.

Shortcuts

  • Address
  • Alerts
  • Claim ownership or report listing
  • Want your business to be the top-listed Media Company?

Share