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Football Nation.it NFL & NCAA Football: notizie, storie e rumors sul mondo del football made in USA. FN non intende vi
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NFL 2023 - Bengals at 49ers (Week 7): Joe Burrow pass to Tee HigginsAnalisi della giocata del QB dei Bengals nel match c...
06/11/2023

NFL 2023 - Bengals at 49ers (Week 7): Joe Burrow pass to Tee Higgins

Analisi della giocata del QB dei Bengals nel match contro i Niners sul canale Youtube

Nelle prime settimane di regular season il QB di Cincinnati Joe Burrow è stato oggetto di molte critiche per prestazioni non proprio entusiasmanti, ma oltre ...

31/10/2023

Si fa un gran parlare di tecnica di placcaggio legata al Football Americano, che negl'ultimi anni ha subito una rivoluzione, vuoi per il gioco diventato sempre più rapido e veloce, vuoi per i motivi di sicurezza che tutti noi appassionati conosciamo molto bene.

Spesso, parlando tra fans o con addetti ai lavori, viene il dubbio che ora si insegni maggiormente a "placcare di spalla", soprattutto ai Defensive Back, piuttosto che le varie tecniche, a partire dalla classica "front", passando per le varie "angle", "gator", etc, fino ad arrivare alla moderna "hawk", introdotta inizialmente nel mondo del Football professionistico dai Seahawks.

Insomma, per chi segue le partite di football universitario, è diventato sempre più raro vedere un tackle in campo aperto eseguito con la tecnica corretta, figlio di una buona lettura e di un buon angolo di ingaggio, e credo che, quando capita di ammirarne uno, è giusto condividerlo, per questo motivo pubblico il video di questo placcaggio, effettuato dallo junior LB di Washington, Carson Bruener, su un kickoff return nel match contro Stanford.

Buona visione

CANALE YOUTUBE e PROFILO TWITTERPurtroppo non sempre riesco a tenere aggiornata la pagina, un po' perchè, alla fine, ris...
23/10/2023

CANALE YOUTUBE e PROFILO TWITTER

Purtroppo non sempre riesco a tenere aggiornata la pagina, un po' perchè, alla fine, rispetto a quando era nata, le notizie corrono più veloci e ci sono altre pagine, siti, blog, che già le riportano ottimamente nella nostra lingua, e in parte perchè, nel frattempo, sono nati altri piccoli progetti, che hanno come "sfogo" il profilo Twitter e il nuovo canale Yotube di Football Nation.

In questi due luoghi virtuali, un po' per gioco, un po' per mantenere attiva la passione nel coaching, ho iniziato a pubblicare delle video analisi, seguendo quanto avevo fatto in precedenza per la pagina facebook Italian Vikings, dedicandomi, quindi, non più solo alla mia "squadra del cuore", ma a tutte quelle azioni che durante il fine settimana mi colpiscono particolarmente per la loro costruzione ed esecuzione, sia in NFL che in NCAA.

Sul profilo Twitter (http://twitter.com/FootNationIT) troverete diversi video brevi con le azioni più interessanti della settimana, post di commento live, analisi video o fotografiche brevi e annesse spiegazioni; sul canale Youtube (https://www.youtube.com/) potete invece trovare le video analisi più "corpose", con le quali ho cercato di analizzare a livello tecnico le azioni che più mi hanno colpito, cercando, allo stesso tempo di non dilungarmi troppo, anche se spesso, come ben sappiamo noi appassionati di questo magnifico Sport, "sono i dettagli che fanno la differenza".

Nella speranza che mi seguiate in questi nuovi, piccoli, progetti, vi Auguro una Football Season appagante, perchè al di là delle gioie portate dalle vittorie del Team per il quale tifiamo, in questi 6 mesi, circa, ogni appasionato di "sferoide prolato" deve cibarsi di quante più emozioni possibili, per sopperire alla lunga, "maledettissima", offeseason.

E quindi.... BUON FOOTBALL a TUTTI!!!

IL TOUCHDOWN DA 76 YARDS DI ACHANE NEL DETTAGLIOTra le giocate migliori del weekend va sicuramente annoverata la corsa v...
11/10/2023

IL TOUCHDOWN DA 76 YARDS DI ACHANE NEL DETTAGLIO

Tra le giocate migliori del weekend va sicuramente annoverata la corsa vincente del rookie di Miami De'Von Achane, runner esplosivo, rapido e velocissimo che si era già messo in luce nelle scorse settimane e che aveva fatto ampiamente parlare di se, mettendo in mostra tutte le sue qualità, con la divisa degli Aggies di Texas A&M in NCAA.

Analizziamola con alcuni screenshot nel dettaglio.

1. La corsa è disegnata per puntare al "buco" 7, ovvero il gap tra OT e TE sul lato sinistro, e fin da subito ben 3 OL dei Dolphins si muovono per salire al secondo livello ed andare a bloccare i giocatori avversari schierati in mediana, mentre il TE a sinistra apre lo spazio per il passaggio della LG in PULL e il WR punta con decisione il numero 22; Ingold, il numero 30, sta invece completando la motion prima di effettuare un cut block sull'EDGE sinistro dei Giants.

2. I blocchi funzionano alla perfezione e Achane colpisce il "buco" prestabilito, sfruttando la sua abilità di sgusciare tra le maglie dei difensori di New York inseguendo la cosiddetta "luce", prima di esplodere tutta la sua velocità in campo aperto, dirigendosi sulla sideline e tenendosi ben alla larga dalla S avversaria.

3. Con la camera posizionata alle spalle della difesa Giants si può notare la motion di Alec Ingold, che ha "richiamato" l'attenzione dei giocatori schierati in mediana dai Giants, costringendoli a reagire "da manuale", riallineandosi per bilanciare il reparto difensivo in risposta alla motion.

4. Aggiustamento che ha causato un lieve ritardo di reazione allo snap, mettendo, una volta snappata l'ovale, in una posizione di vantaggio i bloccatori di Miami saliti al secondo livello, nello specifico il RT Austin Jackson, sulla S Dane Belton (24) e il C Connor Williams, sul LB Bobby Okereke (58); il terzo bloccatore che ha puntato con decisione nel backfield difensivo è la guardia sinistra Isaiah Wynn, che eseguendo una PULL va a bloccare Isaiah Simmons (19).

5. Blocco che si può notare ancora meglio nell'ultima immagine, e che solitamente viene utilizzato quando si intende sviluppare una SWEEP per avere un bloccatore in più sul perimetro

10/10/2023

Due parole sull'intercetto subito da Sam Howell nel TNF contro Chicago, causato dall'ottima copertura effettuata dalla difesa dei Bears e da qualche piccolo errore di lettura ed esecuzione da parte dell'attacco di Washington, che ha favorito il turnover messo a segno da Stroman.

Commentate numerosi!

10/10/2023

Due parole sull'intercetto subito da Sam Howell nel TNF contro Chicago, causato dall'ottima copertura eseguita dalla Difesa dei Bears e da qualche piccolo errore di lettura ed esecuzione da parte dell'attacco di Washington, con il QB che ha lanciato la palla leggermente arretrata favorendo il turnover di Stroman

1 GIORNO AL KICKOFFWARREN MOON, QB, 1984-2000Rimasto orfano di padre in giovane età si è assunto le responsabilità di "u...
09/09/2023

1 GIORNO AL KICKOFF

WARREN MOON, QB, 1984-2000

Rimasto orfano di padre in giovane età si è assunto le responsabilità di "uomo di casa" aiutando la madre nelle faccende di casa e contribuendo all'economia familiare lavorando una volta terminato l'orario scolastico; punto di riferimento per fratelli e sorelle, avendo il tempo per frequentare un solo sport decise di puntare giovanissimo sul football, iscrivendosi con un escamotagé alla Alexander Hamilton HS, che all'epoca poteva contare su uno dei migliori programmi atletici della zona di Los Angeles.

Diventato QB titolare da junior, emerge come uno dei top prospect liceali e viene contattato da diverse università che, prigioniere dei pensieri del tempo, gli propongono di cambiare ruolo per proseguire la sua carriera; compromesso che Warren non è propenso ad accettare, convinto di essere destinato ad un grande futuro, come ammetterà molti anni dopo, e decide di frequentare per 1 anno il West Los Angeles CC prima di trasferirsi a Washington nel 1975, dove finalmente gli vengono consegnate le chiavi dell'attacco.

Protagonista del rilancio degli Huskies, li conduce fino alla conquista del Rose Bowl 1978 al termine della stagione '77 e si aggiudica il premio di Pac-8 Player of the Year in comunione con Guy Benjamin, collega di Stanford, in quella che sarà la sua ultima season universitaria; intuita la seria possibilità di essere ignorato nei primi round del Draft NFL con il rischio di diventare uno dei tanti, decide di anticipare i tempi, varcando il confine e firmare un contratto con gli Eskimos della CFL.

Con Edmonton vince 5 Grey Cup consecutive tra il 1978 e il 1982, viene nominato in 2 occasioni MVP della finale e guida la lega come passer per 2 stagioni, conquistando anche il titolo di CFL Most Outstanding Player nel 1983, dopo aver concluso il suo miglior campionato con 5.648 yds lanciate e 31 TD pass; nell'offseason successiva, ritenendo concluso il suo percorso nel torneo canadese, annuncia la sua intenzione di entrare finalmente in NFL venendo contattato da Seattle, dove risiede la famiglia, e Houston, che lo convince a trasferirsi in Texas facendogli firmare un contratto quinquennale record da 6 milioni di dollari.

Dopo i primi anni difficili sotto la guida di coach Hugh Campbell, le cose iniziano a cambiare con il subentro di Jerry Glenville e l'assunzione come QB coach di June Jones, suo ex compagno di squadra in CFL, che blocca la cessione dai Raiders convincendo il nuovo HC a dargli un'ulteriore chance; scelta che premia gli Oilers, trasformandoli in una presenza fissa alla postseason tra il 1987 e il 1993, guidati da un Moon capace di vincere il titoli Walter Payton NFL Man of the Year 1989, per il suo impegno nel sociale, e NFL Offensive Player of the Year nel 1990, al termine di una season con 4.689 yards lanciate, 33 TD pass e 13 intercetti.

Passato nel 1994 ai Vikings, con Minnesota raggiunge un'ultima volta i playoffs nello stesso anno, giocando ad alti livelli fino all'infortunio alla clavicola subito a metà regular season 1996 che causa, di fatto, la rottura con la franchigia e l'approdo a Seattle, a conclusione di un ipotetico corteggiamento durato 13 anni, nel corso dell'offseason 1997; convocato all'ultimo dei 9 Pro Bowl proprio al termine di questa stagione, quando lancia per 3.678 yds e 28 TD pass da ultraquarantenne, viene rilasciato nella primavera del 1999 e firma un biennale con i Kansas City Chiefs, come backup alle spalle di Elvis Grbac.

Dopo 2 season in cui ha svolto anche il ruolo di mentore per il giovane collega e 17 stagioni NFL alle spalle, decide di ritirarsi diventando l'unico QB nella storia del football a lanciare oltre 20.000 yards in due diversi campionati; alle 21.228 yds, 77 TD pass, lanciate in CFL fino al 1983 ha infatti risposto con 49.325 yds, 291 touchdown pass, 233 int, totalizzate in NFL, lega nella quale ha corso anche per 1.736 yards e 22 TD, laureandosi NFL passing yards leader nel biennio 1990-91.

Da sempre schierato contro il razzismo ancora latente in NFL, è stato consulente di diversi QB, tra i quali Cam Newton, intervenendo spesso in loro difesa; primo QB di colore ad entrare nella Pro Football Hall of Fame nel 2006, in precedenza era già stato inserito nella Canadian Football Hall of Fame, 2001, e nella Texas Sports Hall of Fame; dal 2001 membro della Edmonton Elks Wall of Honour e dal 2007 del Titans/Oilers Ring of Honor, la franchigia che oggi risiede a Tennessee ha ritirato la sua iconica maglia numero 1 nel 2006.

Premiato con l'anello del Super Bowl XLIX in qualità di commentatore televisivo per i Seattle Seahawks, è considerato uno dei migliori QB nella storia della NFL, principalmente per la sua spirale perfetta, merito, secondo le leggende che popolano questo Sport, delle unghie curatissime che gli consentivano di avere la giusta presa sul pallone e ottenere uno spin perfetto per l'intero percorso necessario a raggiungere le mani del WR.

2 GIORNI AL KICKOFFSTEVE CHRISTIE, K, 1990-2004Originario di Hamilton, in Ontario, oltre a ricoprire il ruolo di kicker ...
08/09/2023

2 GIORNI AL KICKOFF

STEVE CHRISTIE, K, 1990-2004

Originario di Hamilton, in Ontario, oltre a ricoprire il ruolo di kicker mentre frequentava la Trafalgar HS di Oakville si è messo in luce anche come calciatore, giocando diverse partite valide per la qualificazioni ai mondiali di categoria con la nazionale giovanile del Canada e guadagnandosi una borsa di studio alla William & Mary, scuola di Division I-AA situata a Williamsburg, in Virginia.

Kicker e punter titolare dei Tribe per 4 stagioni, dopo essere stato una presenza fissa nei Team All-American e aver settato alcuni record scolastici, tra i quali i 279 punti segnati in carriera NCAA, viene selezionato al primo round del Draft CFL 1990 dagli Edmonton Eskimos ma decide di tentare la fortuna in NFL, accettando un ingaggio come undrafted free agents da parte dei Buccaneers, con i quali gioca nel biennio 1990-91 realizzando 163 punti.

Inserito nel All-Rookie Team 1990, passa nel 1992 a Buffalo, dove raggiunge l'ex coach CFL Marv Levy, contribuisce a portare i Bills alle ultime 2 partecipazioni al Super Bowl nel periodo d'oro a cavallo tra il 1990 e il 1993, caratterizzato da 4 Championship AFC vinti e altrettante finali NFL p***e consecutivamente; protagonista di quella che fino alla scorsa stagione era conosciuta come "The Comeback", la rimonta più larga di sempre, partita di Wild Card vinta con Dolphins il 3 Gennaio 1993 grazie ad un suo FG da 32 yards, gli scarpini Nike indossati nell'azione decisiva dell'incontro sono conservati in una teca a Canton, sede della prestigiosa Pro Football Hall of Fame.

Considerato uno dei migliori kicker ad aver calcato i campi del football professionistico principalmente per la precisione di calcio mostrata in qualsiasi condizione meteo, ha lasciato i Bills nell'offseason 2001, seguendo l'ex GM di Buffalo John Butler ai Chargers; dopo 3 season con i californiani ha poi vestito i panni del mentore per il giovano Josh Scobee a Jacksonville nel 2004, sua ultima tappa NFL prima del ritorno sui campi della CFL nel 2007, quando ha disputato alcune partite con i Toronto Argonauts.

Impegnato in diversi settori dopo il suo ritiro definitivo, anche in campo artistico grazie alla laurea in belle arti conseguita ai tempi del college, è membro delle College of William & Mary Sports Hall of Fame, Oakville, Ontario Sports Hall of Fame, e Buffalo Sports Hall of Fame.

3 GIORNI AL KICKOFFBRONKO NAGURSKI, FB/LB/OT, 1930-1943Nato in Canada e trasferitosi a International Falls, Minnesota, d...
07/09/2023

3 GIORNI AL KICKOFF

BRONKO NAGURSKI, FB/LB/OT, 1930-1943

Nato in Canada e trasferitosi a International Falls, Minnesota, durante le elementari, si alterna tra scuola e lavoro, aiutando i genitori nella fattoria di famiglia, dedicandosi solo saltuariamente allo Sport, nel tempo libero, sulla scia dei fratelli maggiori; passato al lico i suoi impegni sportivi aumentano e si cimenta nel basket, nel football e nel wrestling, iniziando a farsi un nome a livello locale, soprattutto per lo strapotere fisico mostrato sul gridiron, cosa che lo porta a cercare di trasferirsi alla Bemidji HS per conquistare maggiori attenzioni da parte dei coach universitari.

Piano che salta nel momento in cui gli viene comunicato che, in caso di trasferimento, non potrà giocare il suo ultimo anno liceale, e che lo costringe, di fatto, a concludere la prima parte di carriera scolastica con i Broncos della International Falls HS, con i quali viene notato dal HC di Minnesota Clarence Spears, che dopo averlo visto dominare gli avversari sul campo, decide di portarlo a Minneapolis per vestirlo con la divisa dei Golden Gophers, in quel momento storico uno dei programmi più vincenti a livello collegiale.

Quattro anni più tardi, con alle spalle un Big Ten Championship vinto nel 1927 e una nomina nel First Team All-American, sia in attacco che in difesa, nel 1929, il suo senior year, Nagurski si affaccia al mondo del football professionistico, corteggiato da Giants e Bears, con questi ultimi che se lo aggiudicano, nonostante un'offerta contrattuale inferiore, grazie alla perspicacia del leggendario George Halas, che gli fa firmare l'accordo prima che gli venga recapitata la proposta d'ingaggio dei newyorkesi.

In un periodo storico molto complicato per la "Grande Depressione", mentre vince e convince tra le hashmarks conquistando 2 NFL Championship consecutivi, nel 1932 e nel 1933, Bronko inizia una seconda carriera come lottatore di wrestling, ottenendo diversi successi sul ring che lo portano a decidere di allontanarsi dal football nel 1937, dopo essere diventato padre e non aver ottenuto il ritocco contrattuale da Chicago.

Impressionante anche come wrestler, a differenza dei colleghi dell'epoca non utilizzava trucchi per vincere gli incontri, dopo un paio di titoli mondiali decide di tornare a vestire la divisa dei Bears nel 1943, vincendo un terzo Campionato NFL al termine di quella che sarà la sua ultima stagione da professionista.

Considerato uno dei colpitori più letali quando veniva schierato in difesa ed un fullback decisamente difficile da fermare quando correva con la palla tra le mani, come ricorda l'avversario Mel Hein dei Giants, "Se lo attaccavi basso, ti calpestava a morte; se lo attaccavi in ​​alto, ti buttava a terra e ti investiva", ha contribuito alla crescita del football nei primi anni di vita della lega e alla creazione di diverse giocate leggendarie; tra le più famose la corsa contro i Portsmouth Spartans nella quale ha atterrato diversi difensori avversari prima di fermarsi, dopo aver realizzato il TD, contro il muro di cinta del campo e dichiarare "Quell'ultimo ragazzo mi ha colpito terribilmente forte".

Tra i migliori giocatori di sempre, in carriera ha corso per 2.778 yards e 25 touchdowns, è stato touchdown leader della lega nel 1932, con 4 segnature, ed è stato inserito nel NFL 1930s All-Decade Team e NFL 75th Anniversary All-Time Team; al trentacinquesimo posto della lista 100 Greatest Football Players stilata da Sporting News nel 1999, 9 anni dopo la sua morte, è membro dei 100 Greatest Bears of All-Time, franchigia che ha ritirato la sua divisa n. 3, seguendo lo stesso esempio di Minnesota University con il suo numero 75.

Inserito nella College Football Hall of Fame già nel 1951 e nella Pro Football Hall of Fame nel 1963, a lui è intitolato il Bronko Nagurski Trophy, con il quale viene premiato il miglior difensore della NCAA al termine della stagione; ritornato in Minnesota una volta appeso il casco al chiodo, ha gestito per anni un distributore di carburante e si narra che stringesse così forte il tappo del serbatoio costringendo i clienti a ritornare giocoforza da lui per effettuare il rifornimento, essendo l'unico in grado di aprirlo.

4 GIORNI AL KICKOFFBRETT FAVRE, QB, 1991-2010Avvicinatosi al football giocando per il padre Irv alla Hancock North Centr...
06/09/2023

4 GIORNI AL KICKOFF

BRETT FAVRE, QB, 1991-2010

Avvicinatosi al football giocando per il padre Irv alla Hancock North Central HS di Kiln, nel Mississippi, viene utilizzato in diversi ruoli ma emerge in quello di QB, mostrando un ottimo braccio nonostante il sistema offensivo sia incentrato principalmente sulle corse; ignorato dalla maggior parte dei College, viene segnalato da diversi allenatori avversari a Mark McHale, assistant coach della Southern Miss, che spinge per offrirgli una borsa di studio dopo averlo visionato in parecchie partite.

Arrivato a Hattiesburg per essere schierato come S, negl'allenamenti primaverili sfrutta le occasioni concessegli di giocare come QB per scalare rapidamente la depth chart ed essere gettato nella mischia già nel corso della freshman season; abile passer, guida i Golden Eagles alla conquista dell'Indipendence Bowl al termine della stagione successiva e stupisce il mondo della NCAA con una vittoria su Florida State all'inizio del torneo 1989, il penultimo giocato a livello universitario.

Dopo aver rischiato di perdere la vita in un incidente stradale nell'offseason, Favre torna al college per disputare il suo senior year e recupera rapidamente in seguito ad un intervento chirurgico effettuato d'urgenza, nel quale gli viene rimosso parte dell'intestino, risultando determinante in una storica vittoria su Alabama prima di chiudere la carriera in Division I-A con 7.695 yards lanciate, 52 TD pass e 34 intercetti.

Non considerato un top prospect della posizione nelle tappe di avvicinamento al Draft NFL 1991 anche a causa delle voci ricorrenti sul suo amore incondizionato per l'alcool, viene selezionato ad inizio secondo round, trentatreesima pick assoluta dai Falcons, ma ad Atlanta non lega con l'HC Jerry Glenville e, dopo una stagione travagliata in cui si fa notare più per la negligenza che per le apparizioni, poche, sul terreno di gioco, viene tradato con Green Bay, in cambio di 1st round pick, nell'offseason successiva, fortemente voluto dal nuovo GM Ron Wolf, che lo aveva seguito già ai tempi in cui lavorava come scout per i Jets.

Con i Packers Favre conquista in breve tempo lo starting spot, favorito dall'infortunio subito dal titolare Don Majkowski, e sotto la guida dell'head coach Mike Holmgren prende le redini dell'attacco a partire dalla quarta week di regular season, gettando le basi per riportare ai vertici la franchigia del Wisconsin, che diventerà una presenza fissa ai playoffs dalla stagione successiva; in crescita costante nel biennio 93-94, nel 1995 inizia un periodo d'oro che lo porta a vincere per 3 volte consecutive il titolo di NFL MVP, laureandosi in altrettante occasioni TD pass leader della lega e conquistando il NFL Offensive Player of the Year 1995.

Campione della NFC Central ininterrottamente tra il 1995 e il 1997, dopo essersi arreso ai Cowboys il primo anno conquista 2 NFC Championship consecutivi e si presenta ad altrettanti Super Bowl, vincendo il ###I con i Patriots, al termine della stagione 1996, e perdendo il ###II con i Broncos; fuori dai playoffs nelle 2 season a cavallo del nuovo millennio, ci ritorna nel 2001, prima di un triennio segnato da 3 titoli della NFC North in un momento personale molto delicato, con le dipendenze da Vicodin e alcool appena messe alle spalle, il tumore diagnosticato alla moglie Deanna e la morte del padre Irv, prima di un Monday Night contro i Raiders che passerà alla storia come la miglior partita giocata in carriera da Favre, autore di una prestazione da 399 yards e 4 TD pass.

Indispettito dalla scelta al primo round del Draft 2005 di Aaron Rodgers, pone fine ai rumors riguardanti un possibile ritiro e continua a guidare l'attacco dei Packers nelle stagioni successive, riportando la squadra al NFC Championship nel 2007, al termine di una season conclusa con 4.155 yds e 28 TD pass; amareggiato per la sconfitta subita con i Giants annuncia l'imminente ritiro, ma dopo pochi mesi ci ripensa e chiede di tornare a Green Bay ma viene tradato ai Jets in cambio di una scelta al quarto round del Draft successivo.

Reduce da un torneo altalenante con New York e indeciso se appendere il casco al chiodo è corteggiato a lungo dai vecchi rivali di Minnesota, con i quali decide di giocare gli ultimi 2 anni della carriera nel tentativo di raggiungere nuovamente il Super Bowl; missione che fallisce al termine dell'ottimo 2009, quando Brett lancia il numero minore di intercetti, appena 7, da quando è professionista e chiude la regular season con 4.202 yards e 33 touchdown pass, giocando una stagione memorabile, nella quale si arrende solo ai Saints, futuri campioni NFL.

Ritiratosi definitivamente al termine del campionato 2010, chiuso anzitempo per una concussion subita nella quindicesima settimana, lascia il football Pro dopo una carriera longeva durata 20 stagioni, nell'arco delle quali ha disputato 302 parite, con il record di 297 partenze consecutive da titolare, lanciato per 71.838 yards, 508 TD pass, 332 intercetti, e corso per 1.844 yds e 14 touchdowns; convocato in 11 occasioni al Pro Bowl, nominato Sports Illustrated Sportsman of the Year nel 2007, inserito nei NFL 1990s All-Decade Team e NFL 100th Anniversary All-Time Team, è entrato nella Green Bay Packers HoF nel 2015, anticipando di 1 anno il suo ingresso nella Pro Football Hall of Fame di Canton. Sempre nel 2015, le sue leggendarie divise con il numero 4 sono state ritirate sia dalla franchigia del Wisconsin che dall'università di Southern Mississippi con apposite cerimonie.

5 GIORNI AL KICKOFFDONOVAN McNABB, QB, 1999-2011Cresciuto nei sobborghi di Chicago ha giocato per la Mount Camel HS cond...
05/09/2023

5 GIORNI AL KICKOFF

DONOVAN McNABB, QB, 1999-2011

Cresciuto nei sobborghi di Chicago ha giocato per la Mount Camel HS condividendo il gridiron con i futuri professionisti Simeon Rice, Matt Cushing, e il parquet con la stella NBA Antoine Walker, guidando i Caravan alla conquista del Campionato Statale nel 1991; affascinato da Nebraska, dalla quale aveva ricevuto un'offerta di borsa di studio, decide di frequentare Syracuse e ne diventa il QB titolare nel 1995, dopo una stagione da matricola passata tra i redshirt.

Nominato Big East Rookie of the Year, nelle 4 stagioni alla guida dell'attacco degli Orange crea un ottimo legame con il WR Marvin Harrison e conquista per 3 volte consecutivo il premio di Big East Offensive Player of the Year, arrivando quinto nella corsa all'Heisman Trophy 1998, in quello che sarà il suo ultimo anno in NCAA; tra i migliori di sempre nella storia della scuola, lascia l'università newyorkese dopo aver lanciato per 8.389 yards, 77 TD pass, 26 INT, e si presenta al Draft NFL 1999, dove viene selezionato con la seconda pick assoluta da Philadelphia, attirando le ire di diversi fans che gli avrebbero preferito il RB di Texas Ricky Williams.

Diventato titolare già sul finire della rookie season, dal 2000 cambia il volto della franchigia rendendola una presenza fissa ai playoffs nel primo decennio del nuovo millennio, quando conquista per ben 5 volte la NFC East; ottimo passer, dotato di una buona mobilità che gli consente di conquistare yards anche su corsa, mostra una crescita costante che lo porta a condurre gli Eagles fino al Super Bowl ###IX al termine della stagione 1994, uscendo sconfitto nel match con i Patriots che, si scoprirà più tardi, non ha giocato al meglio causa alcuni problemi di salute.

Concluse anzitempo le stagioni 2005 e 2006 per infortuni all'inguine e al menisco, McNabb rientra in campo nel 2007 tornando a guidare con successo l'attacco di Philly, che porta al quinto, e ultimo, NFC Championship nel 2008, registrando il record di 1 vittoria e 4 sconfitte al termine della partita persa con gli Arizona Cardinals; un anno più tardi, dopo aver ottenuto la sesta convocazione al Pro Bowl della sua carriera, la sconfitta rimediata contro i rivali Cowboys nel Wild Card Round coinciderà con l'ultima apparizione in divisa Eagles.

Scambiato con Washington nell'offseason 2010, dopo un buon inizio gioca una delle peggiori stagioni da professionista con i Redskins e nella primavera successiva, in piena free agency, passa ai Vikings, per riunirsi al suo vecchio QB coach Brad Childress, diventato HC di Minnesota; a 35 anni però lo smalto non è più quello di un tempo, e viene relegato al ruolo di backup a metà Ottobre, prima di essere rilasciato, su sua stessa richiesta, ad inizio Dicembre.

Speranzoso di avere un'ultima chance con la franchigia della sua città natale, i Chicago Bears, prova a farsi ingaggiare, ma dopo circa 1 anno e mezzo passato tra i free agents decide di comunicare ufficialmente il suo ritiro il 29 Luglio 2013, firmando il classico contratto di un giorno con gli Eagles; costantemente nella top ten della posizione NFL al termine di ogni stagione, ha concluso la carriera con 37.276 yards lanciate, 234 TD pass, 117 intercetti, e 3.459 yds corse, 29 rushing TD.

Membro della Philadelphia Eagles Hall of Fame dal 2013, anno in cui venne ritirata la sua maglia numero 5 dalla franchigia, è stato inserito anche nel 75th Anniversary Team della squadra nel 2008, 10 anni prima di essere nominato nel Syracuse Football All-Century Team; impegnato come commentatore NFL per diverse reti televisive, NFL Network, FOX, BeIn Sports, ESPN, fino al 2018, gestisce da anni il Donovan McNabb Fund, attraverso il quale ha finanziato la costruzione di diversi reparti ospedalieri, borse di studio per gli studenti in difficoltà e sostenuto la American Diabetes Association, per contribuire alla cura della malattia con cui ha sempre convissuto il padre Sam.

6 GIORNI AL KICKOFFJOHN JAMES, P, 1972-1984Da sempre legato a Florida University, dove il padre John Sr. aveva giocato a...
04/09/2023

6 GIORNI AL KICKOFF

JOHN JAMES, P, 1972-1984

Da sempre legato a Florida University, dove il padre John Sr. aveva giocato a football sul finire degli anni '20, fin da piccolo sogna di vestire un giorno la divisa del team dopo aver ricevuto in regalo un pallone della squadra dall'assistant coach John Ebner; presente a tutte le partite casalinghe dei Gators mentre era studente alla Bay County HS, è entrato come walk-on all'università una volta raggiunto il diploma ed in breve tempo si conquista un posto a roster come punter.

Titolare nel biennio 1970-71, non viene selezionato da alcun team nel corso del Draft 1972 e viene ingaggiato come undrafted da Atlanta, facendosi strada in depth chart durante il training camp fino a conquistarsi lo starting spot a ridosso della regular season; punto fermo degli special team dei Falcons fino al 1981, guida la NFL per punting yards in 4 occasioni, nel 1974 e, consecutivamente, nel triennio 1976-1978.

Dotato di un calcio potente che gli consente di mantenere una buonissima media di yards per punt nell'arco dell'intera carriera professionistica, nel periodo passato in Georgia viene convocato in 3 occasioni al Pro Bowl, identificato come miglior punter della NFC; rilasciato durante l'offseason 1982, gioca 2 partite con i Detroit Lions prima di legarsi agli Houston Oilers, con i quali termina il suo percorso in NFL alla fine del campionato 1984.

Tra i migliori della posizione nella storia della lega, dopo aver concluso una carriera lunga 13 stagioni con 1083 punt calciati e 43.992 yards conquistate in 187 partite, è tornato a Gainesville per occuparsi della Gator Boosters Inc., l'organizzazione che si occupa della raccolta fondi per finanziare il Dipartimento Atletico dell'Università, nella quale ha ricoperto il ruolo di direttore esecutivo dal 1986.

Ritiratosi dall'incarico nel 2013, pur mantenendo il forte legame con l'ateneo di Gainesville, che lo ha inserito nella University of Florida Athletic Hall of Fame già nel 1978, una volta in pensione si è dedicato alla sua seconda, grande, passione, la pittura ad olio, diventando un pittore poliedrico ed apprezzato.

7 GIORNI AL KICKOFFJOHN ELWAY, QB, 1983-1999Dopo un’ottima carriera universitaria con Stanford e la possibilità concreta...
03/09/2023

7 GIORNI AL KICKOFF

JOHN ELWAY, QB, 1983-1999

Dopo un’ottima carriera universitaria con Stanford e la possibilità concreta di diventare un giocatore professionista di baseball, viene scelto dai Colts con la prima pick assoluta del Draft NFL 1983 ma decide di non giocare per Baltimore ed ottiene di essere scambiato con Denver, diventandone il QB titolare a partire dalla seconda stagione tra i Pro; capace di guidare i Broncos a 3 Super Bowl tra il 1986 e il 1989, tutti persi, continua ad offrire ottime prestazioni anche nel decennio successivo, nonostante sia considerato da molti esperti troppo vecchio per essere ancora decisivo.

Tornato al Super Bowl nel 1997, vince le edizioni ###II e ###III, aggiudicandosi anche il premio di MVP dell'incontro dopo aver dominato gli avversari con 336 passing yds, 1 TD pass e 1 rushing touchdown nel match del 1998, quello che lo consacra definitivamente; invogliato dalla possibilità di centrare un clamoroso “three-peat”, nell'offseason del 1999 annuncia ufficialmente il suo ritiro, dopo 9 Pro Bowl e 234 match disputati, 51.475 yards lanciate, 300 TD pass, 226 intercetti, e 3.407 yards corse, 33 rushing TD; tra i primi 5 giocatori di tutti i tempi della NFL in diverse categorie, nonché considerato uno dei migliori QB nella storia della lega, è stato inserito dalla stessa nel 1990s All-Decade Team e nel 100th Anniversary All-Time Team.

Co-proprietario dei Colorado Crush, squadra che ha giocato in Arena Football League tra il 2003 e il 2008 vincendo l'ArenaBowl XIX nel 2005, dal 2011 ha ricoperto i ruoli di GM e Vicepresidente per i Denver Broncos, risultando decisivo nell'ingaggio da parte della franchigia di Peyton Manning, il tassello fondamentale per la vittoria del SB 50; diventato consulente esterno a partire dal 2022, è membro del Ring of Fame del team dal 1999, anno in cui venne anche ritirata la sua maglia numero 7.

Inserito nella College Football HoF nel 2000, nel 2004 è entrato nella Pro Football Hall of Fame.

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