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L'inesorabile destino dei ghiacciai delle Dolomiti 28.03.25 - Le aree di accumulo dei ghiacciai delle Dolomiti si trovan...
28/03/2025

L'inesorabile destino dei ghiacciai delle Dolomiti

28.03.25 - Le aree di accumulo dei ghiacciai delle Dolomiti si trovano al di sotto della linea di equilibrio glaciale alpina, pertanto, nel giro di pochi decenni si frammenteranno o spariranno. Un disequilibrio certificato da uno studio dell’Istituto di scienze polari del Cnr e dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

La ricerca, sviluppata in collaborazione con diverse istituzioni, tra le quali l’Università tecnica della Danimarca, l’Università Roma Tre, l’ARPA Veneto e l’Università del Québec a Montreal (Canada), ha utilizzato dati acquisiti con tecnologia LiDAR e da drone messi a confronto con immagini storiche rielaborate tramite algoritmi moderni. I risultati sono pubblicati su The Cryosphere...

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https://www.gazzettadiverona.it/linesorabile-destino-dei-ghiacciai-delle-dolomiti/

Nella foto. Ghiacciaio della Marmolada, comparazioni (credit: cnr.it)

Osservata la prima “pioggia quantistica” 27.03.25 - La formazione di file di gocce quantistiche in miscele di atomi ultr...
27/03/2025

Osservata la prima “pioggia quantistica”

27.03.25 - La formazione di file di gocce quantistiche in miscele di atomi ultrafreddi è stata osservata per la prima volta
nel laboratorio di Miscele Quantistiche dell’Istituto nazionale di ottica del Cnr (Cnr-Ino) di Firenze.

Il fenomeno è dovuto alla tensione superficiale che, analogamente a quanto osservato nei liquidi classici, provoca la rottura di un filamento atomico in gocce per minimizzare la superficie di interfaccia. Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori e ricercatrici del Cnr, dell’Università di Firenze e del Laboratorio europeo di spettroscopie non lineare (Lens); costituisce un passo in avanti nella conoscenza dei liquidi quantistici e nello sviluppo di nuove tecnologie “atomiche”. Alla ricerca, pubblicata su Physical Review Letters, hanno collaborato ricercatori delle Università di Bologna, di Padova e dei Paesi Baschi (UPV/EHU).

Nella fisica dei fluidi è noto che la tensione superficiale di un liquido, dovuta alle forze di coesione intermolecolari, tende a minimizzare la superficie di interfaccia. Questo meccanismo è alla base di fenomeni macroscopici come la formazione delle gocce di pioggia o delle bolle di sapone. La tensione superficiale è anche all’origine del fenomeno dell’instabilità capillare, nota anche come instabilità di Plateau-Rayleigh, per cui un sottile getto di liquido si rompe formando una sequenza di goccioline. L’instabilità capillare è un meccanismo caratteristico dei liquidi con importanti applicazioni in campo industriale, biomedico e nelle nanotecnologie...
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https://heos.it/osservata-la-prima-pioggia-quantistica/

Nella foto. Simulazione numerica dell’esperimento che riproduce la formazione di una sequenza di gocce quantistiche (credit: cnr.it)

Individuato il meccanismo di tossicità dell'erionite,  fibra killer peggiore dell'amianto17.03.25 - Gli scienziati hanno...
17/03/2025

Individuato il meccanismo di tossicità dell'erionite, fibra killer peggiore dell'amianto

17.03.25 - Gli scienziati hanno individuato un altro killer silenzioso: è l'erionite. È il risultato di uno studio congiunto condotto da Sapienza Università di Roma, Università di Genova ed ENEA. I ricercatori - nell’ambito del Partenariato Esteso RETURN e finanziato dall’UE – NextGenerationEU - hanno indagato sperimentalmente i meccanismi alla base della tossicità del minerale appartenente al gruppo delle zeoliti e relativamente diffuso sulla Terra. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul “Journal of Hazardous Materials”

L’erionite è una specie appartenente al gruppo delle zeoliti, minerali presenti principalmente in rocce vulcaniche e di ampio impiego in vari settori, dall’edilizia all’agricoltura. Sebbene le zeoliti, in generale, non siano dannose per l’uomo, l’erionite, al contrario, possiede un alto grado di tossicità per inalazione, centinaia di volte superiore a quella dell’amianto. A partire dalla metà degli anni Settanta, infatti, l’erionite è stata la causa di un’epidemia di mesotelioma pleurico maligno (MPM) in alcuni villaggi della Cappadocia (regione semi-arida della Turchia), dove le abitazioni erano costruite con materiali contenenti questo minerale...

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Nella foto. Immagine al microscopio elettronico a scansione di fibre di erionite (Credit: uniroma1.it/Paolo Ballirano)

Anidride carbonica supercritica per estrarre vitamina D da scarti di pesce azzurro14.03.25 - Sviluppato un processo a ba...
14/03/2025

Anidride carbonica supercritica per estrarre vitamina D da scarti di pesce azzurro

14.03.25 - Sviluppato un processo a basso impatto ambientale per estrarre vitamina D e Omega-3 da scarti di pesce azzurro, come sardine e sgombri, per possibili utilizzi in nuovi prodotti nutraceutici. L’attività è stata condotta da ENEA nell’ambito del progetto “VitaDwaste”, coordinato dall’Università di Camerino, che vede tra i partner anche Cnr, le università del Piemonte Orientale e di Bologna e il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria).

I prossimi passi avranno l'obiettivo di ottenere maggiori quantitativi di estratto ricco in vitamina D e acidi grassi polinsaturi (Omega-3) in modo da permettere la produzione di prodotti nutraceutici sperimentali che saranno testati in trial clinici all’Università di Bologna.

Il pesce, ed in particolare quello azzurro, costituisce una risorsa alimentare fondamentale, ricca di proteine, aminoacidi essenziali e acidi grassi polinsaturi Omega-3. Inoltre, rappresenta una buona fonte alimentare di questa vitamina per l’uomo (il 40% della popolazione europea presenta livelli insufficienti).

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Nella foto. L'apparato di estrazione supercritica su scala al Centro Ricerche ENEA di Trisaia, Basilicata (credit: enea.it)

Riciclo terre rare: l'Europa indietro sui brevetti, la Cina è il mercato più dinamico, USA e Giappone i leader tecnologi...
13/03/2025

Riciclo terre rare: l'Europa indietro sui brevetti, la Cina è il mercato più dinamico, USA e Giappone i leader tecnologici

13.03.25 - Un’accurata analisi dei dati sui brevetti dal titolo “Innovation in rare earths recycling: A quantitative and qualitative analysis of patent data", offre un’analisi approfondita sull’innovazione nel settore del riciclo delle terre rare. In questo contesto, la Cina rappresenta il mercato più attrattivo per i brevetti nel settore del riciclo delle terre rare (REE), con un numero di richieste di brevetto significativamente superiore rispetto ad altri Paesi.

A cosa servono le terre rare? Sono elementi fondamentali per la transizione digitale e la decarbonizzazione, utilizzati in tecnologie come batterie, turbine eoliche e dispositivi elettronici. Tuttavia, la loro estrazione ha un forte impatto ambientale e la catena di approvvigionamento è altamente concentrata in pochi Paesi, rendendo il riciclo una soluzione strategica per garantire un accesso sostenibile a queste risorse, per ridurre la dipendenza dalle importazioni e per limitare l’impatto ambientale dell’estrazione mineraria.

Secondo la ricerca, pubblicata in Resources Policy e condotta in Area Science Park (Riccardo Priore e Marinella Favot) e Università Milano-Bicocca (Marco Compagnoni), la Cina si conferma il mercato più dinamico nel settore del riciclo delle REE e le università cinesi risultano essere i principali attori dell’innovazione, dimostrando un forte impegno nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per il recupero di questi materiali. Gli Stati Uniti e il Giappone invece emergono come leader tecnologici, con brevetti più citati e con una maggiore protezione internazionale delle loro invenzioni, segno di un’innovazione tecnologica più avanzata e rilevante a livello globale...

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Nella foto. Mix di terre rare (credit: polito.it)

Ricostruite dimensioni e forma del corpo di Megalodon, il leggendario squalo gigante  11.03.25 - La forma del corpo, la ...
11/03/2025

Ricostruite dimensioni e forma del corpo di Megalodon, il leggendario squalo gigante

11.03.25 - La forma del corpo, la biologia e lo stile di vita del Megalodon, il leggendario squalo gigante che dominava gli oceani tra 15 e 3,6 milioni di anni fa, sono stati ricostruiti da un gruppo internazionale di ricercatori coordinati dal professor Kenshu Shimada della DePaul University di Chicago. La ricerca, pubblicata nella rivista “Palaeontologia Electronica”, ha coinvolto esperti di nove Paesi , tra cui l’Università di Pisa, unica istituzione italiana a partecipare allo studio.

Gli scienziati hanno analizzato un fossile straordinario: una colonna vertebrale parziale costituita da 141 vertebre, lunga circa 11 metri, rinvenuta in Belgio oltre un secolo fa. Lo studio delle proporzioni corporee in squali viventi ed estinti ha permesso di stimare che l’esemplare belga fosse lungo oltre 16 metri, mentre gli individui più grandi della specie avrebbero potuto superare i 24 metri, con una massa corporea di circa 94 tonnellate.

Ma la scoperta più sorprendente riguarda la forma del corpo del Megalodon. Contrariamente alle precedenti ricostruzioni che lo immaginavano come una sorta di squalo bianco “ingigantito”, il team ha ipotizzato una somiglianza maggiore con lo squalo "limone" (Negaprion brevirostris), caratterizzato da un corpo più slanciato...

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Nella foto. Immagine artistica della forma del corpo di un Megalodon di 24,3 metri di lunghezza. Nonostante la silhouette di un nuotatore sia rappresentata accanto al disegno schematico dello squalo per dare un'idea della taglia di quest'ultimo, va sottolineato che il Megalodon, specie estinta, non è coesistita con l’uomo (credit: unipi.it)

Nel cielo di Marzo: allineamento di 7 pianeti e due eclissi 01.03.25 - Il cielo di Marzo inizia con il grande allineamen...
01/03/2025

Nel cielo di Marzo: allineamento di 7 pianeti e due eclissi

01.03.25 - Il cielo di Marzo inizia con il grande allineamento planetario (28 febbraio-inizio marzo), ovvero il raro allineamento di sette pianeti del sistema solare, visibile quasi in tutto il mondo. I pianeti che daranno spettacolo sono: Saturno, Mercurio, Nettuno, Venere, Urano, Giove e Marte. Quattro di questi (Mercurio, Venere, Giove e Marte) saranno visibili ad occhio n**o, mentre per Urano e Nettuno sarà necessario un binocolo o un piccolo telescopio.

Il 5 marzo c'è la possibilità di vedere la Luna molto vicina ad Urano. Sarà illuminata al 32%. Mettersi comodi e godersi lo spettacolo: basterà puntare il telescopio nella costellazione dell'Ariete.

L'8 marzo, invece, giorno della Festa della Donna, Mercurio apparirà alla sua massima distanza a est dal Sole. Il 14 Marzo ci sarà la Luna Piena o Microluna. Il nostro satellite si troverà nella costellazione della Vergine. la Luna sarà il 4% più piccola e l'8,3% meno luminosa di una Luna Piena normale. Per questo motivo si viene chiamata anche Microluna.
Ma non è tutto. Il 14 marzo ci regala l'eclissi totale di Luna, visibile in molte parti del pianeta. In Italia, sarà visibile solo parzialmente.

Il 9 marzo, Mercurio e Venere saranno protagoniste di una intrigante congiunzione, quando si incontreranno al crepuscolo sull’orizzonte occidentale nella costellazione dei Pesci...

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Nella foto. Immagine artistica allineamento 7 pianeti nel mese di Marzo 2025 (credit: Stellarium)

Osservata acqua liquida su alcune dune marziane27.02.25 - La comparsa stagionale di acqua su alcune dune marziane potreb...
27/02/2025

Osservata acqua liquida su alcune dune marziane

27.02.25 - La comparsa stagionale di acqua su alcune dune marziane potrebbe essere stata osservata per la prima volta allo stato liquido. I dati scientifici sono contenuti nello studio “Geomorphological Observations and Physical Hypotheses About Martian Dune Gullies” condotto da un gruppo di ricercatori dall'’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e recentemente pubblicato sulla rivista Geoscience di MDPI (Multidisciplinary Digital Publishing Institute).

Almeno 3,7 miliardi di anni fa, Marte presentava un’atmosfera molto più densa di quella attuale e ospitava laghi e oceani. Nel tempo, gran parte dell’atmosfera del pianeta è andata perduta, rendendo quasi impossibile, a causa della bassissima pressione atmosferica, la presenza di acqua liquida stabile sulla sua superficie.
La ricerca condotta dall’INGV ha analizzato il versante sottovento della duna Russell, la più grande delle dune formate dal vento all’interno dell’omonimo cratere marziano, concentrandosi sul comportamento dell’acqua in condizioni atmosferiche di temperatura e pressione del Pianeta Rosso...

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Nella foto. L’immagine al centro mostra il versante sottovento della più grande delle dune formate dal vento all’interno del cratere Russel. Su questo versante si vedono le tracce dei cosiddetti “calanchi lineari”. In cima al pendio si osserva una possibile sorgente costituita dalla brina (ingrandimento B). La superficie del pendio è ondulata lateralmente e quando i canali svoltano nella direzione del polo (restando nella penombra) si osservano tracce di umidità assorbita dalla sabbia (ingrandimento U). Quando invece un canale svolta nella direzione della luce (ingrandimento V) si assiste all’immediata evaporazione dell’acqua che si era conservata liquida fino a quel punto. Sullo stesso versante si possono osservare diversi fenomeni simili a slavine che tracciano o deformano i canali (come evidenziato nel cerchio) e al termine dei canali è possibile trovare dei grossi blocchi di ghiaccio arrotondati (ingrandimento G) che possono raggiungere le dimensioni di una piccola automobile. (credit: NASA/JPL-Caltech/UArizona; ingv.it)

VIII secolo a.C., Ischia: comunità cosmopolita con tante donne immigrate25.02.25 - Il primo insediamento greco nel Medit...
25/02/2025

VIII secolo a.C., Ischia: comunità cosmopolita con tante donne immigrate

25.02.25 - Il primo insediamento greco nel Mediterraneo occidentale è avvenuto nell’VIII secolo a.C. nell’isola vulcanica di Ischia che ben presto diventò un vero emporio di convivenza tra comunità locali, greci e fenici. Lo rivela uno studio dal titolo Where Typhoeus lived. 87Sr/86Sr Analysis of Human Remains in the Volcanic Environment of the First Greek Site in the Western Mediterranean (Pithekoussai, Italy), pubblicato sulla rivista scientifica “iScience”, condotto da un gruppo internazionale di ricerca, coordinato da Melania Gigante del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova. Gli studiosi hanno analizzato i resti umani della necropoli di Pithekoussai a Ischia dimostrando la complessità delle interazioni culturali e biologiche in questo sito chiave per lo studio della nascita della Magna Grecia.

Il patrimonio archeologico di Ischia offre una visione unica sulle dinamiche della mobilità umana e delle interazioni bioculturali agli albori della Magna Grecia durante il "Mediterraneo dell’Età del Ferro" (tra l’VIII e il VII secolo a.C.). Lo studio si basa sull’analisi degli isotopi dello stronzio di denti e ossa di individui sepolti nella necropoli di Pithekoussai, molti dei quali sono stati identificati come immigrati fin dai tempi più antichi...

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https://heos.it/viii-secolo-a-c-ischia-comunita-cosmopolita-con-tante-donne-immigrate/

Nella foto. Schema grafico della ricerca (credit: Gigante/Uniroma1.it)

Il circolo vizioso della mobilità sanitaria da Sud a Nord  24.02.25 - Oltre mezzo milione di italiani si sono spostati p...
24/02/2025

Il circolo vizioso della mobilità sanitaria da Sud a Nord

24.02.25 - Oltre mezzo milione di italiani si sono spostati per cure mediche dalle regioni meridionali a quelle settentrionali nel 2019. I dati sono contenuti in uno studio dell’Università di Pisa pubblicato sulla rivista Papers in Regional Science. In quell'anno lo spostamento dei pazienti da Sud a Nord ha generato un flusso di danaro pari a 3,7 miliardi di euro.

La ricerca è stata condotta da Giovanni Carnazza, ricercatore del dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa, in collaborazione con Raffaele Lagravines, Paolo Liberati e Irene Torrini rispettivamente delle Università di Bari, Roma Tre e Bocconi.

Il gruppo di studiosi ha analizzato il fenomeno della mobilità sanitaria in Italia dal 2002 al 2019. Dai risultati emerge che il Sud è il principale esportatore di pazienti e che il Nord è il grande beneficiario delle risorse sanitarie.
Le regioni più colpite dalla "fuga sanitaria" sono Calabria, Campania e Puglia, che perdono ingenti somme di denaro per coprire le spese dei propri cittadini curati altrove. Al contrario, regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto si confermano tra le destinazioni più richieste, con guadagni superiori ai 300 milioni di euro annui. Il Centro si colloca in una posizione intermedia: Toscana e il Lazio sono attrattive, mentre altre regioni come l'Umbria e le Marche hanno un saldo più in equilibro...

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Primo Piano Il circolo vizioso della mobilità sanitaria da Sud a Nord Febbraio 24, 2025 9 WhatsApp Medici all'interno di una sala operatoria nel nord Italia (credit: corriere.it) 24.02.25 – Oltre mezzo milione di italiani si sono spostati per cure mediche dalle regioni meridionali a quelle setten...

Ai raggi X i papiri di Ercolano per ricostruire il pensiero del filosofo stoico Crisippo di Soli19.02.25 - Al via il pro...
19/02/2025

Ai raggi X i papiri di Ercolano per ricostruire il pensiero del filosofo stoico Crisippo di Soli

19.02.25 - Al via il progetto per la ricostruzione sistematica del pensiero del filosofo stoico Crisippo di Soli (Cilicia, Turchia, III secolo a.C.), figura chiave nello sviluppo della logica, della fisica e dell’etica nella nostra tradizione filosofica. L’iniziativa si svilupperà al Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, attraverso una collaborazione internazionale tra studiosi e istituzioni di prestigio. Il progetto è sostenuto con due milioni di euro dalla Commissione Europea attraverso l’ERC-Consolidator Grant APATHES. La task force interdisciplinare, guidata dalla cattedra di Papirologia del prof. Christian Vassallo, coinvolgerà l’Università Wien, la Transylvania University ( Lexington, Kentucky, USA) e l’Université Laval (Québec, Canada).

L’obiettivo principale sarà la realizzazione della prima edizione moderna del trattato Sulla Provvidenza di Crisippo, un'opera in almeno cinque libri, di cui si conservano quasi esclusivamente testimonianze indirette. I due papiri di Ercolano - il PHerc. 1421 e il PHerc. 1038 - trasmettono rispettivamente i libri I e II del trattato e rappresentano gli unici manoscritti pervenuti; sono conservati nell’Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale di Napoli "Vittorio Emanuele III".

Grazie all’impiego delle più avanzate tecniche di decifrazione dei manoscritti, gli studiosi analizzeranno i due testi con esperimenti di macro-fluorescenza a raggi X a scansione, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (CNR-ISPC) di Napoli...

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Nella foto. Frammento del papiro PHerc. 1038, cr.1 (credit: unito.it)

Campi elettrici pulsati per una nuova tecnologia antibatterica14.02.25 - Brevettato da ENEA un innovativo sistema di cam...
14/02/2025

Campi elettrici pulsati per una nuova tecnologia antibatterica

14.02.25 - Brevettato da ENEA un innovativo sistema di campi elettrici pulsati che elimina velocemente i microrganismi nocivi bucandone la membrana. Per l’uso in esclusiva del brevetto, ENEA ha creato lo spin-off AR-IOS con l'obiettivo sviluppare un prototipo a basso consumo di energia capace di uccidere batteri, lieviti e muffe negli alimenti freschi senza alterarne la qualità.

La tecnologia può essere applicata a diversi settori, tra cui quello agroalimentare, dove consentirebbe di garantire, a minori costi produttivi, prodotti con caratteristiche organolettiche eccellenti. Il sistema è basato su campi elettrici pulsati (PEF - Pulsed Electric Field) che alterano temporaneamente le membrane cellulari senza riscaldarle, consentendo di estrarre molecole target dalle cellule, oltre che inattivare microrganismi dannosi negli alimenti...

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https://heos.it/campi-elettrici-pulsati-per-una-nuova-tecnologia-antibatterica/

Nella foto. Brevettata da ENEA una innovativa tecnologia antibatterica per alimenti (credit: enea.it)

Il telescopio sottomarino KM3NeT rivela il neutrino più energetico mai osservato13.02.25 - Tracciato dal rivelatore ARCA...
13/02/2025

Il telescopio sottomarino KM3NeT rivela il neutrino più energetico mai osservato

13.02.25 - Tracciato dal rivelatore ARCA del telescopio sottomarino per neutrini KM3NeT uno straordinario evento, compatibile con un neutrino dell’energia stimata di circa 220 PeV (220 x 1015 elettronvolt o 220 milioni di miliardi di elettronvolt). Il neutrino è stato denominato KM3-230213A. È il più energetico mai osservato e fornisce la prima prova che nell’universo vengono prodotti neutrini di energie così elevate.

La Collaborazione scientifica internazionale KM3NeT ha riportato i dettagli di questa fantastica scoperta in un articolo pubblicato su Nature, e nel corso di un evento trasmesso in diretta dalle sedi dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, tra i fondatori e principali contributori del progetto, a Roma, del CNRS Centre National de la Recherche Scientifique a Parigi e di Nikhef National Institute for Subatomic Physics ad Amsterdam.

L'inedito messaggero cosmico arriva da territori ancora inesplorati dell’universo ad alta energia. È il regno di eventi cataclismatici, come l’accrescimento di buchi neri supermassicci al centro delle galassie, di esplosioni di supernova, di lampi di raggi gamma, tutti fenomeni ancora non completamente compresi. Questi potenti acceleratori generano flussi di particelle chiamati raggi cosmici. I raggi cosmici di più alta energia possono interagire con la materia o con i fotoni attorno alla sorgente, per produrre neutrini e fotoni. Oppure, viaggiando nello spazio, possono interagire anche con i fotoni della radiazione cosmica di fondo a microonde che permea l’universo fin dai suoi albori, dando origine ai cosiddetti "neutrini cosmogenici" estremamente energetici.

I neutrini sono tra le particelle elementari più misteriose. Hanno una massa piccolissima, quasi nulla, non hanno carica elettrica e interagiscono solo debolmente con la materia. Per queste loro caratteristiche sono messaggeri cosmici molto speciali, in grado di arrivare da molto lontano e indicarci la direzione della loro sorgente, e quindi di portare fino a noi informazioni uniche sui fenomeni astrofisici più energetici, consentendoci di esplorare i confini più remoti dell’universo...

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Nella foto. Una delle unità di rilevamento di KM3NeT mentre viene calata per raggiungere il fondale marino (credit: km3net.org)

12.02.25 - Il collegamento tra intestino di modelli animali e cervello nella malattia di Alzheimer è stato dimostrato ut...
12/02/2025

12.02.25 - Il collegamento tra intestino di modelli animali e cervello nella malattia di Alzheimer è stato dimostrato utilizzando tecniche avanzate di imaging a raggi X. La ricerca è guidata dall’Istituto di Nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) sede secondaria di Roma, condotta in collaborazione con l'European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble e l’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano.

Questa tecnica innovativa ha permesso di ottenere immagini tridimensionali dell'intestino con una risoluzione e una qualità senza precedenti: la nitidezza ottenuta ha rivelato dettagli morfologici mai osservati prima, portando alla luce alterazioni a livello cellulare e strutturale nell'intestino in presenza di Alzheimer. Lo studio è descritto sulla rivista Science Advances: si tratta di una scoperta significativa, in quanto evidenzia per la prima volta un legame diretto tra questa malattia neurodegenerativa e specifiche modifiche morfologiche e cellulari a livello intestinale...

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Nella foto. Immagine dettagliata dell'intestino, distinguendo e quantificando le cellule immunitarie (gialle e blu) presenti (credits: Alessia Cedola Cnr-Nanotec)

Euclide inizia col botto: scopre un anello di Einstein a 590 milioni di anni luce dalla Terra10.02.25 - Un fantastico an...
10/02/2025

Euclide inizia col botto: scopre un anello di Einstein a 590 milioni di anni luce dalla Terra

10.02.25 - Un fantastico anello nel nostro cortile cosmico. Euclide, il detective dell'Universo oscuro dell'Agenzia spaziale europea (Esa), è decollato per la sua missione di sei anni per esplorare l'Universo oscuro il 1° luglio 2023. Prima che la navicella spaziale potesse iniziare la sua indagine, il team di scienziati e ingegneri sulla Terra ha dovuto assicurarsi che tutto funzionasse correttamente. Durante questa prima fase di test, a settembre 2023, Euclide ha inviato alcune immagini sulla Terra. Erano deliberatamente fuori fuoco, ma in un'immagine sfocata, lo scienziato italiano dell'archivio Euclide, Bruno Altieri, ha visto un accenno di un fenomeno molto speciale e ha deciso di dare un'occhiata più da vicino...

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https://heos.it/euclide-inizia-col-botto-scopre-un-anello-di-einstein-a-590-milioni-di-anni-luce-dalla-terra/

Nella foto. Primo piano dell'anello di Einstein attorno alla galassia NGC 6505 (credit: esa.int)

I pianeti nel cielo di Febbraio 202504.02.25 - In questo mese di Febbraio sono visibili in cielo gli otto pianeti del Si...
04/02/2025

I pianeti nel cielo di Febbraio 2025

04.02.25 - In questo mese di Febbraio sono visibili in cielo gli otto pianeti del Sistema Solare. Per Urano e Nettuno però ci vuole un buon binocolo o un piccolo telescopio. Più difficile da vedere è Mercurio data la sua vicinanza al Sole. Protagonista delle notti di Febbraio è Saturno ma fino a metà mese, visibile a ovest dopo il tramonto. Altro primo attore è Marte, il Rosso, che sarà visibile per tutto il mese nella costellazione dei Gemelli. Anche Giove incanta nella costellazione del Toro, ma solo nella prima parte della notte. Il pianeta più luminoso del mese resta Venere, affascinante come sempre. Si fa vedere per tutto il mese; domina il cielo verso sud sud-ovest subito dopo il tramonto. Da non perdere, infine, l'appuntamento serale verso le 20 del 9 febbraio (tra l'altro anniversario della Repubblica Romana del 1849 di Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi, Carlo Armellini) con Marte e la Luna...

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Nella foto. Simulazione: 9 febbraio - Marte e la Luna vicini nella costellazione dei Gemelli (credit: inaf.it)

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