Direttore responsabile / Editor in chief: Roberto Lambarelli
Co-Direttore / Co-editor: Daniela Bigi
Redazione / Editorial Staff: Ilaria Bacci, Tabea Badami
Traduzioni / Translations: Emanuela Nicoletti
Collaboratori alla redazione / Contributors: Alessia Coppolino, Tommaso Lambarelli
1993. Una nuova rivista di arte
Fu lapidale un critico efferato domandandoci, al debutto di "Arte e Critica", se s
i sentisse davvero il bisogno di un'altra rivista d'arte. Era l'inizio degli anni Novanta, a noi sembrava ci fosse la più pregnante urgenza di discutere alcune questioni nodali in seno all'arte contemporanea. Una prima urgenza l'avevamo espressa fin dal titolo, "Arte e Critica", invocando la critica appunto (se lo avessimo pensato qualche anno dopo avremmo dovuto dire "Arte e Curatela"?) e non per interrogarci sul suo statuto ma semplicemente per rintracciarla nei luoghi in cui essa si esercita. Una seconda urgenza la individuammo nei rapporti tra la produzione artistica e le istituzioni: l'Accademia, l'Università, gli Assessorati, i Musei, i Centri e le Gallerie civiche. Un'altra nell'urgenza dei rapporti tra arte, collettività e ambiente, e nella mancata unità con l'architettura e il design. Un'altra ancora, nella dimensione formativa degli artisti. E ancora sul sistema dell'arte in Italia e nel mondo. Eravamo convinti, lo siamo ancora, che di ragioni per fare "Arte e Critica" ne avevamo tante. E dal momento che tali istanze sono ancora attive, continuiamo a rispondere a quella domanda con maggiore convincimento, alzando la soglia della nostra attenzione sulle politiche culturali in atto.
1993. A new art magazine
A rather brutal critic was really hard on us when, at the start of "Arte e Critica", he asked if there was any real need for another art magazine. It was the early 90s, and it seemed to us that there was a strong urgency to talk about some crucial questions at the heart of contemporary art. A first urgency we had already expressed in the title, "Arte e Critica"/"Art and Criticism" namely regarding criticism (if we had thought of it some years later, should we have said "Arte e Curatela"/"Art and Curatorship"?) and this not in order to enquire into its statute, but simply to trace it in the places it is practiced. We pinpointed a second urgency in the relationship between artistic production and institutions: Academy, University, Arts Councils, Museums, Centres and Public Galleries. A third urgency emerged in the separation between the academic world and the art world. Another one, in the need for relationships between art, community and environment, and in the absent unity with architecture and design. A further one, in the educational dimension of the artists. And again, concerning the art system in Italy and in the world. We were convinced, and we still are, that we had many reasons to publish "Arte e Critica". And since these instances are still on-going, we continue answering that question with a stronger conviction, raising our attention even further toward current cultural policies.