31/08/2024
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Sherlock Holmes è ancora oggi uno dei personaggi più popolari della storia della letteratura, secondo alcune fonti quello che vanta più trasposizioni cinematografiche. Tanti sono anche i romanzi apocrifi, più o meno fedeli all'originale.
La prima uscita della nostra collana "La Torre Nera" sarà proprio un omaggio al buon vecchio Sherlock, ma ne parleremo a tempo debito. Ora bando alle ciance e scopriamo dieci tra le innumerevoli curiosità su Sherlock Holmes 😉
1 - Il nome:
Secondo gli appunti di Arthur Conan Doyle, il nome originale per Holmes non era Sherlock, ma Sherrinford. Per fortuna, Conan Doyle era un grande appassionato - e buon giocatore - di cricket, e un celebre atleta dell'epoca si chiamava proprio Sherlock. Da qui il provvidenziale cambio di nome.
La squadra per cui giocava Conan Doyle, invece, era del quartiere Marylebone di Londra, lo stesso dove è situata Baker Street.
2 - Il flop dell'esordio:
Doyle scrisse "Uno studio in rosso" mentre stava esercitando la professione di medico a Portsmouth. I clienti erano pochi e Arthur ammazzava il tempo scrivendo. Tuttavia, moltissimi editori lo scartarono. Il racconto venne infine pubblicato dalla rivista "Beeton’s Christmas Annual", ma passò inosservato.
Il romanzo era però finito tra le mani di Joseph Stoddart, affermato editore del "Lippincott’s Monthly Magazine". Stoddart, durante una cena, convinse Doyle a scrivere un nuovo romanzo con lo stesso protagonista, ipotizzando di dar vita a una serie.
Alla stessa cena era presente anche Oscar Wilde, che accettò di scrivere per la stessa rivista il suo unico romanzo: "Il ritratto di Dorian Gray".
3 - Il deerstalker, il cappello di Sherlock Holmes:
Uno dei segni distintivi del detective è il celebre cappello da caccia inglese (deerstalker). Nei romanzi, però, non si fa cenno al curioso copricapo.
L’origine del fraintendimento sta nelle illustrazioni che apparvero sulla rivista "Strand", che ospitò i racconti di Doyle dal 1891 e che diede loro la grande popolarità. L'autore Sidney Paget (disegnatore dell'illustrazione di questo post), aveva utilizzato il cappello da caccia nei racconti ambientati nella campagna inglese, ma solo in base a una sua scelta.
4 - Elementare, Watson (?):
Può sorprendere, ma la frase più celebre dell'investigatore, ovvero "elementare, Watson", non viene mai pronunciata nei romanzi di Conan Doyle. Certo, Sherlock non mancava di dimostrare la sua superiorità rispetto al suo sodale o agli agenti di Scotland Yard, o verso chiunque, in verità, né di definire "elementari" certe trovate. Tuttavia, l'iconica frase fu coniata dallo scrittore umoristico inglese P.G. Wodehouse, nel romanzo datato 1915 “Psmith giornalista”.
5 - Il 221B di Baker Street:
Tutti sanno che l'abitazione di Sherlock Holmes e di John Watson si trova a Londra, al 221B di Baker Street, al punto che spesso lettere venivano indirizzate lì, credendo che il personaggio esistesse realmente. Il museo che ospita la "casa" di Holmes è però situata all'indirizzo sbagliato: l’ingresso espone il numero corretto, il 221B, che è anche il suo civico ufficiale, ma l’edificio si trova tra il 237 e il 241, piazzandosi fisicamente al 239.
Inoltre, quando Doyle scrisse i primi libri, la via infatti arrivava fino al civico 85. Negli anni ‘30 venne ampliata e al 221B si installó la banca "Abbey Road Building Society". In seguito fu apposta una targhetta col nome di Holmes, e a fianco, al numero 239, fu costruito il museo dedicatogli.
6 - La morte di Sherlock Holmes:
Questa è un po' più risaputa, almeno agli appassionati.
Conan Doyle non ne poteva più di Holmes: nel racconto "L’Ultima Avventura" (The final problem) fa morire il protagonista, annegandolo nelle cascate di Reichenbach nelle Alpi svizzere insieme al suo nemico, il Professor Moriarty. Le proteste dei fan furono talmente vibrate che Doyle fu costretto a farlo resuscitare nel racconto "L’avventura della Casa vuota", usando l'espediente del governo che lo fa credere morto per esigenze di stato.
7 - Il rapporto col sovrannaturale:
Sherlock Holmes ha un rapporto totalmente razionalista con la realtà, è la sua forza. Lo ribadisce anche nei suoi casi più misteriosi, come ne "Il Mastino dei Baskerville". Diverso il discorso per Conan Doyle, che negli ultimi anni fu addirittura un fervente seguace delle discipline spiritiste.
8 - Alcuni (tra i tanti) omaggi:
Molti sono i tributi a Sherlock Holmes, alcuni davvero celebri.
Il dottore Gregory House di "Dr. House" è ispirato al detective, con cui condivide le deduzioni, l’intuito, il carattere cinico e il sarcasmo. Nella serie, House abita al 221B di Baker Street.
Basil, topo-detective della Disney, richiama il modo di vestire dei primi film di Sherlock Holmes, e il suo è un omaggio all’attore Basil Rathborn, il più celebre interprete di Holmes.
Un altro illustre omaggio è celato ne "Il nome della rosa" di Umberto Eco, celebre estimatore della saga di Doyle. Il protagonista, Guglielmo da Baskerville, oltre a citare il famoso mastino, eredita da Sherlock il metodo deduttivo. La struttura del romanzo è inoltre ricalcata su quella dei romanzi di Holmes, con il meccanismo giallo e la voce narrante dell'aiutante. Ah, anche il nome di quest'ultimo, il giovane novizio Adso da Melk, cita un personaggio sherlockiano, la signora Hudson.
9 - La voce narrante:
Come detto, la voce narrante è quella del dottor Watson. Questa scelta permise a Doyle di creare più mistero attorno al protagonista e alle sue intuizioni, che puntualmente suscitavano l'ammirato stupore del dottore. Esistono però alcuni racconti narrati in prima persona da Holmes, tra cui "L’avventura della criniera del leone" e "L’avventura del soldato sbiancato."
10 - Gli apocrifi:
Caso raro, dovuto anche ai diritti d'autore scaduti e alla popolarità del personaggio, gli apocrifi di Sherlock Holmes continuano a fioccare. Per apocrifo si intende un romanzo o un racconto che rievoca le stesse atmosfere, con gli stessi personaggi e cliché, ma scritto da autori diversi, anche contemporanei.
(Messaggio promozionale 😉)
Come detto, la prima uscita de "La Torre Nera" sarà proprio a tema Sherlock Holmes e nei prossimi giorni inizieremo a darvi qualche indizio. E sennò che giallo sarebbe?