30/04/2022
📅Oggi nel 1975, con la caduta di Saigon, ebbe fine la guerra in Vietnam, uno dei conflitti più controversi e cruenti che ha segnanto quasi 20 anni di storia.
📌Le tensioni in Indocina iniziarono nel 1961 sotto il presidente Kennedy, in piena guerra fredda: diviso all’altezza del 17° parallelo tra il Nord comunista e il Sud filoamericano, il Vietnam era attraversato dalle guerriglie comuniste contro il Sud, a cui gli americani avevano sempre risposto inviando armi e denaro a Saigon. Tuttavia, proprio all’inizio del suo mandato, nei primi anni Sessanta, Kennedy decise di autorizzare la partenza per il Paese di un corpo di spedizione militare.
📌L'inasprimento della tensione avvenne sotto il presidente Johnson: nel 1964 crebbe costantemente il numero dei soldati americani impegnati nella difesa del Vietnam del Sud, fino a raggiungere il mezzo milione di unità intorno al 1967. Seguirono scontri nella giungla con i vietgong, bombardamenti aerei, massacri civili, uso del na**lm.
📌L'un'escalation di violenza che portò alla nascita di un acceso movimento d'opinione contrario alla guerra. Negli Usa il movimento partì dagli studenti universitari che coinvolse rapidamente fasce sempre più ampie della popolazione. A rafforzarlo erano le drammatiche immagini provenienti dall’Asia, diffuse dalla televisione in tutte le case, e il numero dei morti, che cresceva senza sosta: nel complesso, gli Stati Uniti avrebbero registrato al termine del conflitto circa 50 000 perdite.
📌Nel 1968 furono sospesi i bombardamenti sul Vietnam del Nord e avviate le trattative di pace a Parigi che si conclusero, soltanto nel 1973, sotto il presidente Nixon, dopo l’allargamento della guerra al Laos e alla Cambogia, invasi dagli Stati Uniti per bloccare i rifornimenti ai guerriglieri Viet Cong che operavano nel Vietnam del Sud. Lo Stato fu ufficialmente unificato, dopo l’occupazione del 1975 di Saigon da parte dei Viet Cong, sotto le bandiere del comunismo nel giugno del 1976.