L'Arena di Pola

L'Arena di Pola Mensile di attualità, storia e cultura giuliano-dalmata – Organo dell’Associazione. Italiani di FVG 12/95.

AIPI - LCPE ODV
ASSOCIAZIONE ITALIANI DI POLA E ISTRIA -
LIBERO COMUNE DI POLA IN ESILIO, ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO
(NUOVA DENOMINAZIONE DALL'OTTOBRE 2020)
A seguito del “Trattato di Pace”, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947, la quasi totalità dei Cittadini di Pola, capoluogo dell’Istria, abbandonò la sua Città per una scelta di libertà ed un atto d’amore verso la Madrepatria, volendo dimostr

are, assieme ad altri 300.000 Istriani, Fiumani e Dalmati, l’italianità loro e della terra natia. Esponenti di tutte le Comunità degli Esuli di Pola, comunque organizzate e sparse dopo l’esodo per le contrade d’Italia e del mondo, facendosi partecipi della volontà liberamente espressa dai loro Concittadini, nel febbraio del 1967 -ventennale del “Diktat” che strappò la loro Città all’Italia - costituirono l’Associazione “LIBERO COMUNE DI POLA IN ESILIO”. L’Associazione si ispira ai principi della legge 266/91, del decreto legislativo 460/97 e della L.R.

17/08/2023
Buon compleanno Arena! Leggi il sommario del numero di luglio e se sei abbonato, leggi tutto online! http://arenadipola....
04/08/2023

Buon compleanno Arena!
Leggi il sommario del numero di luglio e se sei abbonato, leggi tutto online! http://arenadipola.it/

SOSTIENI LA NOSTRA ASSOCIAZIONE E L'ARENA DI POLA.NON TI COSTA NULLA.Donare è semplice, ti basterà:Firmare nel primo riq...
13/06/2023

SOSTIENI LA NOSTRA ASSOCIAZIONE E L'ARENA DI POLA.
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Firmare nel primo riquadro della tua dichiarazione dei redditi "Sostegno degli Enti del Terzo settore e delle Onlus iscritte all'anagrafe" e inserire sotto la tua firma il codice fiscale di AIPI-LCPE:
90068810325

Scopri i dettagli e scarica il promemoria:
http://arenadipola.it/index.php/1211-5xmille

12/06/2023

Nella Sala del Consiglio comunale di Trieste si è tenuta stamane la celebrazione ufficiale della “Giornata della liberazione della città di Trieste dall’occupazione jugoslava”, organizzata dall’Amministrazione comunale in ottemperanza alla deliberazione della Giunta comunale approvata il 2...

Conferimento benemerenza "ISTRIA TERRA AMATA" al prof. Gianni Oliva.
11/06/2023

Conferimento benemerenza "ISTRIA TERRA AMATA" al prof. Gianni Oliva.

11/06/2023

Coro di Lino Mariani

Tutti vicini nel parco delle vittime di Vergarolla
11/06/2023

Tutti vicini nel parco delle vittime di Vergarolla

11/06/2023

Santa Messa in Duomo

11/06/2023

La migliore in campo. La nostra presidente Graziella.

10/06/2023

Grion ha perso 4 a 1ma con onore. La premiazione

10/06/2023

Secondo tempo...

10/06/2023

Partida de balon: f.g. Grion Pola per aipi-lcpe - Mosaico Istriano per cni-in-Istria

Foiba di Vines. Noi de L'Arena oggi siamo qui
10/06/2023

Foiba di Vines. Noi de L'Arena oggi siamo qui

Si sta svolgendo in questi giorni il 66⁰ raduno degli Esuli da Pola, organizzato dalla nostra associazione aipi-lcpe. Questa mattina siamo partiti per andare a rendere omaggio alle vittime della foiba di Vines. La foiba di Vines o foiba o fossa dei Colombi, conosciuta anche come foiba di Goglia (in dialetto locale croato ciacavo: jama Golji), è una foiba abissale, una cavità carsica puteiforme di origine naturale.

Dopo una camminata nel bosco, seguendo un sentiero segnalato giorni prima dai nostri bravi e previdenti consiglieri, abbiamo raggiunto il posto. Le fotografie non riescono a rendere molto, soprattutto non rendono l'emozione provata. La nostra presidente Graziella ha portato un mazzo di rose rosse, che ognuno di noi ha lanciato nella strapiombo. È seguito un minuto di silenzio in cui ognuno ha potuto mandare una preghiera.

Difficile comprendere come il male degli uomini in quegli anni sia riuscito sovrastare la tranquillità di quel posto.

La foiba, che si trova su una collinetta, presenta un ingresso a strapiombo (all'inizio profonda 146 m, poi prosegue dopo un piano terrazzo, inclinato e roccioso, fino alla profondità di 226 m). Si presenta con un'imboccatura, nell'orlo a forma un po' ovale, dalle seguenti dimensioni: una larghezza di circa 8 o 10 metri e una lunghezza di circa 15 o 16 metri; tutta l'area dell'apertura è delimitata da un cavo metallico una rete, per segnalare il pericolo e garantire sicurezza.

Questa foiba deve il suo nome al fatto che nei suoi anfratti si rifugiavano spesso dei colombacci. Essi, per un certo periodo verso la fine del 1943, non vi si rifugiarono più, a causa dell'acre odore di ca****re proveniente dai corpi gettati nelle profondità di questa voragine, odore che facilitò anche il ritrovamento dei resti mortali. Nel dialetto locale croato ciacavo la Foiba dei Colombi, detta anche di Faraguni, è soprannominata Gospetova Jama o Gospe Jama, che significa Grotta della Signora o della Madonna, e si trova in località Faraguni nei pressi della frazione di Vines (in croato: Vinež), che fu prima parte del Comune di Arsia e oggi di quello di Albona, nell'Istria sud-orientale oggi croata, a circa 3 km dal centro albonese.

Da questa foiba vennero recuperati, tra il 16 e 25 ottobre del 1943, i resti umani di ben 84 corpi (72 italiani, di cui 6 donne, secondo altra fonte solo 3 donne, e 12 militari tedeschi). Delle vittime, 51 furono inizialmente riconosciute. In questa foiba, alcune vittime furono gettate verosimilmente ancora vive. Gli assassinati, furono anche precipitati con una pietra legata con un filo di ferro alle mani; oppure legati tra loro in modo tale che una sola vittima colpita da un'arma da sparo trascinasse nel fondo della foiba il proprio compagno di sventura ancora vivo allacciato a lui. Furono poi lanciate dagli esecutori criminali delle bombe a mano dentro la foiba, al fine di causare dei crolli delle pareti della voragine, per facilitare forse la decomposizione dei corpi, rendendo così impossibile il loro eventuale riconoscimento successivo. Le vittime furono estratte, con l'appoggio saltuario della squadra di soccorso delle miniere della Società Anonima Carbonifera Arsa, dalla squadra dei vigili del fuoco di Pola, guidata dal sottufficiale Maresciallo Arnaldo Harzarich, del 41º Corpo di Stanza a Pola, Ufficio del Governo Militare Alleato. La scoperta di questa foiba, come luogo di esecuzione e sepoltura, si deve alla segnalazione di un certo Monti di Albona. Unici superstiti sopravvissuti da questa foiba furono Giovanni Radeticchio e Graziano Udovisi, che come testimoni raccontarono il fatto.

Si sta svolgendo in questi giorni  il 66⁰ raduno degli Esuli da Pola, organizzato dalla nostra associazione aipi-lcpe. Q...
10/06/2023

Si sta svolgendo in questi giorni il 66⁰ raduno degli Esuli da Pola, organizzato dalla nostra associazione aipi-lcpe. Questa mattina siamo partiti per andare a rendere omaggio alle vittime della foiba di Vines. La foiba di Vines o foiba o fossa dei Colombi, conosciuta anche come foiba di Goglia (in dialetto locale croato ciacavo: jama Golji), è una foiba abissale, una cavità carsica puteiforme di origine naturale.

Dopo una camminata nel bosco, seguendo un sentiero segnalato giorni prima dai nostri bravi e previdenti consiglieri, abbiamo raggiunto il posto. Le fotografie non riescono a rendere molto, soprattutto non rendono l'emozione provata. La nostra presidente Graziella ha portato un mazzo di rose rosse, che ognuno di noi ha lanciato nella strapiombo. È seguito un minuto di silenzio in cui ognuno ha potuto mandare una preghiera.

Difficile comprendere come il male degli uomini in quegli anni sia riuscito sovrastare la tranquillità di quel posto.

La foiba, che si trova su una collinetta, presenta un ingresso a strapiombo (all'inizio profonda 146 m, poi prosegue dopo un piano terrazzo, inclinato e roccioso, fino alla profondità di 226 m). Si presenta con un'imboccatura, nell'orlo a forma un po' ovale, dalle seguenti dimensioni: una larghezza di circa 8 o 10 metri e una lunghezza di circa 15 o 16 metri; tutta l'area dell'apertura è delimitata da un cavo metallico una rete, per segnalare il pericolo e garantire sicurezza.

Questa foiba deve il suo nome al fatto che nei suoi anfratti si rifugiavano spesso dei colombacci. Essi, per un certo periodo verso la fine del 1943, non vi si rifugiarono più, a causa dell'acre odore di ca****re proveniente dai corpi gettati nelle profondità di questa voragine, odore che facilitò anche il ritrovamento dei resti mortali. Nel dialetto locale croato ciacavo la Foiba dei Colombi, detta anche di Faraguni, è soprannominata Gospetova Jama o Gospe Jama, che significa Grotta della Signora o della Madonna, e si trova in località Faraguni nei pressi della frazione di Vines (in croato: Vinež), che fu prima parte del Comune di Arsia e oggi di quello di Albona, nell'Istria sud-orientale oggi croata, a circa 3 km dal centro albonese.

Da questa foiba vennero recuperati, tra il 16 e 25 ottobre del 1943, i resti umani di ben 84 corpi (72 italiani, di cui 6 donne, secondo altra fonte solo 3 donne, e 12 militari tedeschi). Delle vittime, 51 furono inizialmente riconosciute. In questa foiba, alcune vittime furono gettate verosimilmente ancora vive. Gli assassinati, furono anche precipitati con una pietra legata con un filo di ferro alle mani; oppure legati tra loro in modo tale che una sola vittima colpita da un'arma da sparo trascinasse nel fondo della foiba il proprio compagno di sventura ancora vivo allacciato a lui. Furono poi lanciate dagli esecutori criminali delle bombe a mano dentro la foiba, al fine di causare dei crolli delle pareti della voragine, per facilitare forse la decomposizione dei corpi, rendendo così impossibile il loro eventuale riconoscimento successivo. Le vittime furono estratte, con l'appoggio saltuario della squadra di soccorso delle miniere della Società Anonima Carbonifera Arsa, dalla squadra dei vigili del fuoco di Pola, guidata dal sottufficiale Maresciallo Arnaldo Harzarich, del 41º Corpo di Stanza a Pola, Ufficio del Governo Militare Alleato. La scoperta di questa foiba, come luogo di esecuzione e sepoltura, si deve alla segnalazione di un certo Monti di Albona. Unici superstiti sopravvissuti da questa foiba furono Giovanni Radeticchio e Graziano Udovisi, che come testimoni raccontarono il fatto.

Assemblea Generale dei Soci e Sostenitori al 66°Incontro Culturale degli Esuli da Pola – 09-13/06/2023.Leggi tutto:
30/05/2023

Assemblea Generale dei Soci e Sostenitori al 66°
Incontro Culturale degli Esuli da Pola – 09-13/06/2023.
Leggi tutto:

Arena di Pola

Indirizzo

Via Malaspina 1
Trieste
34147

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