The Internet Gourmet

03/09/2024

Questo è l'inizio di una rivoluzione: la Saq, il potentissimo monopolio del Québec, ha aderito al documento di sostenibilità dei monopoli scandinavi, che mira a ridurre drasticamente l’impatto ambientale e sociale del commercio del vino. Ho motivo di credere che l'accordo coinvolgerà presto altri soggetti in Canada e Stati Uniti. Senza certificazioni di sostenibilità il vino non si venderà più, e mi stupisce che molti non ci stiano neancora pensando.

Nell'agosto di tre anni fa scrivevo che, volenti o nolenti, le aziende del vino avrebbero dovuto convertirsi all'idea di sostenibilità, pena l'espulsione dal m

27/08/2024

È estate, fa caldo, ci sono le sagre. Se siete nel Veronese, nel Vicentino o nel Padovano, buttate l'occhio alle sagre di paese: se c'è il furgoncino delle patate fritte Pepi Dora, non perdetevele.

Se in quest'ultimo scampolo di stagione estiva vi capitasse di partecipare a qualche fiera di paese in provincia di Verona, di Padova o di Vicenza, date un'occh

26/08/2024

Il vaticinio della qualità della vendemmia alle porte tramite l'assaggio delle pesche è solo un gioco, un mio divertissement estivo. Però non si sa mai, e quest'anno butta maluccio.

Prendetelo come un divertissement inutile e frivolo, ma, come ho scritto altre volte, io mi affido ogni estate alle pesche per vaticinare la qualità dell'annat

26/07/2024

Certi vini rosa rendono meglio quando non sono freddi. Questo Bandol rosè, che ho conosciuto grazie a quel che ne ha scritto Emma Bentley, è un esempio di quanto affermo, ed è un buonissimo esempio.

Qualche po' di giorni fa, la wine writer britannica Emma Bentley, ora residente nel Veneto, pubblicò sul proprio profilo Instagram una breve recensione di un r

25/07/2024

Recentemente ho "scoperto" i Palhete portoghesi, vini fatti con uve rosse e bianche, molto spesso da vigne vecchie complantate e da numerose varietà locali. Ne riscrivo perché ho avuto la possibilità di berne un altro, fatto con uve di aragonêz (a bacca rossa) a antão vaz (a bacca bianca).

Ho già scritto della mia recente "scoperta" dei Palhete portoghesi, questi vini fatti con uve rosse e bianche, molto spesso da vigne vecchie complantate e da n

23/07/2024

Vedere Mario Plazio che somministra 100 centesimi di valutazione a un vino è un'eccezione che va celebrata. Il vino in questione è un Porto.

Su queste pagine abbiamo deciso da qualche anno di adottare una classificazione dei vini adottando una scala a base 100. Non starò qui a discutere i pro e i co

22/07/2024

Questo vino francese andrebbe fatto assaggiare ai componenti delle commissioni delle società che certificano le denominazioni di origine italiane: dubito, infatti, che l'avrebbero promosso, eppure esprime una territorialità molto chiara. Purtroppo, da noi sono sempre più frequenti i vini di forte identità che vengono bocciati. Forse c'è un problema di formazione.

Negli ultimi mesi, mi sono pervenute varie segnalazioni di vini, prodotti da alcuni vignaioli che sono usualmente e pressoché universalmente riconosciuti nel n

18/07/2024

Ancorché molto piacevole, non posso dire che questo sia il miglior vino rosso che io abbia bevuto negli ultimi mesi, ma è certamente il miglior vino rosso da bere freddo che io abbia mai trovato.

Ancorché molto piacevole, non posso dire che questo sia il miglior vino rosso che io abbia bevuto negli ultimi mesi, ma è certamente il miglior vino rosso da

15/07/2024

Non conoscevo l'arinto, ma se può dare vini come questo, è un'uva molto interessante. Peccato solo per la bottiglia pesantissima.

Carte alla mano, si sa che alla Quinta do Gradil, che ha sede nel borgo portoghese di Vilar, poco lontano da Lisbona, si faceva vino già nel 1492, un anno che

13/07/2024

La morte del collega giornalista e blogger trentino Tiziano Tano Bianchi mi lascia sgomento. Guardavamo il mondo da due angolazioni diverse, e questo ci rendeva molto simili, e consentiva il correre, tra di noi, di una reciproca stima, fondata sulla concretezza delle idee.

Compagno Tano, così non vale. Di solito faccio fatica a dirla quella parola, compagno, perché non mi piacciono le ideologie, di qualunque colore, però a Tizi

11/07/2024

I vini giocherelloni da bere d'estate io li acquisto nel Sud Ovest della Francia. Sono bianchi aromatici, dolcini e moderatamente alcolici da bere con leggerezza. Sorridendo.

E poi ci sono i vini giocherelloni, quelli fatti per certe sere d'estate che fa tanto, tanto caldo e ti va solo un po' di prosciutto e melone o del pesce crudo

09/07/2024

Chi voglia bere una buona espressione del pinot nero borgognone, ma non disponga di uno stipendio da super manager dell’industria o della finanza, deve per forza rivolgersi alla denominazioni impropriamente definite minori.

Chi voglia bere una buona espressione del pinot nero borgognone, ma non disponga di uno stipendio da super manager dell'industria o della finanza, deve per forz

08/07/2024

Gli italiani che bevono vino sono sempre di più. I giovani che bevono vino sono sempre di più. Semplicemente, si beve con minore frequenza. Lo dicono i dati Istat, elaborati da Marco Baccaglio su I Numeri del Vino, che zittiscono molte pseudo analisi di un settore troppo improntato al dilettantismo.

Nel mondo del vino - quello prodotto, quello versato, quello parlato e quello scritto - si continua a piagnucolare che in Italia c'è sempre meno gente che ne b

05/07/2024

Nella ristorazione mi piacciono le storie di famiglia. Con l'ingresso del ventiduenne Filippo Chignola in cucina come executive chef e del fratello Lorenzo in sala accanto a mamma Sara e a papà Federico, il ristorante La Casa degli Spiriti di Costermano sul Garda ha aperto una nuova storia tra le famiglie della ristorazione. E mi ha convinto.

Nella ristorazione, mi piacciono particolarmente le storie di famiglie, quelle che vedono alternarsi in sala, in cucina e in cantina componenti diversi della st

03/07/2024

Col pesce azzurro, ancorché inscatolato, io bevo vino rosso; tuttavia, l'ultima volta occorreva che fosse aspro abbastanza per reggere anche l’agro del limone, e allora ho preso dalla cantina una bottiglia di Cacc’e Mmitte di Lucera.

Non solo d'estate, ma soprattutto in certe indolenti giornate estive, succede che uno non sappia che cosa cucinare per pranzo, e allora si finisce per imbastire

02/07/2024

Il nome dei vini deriva dal loro colore, e dunque, così come il vino che ha colore rosso si chiama vino rosso, quello che ha colore rosa si chiama vino rosa. La definizione è stata coniata da Luigi Cataldi Madonna, che ora, assieme alla figlia Giulia CataldiMadonna, ha pubblicato un libro dal titolo eloquente: "Il vino è rosa". Riflettendo sul quale continuo la mia serie di articoli dedicati alle tracce del rosa italiano.

Le definizione di "vino rosa" come termine che aggreghi il complesso e variegato mondo italiano del Rosato, del Chiaretto, del Cerasuolo, del Kretzer, dello Sci

01/07/2024

Va dato atto al Corriere Vinicolo diretto da Giulio Somma di essere il maggior tavolo di riflessione sul tema dei vini rosa italiani, che tuttavia non si sono mai realmente affermati e anzi sembrano mostrare il fiato corto, soprattutto adesso che è finito quello che il settimanale chiama “effetto novità". Le mie riflessioni in proposito.

Va dato atto al Corriere Vinicolo diretto da Giulio Somma di essere stato, in quest'ultima manciata d'anni, con una lunga serie di approfondimenti di natura tec

29/06/2024

Esattamente un anno fa, il 29 giugno 2023, incominciava a Manduria, in Puglia, l'avventura editoriale del mio libro Esercizi spirituali per bevitori di vino, edito da Edizioni Ampelos, con la prima presentazione alla Biblioteca Terre del Primitivo. Da allora è stato un crescendo di emozioni impensabili e impensate, concretizzatesi in quattro edizioni cartacee del libro, l'edizione digitale originariamente non prevista, una cinquantina di presentazione in una specie di neverending tour attraverso l'Italia, che mi ha permesso di incontrare centinaia di lettori, più di cento recensioni e segnalazioni da parte della stampa, il premio Michele D'Innella conferitomi da Vinibuoni d'Italia e dal Touring Club Italiano, il premio di autore dell'anno attribuitomi dai Wine Travel Awards alla London Wine Fair, il terzo premio di saggistica al concorso letterario Mario Soldati di Torino, la candidatura al premio Campiello, la nascita della rubrica Esercizi spirituali per bevitori di vino sul supplemento Gastronomika del quotidiano Linkiesta.
Ringrazio il mio editore Andrea Fattizzo per la straordinaria opportunità che mi ha fornito, tutti i colleghi della stampa che mi hanno sostenuto con l'attenzione che mi hanno donato, tutti gli amici che hanno accettato di presentare il libro assieme a me, le associazioni, i gruppi, le librerie, i locali, i festival, le biblioteche, le istituzioni che mi hanno ospitato, e ovviamente stringo in un grande, caloroso, ideale abbraccio collettivo colmo di gratitudine le migliaia di lettrici e di lettori che hanno letto il mio libro.
A tutti sono estremamente grato, e confesso la mia commozione. Non pensavo, proprio non pensavo di poter vivere sensazioni così intense.
Levo il calice a voi, a tutti voi.

28/06/2024

Com’è destino di tutte le cose del mondo, anche le rivoluzioni nascono e si estinguono, talora travolte dalla restaurazione, altre consolidandosi e trasformandosi tramite un’evoluzione, che le superi e le rinnovi; comunque, le rivoluzioni non si innescano mai invano, e lasciano sempre una qualche traccia di sé. Vale anche per la cosiddetta rosé revolution del Chiaretto di Bardolino, che ora, dopo dieci anni, è compiuta.

Com'è destino di tutte le cose del mondo, anche le rivoluzioni nascono e si estinguono, talora travolte dalla restaurazione, altre consolidandosi e trasformand

27/06/2024

Qualche giorno fa, rispondendo a un invito dell’agenzia StudioCru, sono stato, insieme ad alcuni colleghi della stampa di settore, all’azienda agricola Le Fraghe di Matilde Poggi, a Cavaion Veronese, e quindi nel mio territorio gardesano, per partecipare a una doppia degustazione verticale di Chiaretto di Bardolino, l’una del Ròdon, che è il Chiaretto aziendale nella sua versione più fresca vinificata in acciaio, messo in bottiglia di vetro bianco, e l’altra del Traccia di Rosa, il Chiaretto che fa un ben più protratto affinamento in serbatoi di cemento e viene imbottigliato in vetro verde scuro, per favorirne l’invecchiamento in condizioni ottimali. Scrivo le mie impressioni, approfittandone per ragionare di Chiaretto e di vini rosa territoriali. Tema su cui ritornerò domani con un ulteriore pezzo.

Qualche giorno fa, rispondendo a un invito dell'agenzia Studio Cru, sono stato, insieme ad alcuni colleghi della stampa di settore, all'azienda agricola Le Frag

19/06/2024

L’alcol neppure si avverte sotto quella tessitura rustica, e la beva sa di un piacere antico, che chiama un tozzo di pane strappato con le mani e un pezzo di formaggio, un mazzo di carte e gli amici.

Mi piace, quando d'estate avanzata ne trovo un albero al margine dei boschi, suggere qualche fruttino del prugnolo selvatico, che ha un sapore che sembra la qui

18/06/2024

Massimo Zanichelli, documentarista del vino per parole e per immagini, ha girato un film su Mosnel - Franciacorta. Ho avuto la fortuna di vederlo in una serata fattasi finalmente tiepida e qui racconto le impressioni che ne ho tratte. A fine articolo c'è il link per chi volesse guardare il documentario. Buona visione.

Massimo Zanichelli ha l'indole del documentarista. Esercita questa sua propensione nelle cose che scrive - e i suoi recenti libri enciclopedici sui vini frizzan

12/06/2024

Il Palhete portoghese è il risultato della vinificazione congiunta di uve rosse e bianche, complantate, assieme, in vigneto. Ne escono vini sorprendenti. Ma non chiamateli rosé: sono Palhete (e a volte vengono etichettati come vini rossi).

"Non chiamatelo rosé" titolava l'editoriale della sommelier Pascaline Lepeltier sul numero di marzo della R***e du Vin de France. Parlava del Palhete, un vino

10/06/2024

Nella Val Squaranto nascono dei Valpolicella di sicura impronta territoriale, lontani dall'idea dell'opulenza. I vini di vallata crescono.

Dicevo qualche giorno fa che nel territorio delle denominazioni di origine della Valpolicella si nota un crescente fervore localista, o per meglio dire valligia

06/06/2024

Dopo molti anni, Franco Adami è tornato a guidare il Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e io sono tornato a bere il suo Vigneto Giardino, che è sempre un gran bere.

Saputo del ritorno di Franco Adami alla guida del Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene dopo tanti anni, ho avuto curiosità di riassaggi

04/06/2024

Credo che quando i bevitori italiani di bollicine scopriranno gli English sparkling sarà un colpo di fulmine. Per esempio, quelli di Sandridge Barton. Che fa anche un Col Fondo e lo chiama proprio così, in dichiarato omaggio alla tradizione nordestina.

Credo che quando i bevitori italiani di bollicine scopriranno gli English sparkling sarà un colpo di fulmine, simile a quello scoccato qualche anno fa tra i be

03/06/2024

Il "perché" è il grande assente nella comunicazione del vino. Eppure "everything we do is marketing", e spiegare il perché di quel che facciamo è la maniera migliore per attrarre interesse.

La regola del buon giornalismo - ma anche della buona comunicazione, in qualunque ambito questa venga sviluppata - è che un articolo ben fatto deve contenere l

31/05/2024

In Valpolicella si lavora per costituire le sottozone, undici o tredici. Ci vorrà tempo, ma la strada intrapresa mi pare quella giusta. E intanto c'è chi spinge dal basso.

La Valpolicella avrà le sottozone. In termini numerici, saranno tra le undici e le tredici e avranno i nomi delle vallate. Si applicheranno a tutte e quattro l

30/05/2024

C'è che certe sere uno un regalo se lo deve proprio fare.

C'è che certe sere uno un regalo se lo deve proprio fare, e così, qualche sera fa, io ho deciso di farmelo mentre ero sul terrazzo e guardavo il sole che cala

28/05/2024

Per il suo consorzio di tutela, la Vernaccia di San Gimignano, anomalia bianca in terra di rossi, è la "regina ribelle". La definizione è bellissima. Spero che le sia permesso ribellarsi ancora di più, e qui dico perché.

Quella della Vernaccia di San Gimignano è una denominazione da poco meno di cinque milioni di bottiglie, e dunque relativamente piccola nel mare magnum del vin