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Ai colossi del fast-food Taranto piace.Tre importanti aperture per questa tipologia di locali nella seconda metà del 202...
01/12/2024

Ai colossi del fast-food Taranto piace.

Tre importanti aperture per questa tipologia di locali nella seconda metà del 2024. Due negozi McDonald's, uno inaugurato sulla strada per Massafra, l'altro in corso di ultimazione in via Consiglio (foto), e un punto vendita Burger King in via Ancona, nei pressi dello stadio Iacovone, anch'esso ormai quasi completamente allestito.

Comunque la si pensi su tale forma di consumo alimentare, fa sempre piacere apprendere di nuovi investimenti in città.

L'ecomostro dello stadio del nuoto nasce da qui.E a noi rimane solo la speranza che il risultato finale sia meno deprime...
31/10/2024

L'ecomostro dello stadio del nuoto nasce da qui.
E a noi rimane solo la speranza che il risultato finale sia meno deprimente di ciò che mostrano i rendering.
Sempre che si arrivi in tempo.

Ha voluto la copertura dello stadio di Lecce, ma sarà pronta dopo la fine dell'evento

Sintesi perfetta.
22/10/2024

Sintesi perfetta.

L’inglese si presenta. Conferenza stampa in Comune dopo l’accordo per rilevare il club di Serie C. Il sindaco al suo fianco. Però è «solo» un contratto preliminare. E la nebbia f***a resta

Sembra un po' uno di quei meme "quando lo ordini - quando ti arriva", e purtroppo conferma un fenomeno ben noto: dai con...
10/09/2024

Sembra un po' uno di quei meme "quando lo ordini - quando ti arriva", e purtroppo conferma un fenomeno ben noto: dai concorsi di progettazione, ai rendering definitivi fino all'opera terminata ci sono (sempre) almeno due "downgrade", a volte talmente evidenti da indurre a chiedersi se non si tratti di tutt'altro intervento edilizio.

Nell'immagine, lo 𝘀𝘁𝗮𝗱𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘁𝗼 per i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 come appariva nell'elaborato vincitore e come risulta nel bando per l'affidamento dei lavori, pubblicato da pochi giorni.

Intendiamoci, tanta roba, ma la prima proposta era ben altra cosa. Credo lo si possa dire senza timore di smentita.

04/09/2024

𝗜𝗹 𝗱𝗲́𝗷𝗮̀-𝘃𝘂 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗼𝗽𝗿𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮

Era il (lontano) 2016. C'era Renzi al Governo. C'era la Taranto delle proteste anti-Ilva non ancora assorbita appieno dalla "politica". Soprattutto, per la storia che ci riguarda, c'era Franceschini alla cultura con il suo codazzo di astuti collaboratori che all'uva ci arrivarono veramente, non come nella favola di Esòpo.
Il capolavoro fu allora compiuto: una delle Soprintendenze più antiche d'Italia, che ebbe competenza su tutta la Puglia (e a lungo anche oltre i confini regionali), venne di fatto cancellata. Caso unico e senza precedenti in Italia, pur nell'ampia letteratura di "riforme" della pubblica amministrazione che offre questo sfortunato Paese.

Così a Lecce andò la direzione del nuovo istituto che nacque dalle ceneri fumanti dell'ex ente di tutela. I depositi del materiale archeologico, quelli no però. Rimasero a Taranto. Erano stati costruiti da poco, spendendo bei soldi pubblici.
Roba veramente notevole, non c'è che dire.

Poi qualche anno dopo, con quel senso di compensazione tipico di chi riconosce un torto evidente subìto, ci si inventò per la nostra città una Soprintendenza tutta nuova, che mai prima c'era stata in Italia. Operazione necessaria, mica si poteva togliere la titolarità di un ufficio a un luogo per trasferirla in un altro vicino; quello lo si può fare solo quando è a scapito di Taranto.
Si pensò allora a una Soprintendenza "speciale", dedicata alla tutela del patrimonio subacqueo, con competenza su tutta la Nazione.

Di sicuro una bella novità.

Però i dubbi erano tanti, fra gli addetti ai lavori. E proprio per dar "concretezza" a un istituto che rischiava (come poi è successo?) di rimanere piuttosto vuoto di competenze reali, si chiese e ottenne l'aggiunta di una clausola determinante. Alla nuova Soprintendenza doveva essere assegnata anche la tutela "terrestre" della provincia di Taranto. Doveva ciò svolgere pure le funzioni di una "comune" Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

Sono proprio queste ultime competenze che ora stanno per essere trasferite a Lecce, dopo solo pochi anni. Cosa assolutamente non secondaria, anzi.

Ciò in sintesi, quello che è successo.
Ed esattamente come otto anni fa, a dimostrazione del nulla cosmico della politica locale, ci sono le prese di posizione a favore dei provvedimenti governativi assunte da parte dei nostri rappresentanti. Solo che nel 2016 erano i politici di sinistra a fare "spallucce" e a sostenere che "tanto non sarebbe cambiato nulla". Ora sono quelli di destra.

Chapeau.

21/08/2024

In una città come la nostra, sempre pronta a dividersi su ogni cosa, financo quelle su cui ci si aspetterebbe consenso unanime, non può certo meravigliare apprendere delle polemiche che in queste ore stanno accompagnando l'attività in corso in via Anfiteatro, alla ricerca dei resti dell'antico monumento romano. Si tratta al momento solo di un'indagine preliminare tramite georadar, utile a ottenere informazioni che potrebbero (condizionale d'obbligo) indirizzare uno scavo archeologico vero e proprio.
Operazione fortemente voluta da eminenti studiosi del settore, non da qualche sprovveduto improvvisato. Eppure ciò non è bastato a convincere e placare le solite immancabili voci contrarie.

Il motivo delle critiche è presto detto: nella foga di dover "turistificare" ogni cosa, tipica di questi tempi moderni, nessuno a dire dei bene informati sarebbe disposto a pagare un solo centesimo per vedere quei resti, quando a Roma c'è il Colosseo e a Verona l'Arena.

Discorso chiuso allora.

Fare archeologia però ha scopi diversi da quelli, pure importanti, di attirare i tanto agognati visitatori. Serve a capire com'erano le nostre città, come cambiarono nel corso del tempo, com'era la vita di quei tempi lontani. Rintracciare i segni di attività scomparse.

Fare archeologia significa fare storia. E ciò vale ancora di più per Taranto, una delle metropoli più importanti del Mediterraneo antico, della quale però sappiamo poco. Motivo per cui dovremmo rallegrarci per ogni possibile occasione utile a darle lustro ulteriore.

P.s.:

1 - Nessuno pensa che diventeremo ricchi se mai quei resti verranno messi in luce. Anche se non capiamo come ampliare gli itinerari culturali del centro cittadino possa essere motivo di disappunto.

2 - Nessuno perderà casa e non sarà necessario "abbattere mezza città" per scavare. Ipotesi non contemplata in alcun progetto.

3 - Ancora qualche giorno di pazienza e potremo tornare a invadere di auto il cortile dell'ex mercato coperto.

D'accordo, siamo all'ennesimo rendering, ma la notizia, passata piuttosto sotto silenzio, meriterebbe invece maggiore in...
28/06/2024

D'accordo, siamo all'ennesimo rendering, ma la notizia, passata piuttosto sotto silenzio, meriterebbe invece maggiore interesse.

L'annunciato intervento di ricostruzione della palestra Ricciardi, impianto tanto caro a generazioni di tarantini, dovrebbe portare alla realizzazione di una pista di atletica leggera indoor, inizialmente non prevista fra i progetti per i XX Giochi del Mediterraneo.

Si tratterebbe della quarta struttura di tipo completo (cioè dotata di sei corsie di gara lunghe 200 metri) presente in Italia, dopo quelle già attive a Genova, ad Ancona e a Padova. Un impianto che, in virtù della sua unicità in Italia meridionale, consentirebbe a Taranto di essere inclusa nella ristretta cerchia di città in grado di ospitare le manifestazioni internazionali di settore.

Speriamo di poter dire, fra due anni, che questa occasione sia stata colta.

https://www.commissariogiochimediterraneo.it/progetto/nuova-palestra-ricciardi/

18/06/2024
13/06/2024

Un pizzico di delusione per chi sperava nel coinvolgimento anche del capoluogo ionico nel programma di eventi collaterali previsto per il G7 2024 in corso nel resort privato "Borgo Egnazia", nel territorio di Fasano. La provincia di Taranto non resterà però esclusa: i partner dei leader mondiali domani mattina visiteranno una famosa bottega ceramica di Grottaglie e il Palazzo Ducale di Martina Franca.

Niente MArTA o Castello Aragonese quindi, come pure - seppur timidamente - si era vociferato nelle scorse settimane.

La sicurezza di un evento del genere impone di tenersi alla larga da possibili manifestazioni di protesta, che a Taranto sarebbero garantite, per le note questioni che conosciamo. Un motivo che ha orientato verso l'esclusione potrebbe essere questo.
La città farà a meno quindi di una pazza giornata di divieti, ma certamente ha perso una occasione che difficilmente potrà ripresentarsi.

17/05/2024

Allora, vediamo se ho ben compreso.
Se incrociate nella vostra città qualcuno con la sciarpa o il cappello di una squadra di calcio avversaria, fate bene a intervenire, pure se è un minore.

È un provocatore che "se l'è cercata", e voi siete autentici spartani degni di rispetto e ammirazione.

Quindi, se pure vi capita a tiro una ragazza in abiti succinti, è una provocatrice in cerca di guai, e voi siete autorizzati a... ci siamo capiti.

Diamine, ne abbiamo di strada in salita da percorrere a Taranto.
Con stupore e amarezza, ammetto che nemmeno io pensavo fosse così tanta.

C'abbiamo l'Everest da scalare davanti a noi, ma non ci arrendiamo.

16/05/2024

Sui social sta girando un video nel quale si vede un gruppo di ragazzi adolescenti in gita a Taranto aggrediti in via Duomo da un uomo adulto per il solo motivo di indossare, alcuni di loro, sciarpe e cappelli del Bari.

A rendere ancor più deprimente l'episodio, di per sé già parecchio deprecabile, il fatto che il protagonista dell'accaduto non sia un vagabondo di passaggio, ma (pare) un commerciante della zona. Ci auguriamo che almeno questa informazione non sia veritiera.

Per quel che conta, nel nostro piccolo, ci teniamo a chiedere scusa.
Taranto non è questa, noi non siamo così.

"Inaugureremo anche uno store a Taranto, di 1500 mq, con un nuovo format che mette al centro marchi premium".Così l'AD d...
06/05/2024

"Inaugureremo anche uno store a Taranto, di 1500 mq, con un nuovo format che mette al centro marchi premium".

Così l'AD di Coin, che conferma il ritorno in città dello storico brand. La sede individuata è quella dell'ex Banco di Napoli in via D'Aquino, dove già da qualche settimana sono in corso i lavori di allestimento.

Altra importante novità per il commercio locale, dopo l'annunciata apertura di Feltrinelli.

In occasione della riapertura dello storico negozio di Verona, ora targato Excelsior, FashionNetwork ha incontrato l'AD e i top manager, scoprendo in anteprima le novità del nuovo format e i progetti futuri dell'azienda.

Via Dante disboscata.Perché altre soluzioni non c'erano, no?Tristezza.
28/02/2024

Via Dante disboscata.
Perché altre soluzioni non c'erano, no?
Tristezza.

15/02/2024
Che i Giochi del Mediterraneo siano ormai da annoverare nell'elenco senza fine di occasioni p***e per la nostra città lo...
07/02/2024

Che i Giochi del Mediterraneo siano ormai da annoverare nell'elenco senza fine di occasioni p***e per la nostra città lo dimostra - qualora ci fosse bisogno di ulteriore conferma - la documentazione disponibile da qualche giorno sul portale ufficiale del Comune di Taranto, relativa ai lavori di recupero di Villa Peripato.

Per chi non lo sapesse, il sito dovrebbe ospitare (il condizionale è sempre d'obbligo) le gare di basket 3x3 della manifestazione sportiva, in una struttura temporanea che sarà allestita esclusivamente allo scopo.

Quale migliore occasione allora per progettare un intervento di recupero integrale degli storici giardini, che versano attualmente in stato di profondo degrado. Forse l'ultima opportunità che ci è offerta affinché l'area possa essere oggetto di valorizzazione e ricerca: ricordiamo che villa Peripato è una delle poche zone della città sottoposte a vincolo archeologico. Certo meraviglia che in un luogo come Taranto i siti con tale prescrizione siano pochi, ma questo è un altro discorso...

Per raffreddare l'entusiasmo dei soliti illusi è stato sufficiente dare un'occhiata agli indirizzi di progettazione, che escludono dall'intervento il settore del teatro all'aperto, proprio dove si sono concentrate le indagini di scavo negli anni scorsi, soprattutto all'epoca della realizzazione nei primi anni Duemila di quella discutibile struttura per spettacoli, che insiste sopra importanti testimonianze (abitazioni di età romana con pregevoli mosaici).

Da progetto l'unica concessione all'archeologia sembra essere quella prevista per "allestimento e valorizzazione reperti", tuttavia essa riferisce ai frammenti architettonici che oggi è possibile "ammirare" miseramente sparpagliati nelle aiuole, a diretto contatto con il terreno. Un po' poco, effettivamente.

Di contro però ci sarà spazio per altre realizzazioni. Perfino un ascensore (sic!) in vetro da installare al posto dei bagni pubblici in disuso all'angolo fra via Pitagora e piazza Kennedy. Si dirà addio anche alla ex piscina, oggi ridotta a ricettacolo di rifiuti, che sarà colmata.

Il tutto pronto, si spera, per il 2026.

10/01/2024

Ascoltate le recenti parole dell'Arcivescovo Cirio Miniero sull'Ilva e i Tarantini "formati per quella", ci permettiamo di proporre il conferimento del "Cataldus d'argento" a Lucia Morselli.

Proprio come ai bei tempi, ricordate?

09/01/2024
31/12/2023

Nonostante i problemi, Taranto vecchia si conferma sempre più attrattiva per gli investimenti turistici privati di qualità.
Un nuovo importante cantiere è destinato ad arricchire presto l'offerta ricettiva dell'Isola, contribuendo a cambiare il volto di una parte del quartiere. È in corso il restauro di un monumentale edificio posto di fronte Palazzo Amati, che sarà recuperato per ospitare un elegante "boutique hotel" non lontano dalla Ringhiera di Mar Grande. Il progetto è a firma di una vera "archistar", Marco Piva, professionista a capo dell'omonimo studio milanese specializzato nella realizzazione di alberghi di lusso.

Una notizia positiva con la quale chiudiamo un anno con tanti alti e bassi per Taranto, ma che comunque non deve fermarci nel credere nel rilancio della città.

Buon 2024 a tutti!

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