17/06/2023
Claudio ha iniziato a fare il DJ a 13 anni, per hobby, nel negozio di elettrodomestici del padre a Lungomare Caboto a Gaeta, città dalla quale proviene. Dal 1985 questa è la sua professione. Le sue prime esperienze sono al Seven Up di Gianola e all'Isteria di Roma. Il suo genere è una variante della musica house da lui definita underground.
Negli anni '90 conosce un grande DJ, scomparso nell'ottobre del '91, DJ Trip (Cesare Tripodo) con lui ha condiviso e partecipato a diversi eventi, come il DMC, svoltosi al Kiss Kiss di Napoli. Coccoluto partecipa frequentemente a eventi di livello in tutta Italia ed Europa; ha messo i dischi nei migliori club di Parigi e Londra, spingendosi anche oltre oceano.
Coccoluto è stato il primo dj europeo a esibirsi al Sound Factory Bar di New York, e nel 1990 ha iniziato a produrre i suoi album. Nel corso della sua parabola professionale, ha lavorato anche per Radio Deejay, nel programma C.O.C.C.O.
Grande appassionato di tecnologia e maniaco della Apple, non amava celebrare la sua lunga carriera di selezionatore e sperimentatore. Tantochè online non è disponibile una sua biografia, manco sul suo sito ufficiale. Dj di livello internazionale (suona a Londra, a Ibiza per Made in Italy, a Formentera al suo Sueno, a Roma al suo Goa, etc) negli ultimi anni di carriera ha rarefatto un pò i suoi impegni per far si che ogni data sia in qualche modo un evento.
Coccoluto era entusiasta del livello musicale dei tanti giovani che incontrava spesso in console: "Non faccio nomi per non esaltare qualcuno e deprimere tutti gli altri… Ma sono contento di dire che di giovani talentuosi ce ne sono tantissimi, come non ce ne sono mai stati. Gente con le idee chiare che ha una tecnica assoluta. Il mio consiglio è sempre quello di non tralasciare il bagaglio musicale, che poi è quello che spesso fa la differenza"
Claudio godeva di una fama MONDIALE era uno dei Dj che dava spettacolo nei suoi djset, volto e simbolo della club culture soprattutto negli anni '90 e 2000.
Essenziale. Raffinato. Senza essere mai banale. L’uomo simbolo del clubbing italiano è tra i grandi, con Carl Cox e Vega. Ma più di loro ha incarnato l’utopia di una movida lontana da pregiudizi, di una libertà «totale». Così bella la notte che lasciarsi abbracciare è magnifico. Claudio Coccoluto non è stato soltanto un Dj. È stato un'idea. È stato la diversità. È il mito di una generazione. Un mito dal profumo d’Italia. Con le sue borse piene di dischi sulle spalle, è stato il leader ben poco silenzioso della rivoluzione musicale, del mondo della notte, di quello che veniva conosciuto come movimento underground.
Ciò che lo rendeva unico era la fantastica combinazione di straordinaria eleganza, capacità tecniche eccezionali e di una cultura musicale, unita all'istante che gli consentiva di trovare spesso soluzioni imprevedibili nei suoi dj set o nei suoi brani.
Claudio Coccoluto ci ha salutato a 59 anni dopo un anno che combatteva contro una grave malattia.
In realtà Claudio e la sua musica suonano ancora con noi e dentro di noi ...