17/08/2024
IL CINISMO ASSOLUTO DI PUTIN
( Nella foto Proporzione tra quanto occupato dagli ucraini e quanto occupato dai russi (in rosso) Fonte ISW, think tank statunitense filo ucraino )
Bisogna senz'altro dire che PUTIN HA IMPARATO MOLTO BENE LA LEZIONCINA DELLA "SEMANTICA OCCIDENTALE": ad esempio, ad ovest il ladro è "diversamente onesto", il delinquente di grosso calibro è "affiliato", il pederasta grand'evasore è "Presidente del Consiglio", e si potrebbe proseguire all'infinito. Allo stesso modo Putin chiama lo sfondamento: situazione (situatsiya) d’emergenza, quella che si applica nei casi di «calamità, catastrofe, epidemia, fenomeno naturale pericoloso». Di fronte a questo ribaltamento ad a questa capacità di apprendere di un russo ( notoriamente definiti alcolizzati- fattoni) SOLO APPLAUSI.
Da un articolo del Corriere della Sera: Come sempre, alle riunioni con i suoi assistenti più fedeli, Putin si mostra sicuro e tranquillo. Ieri, durante il settimanale Consiglio di sicurezza, ha voluto discutere soprattutto di «nuove soluzioni tecniche» utilizzate dai militari in quella che viene sempre chiamata solo «Operazione militare speciale» in Ucraina.
E se si poteva pensare che lo zar si stesse riferendo a chissà quali miracolose nuove armi, i siti specializzati in cose di questo genere hanno subito raffreddato gli entusiasmi dei putiniani, sostenendo che con ogni probabilità il presidente si riferiva a congegni che sono stati mostrati recentemente in una mostra denominata «Armata 2024»: più sofisticati sistemi di puntamento e droni di nuova generazione.
Nessun accenno, invece, a quella che è certamente la questione veramente spinosa del momento presente, i combattimenti all’interno dei confini russi, nella provincia di Kursk, che durano ormai da più di dieci giorni.
Ufficialmente le operazioni contro l’incursione vanno benissimo con successi quotidiani dell’Armata russa. Anche per questo, si dice, un’offerta di scambio tra i territori occupati dagli ucraini e il Donbass, che sarebbe stata riportata a Putin dall’oligarca Abramovich in contatto con Zelensky, è stata respinta sdegnosamente. (.........................BAH, abbandonando la retorica occidentale per cui la Russia avrebbe dovuto impazzire ed avere una reazione scomposta di fronte all'invasione, effettivamente i russi si sono fatti cogliere di sorpresa ,MA AD 11 GIORNI DI DISTANZA DAL COLPO, l'effetto sorpresa è svanito e gli ucraini incominciano a rallentare vistosamente l'avanzata tendendo ad allargarsi a ventaglio per non allungare le linee e perchè NON HANNO ALTRI UOMINI DA METTERE NELLA BRECCIA. Di fronte a ciò MOLTO CINICAMENTE PUTIN sta mandando a Kursk i MOBIK non distaccando truppe dall'asse meridionale che PROGRESSIVAMENTE STA ANDANDO A DAMA. Respingere una proposta di scambio territoriale mi sembra ovvio dato che ad oggi Putin ha in mano 120.000 chilometri quadrati di Ucraina, mentre gli ucraini hanno in mano 1000 chilometri quadrati di Russia. Il discorso potrebbe mutare se CADE KORENOVO: a quel punto le cose potrebbero cambiare dato che questa città da l'accesso a tutto l'oblast sud-occidentale. L'oblast di Kursk non arriva a 30.000 chilometri quadrati ed è uno dei più piccoli di Russia. I suoi punti strategici sono lo snodo gasiero di Szhuzda , l'aeroporto militare di Liptsky, la centrale atomica e la città capoluogo storico. L'aeroporto, la centrale e la città tuttavia sono spostate ad ovest ad una profondità tra i 60-70 chilometri dalla frontiera, ovvero con una linea di rifornimento troppo lunga per gli ucraini. Putin, dopo lo sbandamento iniziale, sta facendo delle considerazioni ciniche: pur cadendo Korenovo, l'area in mano agli ucraini è spopolata e poco stradalizzata: OVVERO ANCHE PER GLI UCRAINI LE DIRETTRICI SONO OBBLIGATE, possiamo "FISSARLI" ANCHE CON TRUPPE DI RINCALZO SENZA DISTOGLIERE I MIGLIORI DAL SUD.