05/10/2022
IL COMMENTACCIO
A cura di Ennio Crevacuore
Che ci crediate o no, il pezzo che leggerete più sotto, l’avevo scritto una settimana fa, in tempi non sospetti. Per una serie di ragioni che non sto a dire per non annoiarvi, quel Commentaccio era ancora nel cassetto. Lo pubblico oggi anche se, come potrete notare dai giornali, Letta mi ha preceduto…
Pazienza, ve lo vendo così come l’avevo scritto, folgorato sulla via di Da… No, non quella,, intendo sulla via della redazione.
LETTA NON PIU’ LETTA
(ANIC) – Al di là da tutte le considerazioni miranti a giudicare la desolante maniera in cui è stata condotta la campagna elettorale della Sinistra, dobbiamo confrontarci con un problema di ordine psicologico: e cioè, che questo partito, da sempre relegato per l’appunto a sinistra, comincia a stare in antipatia agli stessi suoi simpatizzanti. Primo: Letta non è più una figura carismatica, se mai lo fosse stata. E’ stato, viceversa un ottimo ambasciatore d’italianità in Francia, ma il suo ossessionante insistere sul revanscismo fascista – là dove il fascismo non esiste più da decenni (e se anche ci fosse un rigurgito di nostalgia, esistono mezzi costituzionali per smorzarlo sul nascere) –, lo ha reso un personaggio monotono, privo di quel mordente che caratterizzava gli austeri padri del P.C.
In secondo luogo, il simbolo, è divenuto ormai obsoleto. Il mio modesto consiglio – non richiesto, per ca**tà, ma non per questo meno sentito – è che il Partito cambi la sua ragione sociale, mantenendone ovviamente i principi, che sono sempre stati credibili e tangibili, almeno sino ai tempi del compianto Enrico Berlinguer.
Le simpatie degli elettori, inoltre, vanno alle parole e alla semantica del loro leader, di conseguenza al partito che questo capo cerca di rappresentare. Sapete cosa voglio dire: gli elettori intendono essere sorpresi, stupiti, sbalorditi. Invece, aria fritta, vuoto a perdere, mercatino dell’usato…
Sarà duro da digerire, tuttavia è necessario smetterla con il vocabolo sinistra, è antipatico e non porta voti: tutto ciò che è posizionato a sinistra è bistrattato: dai treni alle auto su una corsia sbagliata, dalle catastrofi ai… mancini! Con tutto il rispetto per quest’ultimi, compreso mio padre che lo era, e mia moglie che lo è; d’altra parte, anche Gesù Cristo NON siede alla sinistra del Padre.
Personalmente, non vado in delirio per il P.D.; mi rammarico comunque per il suo sprofondo dalla scena politica italiana. Per farla breve, se intende riemergere a testa alta e con una certa dignità di intenti, deve abolire il politichese dalle labbra dei suoi rappresentanti e portarsi in un concreto porta a porta. Diventare, insomma, un prezioso amico dei prossimi elettori. E comunque meglio riapparire come felce e mirtillo. Hai visto mai… (Ennio Crevacuore)
(L’autore è giornalista, critico letterario ed ex docente della Gentium Pro Pace di Roma)