17/12/2024
Cosa si agita nelle viscere del nostro tempo? Bisogna intuire, indovinare, divinare. Guardare dati e statistiche serve a poco. Gli unici che le guardano sono gli economisti e non ne hanno mai azzeccata una. Paolo Fox invece sa tutto di noi. Lavorare in una casa editrice è un po' come leggere gli astri, bisogna fare libri come bussole per orientarsi nel dibattito, o meglio per uscire da quel groviglio di rovi e scandali e gossip che è il dibattito. Quelli che pubblichiamo oggi ci avvertono che siamo entrati, ormai da qualche anno, nell'èra dove tutto e tutti chiedono vendetta. Le vittime sono indistinguibili dai carnefici, i carnefici si fanno vittime, le maggioranze si lamentano tentando di farsi passare per minoranze oppresse, le minoranze oppresse appena arrivano a conquistare incarichi di prestigio o di potere si comportano peggio di quelle che hanno spodestato, i rivoluzionari diventano influencer, i militanti funzionari, gli attivisti mandarini, tutto cambia per non cambiare mai. Funziona così la vendetta. Risarcisce dei torti subiti, ma non muta le condizioni per i quali quei torti si creano. È di questo che parla nel suo libro la sociologa francese Nathalie Heinich, "L'ideologia vendicativa", forse il miglior breviario in circolazione per farsi un'idea di cosa sia il wokismo. La seconda pubblicazione intercetta un bisogno diffuso di speranza, laddove ogni tentativo di critica e di ripensamento del sistema sembra alimentare lo stesso sistema che si propone di combattere. Come uscire da questa impasse? Come non fornire più contenuti alla mega-macchina algoritmico-immaginifica che tutto divora, anche ciò che vorrebbe distruggerla? Di questo disagio parlava già nel 1968 il filosofo Raoul Vaneigem, sodale di Guy Debord, quando all'alba della società dello spettacolo i situazionisti si interrogavano sulle strategie più fantasiose per sottrarre la loro ribellione al divenire merce, immagine, bene di consumo – come tutte le altre cose. Un problema che oggi vivono le giovani generazioni, i cui strumenti per ribellarsi gli sono forniti dalle stesse multinazionali a cui si ribellano. Da subito sul nostro sito.