06/12/2023
Vivere per lavorare tra guerre in attesa di quella definitiva.
Gli anziani hanno l'orologio dell'esperienza; i giovani hanno il tempo.
Una popolazione anziana non può dichiarare guerra, la subisce e ne esce sistematicamente sconfitta.
Una popolazione giovane, inoltre, può lavorare: alle basi delle dittature "autarchiche" c'è "proliferazione demografica".
Per fare ciò le donne dovrebbero partorire molti figli e molto presto.
Al punto da abbassare l'età media sotto i 30 anni.
Ma ciò non è possibile in una società moderna che preveda l'emancipazione e le sue conseguenze, ovvero carriera professionale lavorativa e annullamento del senso materno.
In netta contrapposizione a fare figli come conigli, come cantava De Gregori.
In più c'è da considerare che le bocche da sfamare aumentano esponenzialmente, sia giovani che anziane e pensionate, e dalle quali esce sempre la solita frase: ho lavorato e versato contributi, ho diritto.
Sacrosanto, tuttavia non si considera che, dato il sistema previdenziale e la follia della gestione monetaria a debito, unita alla spesa abnorme del servizio sanitario nazionale (cui interessano malati, non morti), i rapporti riportino un tragico segno negativo nel consuntivo a bilancio: un neo pensionato medio odierno non recupererà mai l'intera cifra versata, a meno che non sia longevo oltre ogni aspettativa, mentre quelli precedenti hanno avuta tendenza opposta, per non parlare di super pensionati.
Come si può vedere la situazione non è rosea e va a spiegare come sia possibile pensare cinicamente alla riduzione della popolazione tra Interessi contrapposti.
Come?
Be', soldati robot, impiegati robot, intelligenza artificiale.
Uno spregiudicato Kissinger chiese a Mao quale fosse il problema della Cina, il leader comunista rispose: troppi cinesi.
Fu preveggente, l'età media della popolazione cinese è aumentata di venti anni in venti anni, pari a teorica* crescita zero, ma si "salvano" (per modo di dire) poiché non hanno sistemi previdenziali, né stato sociale, paradossalmente, aggiungo.
Questo spiega la diaspora all'estero e il lavoro h24 7su7: vivere per lavorare, non lavorare per vivere.
Ma evidentemente l'alternativa è peggio.
(*Occorre analizzare i dati).
Sia capitalismo che comunismo, quindi, sono sistemi a termine.
Un capitalismo comunista è addirittura un paradosso, una contraddizione in termini.
Perché i cinesi hanno gli orologi, ma gli americani hanno il tempo.
Neanche troppo, però: Ucraina e Israele iniziano ad essere più una cambiale che un'opportunità.
Mala tempora.