
20/02/2025
Il 20 febbraio di 100 anni fa nasceva ROBERT ALTMAN. Con Gerry Guida abbiamo pensato di rendergli omaggio con un libro su POPEYE, intervistando Gianlorenzo Battaglia, su quel set coordinatore e operatore per le riprese subacquee (alla direzione della fotografia Giuseppe Rotunno). Grazie a Flavio De Bernardinis per la bellissima prefazione-saggio. Il libro esce il 15 marzo ma da oggi (e fino al 15 marzo) è in prevendita a prezzo scontato sul nostro sito.
https://www.artdigiland.com/italian/popeye-con-robert-altman-a-sweethaven
Richiesto espressamente da Giuseppe Rotunno come responsabile del reparto fotografico per le riprese marine di Popeye di Robert Altman, Battaglia instaura un rapporto di fiducia e stima con il regista, calandosi nell'immaginario del villaggio di Sweethaven e nelle vicende di Popeye e Olive, interpretati da Robin Williams, al suo primo ruolo come protagonista, e Shelley Duvall, reduce dalle fatiche di Shining di Stanley Kubrick. Tra racconti di set e considerazioni su quella avventura cinematografica unica, il volume testimonia le atmosfere di un set atipico e internazionale, sospeso tra realtà e finzione in una baia maltese. Battaglia contribuì in prima persona all’organizzazione delle riprese marine, sia come operatore che come coordinatore, realizzando in particolare, tra molte difficoltà, la suggestiva sequenza che chiude il film.
«Il set maltese di Popeye non fu semplice da gestire. Nelle pagine seguenti avrete modo di verificare forme e modi in cui i tecnici e artigiani italiani, artisti in piena regola, abbiano tolto le castagne dal fuoco ai più illustri colleghi americani. Cosa che Altman ha sempre pubblicamente riconosciuto. Il neorealismo di Vittorio De Sica, la fantasia di Fellini e la perizia tecnico-artistica di Gianlorenzo Battaglia confluiscono, ciascuno a suo modo, nel cinema di Robert Altman: l’happening tra America e Italia si colora di sfumature sorprendenti e persino entusiasmanti». Dalla prefazione-saggio di Flavio De Bernardinis
«Ero un fan di Altman, amavo i suoi film e il suo stile anticonformista: come non adorare opere come Mash, Il lungo addio, Nashville... Apprezzavo il suo impegno politico, era contro la guerra. Sul set ho ritrovato nell’uomo ciò che avevo amato del cineasta. Altman rappresentava la figura del vero autore, e lavorare con lui era per me un sogno che si realizzava. Quando lo conobbi − lo ricordo con il berretto “cavalleggeri” − da subito mi dimostrò simpatia, era cordiale e affabile. Comunque un monumento, una grande personalità». Gianlorenzo Battaglia
Complimenti a Gerry Guida!
Conversazione con Gianlorenzo Battaglia a cura di Gerry Guida prefazione-saggio di Flavio De Bernardinis contributi di Giancarlo Del Brocco, Frederick Muller, Roberto Pecci PREVENDITA Il libro, realizzato per il centenario di Robert Altman, si può acquistare in prevendita, solo sul nostro