La Platea - rivista di cultuta teatrale - consiglia e recensisce i migliori spettacoli da vedere a teatro. Approfondimenti su danza, arte e musica.
Il Teatro è spettacolo. Deduzione di facile comprensione che non è dovuta solo all'etimologia della parola. Spettacolo è quell'atto, quella predisposizione dell'anima e della mente umana che cerca, scova, crea, o semplicemente sogna di raggiungere (almeno per un secondo) un frammento del sublime: pace, chimera, appagamento. Spesso quando pensiamo allo spettacolo teatrale pensiamo al palco, alle pe
rformance degli attori, alla bellezza di una scenografia, agli struggenti giochi di parole, musicali e visivi. Ma la magia, qui intesa come l'arte dell'affascinare, attrarre ed incantare, che ha luogo all'interno di un teatro richiede un altro fondamentale attore: la platea. Non a caso quindi abbiamo scelto di chiamare questo mensile 'La Platea'. È proprio dalla scontro, dalla scambio e dalla fusione di emozioni, tensioni e sensazioni che si hanno fra palco e platea che si crea quella bellissima magia che solo una rappresentazione teatrale è in grado di regalare. Ciò che sta venendo a mancare nei teatri però è proprio la platea, il pubblico. Il teatro sembra non esser più res publica. Nell'era del web e dei film dagli effetti speciali senza precedenti potrebbe sembrare quasi naturale, fisiologico. Ma forse non è così, è facile notare come attorno a questo mondo ci sia anche poca informazione e poca sollecitazione da parte dei media. Per questo motivo La Platea si propone di raccontarvi il teatro con freschezza e modernità, con interviste, recensioni, riflessioni e cercando di stimolare la curiosità dei veri protagonisti: voi, la Platea.
09/11/2024
Lucca Comics & Games 2024: al via i festeggiamenti per i 50 anni di Dungeons & Dragons
"Per rendere omaggio al popolare gioco di ruolo, si sono svolti eventi esclusivi e incontri con gli addetti ai lavori e, per celebrare degnamente questo mezzo secolo, Lucca Comics ha anche presentato in esclusiva una grande esposizione intitolata Gateway to Adventure: 50 Years of D&D Art, in cui è stato possibile ammirare le magnifiche opere della Koder Collection, composta tra le altre da memorabilia e capolavori originali di Larry Elmore, Jeff Easley, Clyde Caldwell, Keith Parkinson, Brom e Todd Lockwood."
In REGOLA NicoNote dà voce a Hildegard von Bingenm
"In Regola si incontrano cielo e terra, altezze e profondità, quasi chi ascolta venga trasportato su un precipizio da cui ammirare ciò che non è possibile scrutare ma solo sentire"
Marco Tonelli: ecco perché Todi può essere la Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026
"Ebbene molti non sanno che l’Umbria e Todi in particolare hanno una storia di commistioni con l’arte contemporanea molto importante oramai, seppure a volte poco visibile, poco intercettabile. La città è arrivata alla candidatura forte di una vocazione che la vede crogiolo dell'arte contemporanea fin dai primi anni Settanta con nomi di primo piano quali la scultrice Beverly Pepper, che ha donato a Todi il parco omonimo, Piero Dorazio, Alighiero Boetti, Bruno Ceccobelli, Brian O’Doherty, Arnaldo Pomodoro, Fabrizio Plessi, Mark di Suvero e un lungo elenco di artisti di fama mondiale che qui sono venuti a vivere, a lavorare, ad aprire i loro studi e le loro gallerie. In Umbria hanno vissuto Dorazio, Boetti, Pepper .Insomma di contemporaneo ce n’e tantissimo, bisogna solo metterlo in mostra, accendergli sopra un faro più potente e questa partecipazione al bando ci sembra l’occasione giusta."
"Il compito di inaugurare la rassegna teatrale del Todi Festival è toccato allo spettacolo in prima nazionale “Non si fa così”, testo di Audrey Schebat, interpretato da Lucrezia Lante Della Rovere e Arcangelo Iannace, per la regia di Francesco Zecca, produzione di “Argot Produzioni”, in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per “Infinito”. Un debutto di un testo fresco, appena un anno di vita, fatto dinanzi ad un Teatro Comunale gremito. L’opera, che in Francia ha avuto un grande successo, affidata alle interpretazioni di Sophie Marceau e François Berléand, nella traduzione italiana ci è parso abbia vacillato un po’ nell’intento non troppo chiaro di porsi tra dramma e commedia; ma ci sarà tempo per mettere mano al testo, visto questo debutto che ha palesato tutto sommato una buona riuscita."
06/07/2024
'Il Giocatore’ vince la sua partita grazie a Dario Giorgelé
"Non si è scelta la via dello spettacolo di rottura, non si è optato per lo spettacolo di tradizione e, registicamente parlando ne è uscito un lavoro sostanzialmente decorativo."
Il vortice della memoria: Save the last dance for me di Alessandro Sciarroni
"Il 12 giugno 2024, presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma, ha avuto luogo una delle performance più magnetiche della Festa della Danza, giunta alla sua seconda edizione. “Save the Last Dance for Me”, ideata da Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale Danza 2019, ha portato in scena un’antica tradizione popolare: la Polka Chinata, una danza di corteggiamento dei primi del ‘900.
Sciarroni, in collaborazione con i talentuosi ballerini Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini, ha rivisitato questa pratica quasi dimenticata, rendendola un’esplosione di energia e arte."
“Dialogo terzo: In a Landscape”, l’intima circolarità di Alessandro Sciarroni per CollettivO CineticO
"Nell'incantevole cornice del parco Caduti del Mare, situato nel cuore dello storico quartiere di Garbatella a Roma, si è svolta la performance "Dialogo terzo: In a Landscape" di Alessandro Sciarroni, messa in scena dalla Compagnia CollettivO CineticO. Questo evento ha avuto luogo il pomeriggio del 10 giugno 2024, in occasione della Seconda Edizione della Festa della Danza di Roma, e ha regalato al pubblico un'esperienza artistica memorabile e avvolgente."
La seconda compagnia di ‘Cenerentola’ conferma il talento di Calesso
"Alla seconda visione lo spettacolo si conferma, dal punto di vista visivo, decisamente riuscito. La regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi , superato l’effetto sorpresa di certe trovate, pare scorrere addirittura meglio . Le scene di Lele Luzzati sono funzionali ed agili, i costumi ripresi da Nicoletta Ceccolini in alcuni casi risultano, pensiamo per esempio a Don Ramiro, ancora più d’effetto e l’apporto delle proiezioni video di Giuseppe Ragazzini si dimostra più ampio e suggestivo che al primo impatto."
Fra addenda ed emenda continua l’indagine sulla situazione del mondo dell’Opera in Italia
"Ci eravamo limitati a notare alcune disarmonie nella distribuzione dei ruoli e ci proponevamo di studiarne la portata.
Non solo: siamo ancora convinti che eventuali criticità possano essere superate, grazie al lavoro sinergico di tutte le componenti del mondo dello spettacolo.
Anche cercando di esaltare, invece che distruggere, gli esempi positivi. Uno fra tutti, proprio la solidarietà fra associazioni di artisti, citata dal presidente Ariacs , per arrivare ad una proposta legislativa attenta."
Con Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane l’haute couture plana al Parco del Colosseo
"Negli spazi delle Uccelliere Farnesiane, infatti, acquisiscono nuovo significato e valore gli abiti sapientemente selezionati dalla giornalista e studiosa della moda Sofia Gnoli in accordo con la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo: l’intuizione consiste nel presentare una serie di creazioni legate al tema degli uccelli, protagonisti ricorrentissimi nei miti – basti pensare alle tante metamorfosi narrate da Ovidio – o dal cui volo l’augure interpretava il volere degli dei e di giocare con l’artificio della wunderkammer. Il risultato è un’esposizione estremamente stimolante, che permette di osservare da vicino e in ogni dettaglio abiti stupefacenti nella loro magnificenza."
Indagine sulla situazione del mondo dell’Opera in Italia: ‘Madamina, il catalogo è questo'
"Perché in troppi hanno lasciato le tavole del palcoscenico per andare a fare i camerieri.
Non diamo la colpa al Covid: durante la pandemia i locali erano chiusi come i teatri."
Chi è IO - Francesco Pannofino e la psicanalisi che non ti aspetti a teatro
"È decisamente uno spettacolo particolare quello che il regista e autore Angelo Longoni ha messo in scena all’Ambra Jovinelli di Roma. Un palco decisamente adatto a quello che è stato il debutto romano della commedia che vede come protagonisti quattro tra i migliori attori dell’attuale panorama italiano. Francesco Pannofino, Emanuela Rossi, Andrea Pannofino ed Eleonora Ivone sul palco hanno brillato: hanno saputo regalare alla platea in sala la performance che ci si aspettava da parte di veri professionisti del teatro."
L’origine del mondo: ritratto di un interno. Quando l’Amore è l’unica cura
"Concita De Gregorio, Lucia Mascino e Alice Redini, che interpretano nell’ordine, ognuna perfettamente calata nel proprio personaggio, la madre, la nonna e la figlia/psicoterapeuta, sono le protagoniste di uno spettacolo integralmente al femminile, denso, profondo e leggero al tempo stesso, scritto e diretto in tre atti da Lucia Calamaro, alla sua seconda edizione dell’Origine del Mondo: ritratto di un interno, presentato al Teatro Argentina di Roma dal 22 al 28 marzo.
Origine del Mondo è un’istantanea sulla società contemporanea, costellata da problematiche sociali e relazionali sempre più gravi e compromesse."
Le migliori uscite in libreria tra febbraio e marzo 2024
"In occasione del Dantedì, giornata internazionale dedicata a Dante Alighieri che si è festeggia il 25 marzo, ci faceva piacere aprire la nostra rubrica con una delle sue famose citazioni. Per i più curiosi la data scelta è quella in cui secondo gli studiosi Dante ha iniziato il suo viaggio nell’aldilà nella Divina Commedia. L’obiettivo di questa ricorrenza è promuovere la conoscenza e l’apprezzamento di Dante tra i giovani.
Ora a voi la nostra selezione di novità letterarie uscite in libreria tra febbraio e marzo."
"Uno spettacolo non tradizionale, ambientato durante i moti del 1848, supportato dalle scene e dai costumi di William Orlandi, confezionato con passione e cura.
Certamente la trasposizione ‘rivoluzionaria’ non è una novità assoluta ed era una sorta di omaggio alle atmosfere gattopardesche. Con il dipanarsi della storia ci si allontana sempre di più dal racconto storico per entrare in una dimensione metaforica ed alla fine invece che di austriaci e di patrioti ci si ritrova a parlare di Valori, solitudine, uomini, inferno."
Panicabaret: demoni dentro e fuori di noi chiudono la Trilogia clandestina o dei mostri
"Panicabaret: è la giusta conclusione di un progetto come la Trilogia clandestina o dei mostri. Meno interattivo dei precedenti spettacoli ma ugualmente immersivo, presenta analogie e ritorni ma anche novità. La principale è un maggior spazio agli attori: in questo modo è possibile rendersi ulteriormente conto dell’inesauribile passione che Chiara Migliorini mette nel dare corpo e movimento alle creature di cui è anche autrice e regista, di quanto Filippo Nencioni trovi se stesso nell’interpretare l’altro, di come l’aura di calma di cui è capace di ammantarsi Marco Bonucci sia talmente equilibrata da non stemperare l’inquietudine di ciò che incarna, anzi. Infine Benedetta Rustici, capace di mille sfumature e altrettante vite nella medesima messinscena: tante quanti i caratteri trasmessi da viso, corpo e voce in una sola Guarda che luna."
Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello alla Sala Umberto: tanto, anzi troppo
"Il vero e la finzione sono ormai profondamente compenetrati e spesso indistinguibili. E d'altra parte, cos'è una diretta Facebook, se non metateatro? Anche quella compagnia che, guidata dal capocomico, si accinge alle prove di Il giuoco delle parti, può apparire oggi come una raffigurazione letteraria. Ed allora Sinisi allestisce il prologo alla commedia come un happening dove attori, regista, scenografo veri o veritieri inscenano usuali dinamiche. Il palcoscenico è arredato con supporti tecnologici, schermi su cui scorrono compilation di YouTube adatte al contesto o immagini dei protagonisti in scena. I Personaggi irrompono direttamente dalla platea, dove le luci restano a lungo accese e, durante la rappresentazione, tornano ad aggirarsi fra le poltrone creando un coinvolgimento diretto di tutti i presenti. "
L'Arlecchino di Baliani: servire o non servire questo è il problema
"Il rimando più naturale di questa vicenda è la messa in scena storica di Strehler con Ferruccio Soleri a cui si fa riferimento anche esplicito all'interno di un interessante metateatro, struttura base di questa rappresentazione. Altri elementi ci riportano a due tragedie Shakespeariane ma col sorriso. L'idea registica è di mostrarci attori che raccontano attori che tentano di interpretare i personaggi della commedia, in un gioco di scatole cinesi. Elemento portante, ma non invasivo, risulta poi la musica dal vivo di una chitarra elettrica e una batteria, sonorità ambient, soffuse, rock e poetiche. Essa scandisce alcuni momenti e i cambi d'atto o di scena, a volte riassestando un ritmo che nell'ultima parte si perde un po'. "
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🩰🕺La rubrica “Danzatori in movimento” esplorerà la vita e la carriera di danzatori e coreografi che, per un breve o un lungo periodo hanno scelto di vivere e lavorare al di fuori dei confini italiani.
Un appuntamento mensile, curato da Alessia Fortuna, in cui incontreremo personaggi noti e meno noti del panorama della danza italiana, che ci racconteranno la loro esperienza all'estero e come questa ha influito sulla loro crescita personale e professionale. Scopriremo come il loro percorso artistico si sia arricchito e ci darà un'idea delle opportunità che il mondo offre ai talenti della danza. Siamo entusiasti di condividere con voi queste storie emozionanti e ispiratrici, e di scoprire insieme come l'espressione artistica possa superare i confini geografici. Oggi è la volta di Lorenzo Maria Pontiggia - articolo completo a questo link: https://www.laplatea.it/index.php/danza/6081-danzatori-in-movimento-lorenzo-mattia-pontiggia.html
Spesso quando pensiamo allo spettacolo teatrale pensiamo al palco, alle performance degli attori, alla bellezza di una scenografia, agli struggenti giochi di parole, musicali e visivi. Ma la magia, qui intesa come l'arte dell'affascinare, attrarre ed incantare, che ha luogo all'interno di un teatro richiede un altro fondamentale attore: la platea.
Non a caso quindi abbiamo scelto di chiamare questo magazine 'La Platea'. È proprio dalla scontro, dalla scambio e dalla fusione di emozioni, tensioni e sensazioni che si hanno fra palco e platea che si crea quella bellissima magia che solo una rappresentazione teatrale è in grado di regalare.
Ciò che sta venendo a mancare nei teatri però è proprio la platea, il pubblico. Il teatro sembra non esser più res publica. Nell'era del web e dei film dagli effetti speciali senza precedenti potrebbe sembrare quasi naturale, fisiologico. Ma forse non è così, è facile notare come attorno a questo mondo ci sia anche poca informazione e poca sollecitazione da parte dei media. Per questo motivo La Platea si propone di raccontarvi il teatro con freschezza e modernità, con interviste, recensioni, riflessioni e cercando di stimolare la curiosità dei veri protagonisti: voi, la Platea.
Nel giro di pochi anni La Platea si è affermata come una realtà in grado di consigliare i migliori spettacoli da vedere a teatro. Con la rivista cartacea bimestrale prima (dal 2014 a fine 2016) e con una rinnovata versione online da inizio 2017, questo magazine nasce dalla constatazione di una mancanza informativa forte e chiara. Spesso quando ci si domanda "cosa vado a vedere a teatro?" si finisce a navigare confusi fra mille pagine web prive di una critica vera. La redazione de La Platea cerca invece di invertire questa rotta, convinta dell'importanza delle critica per il benessere del teatro e... della platea.
Fin dal primo giorno inoltre è possibile chiamare o mandare Whatsapp al numero di redazione 340 7492877 per ricevere consigli su quali siano gli spettacoli di maggior interesse da seguire nella zona di appartenenza.