Adista

Adista Notizie e approfondimenti su realtà religiose, politica, pace, disarmo, clima, migranti, diritti.

A leggere il libro di Piero Di Giorgi Personaggi straordinari del XX secolo, conosciuti da vicino (Libridine, pagg. 158,...
11/07/2024

A leggere il libro di Piero Di Giorgi Personaggi straordinari del XX secolo, conosciuti da vicino (Libridine, pagg. 158, 14€) sembra di sentire il rumore di un alveare: ogni ape si muove instancabilmente, partecipe di un lavoro corale con un fine comune. O di osservare un affresco come i grandi “quadri rossi” di Guttuso, per esempio Il funerale di Palmiro Togliatti, dove ci si perde a contare i tanti e noti volti ritratti. In questo libro tutti i “volti” concorrono a una composizione d’insieme che è storia del ‘900 postbellico; o, più precisamente, il clima dietro quella storia, perché Di Giorgi non racconta i fatti della politica agita a livello nazionale (e internazionale) dai governi, dai Parlamenti, dai partiti, ma il movimento culturale e progettuale di quell’epoca testimoniato dagli incontri incrociati, intessuti, ripetuti fra e con i tanti personaggi. “Incroci” ai quali l’autore è stato presente, tessitore fra i tessitori. Un importante nodo di questa tela è stata Adista, della quale Di Giorgi è stato uno dei fondatori. ...

  41923 ROMA-ADISTA. A leggere il libro di Piero Di Giorgi Personaggi straordinari del XX secolo, conosciuti da vicino (Libridine, pagg. 158, 14€) sembra di sentire il rumore di un alvear(...)

Ha di fronte a sé un compito apparentemente impossibile la Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza (Mmas) a H...
11/07/2024

Ha di fronte a sé un compito apparentemente impossibile la Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza (Mmas) a Haiti che ha preso il via ufficialmente il 25 giugno con l’arrivo dei primi 400 agenti di polizia kenioti sui mille previsti.

Guidato dal Kenya, ma con la partecipazione anche di contingenti militari di Benin, Bahamas, Bangladesh, Barbados, Ciad e Giamaica – di cui si attende ancora l’arrivo –, l’intervento straniero era stato autorizzato dalle Nazioni Unite il 2 ottobre del 2023, sotto la pressione degli Stati Uniti, allo scopo di aiutare la polizia haitiana a sconfiggere quelle bande criminali che oggi controllano l’80% di Port-au-Prince, seminando il terrore tra la popolazione. E a sorpresa nessuno, all’interno del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, aveva votato contro: la risoluzione era passata con 13 voti a favore e due astensioni, quelle di Cina e Russia. Un risultato inatteso nel quadro dell’aspro conflitto geopolitico in atto ormai da tempo tra i 15 membri del Consiglio....

41922 PORT-AU-PRINCE-ADISTA. Ha di fronte a sé un compito apparentemente impossibile la Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza (Mmas) a Haiti che ha preso il via ufficialmente il 25(...)

11/07/2024

41920 CASERTA-ADISTA. In seguito alla pubblicazione del nostro penultimo pezzo sulla vicenda dell’ex Macrico di Caserta – l’area di proprietà dell’Istituto diocesano per(...)

Mons. Carlo Maria Viganò non molla la presa delle accuse contro papa Francesco, tuttavia è sempre più evidente che l'ex ...
11/07/2024

Mons. Carlo Maria Viganò non molla la presa delle accuse contro papa Francesco, tuttavia è sempre più evidente che l'ex nunzio negli Stati Uniti, lanciatosi contro la Santa Sede come un kamikaze del tradizionalismo anticonciliare, non ha avuto il sostegno dei settori integralisti del cattolicesimo.

D'altro canto, la scelta compiuta da Viganò di collocarsi al di fuori della Chiesa, disconoscendo pubblicamente l'autorità del papa e del Vaticano, trattandoli anzi alla stregua di impostori e accusando addirittura Francesco di essere un “servo di Satana”, ha posto l'ex nunzio in una condizione estrema che non è condivisa da quanti, pur contestando il magistero di Bergoglio, non credono che abbia usurpato il Soglio pontificio e non sono disposti a seguire Viganò su questa strada.

Da questo punto di vista, bisogna dire che l'accusa di scisma rivolta all'arcivescovo dal Dicastero per la Dottrina della Fede si è rivelata una mossa azzeccata, costringendo il mondo tradizionalista a verificare fin dove era disposto ad andare nella sua opposizione al pontefice argentino e al Concilio Vaticano II. ...

41919 CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Mons. Carlo Maria Viganò non molla la presa delle accuse contro papa Francesco, tuttavia è sempre più evidente che l'ex nunzio negli St(...)

Il clamore (che in Italia ha avuto però scarsa eco) suscitata dalle parole di Paolo Ruffini sull’intenzione del Dicaster...
11/07/2024

Il clamore (che in Italia ha avuto però scarsa eco) suscitata dalle parole di Paolo Ruffini sull’intenzione del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano, di cui lui è attualmente prefetto, di mantenere sul proprio sito le immagini delle opere di Marko Rupnik (v. Adista Notizie n. 25/2024) non è rimasto senza conseguenze. Rimuovere le opere di Rupnik, presenti ovunque nei santuari e fin dentro il Vaticano, «non è una risposta cristiana», aveva affermato Ruffini il 21 giugno scorso, ad Atlanta, in chiusura della annuale conferenza sui media cattolici organizzata dalla Catholic Media Association.

Così, il 26 giugno, un giorno prima di compiere 80 anni (che per un cardinale coincidono con l'uscita dal Conclave), il cardinale arcivescovo di Boston Seán Patrick O'- Malley, attuale presidente della Pontificia Commissione per la protezione dei minori, ha inviato una lettera a tutti i capi dicastero della curia romana per chiedere loro di non utilizzare, riprodurre, pubblicare le opere di padre Marko Rupnik. ....

  41918 CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Il clamore (che in Italia ha avuto però scarsa eco) suscitata dalle parole di Paolo Ruffini sull’intenzione del Dicastero per la Comunica(...)

Alla fine, il vescovo di Tarbes e Lourdes mons. Jean-Marc Micas, che già da tempo aveva annunciato di avere istituito un...
11/07/2024

Alla fine, il vescovo di Tarbes e Lourdes mons. Jean-Marc Micas, che già da tempo aveva annunciato di avere istituito una commissione di studio sulla questione, ha deciso che i mosaici dell’ex gesuita Marko Rupnik – sotto processo canonico per abusi sessuali – che ricoprono la facciata del Santuario di Notre Dame du Rosaire non saranno rimossi. Ma solo per il momento: perché, consapevole della sofferenza che procurano nelle vittime di abusi, si è «profondamente convinto» che essi vadano rimossi. Non si sente, però, in questo momento, di procedere al loro smantellamento per non inasprire la divisione tra coloro che chiedono questo provvedimento e coloro che, invece, lo considererebbero un’espressione di iconoclastia, non ritenendo concepibile sovrapporre l’arte al suo artista.

E allora, un primo passo, una soluzione “soft”, nell’attesa che si raggiunga un (alquanto improbabile, almeno in tempi ragionevoli) consenso: non illuminare più, durante la processione serale, la facciata del santuario, per non mettere i mosaici in evidenza. Una soluzione di compromesso che ha suscitato non poche perplessità, anche indignazione, mentre il dibattito sull’utilizzo dei mosaici di Rupnik ha coinvolto pesantemente anche il Vaticano....

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11/07/2024

Mons. Jean-Marc Micas, dal 2022 vescovo di Tarbes e Lourdes, è un uomo eccellente e un buon vescovo della Chiesa cattolica. La sua coscienza non è imprigionata nella colla cementizia di(...)

...Le ex monache, guidate dalla badessa Isabel de la Trinidad, non si sono arrese e nel tentativo – non si capisce quant...
04/07/2024

...Le ex monache, guidate dalla badessa Isabel de la Trinidad, non si sono arrese e nel tentativo – non si capisce quanto realistico – di controllare la proprietà dei monasteri dopo l'annuncio della loro uscita dalla Chiesa cattolica, hanno creato due associazioni civili – una per la comunità di Belorado e l'altra per la persona giuridica di Derio – intendendo trasferire ad esse le attribuzioni e le proprietà dei monasteri, perciò convertendo in privata una proprietà pubblica ecclesiastica. Intendono evidentemente continuare quel “commercio di monasteri” iniziato nel 2020 che vogliono portare al successo. ...

  41916 BURGOS-ADISTA. L’arcivescovo di Burgos, Mario Iceta, alla conferenza stampa del 23 giugno scorso in cui informava della scomunica comminata alla dieci monache ribelli di Belorado(...)

È un can-can che, da circa due mesi, non smette di dare spettacolo sulle pagine dei giornali spagnoli, e non solo, lo sc...
04/07/2024

È un can-can che, da circa due mesi, non smette di dare spettacolo sulle pagine dei giornali spagnoli, e non solo, lo scontro fra la comunità delle suore clarisse di Belorado e Derio (le due sedi del Monastero di clausura di Santa Clara, a Burgos e a Vitoria) da una parte, e il vescovo di Burgos con il Vaticano dall’altra. A iniziare sono state loro, le monache, non solo avanzando una vertenza immobiliare tutt’affatto chiara e decisamente ingarbugliata che inizia nel 2020 (v. notizia seguente), ma soprattutto con la decisione di abbandonare la Chiesa cattolica comunicata con un “Manifesto cattolico”, datato 8 maggio 2024, di totale rifiuto del magistero papale conciliare e post-conciliare. ...

  41915 BURGOS-ADISTA. È un can-can che, da circa due mesi, non smette di dare spettacolo sulle pagine dei giornali spagnoli, e non solo, lo scontro fra la comunità delle suore c(...)

400 cristiani di sinistra in presenza, migliaia collegati in streaming e numerosi rappresentanti di associazioni hanno p...
04/07/2024

400 cristiani di sinistra in presenza, migliaia collegati in streaming e numerosi rappresentanti di associazioni hanno partecipato il 23 giugno a Parigi a un evento per manifestare il loro “no” alla svolta a destra dell’elettorato francese, che in occasione delle elezioni europee dello scorso 8-9 giugno ha reso il Rassemblement National (RN) primo partito in Francia con il 31,37 % e 30 seggi all'europarlamento. Nel momento in cui scriviamo non si sono ancora svolte le elezioni legislative in programma il 30 giugno e il 7 luglio, conseguenti allo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte di Emmanuel Macron, ma tutto fa pensare che RN possa replicare il suo successo, portando il suo presidente Jordan Bardella a ricoprire la carica di primo ministro. ...

  41914 PARIGI-ADISTA. 400 cristiani di sinistra in presenza, migliaia collegati in streaming e numerosi rappresentanti di associazioni hanno partecipato il 23 giugno a Parigi a un evento per(...)

Parroco, ex missionario, ex cappellano in carcere. In sintesi, l’identikit perfetto del vescovo diocesano nell’epoca di ...
04/07/2024

Parroco, ex missionario, ex cappellano in carcere. In sintesi, l’identikit perfetto del vescovo diocesano nell’epoca di papa Francesco. E combacia perfettamente con il profilo del nuovo arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli, che vescovo è stato ordinato il 24 giugno scorso, nel giorno stesso del suo ingresso ufficiale in diocesi. Per restare nel solco della fama che lo ha preceduto, Gambelli – designato dal papa già ad aprile – poche ore dopo la sua ordinazione ha visitato la Casa della Solidarietà San Paolino, una delle strutture gestite da Fondazione Solidarietà Caritas nella zona di Santa Maria Novella che ospita mamme con bambini, donne sole e anziani. ...

41913 FIRENZE-ADISTA. Parroco, ex missionario, ex cappellano in carcere. In sintesi, l’identikit perfetto del vescovo diocesano nell’epoca di papa Francesco. E combacia perfettamente con i(...)

Si arricchisce di un nuovo controverso capitolo la vicenda dell’area ex Macrico di Caserta di proprietà dell’Istituto di...
04/07/2024

Si arricchisce di un nuovo controverso capitolo la vicenda dell’area ex Macrico di Caserta di proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero (Idsc), che i lettori di Adista conoscono bene dal momento che la nostra rivista se ne occupa da oltre vent’anni, da quando cioè l’ex vescovo Raffaele Nogaro, nell’omelia della messa del 31 dicembre 2000, sentendo puzza di speculazione edilizia, bloccò le operazioni di vendita che erano nell’aria («Sono sempre stato dell’idea che meno beni ha la Chiesa meglio sta, ma visto che questo grandissimo appezzamento di terreno appartiene alla Chiesa, ribadisco che non permetterò nessun tipo di speculazione»), battendosi perché il terreno (33 ettari di verde) venisse restituito ai casertani come parco pubblico (v. Adista n. 9/01). ...

  41912 CASERTA-ADISTA. Si arricchisce di un nuovo controverso capitolo la vicenda dell’area ex Macrico di Caserta di proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentamento(...)

Aumenta la pressione del laicato cattolico su papa Francesco in vista della fase finale del Sinodo sulla sinodalità che ...
04/07/2024

Aumenta la pressione del laicato cattolico su papa Francesco in vista della fase finale del Sinodo sulla sinodalità che si aprirà a ottobre prossimo. Per chiedere aperture, in particolare, sul sacerdozio femminile, abbandonando le forme di chiusura de jure e de facto – davvero poco sinodali – che hanno caratterizzato la vita della Chiesa cattolica negli ultimi anni.

Sinodali, ma non per finta!

È datata 27 giugno la lettera inviata al papa da Colm Holmes e da Martha Heizer, rispettivamente presidente e vicepresidente, nonché fondatrice, del movimento We Are Church International-WAC, coalizione globale di gruppi nazionali di riforma della Chiesa cattolica, fondata a Roma nel 1995 per promuovere il rinnovamento ecclesiale a partire dalle istanze teologiche e dottrinali espresse dal Concilio Vaticano II.

Nella missiva, il movimento internazionale Noi Siamo Chiesa si rivolge al «caro fratello Francesco» denunciando che «l'esclusione delle donne dall'ordinazione (canone 1024), dal governo della Chiesa (cc.129 e 274§1) e dalla predicazione dell’omelia (c.767§1)» rappresenta una prassi ecclesiastica «discriminatoria» e contraria all’insegnamento inclusivo di Gesù. È un atteggiamento che, peraltro, «priva la Chiesa dei benefici della diversità di genere e dell’equilibrio nella leadership». ...

  41911 ROMA-ADISTA. Aumenta la pressione del laicato cattolico su papa Francesco in vista della fase finale del Sinodo sulla sinodalità che si aprirà a ottobre prossimo. Per chi(...)

Alla fine lo hanno mollato al proprio destino anche i lefebvriani: l’ex nunzio in America mons. Carlo Maria Viganò, aute...
04/07/2024

Alla fine lo hanno mollato al proprio destino anche i lefebvriani: l’ex nunzio in America mons. Carlo Maria Viganò, autentico kamikaze dell’integralismo cattolico potrebbe a buon diritto gridare a gran voce, come il Vittorio Gassman dell’“Audace colpo dei soliti ignoti”: «M’hanno rimasto solo quei quattro cornuti!». Battute a parte, la vicenda dell’intransigente monsignore si avvia alla conclusione – almeno in questa prima parte – con la più che probabile scomunica da parte del Vaticano. Il delitto contestato dal Dicastero per la Dottrina della Fede è infatti quello di scisma; non è escluso per altro che si arrivi al provvedimento estremo della dimissione dallo stato clericale, cioè che venga spretato (mentre andiamo in stampa non si conosce ancora la decisione della Santa Sede). D’altro canto, Viganò, convocato a presentarsi di persona all’ex Sant’Uffizio per rispondere alle accuse lo scorso 20 giugno, ha deciso di non recarsi nella sede del dicastero della quale non riconosce l’autorità. In mancanza di questo, si leggeva tuttavia sul decreto vaticano che lo riguardava, una decisione sarebbe stata presa anche in sua assenza il 28 giugno. ...

  41910 CITTÀ DEL VATICANO-ASDISTA. Alla fine lo hanno mollato a proprio destino anche i lefebvriani: l’ex nunzio in America mons. Carlo Maria Viganò, autentico kamikaze de(...)

... Ruffini ha affermato che la vicinanza della Chiesa alle vittime «è evidente», ma che è necessario attendere che il D...
04/07/2024

... Ruffini ha affermato che la vicinanza della Chiesa alle vittime «è evidente», ma che è necessario attendere che il Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF) concluda l'indagine sulle accuse contro Rupnik prima di «giudicare». Tuttavia, Ruffini ha chiarito la sua convinzione che rimuovere l’arte esposta pubblicamente non è un atto ragionevole di «civiltà», sostenendo che se anche Rupnik fosse condannato dal DDF per gravi abusi sessuali, il Vaticano potrebbe non ritenere necessaria la rimozione delle immagini delle sue opere dai suoi siti istituzionali. Ruffini ha inoltre precisato che il suo dicastero non sta aggiungendo nuove foto delle opere d'arte di Rupnik sul proprio sito internet, ma che si è limitato a non rimuovere quelle che già erano presenti. «Non è questo il modo di essere vicini alle vittime, pensare che se togliessi la foto di un’opera d’arte dal nostro sito, saremmo più vicino alle vittime», ha continuato. ...

41909 ATLANTA-ADISTA. Circa 150 giornalisti cattolici e professionisti dei media provenienti da tutto il Nord America si sono riuniti ad Atlanta, in Georgia, per l'annuale conferenza sui media cattoli(...)

I frati minori francescani sono il primo ordine religioso in Germania a presentare un'indagine indipendente sulla violen...
20/06/2024

I frati minori francescani sono il primo ordine religioso in Germania a presentare un'indagine indipendente sulla violenza sessuale al suo interno, dopo l’accordo stretto nel 2021 tra la Conferenza dei superiori tedesca (DOK) e il commissario per gli abusi del Governo federale. 152 pagine in cui le avvocatesse Petra Ladenburger e Martina Lörsch di Bonn, incaricate nel 2022 dalla Provincia tedesca dei Frati minori (una piccola realtà che conta oggi 40 membri in sei comunità) esaminano le accuse contro nove religiosi a partire dagli anni '60, uno dei quali avrebbe perpetrato abusi su venti vittime. Nel corso dell’indagine, che si è svolta tra ottobre 2022 e giugno 2024, sono state condotte interviste a 39 persone: non solo vittime, ma anche testimoni, funzionari dell'Ordine passati e presenti e altri frati, anche accusati. Due imputati hanno rifiutato l'intervista, tre hanno dato la loro disponibilità. La maggior parte dei casi sarebbero avvenuti tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni ‘80: avances, baci, rapporti sessuali e stupri di minorenni e giovani adulti, come nell'ex collegio e seminario St. Valentin a Würzburg, ma anche nellambito delle attività giovanili, come durante un viaggio ad Assisi. ...

  41896 BONN-ADISTA. I frati minori francescani sono il primo ordine religioso in Germania a presentare un'indagine indipendente sulla violenza sessuale al suo interno, dopo l’accord(...)

In Spagna, l'Associazione Nazionale Infanzia Rubata (ANIR), l'Associazione delle Vittime della Navarra (AVA) e l'Associa...
20/06/2024

In Spagna, l'Associazione Nazionale Infanzia Rubata (ANIR), l'Associazione delle Vittime della Navarra (AVA) e l'Associazione contro gli abusi sessuali sull'infanzia (LULACRIS) hanno dichiarato – con un comunicato comune del 4 giugno – la loro indisponibilità a collaborare con la Conferenza episcopale sulla gestione di un piano globale sugli abusi a motivo delle affermazioni dei vescovi dopo l’incontro con papa Francesco il 31 maggio scorso.

«Non è negoziabile, a partire da un fondamento di trasparenza, agenda e misure concrete – scrivono le associazioni –, la presenza di rappresentanti delle vittime nel processo decisionale, prima e dopo, nonché trattamento individualizzato vittima per vittima», «oltre alla redazione di uno Statuto della Vittima nell'ordinamento canonico, non chiuso all'inizio dei lavori da realizzare, ma aperto ad incorporare diritti, se opportuno, man mano che i lavori avanzano». Spiegano i motivi del loro «disagio» ricordando che «durante il nostro ultimo incontro nella Conferenza episcopale (CEE), il monsignor Argüello (presidente dell’episcopato, ndr), ha espresso il suo impegno, su nostra richiesta, affinché le vittime fossero presenti nel processo decisionale durante il primo approccio e lo sviluppo del un piano di riconoscimento, riparazione e compensazione economica. Allo stesso modo, c'era stato il consenso della Conferenza Episcopale e della CONFER (religiosi spagnoli) su un programma di lavoro con date precise, obiettivi iniziali specifici e trattamento individualizzato delle vittime. A giudicare dalle dichiarazioni del presidente della CEE – argomentano – ci troviamo, ancora una volta, con promesse non mantenute». ...

41894 MADRID-ADISTA. In Spagna, l'Associazione Nazionale Infanzia Rubata (ANIR), l'Associazione delle Vittime della Navarra (AVA) e l'Associazione contro gli abusi sessuali sull'infanz(...)

La Chiesa degli Stati Uniti e quella irlandese, hanno pubblicato nei giorni scorsi i rispettivi rapporti annuali sulla p...
20/06/2024

La Chiesa degli Stati Uniti e quella irlandese, hanno pubblicato nei giorni scorsi i rispettivi rapporti annuali sulla protezione dell’infanzia e quindi sugli abusi commessi all’ interno delle strutture ecclesiastiche. L’esperienza dei vescovi americani è quella di più lunga data, essendo infatti giunti al 21esimo rapporto del genere (il primo risale al 2002, quando i vescovi adottarono la Carta per la protezione dei bambini e dei giovani, cioè un quadro completo di procedure per affrontare le accuse di abusi sessuali su minori da parte del clero), e vantano ormai una lunga pratica nella gestione di casi di violenza sui minori. Il rapporto diffuso dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti, si basa sui risultati dell'audit di StoneBridge Business Partners, una società di consulenza specializzata con sede a Rochester, Stato di New York, che fornisce servizi di audit forense, interni e di conformità a organizzazioni leader a livello nazionale. Nel rapporto è inclusa anche un'indagine condotta dal Centro per la Ricerca Applicata all'Apostolato (CARA), della Georgetown University relativa alle accuse di abusi su minori e ai costi dovuti dalle diocesi per i risarcimenti. ...

41897 ROMA-ADISTA. La Chiesa degli Stati Uniti e quella irlandese, hanno pubblicato nei giorni scorsi i rispettivi rapporti annuali sulla protezione dell’infanzia e quindi sugli abusi commessi a(...)

L’UNHCR, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati nel mondo, ha presentato il 13 giugno scorso il rapport...
20/06/2024

L’UNHCR, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati nel mondo, ha presentato il 13 giugno scorso il rapporto Global Trends. Forced Displacement in 2023, che fotografa, dati alla mano, la situazione di rifugiati, richiedenti asilo, sfollati interni e apolidi in tutto il mondo e ne individua le tendenze statistiche sul lungo periodo.

Il dato è in crescita per il dodicesimo anno consecutivo, segnando un record storico: alla fine del 2023 si contano 117,3 milioni di persone in fuga in tutto il mondo (che toccano quota 120 milioni a maggio 2024, circa la popolazione di un Paese come il Giappone), costrette ad abbandonare la propria casa e la propria terra a causa di persecuzioni, guerre, violazioni dei diritti umani e cambiamento climatico. Il 75% di questi migranti, afferma ancora il rapporto, è ospitato nei Paesi a basso e medio reddito, dato che smonta facilmente la narrazione propagandistica delle destre occidentali che agitano, in chiave elettorale, lo spauracchio di una fantomatica “invasione”. La maggior parte degli sfollati (68,3 milioni), inoltre, abbandona la propria casa ma resta all’interno dei confini del proprio Paese. Sono invece 43,4 milioni le persone che si vedono costrette a chiedere una forma di protezione internazionale, e nel 2023 sono per lo più afghani, siriani, venezuelani, ucraini e sudanesi. ...

41893 ROMA-ADISTA. L’UNHCR, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati nel mondo, ha presentato il 13 giugno scorso il rapporto Global Trends. Forced Displacement in 2023, che fotog(...)

Migranti e rifugiati vanno accolti come fratelli e sorelle, perché è la Chiesa stessa a essere «migrante» per propria na...
20/06/2024

Migranti e rifugiati vanno accolti come fratelli e sorelle, perché è la Chiesa stessa a essere «migrante» per propria natura. Papa Francesco nel messaggio per la 110ma Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che verrà celebrata il prossimo 29 settembre (“Dio cammina con il suo popolo”), invita ancora una volta ad aprire le porte e i mari ai migranti, proprio mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si reca in Albania, in visita ai nuovi «lager» per i «clandestini» finanziati dal governo italiano che dovrebbero aprire a metà settembre. ....

41883 CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Migranti e rifugiati vanno accolti come fratelli e sorelle, perché è la Chiesa stessa a essere «migrante» per propria natura. Papa Fra(...)

... Blessing ha raccontato la propria drammatica storia di schiavitù. «Sono nata e cresciuta nello Stato di Edo, che ogg...
20/06/2024

... Blessing ha raccontato la propria drammatica storia di schiavitù. «Sono nata e cresciuta nello Stato di Edo, che oggi è generalmente considerato il centro della tratta di esseri umani in Nigeria. Migliaia di donne e ragazze vengono reclutate e obbligate a una vita fatta di abuso, debito, umiliazione, violenze, sfruttamento e soprattutto di silenzio. Come tante altre donne vittime/sopravvissute alla tratta di esseri umani, anche io sono stata ingannata e fatta ve**re in Europa nel 2013, dove sono stata portata su una strada e messa in vendita. Mi era stato chiesto di restituire un “debito” di 65 mila euro. Per gli sfruttatori sei una merce in vendita su cui speculare e guadagnare; per i compratori di sesso sei una merce in vendita da comprare e usare per il loro piacere, imponendoti una violenza che viene “giustificata” dall’uso del denaro». ...

41884 CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Alla conferenza stampa di presentazione del messaggio di papa Francesco per la 110ma Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (v. notizia precedente) c&rs(...)

«Caro padre Matteo, davvero le nostre comunità stanno rispondendo evangelicamente alla sfida che portano con sé le vite ...
20/06/2024

«Caro padre Matteo, davvero le nostre comunità stanno rispondendo evangelicamente alla sfida che portano con sé le vite delle nostre sorelle e dei nostri fratelli migranti?». Comincia così la lettera che p. Giorgio Ghezzi, religioso sacramentino che lavora a Modugno (Ba) e collabora con la pastorale dei migranti della diocesi Bari-Bitonto, ha inviato al presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo Zuppi, al quotidiano Avve**re e ad Adista, spinto da «profonda amarezza, e pure rabbia, per quanto sta avvenendo contro la vita di tanti fratelli e sorelle migranti, a causa delle politiche di morte, operate dai governi europei, e in special modo da quello italiano». ...

41885 MODUGNO (BA)-ADISTA. «Caro padre Matteo, davvero le nostre comunità stanno rispondendo evangelicamente alla sfida che portano con sé le vite delle nostre sorelle e dei nostri(...)

A leggere la stampa diocesana, il papa ha indubbiamente conseguito il risultato che si attendeva. Se infatti la partecip...
20/06/2024

A leggere la stampa diocesana, il papa ha indubbiamente conseguito il risultato che si attendeva. Se infatti la partecipazione a Verona all’incontro dei movimenti popolari del 18 maggio e la successiva Giornata Mondiale dei Bambini (25/5) volevano soprattutto accendere l’attenzione dell’opinione pubblica laica e cattolica sul tema della pace e della urgente necessità di un negoziato per l’Ucraina e per la Palestina, la lettura dei commenti apparsi negli ultimi giorni sui settimanali mostrano un’attenzione rinnovata (perché in questi mesi non si era mai spenta) su questi temi. Soprattutto, nell’invocare una soluzione al conflitto, nel chiedere che si depongano falsi pretesti ideologici, che tuttora boicottano i tentativi di aprire un vero negoziato; e che, invece di continuare a difendere i propri “buoni” contro i propri “cattivi”, si comprenda che le guerre in atto costituiscono una tragedia inenarrabile che sta colpendo quasi esclusivamente le popolazioni civile; e all’interno di esse, gli individui più piccoli e più fragili. ...

41886 ROMA-ADISTA. A leggere la stampa diocesana, il papa ha indubbiamente conseguito il risultato che si attendeva. Se infatti la partecipazione a Verona all’incontro dei movimenti popolari del(...)

...Presa da qualcun che la conoscevaRievocando il giorno della scomparsa di Emanuela, avvenuta il 22 giugno del 1983, il...
20/06/2024

...Presa da qualcun che la conosceva

Rievocando il giorno della scomparsa di Emanuela, avvenuta il 22 giugno del 1983, il cugino Pietro Meneguzzi, ha osservato durante l’audizione in commissione: «La mia convinzione è che per come era timida e riservata Emanuela, quel giorno sia salita in macchina e sia andata via con qualcuno di cui si fidava moltissimo. Qualcuno che può essere della scuola, dell’associazione, o conosciuto mesi prima». «Non sarebbe mai andata con uno sconosciuto – ha aggiunto – quindi si è fidata sicuramente di qualcuno». «L'ipotesi che si sia allontanata volontariamente? È del tutto irrealistica», ha precisato ancora Meneguzzi rispondendo alla commissione. Quindi nel corso della sua audizione, Pietro Meneguzzi ha rievocato i giorni della scomparsa, le prime ore della ricerca affannosa insieme con alcuni dei familiari e la «sorprendente» apparizione sulla scena dei Servizi segreti pochi giorni più tardi: «Si presentarono in Vaticano Giulio Gangi (007 del Sisde, ndr) e due suoi colleghi. Gangi lo conoscevo per via del mio lavoro alla Camera, e lui mi aveva sentito parlare della scomparsa di Emanuela, ma non è vero, come pure è stato detto più volte, che conoscesse già da prima mia sorella Monica, che tra l'altro allora aveva solo 15 anni, molti meno di lui. Secondo me si è confuso, l'- ho ribadito anche in procura di recente». ...

41887 ROMA-ADISTA. La commissione bicamerale su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori ha cominciato i suoi lavori con diverse audizioni interessanti. A cominciare da alcuni dei più stretti familia(...)

20/06/2024

  41888 NAPOLI-ADISTA. È passata in giudicato, il 29 maggio scorso, la sentenza di condanna a 8 anni di reclusione per abuso su minore per don Livio Graziano, prete alla guida di una co(...)

Né sposa, né monaca: “beghina”. Una parola, questa, che ha finito con l’acquisire un’accezione negativa (bigotta, bacche...
20/06/2024

Né sposa, né monaca: “beghina”. Una parola, questa, che ha finito con l’acquisire un’accezione negativa (bigotta, bacchettona). E, vien da dire, non poteva essere altrimenti, perché il movimento delle beghine nasce sul finire del XII secolo da donne che scelgono di sfuggire ai canoni sociali che pretendevano di rinserrarle in rigidi ruoli prestabiliti e inviolabili. Donne che nel corso dei secoli si è preferito denigrare perché il loro esempio non fosse contagioso. Dedite allo studio, alla spiritualità e alla ca**tà tra i bisognosi, condividevano la vita in piccole comunità, dette beghinaggi, ma vivevano in case singole, una accanto all’altra, circondate da un giardino, in castità, non soggette a regole monastiche o strutture sociali esterne. L’esperienza dei beghinaggi non si è mai conclusa ed è ancora viva, vicina com’è a un ormai più diffuso sentire femminile della libertà (v. anche, su Adista Segni nuovi n. 16/24, l’articolo “Donne e Chiesa. Sapete chi sono le beghine?” di Martina Bugada, Raffaella Molinari e Nella Roveri). ...

41889 BOLOGNA-ADISTA. Né sposa, né monaca: “beghina”. Una parola, questa, che ha finito con l’acquisire un’accezione negativa (bigotta, bacchettona). E, vien da d(...)

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