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20/01/2025
di Edmondo Lupieri
Come allora si usava, Voltaire morì a casa, nel suo letto. Morì da solo, come tutti, ma era circondato da amici e discepoli. Forse a qualcuno tremò la mano, poiché una candela cadde sul copriletto e appiccò un piccolo focherello subito spento. Ma tanto bastò perché Voltaire uscisse dal dormiveglia, socchiudesse gli occhi e scagliasse un’ultima sciabolata d’ironia, domandando: “Déjà l’enfer?”
È un aneddoto che mi piace ripetere e che potrebbe anche essere storicamente vero. Oggi tuttavia ha il valore di una tragica metafora che ben si addice a tutti noi. All’intero pianeta agonizzante, che socchiude gli occhi e vede i roghi imperdonabili dell’Amazzonia e delle foreste di un terzo mondo sempre più defraudato (qualcuno ricorda ancora il libro-urlo di Helder Càmara, profeta inascoltato?). Alla nostra democrazia moribonda, che dal proprio ventre partorisce legalmente demagogie che a loro volta generano tirannidi, come già avevano visto bene Platone e gli altri. A questo Paese in cui vivo, che annaspa tra sogni assurdi, ricchezze spudorate, miserie abissali e, se oggi socchiudesse gli occhi, vedrebbe l’intronizzazione di Elon Musk come quarantanovesimo presidente de facto degli Stati Uniti. A meno che un rigurgito di testosterone in Trump, presidente de iure (e de facto dalle ore 12 di oggi - ore 18 in Italia - quando assumerà la carica di presidente) non gli metta il bastone fra le ruote, per favorire gli altri multimiliardari che si stanno tutti gettando a baciare anelli e pantofole, pur di sedere a tavola alla nuova corte imperiale e maneggiare almeno in parte il mestolo del minestrone.
Perché se da sempre i grandi poteri finanziari controllano i governi – e non serve scomodare Marx per vederlo – nelle sue ultime manifestazioni democratiche occidentali, il post-capitalismo (o comunque lo si voglia definire) presenta una caratteristica precisa. Uomini (di solito non donne, per motivi storici), potenti di soldi e di contatti, fanno a meno del paravento dei politici più o meno prezzolati e convinti e si gettano in prima persona nell’agone politico, ormai degradato dalle varie gerontocrazie partitiche miranti soltanto a conservare il potere raggiunto.
Perché al di là delle esternazioni estemporanee (annetteremo il Canada; libereremo la Groenlandia, cacciandone gli occupanti Danesi; con un piccolo intervento militare riprenderemo il controllo del canale di Panama...), forse miranti a gettare fumo negli occhi, la logica dell’interesse guiderà sempre più la mano di chi governa. In Italia Berlusconi ha fatto scuola. Qui Trump c’è riuscito una prima volta, poi è scivolato, cadendo in piedi, e ora trionfa, anche perché la gente non ha sentito quella gran differenza con un governo democratico e non repubblicano.
Certamente possiamo metterci a discutere se valga la pena preoccuparci per la sopravvivenza della specie umana, condannata comunque all’estinzione su questo pianetucolo sperduto nell’immensità di un universo le cui spaventose dimensioni spaziotemporali sfidano la nostra stessa capacità di immaginarle. Eppure non cessa di stupirmi la cecità degli imprenditori fattisi politici, che mirano al guadagno individuale immediato, incuranti di quella “casa comune” su cui va predicando Bergoglio.
Giuseppe Flavio racconta che nelle ultime fasi concitate della guerra brutale fra Giudei e Romani, nella Gerusalemme che ormai vedeva le legioni protette dagli dèi pagani, le varie bande armate di insorti si dilaniavano in una lotta fratricida per arraffare gli ultimi brandelli di potere. Al punto che gli uni (poco importa chi) appiccarono il fuoco ai granai del re, i magazzini dove i governanti di prima ammassavano le riserve di grano, così che i loro avversari non potessero impadronirsene. Forse speravano in un intervento di Dio, che capovolgesse le sorti della guerra. Ma fu la fame per tutti. E ci furono madri, racconta sempre Giuseppe, che cossero e mangiarono i cadaveri dei propri figli da poco nati e subito morti di stenti.
Come mi ha scritto tempo fa in una mail una persona amica, forse ci meritiamo davvero l’estinzione.
* Edmondo Lupieri è docente di Nuovo Testamento e Cristianesimo delle origini - John Card. Cody Endowed Chair in Theology - Loyola University, Chicago; presidente di ItalCultura
Come allora si usava, Voltaire morì a casa, nel suo letto. Morì da solo, come tutti, ma era circondato da amici e discepoli. Forse a qualcuno tremò la mano, poiché una cand(...)