29/10/2023
Si è chiusa 52 (per il cda uscente) a 48 (per gli eredi Del Vecchio) la partita per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Mediobanca che sarà quindi composto da 12 consiglieri scelti dal vertice uscente, 2 dal primo azionista Delfin e 1 da Assogestioni. A votare a favore della lista del board il 52,60% dell’azionariato presente, equivalente al 40,4% del capitale sociale, mentre per gli eredi Del Vecchio ha votato il 41,74% dei presenti pari al 32,06% del capitale in un’assemblea dall’affluenza straordinaria visto che ha partecipato il 76,8% degli azionisti di Piazzetta Cuccia.
Decisivo il voto degli investitori istituzionali, che detengono il 45% del capitale di Mediobanca, molti dei quali, nei giorni scorsi avevano annunciato il loro voto a favore del cda, sulla scia dei pareri de proxy advisor. Favorevole, tra gli altri, la Edizione della famiglia Benetton che, con il suo 2,2% del capitale, si era schierata nei giorni scorsi a favore del cda. “Ci aspettavamo un supporto forte, ma questo è andato al di là delle nostre migliori previsioni, il che vuol dire c’è stato un apprezzamento generale sia per la nostra proposta di governance sia per quella industriale”, ha detto l’amministratore delegato Alberto Nagel che inizia il suo quarto mandato alla guida dell’istituto. “Forti di questo sostegno – ha rimarcato Nagel – continueremo sulla nostra strada, essendo sempre aperti al dialogo e alle proposte che vengono da tutti gli azionisti e, in particolare, dagli azionisti più importanti”.