12/10/2017
Italia, 2017. Siamo messi così
La situazione è questa. Italia 2017. In Parlamento si discute la nuova legge elettorale.
Fuori dalla Camera si fanno i turni per protestare ed occupare la piazza.
Il leader di quelli che "dovevano aprire il Parlamento come una scatola di tonno" - al secolo Beppe Grillo - si presenta a Roma con un piede finto;
Il padre di uno dei leader dei cinque stelle - il padre di Alessandro Di Battista - è praticamente venuto alle mani con il leader dei Forconi - (forconi? si, davanti a Montecitorio in questo momento manifestano anche i "forconi", un movimento che facciamo fatica a descrivere); il leader dei forconi è un certo generale Pappalardo (si chiama sul serio così eh, non stiamo inventando nulla).
Il padre di Di Battista, noto alle cronache politiche più che altro per le sue simpatie fasciste, pare abbia abbandonato le file grilline per scagliarsi contro la piazza del generale Pappalardo (rea di aver fischiato il figlio pochi giorni fa, quando l'onorevole Di Battista aveva confuso la piazza da arringare); si è quasi sfiorata la rissa.
Intanto dentro il Parlamento si litiga sulla nuova legge elettorale, e sulla decisione del governo di mettere la fiducia sul provvedimento. Con l'informazione italiana monopolizzata da questa sorta di commedia tragica.
E mentre alcuni parlano a sproposito di fascismo (lasciamo stare il fascismo, qui siamo davanti ad una discutibilissima forzatura politica), il Pd sembra essere stato capace di rilanciare il M5S che - dopo le finte-primarie di Di Maio - sembrava in difficoltà.
E tutto questo, con la legge elettorale che ancora deve arrivare al Senato. Ci aspetta - probabilmente - la campagna elettorale più br**ta della storia della Repubblica. Ma proprio per questo sarà divertente e utile raccontarla insieme.