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Jannik Sinner si ritira dal Masters 1000 di Parigi-Bercy per un virus influenzaleCome un fulmine a ciel sereno. Jannik S...
29/10/2024

Jannik Sinner si ritira dal Masters 1000 di Parigi-Bercy per un virus influenzale

Come un fulmine a ciel sereno. Jannik Sinner ritira dal torneo di Parigi-Bercy. Una scelta a sorpresa legata a condizioni fisiche precarie a causa virus influenzale: nulla di grave, ma la decisione di scendere in campo è inevitabile per evitare ulteriori peggioramenti. Il numero 1 al mondo, dunque, non parteciperà all’ultimo Masters 1000 di questa stagione. Sinner ora si dovrà preparare alle Atp Finals di Torino senza poter partecipare ad altri tornei.

Sinner: “Non sono preoccupato”
Alla vigilia dell’esordio parigino contro uno tra Ben Shelton o Corentin Moutet, il tennista azzurro ha dato forfait al torneo a causa di un virus contratto nei giorni scorsi. Sinner verrà così sostituito nel main draw lucky loser Arthur Cazaux che, dunque, prenderà il suo posto direttamente dal secondo turno. “Sono dispiaciuto di non poter giocare, ero venuto qui molto presto per potermi preparare, ma ho preso un virus che passerà nei prossimi giorni e quindi non sono pronto: sarà una grande edizione anche senza di me, ci vediamo l’anno prossimo. Non sono preoccupato per Torino e la Davis“, ha dichiarato l’altoatesino poco dopo la notizia. Lo scorso anno, Sinner si era ritirato dalla competizione francese per il doppio match che avrebbe dovuto disputare nel giro di poche ore: l’altoatesino aveva chiuso il suo match contro lo statunitense McKenzie McDonald dopo le due e mezza di notte e sarebbe dovuto tornare in campo non prima delle 17. Quest’anno, invece, non prenderò parte al torneo sin dall’inizio.

Come cambia il calendario di Sinner
Quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo Masters 1000 della sua stagione, è sfumato per le precarie condizioni fisiche. Nel mese di novembre, Sinner disputerà gli ultimi impegni della sua stagione: prima le Atp Finals a Torino, poi le finali di Coppa Davis a Malaga, in programma dal 19 al 24 novembre.

Salalah, la perla del DhofarUna spiaggia da mille e una notte, sabbia dorata che lascia il passo alle dune dell’entroter...
29/10/2024

Salalah, la perla del Dhofar

Una spiaggia da mille e una notte, sabbia dorata che lascia il passo alle dune dell’entroterra. Salalah significa “splendente”, proprio come una madreperla pescata nelle trasparenze dell’Oceano Indiano, dove affaccia questa bellissima località

Le avventure sono alla portata di mano in questo angolo dell’Oman, il più rinomato del Paese per una vacanza al mare. Alte palme da cocco che incorniciano scorci sul blu, acque basse e trasparenti, e i dromedari che puntellano il bagnasciuga spumeggiato dalle onde, orme come trame evanescenti. La costa del governatorato del Dhofar è un autentico gioiello di questo territorio a sud del Paese, caratterizzata da lunghe lingue di sabbia dorata e spettacolari formazioni a strapiombo sull’oceano, ma non è l’unica attrazione da scoprire. Questa regione comprende antiche città e villaggi, montagne irrorate da corsi d’acqua e zampillanti cascate che diventano miraggi nel deserto di Rub Al Khali, l’immenso “quarto vuoto”, come lo chiamano i locali, destinazione irresistibile per delle entusiasmanti escursioni.

Nel Dhofar la natura è sovrana e la cultura affascinante, impregnata di antiche leggende come quella della Regina di Saba, sovrana delle terre del sud. Salalah, il punto di riferimento del governatorato, è inoltre un importante centro del commercio sin dall’antichità, la porta d’accesso per la mitica Via dell’Incenso, l’intreccio di antiche strade percorse dalle carovane che attraversavano i vuoti del deserto della Pen*sola Araba per raggiungere il Mediterraneo, avvolte nel profumo del loro carico. Associata ai sensi, questa terra avrebbe il colore dell’oro, il rumore del mare e i silenzi del deserto, il sapore dei datteri e della menta di un tè dolcissimo, la sabbia fine che sfugge dalle mani, e il profumo inconfondibile di questa resina aromatica. Il franchincenso, è un dono di natura estratto dalla pianta del Boswellia sacra che ricopre intere vallate dell’entroterra, come il suggestivo Wadi Dawkah, uno dei più estesi boschi di Boswellia della regione, meta da non perdere.

Non solo mare dunque, anche se, diciamolo, un tuffo nel blu e un po’ di relax in spiaggia sono delle attrattive irresistibili di una vacanza a Salalah, soprattutto con un soggiorno al Bravo Salalah Rotana, oasi dall’atmosfera rilassata, esotica ed elegante, ma anche punto di partenza perfetto per esplorare questa terra ricca di meraviglie.

Sole, mare ed escursioni bellissime
L’Oman è una terra fortemente legata alle sue radici, ogni realtà racconta il suo passato e le tradizioni vengono tramandate come un tempo, senza rinunciare a slanci di modernità, soprattutto nei grandi centri come Muscat, la capitale. Anche Salalah racconta l’essenza di questo affascinante Paese, e merita una visita. La città dista appena 30 minuti dal Bravo Salalah Rotana, ed è facilmente raggiungibile percorrendo un’ampia e scorrevole strada costiera che regala panorami bellissimi, transito che si fa esperienza. Affacciata sull’Oceano Indiano e abbracciata dalle montagne a nord, questo centro fu da sempre molto importante per l’economia omanita, e i suoi ricchissimi bazar sono un’ attualissima testimonianza, perfetti per acquistare qualche souvenir artigianale. Da non perdere la Moschea Sultan Qaboos, una delle meraviglie architettoniche più belle del Paese, seconda solo a quella della capitale Muscat, l’omonima Grande Moschea del Sultan Qaboos.

Il Dhofar rivela dei gioielli che testimoniano il passato e offrono l’opportunità unica per viaggiare nel tempo ed esplorare un pezzo significativo del patrimonio culturale dell’Oman. Imperdibile una visita al Castello di Taqah o Burj Al Askar, splendidamente costruito con le tradizionali tecniche architettoniche dell’Oman e materiali locali come pietra e mattoni di fango. Non lasciarti sfuggire l’occasione di salire sino alla cima della Torre Al Askar, parte del complesso, e ammirare una magnifica vista panoramica dell’area circostante.

Un’altra escursione bellissima punta la bussola in direzione Sumhuram e Arbat, alla scoperta del magico paesaggio che spazia verso il lato orientale di Salalah. Qui spunta il parco archeologico di Sumhuram, conosciuto anche con il nome di Khor Rori, antica città nota per il commercio dell’incenso situata alla foce del Wadi Darbat, le cui rovine, costruite nel III secolo a.C., sono entrate a far parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1998. Il tour prosegue verso la Valle di Darbat, simile ad un miraggio nel paesaggio color ocra di questa regione: preparati per immergerti in un eden verdissimo, irrorato da corsi d’acqua e cascate zampillanti.

Anche le località ad ovest di Salalah meritano un itinerario dedicato: qui spazia la Spiaggia di Fazayah, uno dei litorali più belli e selvaggi di tutto l’Oman, perfetto per fare un bagno nelle acque cristalline dell’oceano e rilassarsi un po’, prima di ripartire alla volta di “Al Mughsail”, noto per essere un incredibile punto d’osservazione da dove ammirare l’oceano con binocolo alla mano e orecchie in ascolto: qui è possibile sentire il “respiro dell’oceano”, originato dalle voragini scavate dalle acque nella roccia, e, in alcuni periodi dell’anno, ammirare il fenomeno dei soffioni marini, considerati dei veri e propri geyser.

Se le onde sono la tua passione, un’esperienza da non perdere è quella di un’escursione a bordo di un dhow, la tipica imbarcazione omanita. Bellissima quella che salpa alla volta della costa orientale rispetto a Salalah sino ad approdare all’antica città di Taqah, veleggiando in compagnia dei delfini, adorabili creature che popolano questo tratto di oceano e amano accompagnare le imbarcazioni, quasi a volerle scortare nel blu.

For those seeking respite from the chaos of modern life, the brook offers a sanctuary of peace. Its banks are a haven fo...
29/10/2024

For those seeking respite from the chaos of modern life, the brook offers a sanctuary of peace. Its banks are a haven for those wishing to escape the noise and bustle of the city. Here, one can sit and listen to the soft burble of the water, letting the cares of the day melt away. The sights and sounds of nature provide a balm for tired minds, and the brook's calming presence offers a welcome reprieve from the rigors of daily life.

Beneath the surface of the brook lies a treasury of secrets. Centuries ago, this very waterway served as a trading route...
29/10/2024

Beneath the surface of the brook lies a treasury of secrets. Centuries ago, this very waterway served as a trading route, linking villages and tribes. Legends say that the brook was once a sacred site, where rituals and ceremonies took place. Over time, civilizations rose and fell, but the brook remained, bearing witness to the comings and goings of humanity. Today, it continues to tell its stories, its murmuring waters carrying the echoes of the past.

Since ancient times, the brook has been a faithful companion. Its steady flow marks the passage of days, weeks, and seas...
29/10/2024

Since ancient times, the brook has been a faithful companion. Its steady flow marks the passage of days, weeks, and seasons. In spring, its waters swell with melted snow, nourishing the land and bringing new life. In summer, its current slows, reflecting the lazy days of sunshine and warmth. Autumn sees the leaves falling, their golden hues mirrored in the water. Winter freezes the brook into a solid sheet, awaiting the thaw of spring.

With each season, the brook performs an ever-changing dance. In spring, its waters swell with melted snow, nourishing th...
29/10/2024

With each season, the brook performs an ever-changing dance. In spring, its waters swell with melted snow, nourishing the land and bringing new life. In summer, its current slows, reflecting the lazy days of sunshine and warmth. Autumn sees the leaves falling, their golden hues mirrored in the water. Winter freezes the brook into a solid sheet, awaiting the thaw of spring.

The brook in the forest is a symphony of nature. Its gentle flow creates a soothing soundtrack, complemented by the rust...
29/10/2024

The brook in the forest is a symphony of nature. Its gentle flow creates a soothing soundtrack, complemented by the rustle of leaves and the chirping of birds. The water, clear and cool, reflects the sky above, adding a touch of blue to the green canopy. Small fish dart among the rocks, while frogs croak from the shadows. Birds perch on tree branches, watching the scene below. The brook, despite its simplicity, brings life and joy to all who encounter it.

Indirizzo

Via Roma, 123, Roma
Rome
00184

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