Elisabetta Bertini Psicoterapeuta

Elisabetta Bertini Psicoterapeuta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Elisabetta Bertini Psicoterapeuta, Sito Web di notizie e media, Via Matteo Palmieri 6E, Rome.
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L’amore non è soltanto una relazione con una particolare persona: è un’attitudine, un orientamento di carattere che dete...
15/08/2024

L’amore non è soltanto una relazione con una particolare persona: è un’attitudine, un orientamento di carattere che determina i rapporti di una persona col mondo, non verso un «oggetto» d’amore.
Se una persona ama solo un’altra persona ed è indifferente nei confronti dei suoi simili, il suo non è amore, ma un attaccamento simbiotico o un egotismo portato all’eccesso.
Eppure la maggior parte della gente crede che l’amore sia costituito dall’oggetto, non dalla facoltà d’amare. Infatti, essi credono perfino che sia prova della intensità del loro amore il fatto di non amare nessuno tranne la persona «amata».
Questo è un errore. Poiché non si vede che l’amore è un’attività, un potere dell’anima, si ritiene che basti trovare l’oggetto necessario e che, dopo ciò, tutto vada da sé.
Questa teoria può essere paragonata a quella dell’uomo che vuole dipingere ma che, anziché imparare l’arte, sostiene che deve solo aspettare l’oggetto adatto e che dipingerà meravigliosamente non appena lo avrà trovato.
Se amassi veramente una persona, amerei il mondo, amerei la vita. Se posso dire a un altro «ti amo», devo essere in grado di dire «amo tutti in te, amo il mondo attraverso te, amo in te anche me stesso».

Erich Fromm

Buon Ferragosto! 🌞
15/08/2024

Buon Ferragosto! 🌞

Per crescere i figli in modo felice c'è una sola soluzione: le relazioni d'affetto, sia che si tratti di una coppia eter...
07/08/2024

Per crescere i figli in modo felice c'è una sola soluzione: le relazioni d'affetto, sia che si tratti di una coppia etero sia che si tratti di una omosessuale. Là dove vige l'amore si cresce bene, là dove vige la violenza o il gelo emotivo si cresce male. Che la smettano di dire che la famiglia è fatta da un uomo e da una donna, perché questa è una visione fondamentalmente materialista. Lo stare insieme non è semplicemente mettere al mondo i figli, ma ha anche il significato di volersi bene, di dedicarsi a un'opera educativa. [...] i figli sono figli non perché vai a letto con una donna e la donna va a letto con un uomo, sono figli perché li cresci, perché stai insieme a loro, perché rispondi alle loro domande, perché stai attento ai loro bisogni. Questo significa "paternità" e "maternità", da chiunque sia svolta.

Umberto Galimberti

Complicare è facile semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere tutto quello che si vuole: colori, forme, ...
01/08/2024

Complicare è facile semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi di semplificare. Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere cosa togliere. La semplificazione è il segno dell'intelligenza.

Bruno Munari

I sentimenti si apprendono. Gli antichi imparavano i sentimenti attraverso le storie mitologiche. Se guardiamo alla stor...
01/08/2024

I sentimenti si apprendono. Gli antichi imparavano i sentimenti attraverso le storie mitologiche. Se guardiamo alla storia greca ci ritroviamo tutta la gamma dei sentimenti possibili, Zeus il potere, Afrodite l’amore, Atena l’intelligenza, Apollo la bellezza, etc. C’era tutta la fenomenologia dei sentimenti umani. Noi invece li impariamo attraverso la letteratura, che è il luogo dove si apprende che cosa sono il dolore, la noia, l’amore, la disperazione, il suicidio, la passione, il romanticismo. Ma se la letteratura non viene “frequentata” e i libri non vengono letti, se la scuola disamora allora il sentimento non si forma. E se la cultura non interviene, i ragazzi rimangono a livello d’impulso o al massimo di emozione.

Da qui la necessità di educare al sentimento, a partire dalle favole per bambini dove si impara cosa è bene e cosa è male, e poi, crescendo, con la scuola dove si apprende dalla letteratura tutta la gamma dei sentimenti, i loro nomi e i loro possibili percorsi. E solo grazie a questo corredo culturale si acquisisce quella sensibilità psichica capace di distinguere il bene dal male, l'amore dall'odio, la partecipazione dal l'indifferenza. Ma la famiglia e la scuola oggi educano al sentimento? Questa è la domanda da rivolgere non a Dio, ma alle nostre istituzioni educative.

Umberto Galimberti, Intervista

Buongiorno
30/07/2024

Buongiorno

Auguro un'estate serena a tutte le persone che passano di qua!
25/07/2024

Auguro un'estate serena a tutte le persone che passano di qua!

22/07/2024
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) ha appreso con seria preoccupazione la notizia che l’Italia no...
24/05/2024

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) ha appreso con seria preoccupazione la notizia che l’Italia non ha firmato la dichiarazione UE per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità LGBTQIA+.

A fronte dei dati diffusi dagli organi di informazione (che rilevano numeri ancora molto elevati di discriminazioni e violenze derivate dall’odio nei confronti delle persone Lgbtqia+), nonché degli esiti di un sondaggio condotto dall’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’UE (che evidenziano come le pratiche pseudoscientifiche di «conversione» o «guarigione» dall’omosessualità siano ancora diffuse), il CNOP comunica il proprio disappunto per la mancata firma dell’Italia.

Gli obiettivi della dichiarazione sono pienamente condivisi dalla nostra comunità professionale, secondo l’art. 4, comma 2, del Codice Deontologico, “la psicologa e lo psicologo riconoscono le differenze individuali, di genere e culturali, promuovono inclusività, rispettano opinioni e credenze e si astengono dall’imporre il proprio sistema di valori”.

Per questo, come evidenziato nel comunicato in occasione della Giornata Internazionale, ci sentiamo rappresentati dalle posizioni espresse dal presidente Mattarella, che ha di recente sottolineato come l’Italia “non sia immune da episodi di omotransfobia”, definendoli “evidenti lacerazioni alla convivenza democratica”, e ha invitato le istituzioni a impegnarsi “per una società inclusiva e rispettosa delle identità”.

La mancata adesione dell’Italia, peraltro, rischia di sostenere a livello sociale un modello non inclusivo e discriminatorio nei confronti delle le persone LGBTQIA+, limitandone le libertà garantite dalla Costituzione.

Il CNOP afferma con forza il proprio impegno per i diritti, l’inclusione e il sostegno delle persone LGBTQIA+, contro ogni forma di discriminazione. La tutela del benessere psicologico di tutte le persone non ha colore politico, ma scientifico e umano

Nel sostenere il documento UE, il CNOP fa proprie le parole della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che ribadisce “il nostro impegno per un’Europa in cui tutti siano liberi di amare e vivere senza paura”.

Per leggere il comunicato 👇🏻
https://www.psy.it/disappunto-del-cnop-per-la-mancata-firma-dellitalia-alla-dichiarazione-ue-per-la-promozione-delle-politiche-europee-a-favore-delle-comunita-lgbtqia/

12/05/2024

Bisognerebbe essere giusti con le madri e riconoscere loro la funzione essenziale ed insostituibile nell’adozione simbolica della vita. Bisognerebbe sottrarre la maternità ad ogni sua rappresentazione naturalistica: madre non è il nome della genitrice, ma, al di là della Natura, al di là del sesso e della stirpe, è il nome di quell’Altro che offre le proprie mani alla vita che viene al mondo, che risponde alla sua invocazione, che la sostiene con il proprio desiderio. Bisognerebbe non ridurre la madre a un appetito di morte, a una spinta a divorare il proprio frutto, a diventare proprietaria esclusiva e incestuosa della vita che ha messo al mondo. Bisognerebbe non dimenticare che il bestiario che accompagna immancabilmente la sua figura (la piovra, il coccodrillo, la chioccia, il vampiro) fornisce solo il suo lato in ombra, patologico, abnorme, che non fa giustizia della sua forza positiva che oltrepassa di gran lunga quel bestiario. Bisognerebbe non identificare la madre con il virus di ogni malattia psichica. Bisognerebbe non dimenticare la donazione che precede ogni eventuale divorazione e che custodisce la memoria più profonda del materno [...] Il legame arcaico con la madre non è solo una palude mortifera da cui bisogna liberarsi, ma è in primis una donazione che rende possibile la trasmissione non solo e non anzitutto della vita in quanto tale, ma del sentimento della vita, del desiderio di vivere [...] Bisognerebbe non pensare solo alla sua onnipotenza oscura, ma anche alla sua mancanza. Bisognerebbe provare a essere giusti con la madre e riconoscere nelle sue mani un’ospitalità senza proprietà di cui la vita umana necessita. Bisognerebbe rintracciare nel suo dono del respiro la possibilità che la vita abbia un inizio e che possa ogni volta ricominciare”.

"Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno", Feltrinelli, Milano 2015

SC

"Gli adolescenti possono non voler parlare ma non bisogna mai smettere di ascoltare i loro suoni e i loro silenzi.Potreb...
06/05/2024

"Gli adolescenti possono non voler parlare ma non bisogna mai smettere di ascoltare i loro suoni e i loro silenzi.
Potrebbero rifiutare costantemente il tuo affetto, ma non smettere mai di fare quelle mosse verso loro.
Gli adolescenti possono spingerti lontano per vedere se il tuo amore è infrangibile, per vedere dove si trova il confine del tuo amore, mostra loro che è infinito.
Tieniti duro in questi anni selvaggi e tieni la porta aperta. Ci sarà un momento ogni tanto in cui avranno bisogno che tu ci sia.
La nuvola adolescenziale è temporanea ma si può coprire molta distanza rimanendo vicini."
✍️Donna Ashworth

Resistere, resistere, resistere! 😉

Il mondo del lavoro nell'arte
02/05/2024

Il mondo del lavoro nell'arte

Raccolta di immagini di lavoratori e lavoratrici nei dipinti e nei rilievi, dall'antico Egitto all'arte contemporanea

Buon 1° Maggio! Con un pensiero alle tante, troppe morti sul lavoro che ancora avvengono!
01/05/2024

Buon 1° Maggio! Con un pensiero alle tante, troppe morti sul lavoro che ancora avvengono!

23 AprileGiornata Mondiale del libroChi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà viss...
23/04/2024

23 Aprile
Giornata Mondiale del libro
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è un'immortalità all'indietro.

Umberto Eco

Aveva ragione Camporesi: il nostro tempo ha sposato l’ideale del corpo in forma, del corpo del fitness, del corpo in sal...
20/04/2024

Aveva ragione Camporesi: il nostro tempo ha sposato l’ideale del corpo in forma, del corpo del fitness, del corpo in salute, come una sorta di inedito comandamento sociale. Si tratta di una religione senza Dio che eleva il corpo umano e la sua immagine al rango di un vero e proprio idolo. Come ogni religione, anche quella del corpo implica, infatti, asservimento e spegnimento delle facoltà critiche; il nuovo feticcio – il corpo in forma – esige obbedienza e venerazione. La sua potenza genera un’ipnosi collettiva e un’idolatria a cui è difficile sottrarsi. Una nuova forma di schiavitù avanza sotto le spoglie della cosiddetta cultura del benessere infiltrandosi nelle pieghe più intime della nostra vita quotidiana. Il corpo sempre in forma, obbligatoriamente in salute, assume i caratteri perfezionistici di un dover-essere tirannico, di un accanimento psicofisico, addirittura di una prescrizione moralistica: ama il tuo corpo più di te stesso!

Massimo Recalcati, "Una nuova religione del corpo", La Repubblica, 27 maggio 2011, in "A pugni chiusi. Psicoanalisi del mondo contemporaneo", Feltrinelli, Milano 2023

SC

Per avere rapporti genuini, costruttivi con gli altri è necessario diventare individui. Si diviene individui, approfonde...
20/04/2024

Per avere rapporti genuini, costruttivi con gli altri è necessario diventare individui. Si diviene individui, approfondendo la conoscenza di sè e mantenendosi fedeli alle proprie regole interne, al proprio codice personale di valori, al proprio stile. Bisogna lasciare che la propria singolarità emerga, anche a costo di apparire degli eccentrici. È questa la via per sfuggire al conformismo dilagante, alla massificazione, alla accettazione di modelli di comportamento predefiniti.

Italo Calvino - Il Barone rampante

La Pietà di Gaza vince il World Press Photo 2024
18/04/2024

La Pietà di Gaza vince il World Press Photo 2024

"Oggi la si chiama "resilienza", una volta la si chiamava "forza d´animo", Platone la nominava "tymoidés" e indicava la ...
11/04/2024

"Oggi la si chiama "resilienza", una volta la si chiamava "forza d´animo", Platone la nominava "tymoidés" e indicava la sua sede nel cuore.
Il cuore è l´espressione metaforica del "sentimento", una parola dove ancora risuona la platonica "tymoidés".Il sentimento non è languore, non è malcelata malinconia, non è struggimento dell´anima, non è sconsolato abbandono. Il sentimento è forza. Quella forza che riconosciamo al fondo di ogni decisione quando, dopo aver analizzato tutti i pro e i contro che le argomentazioni razionali dispiegano, si decide, perché in una scelta piuttosto che in un´altra ci si sente a casa. E guai a imboccare, per convenienza o per debolezza, una scelta che non è la nostra, guai a essere stranieri nella propria vita.
La forza d´animo, che è poi la forza del sentimento, ci difende da questa estraneità, ci fa sentire a casa, presso di noi. Qui è la salute. Una sorta di coincidenza di noi con noi stessi, che ci evita tutti quegli "altrove" della vita che non ci appartengono e che spesso imbocchiamo perché altri, da cui pensiamo dipenda la nostra vita, semplicemente ce lo chiedono, e noi non sappiamo dire di no.
Il bisogno di essere accettati e il desiderio di essere amati ci fanno percorrere strade che il nostro sentimento ci fa avvertire come non nostre, e così l´animo si indebolisce e si ripiega su se stesso nell´inutile fatica di compiacere agli altri. Alla fine l´anima si ammala, perché la malattia, lo sappiamo tutti, è una metafora, la metafora della devianza dal sentiero della nostra vita. Bisogna essere se stessi, assolutamente se stessi.
Questa è la forza d´animo. Ma per essere se stessi occorre accogliere a braccia aperte la nostra ombra. Che è poi ciò che di noi stessi rifiutiamo.
Quella parte oscura che, quando qualcuno ce la sfiora, ci sentiamo "punti nel vivo". Perché l´ombra è viva e vuole essere accolta. Anche un quadro senza ombra non ci dà le sue figure. Accolta, l´ombra cede la sua forza.
Cessa la guerra tra noi e noi stessi. Siamo in grado di dire a noi stessi:
"Ebbene sì, sono anche questo". Ed è la pace così raggiunta a darci la forza d´animo e la capacità di guardare in faccia il dolore senza illusorie vie di fuga.
"Tutto quello che non mi fa morire, mi rende più forte", scrive Nietzsche.
Ma allora bisogna attraversare e non evitare le terre seminate di dolore.
Quello proprio, quello altrui. Perché il dolore appartiene alla vita allo stesso titolo della felicità. Non il dolore come caparra della vita eterna, ma il dolore come inevitabile contrappunto della vita, come fatica del quotidiano, come oscurità dello sguardo che non vede via d´uscita. Eppure la cerca, perché sa che il buio della notte non è l´unico colore del cielo.
Di forza d´animo abbiamo bisogno soprattutto oggi perché non siamo più sostenuti da una tradizione, perché si sono rotte le tavole dove erano incise le leggi della morale, perché si è smarrito il senso dell´esistenza e incerta s´è fatta la sua direzione. La storia non racconta più la vita dei nostri padri, e la parola che rivolgiamo ai figli è insicura e incerta.
Gli sguardi si incontrano solo per evitarsi. Siamo persino riconoscenti al ritmo del lavoro settimanale che giustifica l´abituale lontananza dalla nostra vita. E a quel lavoro ci attacchiamo come naufraghi che attendono qualcosa o qualcuno che li traghetti, perché il mare è minaccioso, anche quando il suo aspetto è trasognato.
Passiamo così il tempo della nostra vita, senza sentimento, senza nobiltà, confusi tra i piccoli uomini a cui basta, secondo Nietzsche: "Una vogliuzza per il giorno, una vogliuzza per la notte, fermo restando la salute".
Perché ormai della vita abbiamo solo una concezione quantitativa. Vivere a lungo è diventato il nostro ideale. Il "come" non ci riguarda più, perché il contatto con noi stessi s´è perso nel rumore del mondo.
Passioncelle generiche sfiorano le nostre anime assopite. Ma non le risvegliano. Non hanno forza. Sono state acquietate da quell´ideale di vita che viene spacciato per equilibrio, buona educazione. E invece è sonno, dimenticanza di sé. Nulla del coraggio del navigante che, lasciata la terra che era solo terra di protezione, non si lascia prendere dalla nostalgia, ma incoraggia il suo cuore. Il cuore non come languido contraltare della ragione, ma come sua forza, sua animazione, affinché le idee divengano attive e facciano storia. Una storia più soddisfacente."

Umberto Galimberti

Sia Pasqua piena per voi che fabbricate passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, per voi apertori di brecce, saltatori ...
29/03/2024

Sia Pasqua piena per voi che fabbricate passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, per voi apertori di brecce, saltatori di ostacoli, corrieri ad ogni costo, atleti della parola pace.

Erri De Luca

Indispensabile per chi voglia occuparsi di psicoterapia!
18/03/2024

Indispensabile per chi voglia occuparsi di psicoterapia!

15/03/2024

Oggi è la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare.

Questi ultimi anni, in particolare a causa della pandemia da Covid, hanno dimostrato come il benessere fisico delle persone sia strettamente legato a quello psicologico: i casi di DCA sono aumentati del 30% e si è abbassata l’età di esordio di questi problemi, arrivando addirittura ai 10 anni.

Ora il fondo nazionale per i disturbi alimentari è stato resto strutturale, dando una maggiore sicurezza ai centri che si occupano di assistere - sia dal punto di vista fisico che psicologico - tutte le persone che ne soffrono.

Serve però puntare di più sulla prevenzione e sulla possibilità di intercettazione precoce dei problemi. In questo senso la psicologia scolastica e lo psicologo di assistenza primaria sono dei presidi fondamentali da istituire in tutto il Paese.

https://www.facebook.com/share/FypXDKwaxAjCz5CG/
12/03/2024

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📆 11 marzo 1924 – 11 marzo 2024

⏭Oggi sono cent’anni dalla nascita di 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐁𝐚𝐬𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚.

📖 In questo momento storico in cui le conquiste e le rivoluzioni che lui ha portato nel mondo della salute mentale paiono messe a rischio da più parti, vogliamo festeggiarlo con una sua citazione, tratta dalle Conferenze brasiliane:

“L'importante è che abbiamo dimostrato che l'impossibile può diventare possibile. Dieci, quindici, venti anni addietro era impensabile che il manicomio potesse essere distrutto. D'altronde, potrà accadere che i manicomi torneranno ad essere chiusi e più chiusi ancora di prima, io non lo so! Ma, in tutti i modi, abbiamo dimostrato che si può assistere il f***e in altra maniera, e questa testimonianza è fondamentale. Non credo che essere riusciti a condurre una azione come la nostra sia una vittoria definitiva. L'importante è un'altra cosa, è sapere ciò che si può fare. E' quello che ho già detto mille volte: noi, nella nostra debolezza, in questa minoranza che siamo, non possiamo vincere. E' il potere che vince sempre; noi possiamo al massimo convincere. Nel momento in cui convinciamo, noi vinciamo, cioè determiniamo una situazione di trasformazione difficile da recuperare”

«Alle persone tristi consiglio la massima storica "substine et abstine". Reggi la sofferenza e astieniti dal metterla in...
05/02/2024

«Alle persone tristi consiglio la massima storica "substine et abstine". Reggi la sofferenza e astieniti dal metterla in scena. Gli stoici la indicavano come forma da acquisire per rafforzare il carattere. Io la consiglio per non perdere gli amici che dopo un "Su, forza!" ti evitano per non contaminarsi con il tuo dolore, o più semplicemente perché hanno perso la capacità di partecipare al dolore degli altri (finché non capita a loro).»
Umberto Galimberti

https://www.facebook.com/share/usYG4w5shpZkGPWN/
03/02/2024

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“L’indagine più completa l'ha condotta il prestigioso Royal Society for Public Health britannico. A soffrire di dipendenza dai social sarebbe oramai il 5% della popolazione, in particolare quella tra i 16 e i 24 anni che sta più attaccata a Instagram, TikTok & co., utilizzati dal 91% di loro”.

Oggi sul quotidiano La Stampa si trova un approfondimento sulla dipendenza dei social media e gli effetti che questa ha sui più giovani. Lo studio citato fa emergere diversi aspetti, ad esempio come trascorrere parecchie ore sui social porti ad avere una scarsa autovalutazione del proprio benessere mentale.

Poi, altri dati. 7 giovani su 10 sono vittime di cyberbullismo, vessazioni che spesso portano chi le subisce a sviluppare depressione, ansia, autolesionismo e disturbi alimentari.

Inoltre, lo studio riporta come 9 ragazze su dieci che frequentano intensivamente i social si ritengono insoddisfatte del proprio corpo, mentre tra i giovani in generale dilaga sempre di più la FoMO: è la “Fear of Missing Out”, cioè l’ansia sociale che tiene incollati agli schermi per paura di perdersi qualche accadimento.

Tuttavia, secondo gli autori, sembra esserci anche un lato positivo della medaglia: quasi 7 adolescenti su 10 hanno riconosciuto di aver ricevuto supporto da altri utenti social nei momenti difficili, anche grazie alla capacità di queste piattaforme di creare e mantenere relazioni con le altre persone.

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