Edizioni di Comunità

Edizioni di Comunità Casa editrice fondata da Adriano Olivetti. Dal 2012 continuiamo all'insegna della campana olivettian Direzione editoriale: Beniamino de’ Liguori Carino.

Edizioni di Comunità è un’iniziativa in coordinamento con la Fondazione Adriano Olivetti. Comunicazione web e redazione: BeccoGiallo Lab. Le Edizioni di Comunità sono state fondate da Adriano Olivetti nel 1946, in un momento di profondo turbamento morale e di grande speranze per la società, con l’intento di contribuire alla ripresa culturale dell’Italia e di recare alla comprensione del tempo e de

l mondo un dialogo che parlasse alle persone delle loro mete, della loro vocazione e responsabilità. Il progetto di una società unita nella consapevolezza della centralità dei valori dello spirito e di quelli della cultura è ancora incompiuto, e oggi come allora è urgente che le opportunità del progresso tecnologico siano indirizzate alla costruzione di un mondo materialmente più realizzato e spiritualmente più elevato, di una società “a misura d’uomo”. L’adesione a questi principi qualifica, dal 2012, il programma delle nuove Edizioni di Comunità che presentano, tra l'altro, l’opera completa di Adriano Olivetti. Sono infatti le sue parole quelle che più ci danno speranza, nel momento in cui il nostro tempo ci mette davanti alle nostre responsabilità senza più offrirci la possibilità di girare la testa. Nell’attualità, nell’indicazione di metodo e validità delle realizzazioni olivettiane vive la convinzione che la fortuna di Adriano Olivetti come modello di sostenibilità è oggi vicina.

Furio Colombo 1931-2025di Alberto Saibene Furio Colombo riceveva i giornalisti televisivi in una stanza che l’Hotel Plaz...
15/01/2025

Furio Colombo 1931-2025
di Alberto Saibene


Furio Colombo riceveva i giornalisti televisivi in una stanza che l’Hotel Plaza, in via del Corso a Roma, gli metteva a disposizione. Ti chiedeva se volevi fargli delle domande o se poteva parlare a ruota libera. Io preferivo fargli delle domande. Le risposte erano sempre impeccabili: l’America dei Kennedy, la guerra in Vietnam, la convention democratica del 1968, i Beatles in India, Bob Dylan e Joan Baez, l’espressionismo astratto o la pop art.

Non c’era mai nostalgia nelle risposte: raccontava al tempo presente. Certo, contava l’abitudine di aver lavorato nella Rai degli esordi con gli amici di una vita come Umberto Eco e Gianni Vattimo, ma la sua era la dote di un comunicatore naturale, di un maestro di ars retorica che sapeva adattare alla contemporaneità.

Furio Colombo – veniva sempre pronunciato con nome e cognome, per distinguerlo da altri Colombo (Emilio, Vittorino…) – aveva lasciato la Rai per lavorare con Adriano Olivetti, che lo assunse all’ufficio del personale. Qui incontrò Ottiero Ottieri, altro storico amico, oltre a tutto il mondo olivettiano, allora al massimo del suo splendore. Era il 1958 e Olivetti aveva appena acquistato la Underwood, la grande azienda di macchine per ufficio americana, per sfruttarne la rete commerciale.

Colombo venne destinato da Adriano negli Stati Uniti, dove reclutò nuovo personale, instaurò rapporti con le università e col bel mondo culturale newyorchese. Divenne ben presto un insider, con la straordinaria capacità di essere sempre al posto giusto nel momento giusto.

Lasciò, come Gianluigi Gabetti, la Olivetti per la Fiat USA, svolgendo per Gianni Agnelli un’attività di informale ambasciatore culturale. Tornò in Italia nel 1994, richiamato da Walter Veltroni. Ambiva a fare il ministro, si ritrovò parlamentare e direttore dell’Unità (un bel salto dagli Hamptons, ma erano cambiati i tempi). Fu un implacabile nemico di Silvio Berlusconi, soprattutto perché aveva calpestato le regole della democrazia liberale, oltre che per una questione di stile.

Si appassionò al lavoro parlamentare, sapendo che in commissione si potevano rovesciare maggioranze in apparenza solide. Aveva la capacità, non appena entrato in un ambiente, di avere l’aria di esserci stato da sempre: poteva valere per il Gruppo 63, per la New York dove Tom Wolfe coniò il termine radical chic (Furio Colombo lo era in purezza), per il mondo culturale italiano dove contava molti amici.

Ebbi a che fare con lui soprattutto per la Olivetti, che negli ultimi anni di vita era diventato un punto di onore della sua carriera (più della Fiat). Raccontava che nei primi tempi fu mandato da Adriano in catena di montaggio e, nell’intervallo, incantava le operaie raccontando a puntate I Promessi Sposi o i romanzi di Dumas.

Non gli sfuggiva tuttavia l’attualità del messaggio di Olivetti: la necessità di creare comunità coese in una società che si atomizza, la dignità del lavoro, l’importanza della ricerca e di unire etica ed estetica.

Solo negli ultimi anni di vita raccontò lo shock delle leggi razziali: aveva 7 anni quando lasciò la classe senza che i maestri dicessero nulla, e si adoperò perché nascesse la giornata della memoria. Bisognava che gli italiani facessero i conti col proprio passato.

Nel suo ultimo concerto romano, Joan Baez – un suo amore giovanile – lo volle omaggiare con una canzone e, in un’intervista di quei giorni, riconobbe che tutto quello che aveva imparato sulla politica e la società lo aveva imparato da lui.

Fu un bravo maestro.

“In questo periodo il desiderio di rinnovamento e di salvezza raggiunge una più grande intensità, e la luce di un’epoca ...
19/12/2024

“In questo periodo il desiderio di rinnovamento e di salvezza raggiunge una più grande intensità, e la luce di un’epoca nuova per un ordine più giusto e più umano si accende come una fiamma che ci è stata consegnata e che bisogna alimentare e proteggere, perché le speranze dei nostri figli non vadano deluse”.

Adriano Olivetti, Discorsi per il Natale
Fondazione Adriano Olivetti

📍📍📍La guida di Ivrea è finalmente disponibile in una nuova veste grafica!Marco PeroniIn tutte le librerie e sul nostro s...
11/12/2024

📍📍📍La guida di Ivrea è finalmente disponibile in una nuova veste grafica!

Marco Peroni

In tutte le librerie e sul nostro sito!

Siamo felici di accogliere nella collana Via Jervis il nuovo libro di Adele Rugini, Immaginare un mondo comune. Esercizi...
29/11/2024

Siamo felici di accogliere nella collana Via Jervis il nuovo libro di Adele Rugini, Immaginare un mondo comune. Esercizi di pensiero con Adriano Olivetti.

Disponibile sul nostro sito e in tutte le librerie.

Fondazione Adriano Olivetti
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Con il sostegno di Ministero della Cultura e SIAE nell'ambito del progetto Per Chi Crea.



13/11/2024

Grazie per la passione, l’intelligenza, il rigore, grazie per l’amicizia di una vita. Ciao caro Franco.

Franco Ferrarotti 1926 - 2024

«La natura umana, come afferma Hocking, è “la parte più plastica del mondo vivente, la più adattabile ed educabile”, all...
06/11/2024

«La natura umana, come afferma Hocking, è “la parte più plastica del mondo vivente, la più adattabile ed educabile”, allo stesso tempo è anche quella che meno si adatta, e più si diseduca. Il retaggio culturale che costituisce l’intera struttura della buona vita è acquisito; ma perciò stesso può essere ripudiato o male assimilato; o può bene accadere che non sia stato accolto per nulla. Non essendo un patrimonio innato, se non viene trasmesso dall’una all’altra generazione può andare perduto, o dimenticato, attraverso età tenebrose, finché qualche uomo, non si sa quando, lo riscopra, e lo ricrei con una sua indagine retrospettiva.
La cultura acquisita non è trasmessa coi nostri geni, e perciò la sua stabilità è sempre in pericolo; la buona vita nella buona società, benché realizzabile, non è mai compiuta e posseduta per sempre; la si perderà, se non ne sarà trasmessa la consapevolezza. Ora, questa è proprio la condizione critica della società occidentale: che le democrazie abbiano smesso di accogliere le tradizioni di civiltà in cui hanno avuto origine e sviluppo i migliori indirizzi liberali e democratici della società buona. Esse sono oggi come escluse da quella filosofia della coscienza pubblica e da quelle arti politiche che sono necessarie al governo di una società liberaldemocratica; e non essendovi iniziate, non possono prendersi gran cura di ciò che non sono preparate a intendere. Secondo il terribile giudizio di Toynbee, i nostri contemporanei vivono come proletari in una società che dominano, ma che non è più la loro».

Walter Lippmann, "Il grande vuoto"

«Nel “Plan A” infine si legge, sempre in filigrana, lo scopo principale che Adriano attribuisce  alla cospirazione per f...
17/10/2024

«Nel “Plan A” infine si legge, sempre in filigrana, lo scopo principale che Adriano attribuisce alla cospirazione per far cadere il fascismo: non solo il ritorno alla libertà, ma l’avvento di una nuova Italia, federale e comunitaria, come delineata nel suo testo Riforma politica, riforma sociale».

Valerio Ochetto, Adriano Olivetti. La biografia
https://www.edizionidicomunita.it/catalogo/adriano-olivetti-la-biografia/

https://www.avvenire.it/agora/pagine/adriano-olivetti-agente-segreto-contro-mussolini

Qui un nuovo approfondimento su una parte della storia di Adriano Olivetti già in larga parte conosciuta e divulgata (per esempio da Valerio Ochetto nella sua biografia https://www.edizionidicomunita.it/catalogo/adriano-olivetti-la-biografia/ ) e che, posto che ce ne fosse bisogno, smentisce ancora una volta alcune ricostruzioni assai fuori fuoco e un po’ fantasiose circa il rapporto tra Adriano Olivetti e il regime fascista.

Link all'articolo nel primo commento.

Per lungo tempo scrisse su L’Unità che la diga del Vajont era pericolosa. Rimase inascoltata. Il figlio, Toni Sirena, ne...
09/10/2024

Per lungo tempo scrisse su L’Unità che la diga del Vajont era pericolosa. Rimase inascoltata. Il figlio, Toni Sirena, ne parla in questa intervista 61 anni dopo il disastro: “È stata partigiana, militante comunista e femminista: una madre diversa, con un lavoro da uomini”.

Per Edizioni di Comunità è uscito nel 2019 "Io esisto con il mondo" di Tina Merlin.
Link nei commenti.

Una selezione della collana Humana Civilitas per chi si interessa di arte, architettura e design con il libro di Palma B...
08/10/2024

Una selezione della collana Humana Civilitas per chi si interessa di arte, architettura e design con il libro di Palma Bucarelli appena uscito in libreria.
Questi libri e gli altri del catalogo delle Edizioni di Comunità sono in libreria e sul sito edizionidicomunità.it

Su Arte e Arti Magazine è uscita una recensione del libro di Palma Bucarelli, "L'arte libera", grazie a Sara Pietrantoni...
27/09/2024

Su Arte e Arti Magazine è uscita una recensione del libro di Palma Bucarelli, "L'arte libera", grazie a Sara Pietrantoni

https://www.artearti.net/

Il libro è in tutte le librerie e sul nostro sito:
https://www.edizionidicomunita.it/catalogo/arte-libera/

Testata giornalistica mensile dell'Associazione Culturale Arte & Arti. Iscritta al n.5629/2008 Registro Stampa di Firenze. Direttore responsabile: Giovanni Masotti - Direzione scientifica: Cinzia Colzi.

Siamo lieti di annunciare il prossimo libro in uscita il 26 settembre: “L’arte libera” di Palma Bucarelli, storica manag...
13/09/2024

Siamo lieti di annunciare il prossimo libro in uscita il 26 settembre: “L’arte libera” di Palma Bucarelli, storica manager culturale, prima donna a ricoprire la carica di direttrice di un museo come la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.

Come scrive oggi il Corriere della Sera nel suo inserto 7Corriere :
«Non è un romanzo ma la cronaca in presa diretta di come, dopo la caduta di Mussolini, storici dell’arte e funzionari italiani si diedero da fare, con soluzioni creative e rischiose, per mettere al sicuro capolavori che temevano i tedeschi requisissero. Il racconto conciso e commosso, tra viaggi notturni e opere murate, è di Palma Bucarelli».

PALMA BUCARELLI, L’ARTE LIBERA, a cura di Rachele Ferrario
In libreria dal 26 settembre prossimo.

Qui il libro:https://www.edizionidicomunita.it/?post_type=product&p=8007&preview=true
NW Consulenza e Marketing Editoriale

Oggi!Vi aspettiamo alle 19 da verso libri con Chiara Faggiolani e Bertram Niessen per parlare de "Il problema del tempo ...
13/09/2024

Oggi!
Vi aspettiamo alle 19 da verso libri con Chiara Faggiolani e Bertram Niessen per parlare de "Il problema del tempo umano. le biblioteche di Adriano Olivetti: storia di un'idea rivoluzionaria".

cheFare
Fondazione Adriano Olivetti

Ci vediamo venerdì a Milano da verso libri
10/09/2024

Ci vediamo venerdì a Milano da verso libri

Venerdì 13 settembre alle ore 19.00 alla libreria verso libri ci sarà la presentazione del libro "Il problema del tempo umano. Le biblioteche di Adriano Olivetti" di Chiara Faggiolani, edito da Edizioni di Comunità.

Con l’autrice interviene Bertram Niessen, presidente e direttore scientifico di cheFare.

https://che-fare.com/appuntamento/il-problema-del-tempo-umano-la-presentazione-del-libro-a-milano/

Il libro
Le biblioteche di fabbrica olivettiane hanno rappresentato concretamente la cultura che irrompe nei luoghi del lavoro manuale; quelle dei Centri Culturali e Comunitari l’hanno elevata a perno di una nuova visione della società, che intorno a un luogo di condivisione culturale si fa vera comunità. Una rivoluzione a pieno titolo, che non si è esaurita con l’esperienza olivettiana ma ha dato impulso a diverse iniziative successive, suggerendo un nuovo modello di biblioteca inteso come spazio di un tempo riconquistato, da dedicare alla lettura, alla curiosità, alla immaginazione. Uno spazio di confronto e di incontro. Lo spazio di un tempo umano. Questa idea può trovare applicazione anche nell’attualità, dando un senso rinnovato alle biblioteche, infrastrutture culturali per lo sviluppo di comunità, tra passione civile e azione sociale

Chiara Faggiolani presenta Il problema del tempo umano

Il 10 settembre del 1917 nasceva Franco Fortini. Poeta, saggista, critico letterario e traduttore. Proprio in quest'ulti...
10/09/2024

Il 10 settembre del 1917 nasceva Franco Fortini. Poeta, saggista, critico letterario e traduttore. Proprio in quest'ultima veste portò in Italia, su suggerimento di Adriano Olivetti, l'opera di Simone Weil con le Edizioni di Comunità che ancora oggi ripubblicano le sue traduzioni.

https://www.edizionidicomunita.it/catalogo/ombra-e-la-grazia/

Indirizzo

Sede Operativa: Via Giuseppe Zanardelli, 34/
Roma
00186

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

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