21/10/2021
La prima guerra mondiale stava per concludersi e Giacomo di Berardino, prigioniero, nei pressi di Firenze, stava cercando di fuggire, insieme
ad un amico.
Ci riuscirono e, con un calesse, raggiunsero il loro paese, in Abruzzo.
Giacomo era sposato con Anna e dopo qualche anno morì, lasciando la moglie e quattro bimbe.
La vita era molto dura per la donna, la quale doveva lavorare dalla mattina alla sera e non aveva potuto mandare le figlie a scuola.
Melina che era la più intelligente ne aveva sofferto molto.
La ragazza si sposò con Nico Santucci, più giovane di lei di diversi anni.
Andarono ad abitare in campagna e la vita della donna cambiò radicalmente. Ebbero quattro figlie.
La prima bimba, Nora, si ammalò gravemente e fu salvata da un farmaco arrivato dall’America.
La bimba più piccola si ammalò di meningite e restò in ospedale, insieme alla madre, per tre mesi.
Passarono gli anni e, nel 963, la famiglia Santucci si trasferì a Montesilvano (Pescara), vicino al mare.
Una vita diversa, le ragazzo erano felicissime e cominciarono ad amare il mare. Erano studiose e l’estate andavano a lavorare.
Erano bellissime ed iniziarono, per loro, i primi amori.
Dopo essersi diplomate, trovarono lavoro e la loro condizione economica migliorò tantissimo.
Sofia Santucci era la più studiosa, prendeva borse di studio e una volta al lavoro rimetteva tutti i soldi a casa.
Era diversa dalle sorelle, poiché amava apparire ed aveva idee che non erano condivise dalla madre Melina.
La ragazza si sposò ed ebbe un bambino, ma divorziò, poiché il marito si ubriacava e non aveva nessuna voglia di lavorare .Melina ripudiò la
figlia e la cacciò di casa, poiché si vergognava di lei e non riusciva più ad uscire di casa.
La ragazza, che lavorava in una scuola statale, si trasferì a Roma ma non portò il bimbo con sé, poiché voleva prima sistemarsi.
Tante difficoltà per Sofia, la quale non riusciva ad avere una vita tranquilla.
Conobbe un uomo, maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, ed andò a convivere con lui nella zona di Cinecittà est.
Ebbe una bimba che Melina non volle conoscere e il figlio rimase a vivere a Montesilvano, con la sorella Nora.
Passarono degli anni. Sofia non era felice, non riusciva a comprendere perché la madre non le volesse bene.
La figlia rimase incinta a 17 anni, il marito si ammalò di Gerstmann Straussler, lei p***e il posto di lavoro e subì
un processo penale.
Nel 2007 nacque il nipotino, nel 2011 il marito morì e Sofia dovette ricominciare daccapo con tanti debiti e problemi da risolvere.
Decise di partire per Montesilvano, poiché
la madre non stava molto bene e fu portata in ospedale.
Sofia era con lei. La madre le indicò delle croci e un raggio di sole che le illuminava e alzando la mano mandò un bacio alla figlia,
sussurrandole “Attenta a te”
Il suo ultimo gesto d’amore era stato per la figlia diversa, alla quale tanto somigliava.