15/05/2023
In occasione della mobilitazione nazionale del 16 maggio e delle recenti proteste contro il caro affitti, come Officina 451, non possiamo che esprimerci contro ogni situazione economica e sociale che impedisca, di fatto, l'accesso all'istruzione.
Come studenti e giovani lavoratori, riconosciamo la fondamentale importanza dello studio come strumento di crescita e sviluppo della persona, sia a livello individuale che sociale. Per questo condanniamo ogni ostacolo che trasformi l'accesso all'istruzione un diritto puramente formale, che è la direzione intrapresa dall'Italia negli ultimi decenni.
Come ex studenti contro il green pass, siamo orgogliosi di aver difeso il diritto allo studio quando la più grande discriminazione della storia dell'Italia repubblicana ha costretto centinaia di studenti ad abbandonare le aule universitarie perché sprovvisti di green pass e altrettanti, beneficiari di borsa di studio e alloggio, costretti a scegliere tra il Green Pass e lo sfratto dalle residenze. Abbiamo difeso i discriminati, considerati "indifendibili" da tutte le organizzazioni studentesche allora attive e coerentemente alla nostra origine, oggi, ci schieriamo contro gli affitti inaccessibili, un pass economico, che esclude chi non ha mezzi sufficienti per sostenere le spese da studente fuori sede.
Pur sperando in misure risolutive da parte del governo, siamo ben consapevoli, dopo aver visto la vera faccia del potere negli ultimi tre anni, che esse non arriveranno. La direzione intrapresa da entrambi gli schieramenti è tutt'altra, lo smantellamento dell'istruzione pubblica e di ogni tutela sociale sono la metà, già ampiamente raggiunta. Siamo altrettanto consapevoli che non sono sufficienti mobilitazioni a cadenze prestabilite, ogni tanto, ma che serve recuperare la dimensione associativa dentro le università affinché nessuno resti solo come soli siamo stati durante il 2021 e come soli e abbandonati dal governo sono tutti quelli che si trovano costretti a rinunciare agli studi per difficoltà economiche.
Il governo non risolverà i nostri problemi. Organizzarsi per cambiare il corso delle cose è l'unica prospettiva.
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