Il Caffè del Greco Demetrio

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Il Caffè del Greco Demetrio Il Caffè è un foglio "free" di idee e progetti, PER un neo-Rinascimento di Palermo. Il Caffè è una sfida e, nel contempo, un progetto innovativo.

08/09/2024

Vita di paese.

Il battesimo conteso.
Così andavano le cose nel 1910 tra greci e latini......

Gioacchino mi racconta una storia che lui chiama di Ferdinando, un barbiere che riusci a superare gli ottanta anni e stava quasi sempre in piazza.
Alla sua nascita il padre, postino del paese e molto amico di Papas Nicola Lo Jacono, Parroco della Chiesa Greca, gli porta il piccolo a battezzare.

Quando il Parroco della Chiesa latina, Canonico Genovese, apprende la notizia , va su tutte le furie perché la competenza a battezzare , sostiene che è sua, infatti il cognome Aleo del bambino chiaramente non appartiene alla comunità albanese , i cui cognomi sono noti e particolari.

Scrive pertanto una protesta circostanziata al Vescovo, in modo che mettesse fine una buona volta agli abusi del suo collega di rito greco .

Il Paese al tempo dei fatti, il 1910, apparteneva ancora alla Diocesi di Agrigento, il cui Vescovo, una volta l'anno, visitava la Comunità sotto la sua giurisdizione.

Giunto a Contessa il Vescovo, pertanto manda a chiamare il Parroco Lo Jacono, per ascoltare la sua versione dei fatti e il Parroco racconta.... la presentazione del bambino avvenuta al fonte battesimale e a quel punto non si poteva rifiutare di dispensare al più presto il sacramento ; poi prima di essere licenziato dal Vescovo gli propone una soluzione originale per evitare le controversie col parroco latino : - “ Sarebbe bello incaricare la levatrice di mettere il timbro ….. greco o latino alla nascita, così prima dell'immersione nel fonte battesimale che noi greci usiamo fare, dopo aver spogliato il bambino, ce ne accorgiamo e blocchiamo la dispensa del Sacramento... !”.

Si racconta che al Vescovo bastarono queste ultime notazioni ilari del Parroco, uomo riconosciuto di spirito, per chiudere la vertenza lamentata dal Parroco latino Genovese.

07/09/2024

7 settembre 1938: Mussolini e il Re firmano il decreto regio per l'espulsione degli ebrei stranieri, decreto che fa seguito a quello del 5 settembre 1938 nel quale erano stati espulsi gli ebrei dagli istituti scolastici.
L'Italia progressivamente escluse gli ebrei dalla vita sociale del paese.
Ricordiamo questa pagina nera della nostra Italia, senza rimozioni selettive.

Una Famiglia attende ancora giustizia...
04/09/2024

Una Famiglia attende ancora giustizia...

Dissero che si era suicidato andando in overdose. Lo ritrovarono in una stanza a Viterbo, il volto tumefatto, morto a 35 anni.

Attilio Manca era considerato una promessa della medicina. Era un ragazzo sveglio, bravo, con grandi capacità. Dato il suo esser brillante, lo avevano “caldamente sollecitato” ad andare a Marsiglia per operare il boss Provenzano, all’epoca latitante. Quasi certamente si rifiutò di farlo, di operare un mafioso. Per questo l’ordine fu di “fargli una doccia”, come emerse in intercettazioni successive. E così morì poco dopo, “suicidato” a Viterbo l’11 febbraio del 2004. Lo ammazzarono così e vollero far credere che si fosse trattato di un suicidio, organizzando di tutto per infangarne la memoria.

Ad oggi, dopo quanto emerso nel gennaio scorso grazie alla Commissione antimafia, ossia che quello fu un omicidio di mafia, ancora si devono riaprire le indagini per arrivare alla verità. In questo giorno bisogna tornare a chiederlo. Per la famiglia che ha il diritto di sapere e che non si è mai arresa e per Attilio.

Nel suo ricordo, anche quest’anno va allora tutto il sostegno alla famiglia, con la speranza che si arrivi ad una svolta.

Leonardo Cecchi

La vita del Presidente Sandro Pertini .
04/09/2024

La vita del Presidente Sandro Pertini .

“Durante la dittatura i fascisti mi devastarono più volte lo studio dove lavoravo. Un’altra volta mi picchiarono perché avevo una cravatta rossa, un’altra perché deposi un mazzo di fiori sulla tomba di Matteotti. Fui arrestato, poi costretto all’esilio a Nizza dove feci il muratore, il manovale, l’imbianchino e anche la comparsa cinematografica per sopravvivere. Tornato in Italia venni di nuovo arrestato. Da lì il carcere durato anni, a Pianosa, Savona, poi il confino a Ponza e Ventotene. Mai una volta rinnegai le mie idee. Infine, dopo la caduta del fascismo, la Resistenza, l’attività partigiana. Poi la politica nella Repubblica, nell’Italia liberata. Ho vissuto sulla mia pelle privazioni e violenze di ogni genere”.

Sandro Pertini. Un uomo onesto, retto, che, e che si è guadagnato la stima e l’affetto di tutto un popolo, entrando nella storia come il Presidente della Repubblica più amato dagli italiani. A lui il ricordo di tutti noi.

La mostra permanente al Centro San Carlo a Palermo.
04/09/2024

La mostra permanente al Centro San Carlo a Palermo.

Stasera l'inaugurazione con un monologo e coreografie. Novità di quest'anno: le immagini delle cappelle votive della Santuzza

04/09/2024
04/09/2024

Vita di paese.

La biblioteca di Papas Jani Di Maggio .

L'anno scorso durante il solito mese di Agosto passato al mio paese, finalmente sono riuscito a visitare la nostra biblioteca comunale oggi diretta dall' amica Antonella Guzzardo, ero infatti curioso di confrontarmi con i ricordi di adolescente .

Debbo dire che un bel gruppo di ragazzi miei coetanei scoprimmo la biblioteca grazie al nostro Parroco Papas Jani Di Maggio che riusciva a interessarci alternando sapientemente attività ludiche e culturali, insieme alle solite attività di catechismo .
Debbo dire anzi che il catechismo come lo facevamo noi non era affatto noioso perché durava poco e potevamo subito dopo giocare nei locali attigui alla chiesa e non solo, alle diciassette
c’era puntualmente la merenda che ci aspettava nel piccolo cortile della Chiesa e Papas Jani nel contempo, ci intratteneva con qualche pensierino della sera, di solito una riflessione religiosa per la settimana !.
Ma non finiva qui, ogni Sabato avevamo l’appuntamento con lui davanti la biblioteca comunale che dirigeva. La biblioteca allora era ospitata nei locali comunali al piano terra lato Via Skanderbeg .
Mi ricordo quando il parroco ci accompagnò per la prima volta in biblioteca e ci lasciò liberi di scorazzare in mezzo agli scaffali pieni di libri ... invitandoci a sceglierne uno da portare a casa per leggere .
Pian pianino ci trasmise con molta delicatezza il piacere della lettura e della scoperta individuale, ma anche quello della riflessione sul libro letto .

Mi ricordo di avere continuato le letture per mio conto anche durante gli anni del Seminario, a Piana degli Albanesi ma anche al Seminario maggiore a Grottaferrata, ove avevo il permesso speciale di andare a studiare nella grande biblioteca che diresse Don Sofronio Gassisi, fratello del nonno materno Gaspare .
Successivamente, ritornato in paese mi ricordo di avere scoperto per mio conto la letteratura americana pubblicata dall’editore Einaudi, erano i volumi che si distinguevano anche da lontano, con la copertina in campo bianco e un sottile filo rosso che delimitava il titolo e l’immagine sottostante, ma anche la giovane letteratura italiana del dopoguerra, “ Lavorare stanca“ ad esempio di Cesare Pavese, ma già mi ero diplomato e in città avevo trovato il primo lavoro per mantenermi all’Università e le occasioni per leggere un buon libro non mancavano .
Per curiosità ancora una volta, dopo tanti anni, ho percorso la fila degli scaffali alla ricerca di qualche libro che mi ricordasse qualcosa di quei tempi, ricordo ancora... che a volte Papas Jani durante la merenda in cui eravamo tutti presenti, ci comunicava l’itinerario di una gita, fu così che una sera partimmo con mezzi di fortuna ( un camion fino ad un certo punto ) verso il Monte Genuardo per ammirare tutti insieme l’alba dal tetto della Sicilia, .....una bella avventura e una mia slogatura.

29/08/2024

Era il 28 agosto 1963. Martin Luther King pronunciava il celebre "I have a dream" davanti al Lincoln Memorial di Washington alla fine di una manifestazione per i diritti civili che cambió la storia degli Stati Uniti d’America.

27/08/2024


Sant'Agostino
(di Matteo Liut)

«Folgorato al cuore da te mediante la tua parola, ti amai, e anche il cielo e la terra e tutte le cose in essi contenute, ecco, da ogni parte mi dicono di amarti, come lo dicono senza posa a tutti gli uomini, affinché non abbiano scuse»: le parole delle Confessioni di sant’Agostino oggi conservano tutto il sapore della profezia. La storia del santo vescovo e dottore della Chiesa, infatti, è un percorso accidentato, che però non gli ha impedito di trovare la vera felicità, la via per la “perfezione”, che si trova solo in Dio. Così egli è un modello per tutti noi, che troppo spesso perdiamo la fiducia nell’amore di Dio e nella sua capacità di trasformare i nostri errori in un’occasione per avvicinarci a lui. Nato a Tagaste nel 354, fin da giovane Agostino aveva fatto della ricerca della verità il suo obiettivo, per raggiungere il quale, però, si trovò anche su “strade accidentate” e fece scelte personali e morali discutibili. Dopo aver aderito al manicheismo, a Milano grazie a sant’Ambrogio ritrovò la via dell’ortodossia, riavvicinandosi alla fede trasmessagli dalla madre, santa Monica. Battezzato da Ambrogio nel 387, prete nel 391, quattro anni dopo era vescovo di Ippona, dove morì nel 430.

Altri santi. San Vicinio di Sarsina, vescovo (III–IV sec.); santa Fiorentina, vergine (VII sec.).

27/08/2024
26/08/2024

RICONOSCIMENTI A "VERSO L'ALTO" Il documentario che racconta la storia di due amici intenti a compiere un pellegrinaggio trekking verso il Santuario Madonna dell'Alto.

Il documentario del regista e antropologo Lorenzo Mercurio è stato selezionato per partecipare a ben tre festival. Il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea (Ct) (seconda selezione consecutiva) e il RAM film festival Rovereto Archeologia Memorie di Rovereto (Tn) (terza selezione consecutiva).
Il documentario è stato selezionato anche dal Festival del Cinema di Cefalù.
Realizzato col patrocinio dell'Ente Parco delle Madonie, "Verso l'Alto" è un documentario che racconta la storia di due amici, intenti a compiere un percorso di trekking/pellegrinaggio verso il santuario della Madonna dell'Alto, nel territorio di Petralia Sottana, agli inizi di ottobre 2022. Il santuario mariano , situato a 1816 metri sul livello del mare, è uno dei tre più importanti del Parco delle Madonie, insieme a quello di Gibilmanna e alla Madonna dell'Olio di Blufi.
Esprime compiacimento il Commissario dell'Ente Parco delle Madonie, dottor Salvatore Caltagirone: “Complimenti a tutti noi!!! Quando la visione delle cose, la collaborazione, la sinergia e la bellezza naturale del nostro territorio madonita producono risultati importanti. Basta semplicemente credere, con forza, in ciò che si fa. Complimenti a Lorenzo Mercurio, con il quale, sono certo raggiungeremo nuovi e sempre più interessanti risultati".
“Un'emozione forte, che condividiamo con orgoglio con la comunità di Petralia Sottana (Comune di Petralia Sottana), dove è ambientato il documentario selezionato”, aggiunge il regista Lorenzo Mercurio, antropologo e regista, che così commenta: "È certamente una grande soddisfazione accorgersi di come la collaborazione tra diverse realtà, non solo istituzionali, sia in grado di dare risultati come questo. Grazie ai festival cinematografici nazionali e internazionali la scoperta, il racconto e la promozione del territorio che cerco di portare avanti, insieme al mio piccolo staff, viene proposto a un pubblico che va oltre i più immediati confini geografici dei contesti culturali e naturalistici di cui trattiamo, e proprio questo è il nostro scopo: diffondere il racconto di una Sicilia spesso nascosta e imprigionata negli stereotipi".
Lorenzo Guido Mercurio è un antropologo e documentarista palermitano. Ha fondato EsperienzaSicilia per realizzare documentari che illustrino luoghi di interesse culturale e naturalistico della Sicilia, attraverso il coinvolgimento di esperti, accademici e abitanti dei luoghi presi in esame.

Interessante la storia della signora Singer , modella della statua della Libertà di New York.
24/08/2024

Interessante la storia della signora Singer , modella della statua della Libertà di New York.

Il volto della statua della libertà.
La vita di Isabella Boyer è come un romanzo emozionante.

Nato a Parigi, figlia di un pasticcere africano e madre inglese. Isabella possedeva una bellezza speciale e, a 20 anni, sposò Isaac Singer, il produttore di macchine da cucire, che aveva 50 anni.

Dopo la morte di Singer, Isabella è diventata la donna più ricca del paese. Non mi sorprende che sia stata scelta come modello per la Statua della Libertà, perché incarnava il sogno americano.

Vedova, Isabella ha viaggiato per il mondo e ha sposato il violinista olandese Victor Robstett, diventando contessa.

È diventato una figura di spicco in America e in Europa e ha incontrato lo scultore francese Frédéric Bartholdi a un evento mondiale.

Bartholdi, colpito dalla sua bellezza e dalla sua storia, ha usato il suo volto come modello per la Statua della Libertà.

Isabella si è sposata una terza volta ed è morta a Parigi nel 1904 all'età di 62 anni, ma il suo volto rimane nell'iconica statua di New York, simboleggiando la libertà e l'orgoglio americano.

23/08/2024
23/08/2024


Santa Rosa da Lima
(di Matteo Liut)

La santità alimenta la bellezza, soprattutto quando si piega sulle più oscure ferite dell'umanità e si alimenta dell'autentico amore, quello di Dio. A questa infinita radice di speranza si alimentò Isabel Flores de Oliva, che, figlia di una nobile famiglia di origine sp****la a Lima, è nota con il nome che le venne attribuito proprio in virtù della sua bellezza: Rosa. La prima santa dell'America Latina era nata nel 1586, decima di tredici figli, e aveva coltivato la propria vita spirituale fin da piccola, sognando la consacrazione e opponendosi ai progetti di matrimonio che la famiglia voleva per lei. Quando i suoi caddero in povertà per un tracollo finanziario si diede da fare lavorando per aiutarli, senza dimenticare, al contempo, di fare quello che poteva per i poveri e i bisognosi, specie gli indios. Allestì nella casa materna una specie di ricovero pensato soprattutto per i bambini e gli anziani poveri. Guardando al modello di Caterina da Siena, vestì l'abito del Terz'Ordine Domenicano, visse in una sorta di cella nella casa materna da penitente e, per cinque anni, da reclusa. Nel 1614, provata dalle privazioni, lasciò la “cella”; morì nel 1617, è santa dal 1672.

Altri santi. San Zaccheo, vescovo (II sec.); beato Francesco Dachtera, martire (1910-1944).

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Via Pietro Nenni 7 Contessa Entellina (PA)

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