19/11/2019
Assistenza sanitaria e sistema di accoglienza
La Convenzione internazionale di Amburgo sulla Ricerca e il Salvataggio in Mare del 27 aprile 1979 obbliga gli Stati aderenti, tra cui l’Italia, ad assicurare assistenza a chiunque si trovi in mare in una situazione di difficoltà, fino alla consegna in un porto sicuro. La continua situazione emergenziale a cui è costretta la Sicilia ha spinto la Regione Siciliana a mettere a punto un piano di contingenza sanitario per i migranti. Questo per coordinare le varie figure che entrano in azione dallo sbarco fino all'assegnazione in un centro di accoglienza straordinario (CAS).
I CAS sono strutture temporanee di accoglienza attivate dalle Prefetture per conto del Ministero dell’Interno per ospitare i richiedenti asilo. Nella pratica, come ha evidenziato un rapporto Oxfam del 2017, l’istituzione dei Cas, attivati per fronteggiare una presunta situazione eccezionale a seguito dei massicci sbarchi di cittadini stranieri, ha configurato un sistema di accoglienza dei richiedenti asilo improntato ad una «emergenza permanente». Nel tentativo di snellire le procedure, velocizzandone i tempi, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, di concerto con i Ministri dell'interno e della giustizia, ha adottato un decreto ( https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/10/07/19A06239/sg ), nel quale è presente una lista di Paesi di origine sicuri. Questi sono: Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Senegal, Serbia, Tunisia e Ucraina. Si tratta della prima applicazione del dispositivo previsto dall'art. 7 bis del Decreto Sicurezza. Pensato per snellire le procedure, la lista dei Paesi di origine sicuri si presta a critiche, basate sulla preoccupazione che la “neutralizzazione selettiva” del diritto d’asilo sia, in realtà, fondata su considerazioni che non attengono alla verifica dell’effettivo rispetto dei diritti umani nei Paesi di origine, bensì a valutazioni di politica di gestione dei flussi migratori (v. https://www.questionegiustizia.it/articolo/l-istituto-dei-paesi-di-origine-sicuri-e-il-decreto-attuativo-del-4-ottobre-2019-una-storia-sbagliata_18-11-2019.php ). In ogni caso la situazione di chiunque vorrà presentare domanda di protezione internazionale, verrà valutata “alla luce delle informazioni sul Paese di origine” tra quelli contrassegnati come sicuri nella lista aggiornata di volta in volta dal Ministero. Ad occuparsi di esaminare in via prioritaria l'eventuale domanda di protezione internazionale è la Commissione territoriale.
Nel video, che abbiamo caricato, a parlare é la dottoressa Ornella Dino, responsabile dell' Unità Operativa, Promozione della Salute Immigrati dell' ASP di Palermo, Distretto 42. La dottoressa è stata indicata dal piano di contingenza sanitario per i migranti come Coordinatore dell' ASP Palermo per quanto riguarda i centri di accoglienza. Fa parte infine della Commissione Territoriale che si occupa dell'esame delle richieste di protezione internazionale. Il video rappresenta un sunto di una più ampia intervista, dove la dottoressa Dino spiega quali sono le attività ed iniziative che svolge l'unità operativa composta oltre che da lei, dall'assistente sociale, dottoressa Perricone, da un diabetologo e da un mediatore transculturale.
Per finire un appunto sulla giornata delle riprese che è stata particolarmente nuvolosa, creando particolari effetti di luce che hanno reso le riprese un po' movimentate.
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