Rivoluzione Gentile

Rivoluzione Gentile Organizzo feste per Happy Divorced Aiuto le donne a rispettare le persone più importanti: se stesse.
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● Una volta un uomo mi disse che non ero di buon comando. «Era una frase che usava mia madre per parlare di certi domest...
28/04/2024

● Una volta un uomo mi disse che non ero di buon comando. «Era una frase che usava mia madre per parlare di certi domestici che avevamo in casa: non sono di buon comando», mi spiegò. «Come te».
Una volta un uomo mi disse che i sampietrini erano fatti per costringere le donne a star zitte: troppo impegnate, con i tacchi, a non inciamparsi e cadere. E rise, perché portavo i tacchi pure io.
Una volta un uomo mi disse che lui e altri due uomini, la mattina dopo una serata letteraria, si erano telefonati per parlare di me. «È un cioccolatino», aveva commentato uno, «ma chissà se qualcuno di noi la scarterà».
Una volta un uomo mi disse, dopo che lo avevo rifiutato: «Sembri così sensuale, e invece». Non pensò di non essere abbastanza attraente o che non sopportassi l’odore delle sue ascelle. Pensò che fossi un po’ frigida, perché non volevo andare a letto con lui.
Una volta un uomo mi disse: «Complimenti, anche se io non leggo le donne. Ma mia moglie dice che è brava». Me lo dicono spesso, gli uomini: i medici che mi visitano, i sindaci che mi invitano a presentare i miei libri nei loro comuni, i presidi delle scuole dove le professoresse di italiano fanno leggere agli studenti i miei romanzi.
Una volta un uomo mi disse che non aveva mai letto Alice Munro perché parlava di temi che non lo riguardavano. «Tipo?» chiesi. «Tipo la maternità», rispose. «Ma tu non sei nato da una madre?» obiettai. Qualche anno dopo Alice Munro vinse il Nobel per la Letteratura, e non so se a quel punto lui l’abbia letta.
Una volta a una festa un uomo di potere guardò una mia coetanea e disse: «Puzza proprio di miseria». Dissi: «Chissà allora che odore emano io, secondo te, vista la classe sociale da cui provengo». «Che c’entra?», replicò. «Tu sei così sexy, sembri una squaw». E non si rese conto di quante categorie avesse insultato in una sola frase.
Una volta un uomo, un docente universitario seduto a cena accanto a me, mi disse che mangiavo in modo erotico. Il mio compagno mi sedeva di fianco. La mattina dopo il docente espresse il desiderio di viaggiare in macchina con me, verso il convegno all’estero che ci aspettava. Risposi che avrei viaggiato con il mio compagno. Durante il convegno, quel docente denigrò il mio romanzo, criticandolo davanti a studenti, professori e altri scrittori, senza averlo letto. Anzi, rivendicando proprio il diritto di criticarlo senza leggerlo. Poi, tornato in Italia, mi invitò a parlare di quello stesso romanzo nella sua facoltà: perché mi stimava molto, disse.
Ogni volta che non ho abbassato la testa davanti a ciascuno di questi uomini, loro mi hanno detto che ero aggressiva, arrogante, che qualche scappellotto da mio padre me lo sarei meritato, da piccola.
Potrei scrivere pagine intere sulla violenza delle parole che gli uomini rivolgono alle donne. Eccone una.

Rosella Postorino
su 7Corriere

(E a voi cos’hanno detto?)

25/04/2024
  necessità di   Perché abbiamo ancora uomini che spiegano il   alle donne.Ma   😂
14/04/2024

necessità di
Perché abbiamo ancora uomini che spiegano il alle donne.

Ma 😂

10/01/2024

Una buona idea parliamone.

SE TI RIPOSI SEI COLPEVOLE.Ti**re indietro le lancette di mezz'ora all'ora di cena, perché il marito non brontoli.Tenere...
08/12/2023

SE TI RIPOSI SEI COLPEVOLE.

Ti**re indietro le lancette di mezz'ora all'ora di cena, perché il marito non brontoli.
Tenere uno strofinaccio nel grembiule, per sembrare sempre affaccendata.
Chiudere la telefonata appena entra il marito, per non essere accusata di chiacchierare tutto il giorno.
Nascondere gli acquisti appena rientrata, per evitare di farlo arrabbiare.
Mettere subito la tovaglia sul tavolo, per dare l'impressione che la cena sia quasi pronta.
Mettere una pentola a bollire sui fornelli, perché la cena sembri in corso.
Lavorare a maglia sul divano, per non stare seduta a far niente.
Giocare a carte fra donne durante una pausa dai lavori, con una donna di vedetta che avvisa se arrivano gli uomini.
Preparare i biscotti e poi mangiarli senza lasciare traccia, per non dare l'idea di avere passato il giorno a divertirsi.
Insegnare a fare di testa tua, ma a far credere all'uomo che è stato lui a prendere le decisioni.
Non ridere al telefono se sei con le amiche, perché il fidanzato non pensi che ti stai divertendo troppo.
Dire al marito che stai facendo la spesa, quando stai prendendo un caffè con un'amica.

Ecco, il patriarcato è anche questo, crescere sapendo che il tuo divertimento e il tuo riposo sono sempre un po' colpevoli, che il tuo tempo non ti appartiene fino in fondo e che agli occhi degli uomini è sempre meglio mostrarsi stanca e preoccupata dei piaceri altrui, non dei propri.

(Se avete altri esempi, scriveteli pure nei commenti!)

Rosapercaso

Abbiamo bisogno di certezze. Il lavoro è lungo e difficile per liberarsi da convinzioni e da condizionamenti. Ed è l' un...
07/12/2023

Abbiamo bisogno di certezze. Il lavoro è lungo e difficile per liberarsi da convinzioni e da condizionamenti. Ed è l' unica via per la felicità.

30/11/2023

Succede spesso

22/11/2023
Educa il tuo amico, il tuo socio, il tuo responsabile, tuo fratello, tuo zio, tuo nipote, tuo nonno tuo suocero, tuo gen...
21/11/2023

Educa il tuo amico, il tuo socio, il tuo responsabile, tuo fratello, tuo zio, tuo nipote, tuo nonno tuo suocero, tuo genero....

Educa il tuo amico, il tuo socio, il tuo responsabile, tuo fratello, tuo zio, tuo nipote, tuo nonno tuo suocero, tuo genero....






SONO ANCORA TANTI, TROPPI, I MODI CON CUI SI TOGLIE A UNA DONNA IL DIRITTO DI AVERE UN VITAdi Gloria Volpato Tutti femmi...
20/11/2023

SONO ANCORA TANTI, TROPPI, I MODI CON CUI SI TOGLIE A UNA DONNA IL DIRITTO DI AVERE UN VITA
di Gloria Volpato

Tutti femministi su Facebook.
Poi se vediamo una donna senza un uomo la definiamo "sola", se non abbiamo un uomo ci definiamo "sole" e mettiamo in dubbio il nostro valore.

Dunque se non abbiamo un uomo siamo sole e reiette oppure se ci teniamo quello che abbiamo siamo dipendenti...quel che è certo che è colpa nostra se siamo sentimentalmente infelici.

E allora ci mettiamo in gioco, facciamo corsi di evoluzione personale, andiamo dallo psicologo, facciamo meditazione e le costellazioni familiari sugli uomini delle ultime 48 generazioni, ci mettiamo a dieta, andiamo dal chirurgo plastico, facciamo corsi di ta**ra, nella speranza che tutti questi sforzi ci portino a scovarlo, come un tesoro, l'uomo giusto che porrà fine al nostro eterno sentirci "sbagliate", "fuori posto" e soprattutto maledettamente sole e sfigate.

Se vediamo una donna decisa, autonoma e determinata, diciamo che " ha le p***e".
Se viaggia da sola le chiediamo se non ha paura e se non guida di notte o in autostrada o non ha un conto corrente personale ci sembra tutto sommato normale.

Se decide di non accudire un famigliare che l'ha vessata per tutta la vita, la giudichiamo cattiva e commentiamo " ma è sempre tuo padre".

Ci sembra pacifico che non abbia un lavoro o non sia in grado di mantenersi.
Normale se al primo figlio si licenzia: " che vai a lavorare a fare se poi lo stipendio lo devi dare alla babysitter. È più conveniente se stai a casa".

Che se invecchia o ingrassa è la prima cosa che notiamo.

Se resta incinta, abortisce nell'umiliazione e nel disprezzo: si è voluta divertire, e ora che ne paghi il prezzo.

Che se non fa figli è una donna si ma non fino in fondo.

E se è arrabbiata è perché è mestruata o forse suo marito non l'ha " castigata" abbastanza ieri notte.

Diciamo che la colpa è dei genitori ma stiamo pensando che sia delle madri, che in Italia si sa che i padri sono assenti giustificati, che loro lavorano.

Quindi in buona sostanza ci sarebbero donne che crescono figli che uccidono donne e figlie che non sanno dire "no".
Insegnanti, in prevalenza numerica di sesso femminile, che non educano a scuola.

In pratica la colpa è ancora delle donne.

Che' già lavorano meno degli uomini, guadagnano pure meno e devono dipendere economicamente dagli uomini, facessero almeno il loro lavoro di genitori e insegnanti.

Sono tanti i modi con cui viene tolto ad una donna il diritto di avere una vita.

Se vogliamo cambiare qualcosa, iniziamo da un po' di sana autocritica e facciamo più attenzione al linguaggio che utilizziamo.

Come diceva Montanelli, i figli sono i figli del tempo in cui nascono.
E pure gli adulti, aggiungerei.


20/11/2023

La sorella Elena: "Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto"
"Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un'eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c'è". Così Elena Cecchettin, la sorella della 22enne uccisa dall'ex fidanzato, in una lettera al Corriere della Sera. "I mostri' non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro. La cultura dello stupro è ciò che legittima ogni comportamento che va a ledere la figura della donna, a partire dalle cose a cui talvolta non viene nemmeno data importanza ma che di importanza ne hanno eccome, come il controllo, la possessività, il catcalling. Ogni uomo viene privilegiato da questa cultura. Viene spesso detto 'non tutti gli uomini'. Tutti gli uomini no, ma sono sempre uomini. Nessun uomo è buono se non fa nulla per smantellare la società che li privilegia tanto. È responsabilità degli uomini in questa società patriarcale dato il loro privilegio e il loro potere, educare e richiamare amici e colleghi non appena sentano il minimo accenno di violenza sessista. Ditelo a quell'amico che controlla la propria ragazza, ditelo a quel collega che fa catcalling alle passanti, rendetevi ostili a comportamenti del genere accettati dalla società, che non sono altro che il preludio del femminicidio. Il femminicidio è un omicidio di Stato, perché lo Stato non ci tutela, perché non ci protegge. Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere. Serve un'educazione sessuale e affettiva capillare, serve insegnare che l'amore non è possesso. Bisogna finanziare i centri antiviolenza e bisogna dare la possibilità di chiedere aiuto a chi ne ha bisogno. Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto".



Se stai seduto mentre tua moglie sparecchia.Se al ristorante la tua compagna bada a vostro figlio mentre tu mangi tranqu...
20/11/2023

Se stai seduto mentre tua moglie sparecchia.

Se al ristorante la tua compagna bada a vostro figlio mentre tu mangi tranquillo chiacchierando con gli amici.

Se ti permetti verso la tua capa critiche che non faresti mai al tuo capo.

Se fai battutacce sul fondoschiena della cameriera.

Se una quota rosa nelle liste elettorali ti sembra una sciocchezza, mentre un CdA di soli uomini ti sembra ovvio.

Se per te "ingegnere" rimane tale anche se è il titolo di una donna.

Se ritieni normale che sia tua moglie a gestire la malattia di tuo figlio perché tu "vai a lavorare".

Se la scuola di tua figlia ha il numero della tua compagna per le emergenze e non il tuo.

Se stai pensando "Eh, ma non tutti gli uomini" invece che ai troppi uomini così che conosci.

Sei complice.



Con

L'assistente materna potete utilizzarla per affiancare gli uomini Questa si può essere una Rivoluzione Gentile
30/09/2023

L'assistente materna potete utilizzarla per affiancare gli uomini
Questa si può essere una Rivoluzione Gentile

Rubriche Rivoluzione Gentile Domenica sera un   è tornato portando a casa un sacchetto pieno di pesche. Inizia a mangiar...
28/09/2023

Rubriche Rivoluzione Gentile

Domenica sera un è tornato portando a casa un sacchetto pieno di pesche. Inizia a mangiarle e si accorge che ...sono piene di vermi!!

Non poteva immaginare che avrebbero fatto uno proprio sullo stesso frutto!

Anche tu, hai ricevuto una pesca 🍑o delle pesche?
Naturalmente non stiamo parlando solo di frutti.
Stiamo parlando di problemi, difficoltà comportamenti poco responsabili e ancora meno rispettosi.

Raccontali qui o in anonimato scrivendomi.

Le pesche che si ricevono sono talmente dolorose ed ancor di più impattanti che non è facile parlarne.

L'altro genitore di tuo figlio di quale pesca ti ha omaggiato?

Certo possono essere anche frutti dolci e succosi. E di questi possiamo solo essere grate.

Oppure con i vermi.
Dentro e fuori.

08/09/2023

Grazie

Storia condivisa per una
08/09/2023

Storia condivisa per una

08/09/2023

è anche individuale!

20/08/2023

Questa mattina per le strade sta passando l'arrotino.. come una volta ma....con la voce di donna ❤️💐!!
Anche questa è

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