Premio Discografico Mario Cervo

Premio Discografico Mario Cervo L’Associazione Culturale Archivio Mario Cervo promuove il Premio Discografico “Mario Cervo”

L’Associazione culturale Mario Cervo assegna il Premio Discografico “Mario Cervo”per valorizzare il lavoro di chi, attraverso la realizzazione di un prodotto discografico, promuove il patrimonio culturale sardo e per creare un momento di aggregazione fra gli artisti e il loro pubblico. Il premio è rivolto a solisti e gruppi strumentali e vocali composti da artisti di origine, nati o vissuti preva

lentemente in Sardegna, che abbiano regolarmente messo in commercio un prodotto discografico nell’anno 2021. Non ci sono candidature: vengono liberamente presi considerazione tutti i dischi dell’anno. Il Premio Mario Cervo è aperto a tutti e si suddivide nelle due sezioni: Tradizione, per la musica tradizionale sarda, e Innovazione, per musica di tutti gli altri generi. I finalisti si esibiranno nella serata finale che si svolgerà, con le esibizioni dal vivo, nel mese di Giugno/Luglio 2022
La partecipazione al concorso é gratuita
La domanda e il regolamento sono disponibili sul sito internet: www.archiviomariocervo.it - oppure è possibile richiederli via mail all'indirizzo: [email protected]. I premi verranno consegnati durante la serata finale e consistono in una scultura o un oggetto artistico sardo appositamente realizzato per il vincitore e per i partecipanti di ciascuna categoria.

31/07/2024
31/07/2024
31/07/2024

Sono davvero felice e grato di aver vinto il Premio Discografico Mario Cervo 2024 per il disco “Quattro”.

Un grazie speciale all’organizzazione per l’accoglienza e la professionalità, a tutti gli artisti straordinari che hanno condiviso la serata, a per il contributo alla scelta e alla recensione del progetto, a .factory per lo sviluppo del concept e il supporto costante, a per averlo prodotto.

Un ringraziamento particolare va a , la spalla destra e l’amico fedele che tutti vorrebbero avere.

Dedico questo premio a mio Nonno Giovannino, che è volato via poco tempo fa e a cui devo tanto: perchè se oggi ho imparato ad essere intraprendente e sicuro delle mie idee, lo devo anche a lui e alla mia famiglia.🖤

Grazie a tutti gli amici e le persone che ora e sempre supportano i miei progetti!

Ad majora 👊🏾

30/07/2024

Stasera dalle 21 avrà luogo al Parco Mario Cervo di Olbia la cerimonia del Premio Mario Cervo, promosso dall’omonimo archivio.

30/07/2024

La diretta Facebook del Premio Discografico sarà trasmessa sulla nostra pagina dalle ore 21:00 . Grazie a Luigi Folino e al suo staff . Seguiteci

27/07/2024

La cerimonia di premiazione si svolgerà martedì 30 luglio a Olbia al Parco Mario Cervo. Tra i premiati Daniela Pes e Matteo Leone.

Ogni anno, l’Archivio Mario Cervo ha facoltà di scelta su un disco presente nella raccolta e premiare i protagonisti per...
25/07/2024

Ogni anno, l’Archivio Mario Cervo ha facoltà di scelta su un disco presente nella raccolta e premiare i protagonisti per il Disco Storico. Quest’anno, è stato scelto un decano della musica sarda: il Maestro Luigi Lai per il disco “Luigi Lai” contenuto in un cofanetto dal titolo “Sardegna, ieri…domani” del 1986.
Luigi Lai nasce il 25 luglio del 1932 a San Vito dove ora risiede. Si appassiona delle Launeddas all’età di 8 anni dopo aver sentito un pastore suonare le “sonus de canna” nelle campagne di Minderrì a San Vito. Quel momento è stato folgorante e l’inizio della sua lunga carriera. Si dedica costantemente alla cura delle Launeddas: a costruirle e a suonarle; divulgarle da solo nei paesi vicini a San Vito, senza che nessuno lo abbia invitato. La sua voglia di cono-scere e migliorarsi lo porta a prendere lezioni dai grandi maestri di Launeddas del Sarrabus, principalmente Anto-nio Lara e poi anche Efisio Melis. Non solo Launeddas nella sua carriera, ma anche Fisarmonica e Sax, quest’ultimo strumento studiato all’Accademia di Zurigo per quattro anni, durante il periodo di permanenza in Svizzera, dall’età di 26 anni fino all’età di 41.
Il rientro in Sardegna nel 1971 con la prima presenza come suonatore alla sfilata di Sant’Efisio del primo maggio, che da allora ha sempre presenziato. È il primo ad aver creato una scuola di Launeddas negli anni ‘70, poi ci sono state collaborazioni importanti come quella musicale con Angelo Branduardi e quella cinematografica con il regista Gianfranco Cabiddu. ha girato tutto il mondo con le sue Launeddas e continua a divulgarle nei suoi concerti e mani-festazioni culturali. Attualmente ha l’onore di insegnare Launeddas come unico docente al Conservatorio di Cagliari, il primo corso autorizzato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca.
“Quest'anno - per noi di particolare importanza in quanto cade la decima edizione del Premio Discografico - abbiamo scelto di omaggiare un grande Maestro della musica in Sardegna, Luigi Lai, e con Lui uno strumento arcaico ed eccezionalmente rappresentativo della tradizione artistico-musicale sarda, le launeddas, un vero e proprio patrimonio dell’umanità, per quanto poco presente nelle produzioni discografiche” affermano Velia e Ottavio promotori del Premio.
https://youtu.be/EsVTImENF-Y?si=xMdaQAX1DleHMuQm

Vi presentiamo uno al giorno gli artisti che riceveranno il Premio Discografico Mario Cervo 2024.Oggi parliamo di Valeri...
22/07/2024

Vi presentiamo uno al giorno gli artisti che riceveranno il Premio Discografico Mario Cervo 2024.
Oggi parliamo di Valerio Marras (SARRAM):

S A R R A M è il progetto solista strumentale doom ambient in cui convivono elementi di natura
drone, post rock e noise del sardo Valerio Marras. Con cinque dischi all'attivo dal 2017 ad oggi
usciti per Subsound Records, Midira Records, Talk About Records sarà in tour tutto il 2024 per
presentare "Pathei Mathos", uscito il 1 settembre '23 per Subsound Records in solo vinile: un disco
perennemente in bilico tra drone, tape loop, post rock, doom ed elettronica con le speciali
partecipazioni di Lili Refrain, Tobias Vethake e Dalila Kayros.
Concertisticamente molto attivo, S A R R A M si è esibito in tutta Europa con speciali partecipazioni
al LEM in Spagna, Dunk!Festival in Belgio, Moving Noises nella Christuskirche di Bochum e allo
Schwarzer Herbst nella Johanneskirche di Lobau/Dresden (D), WhoNeedsLyrics? in Slovacchia, The
Academy of Fine Arts in Munich (D), KME, Signal, Tube Cult Fest, Miniere sonore, Pinacoteca
Nazionale di Sassari, Insulae Lab di Paolo Fresu; collaborazioni con il Museo Man e il Museo Ciusa
di Nuoro, Mua - Museo Archivio di Sinnai.
https://youtu.be/hDVeXMxW1KM?si=jXSnloh-dlQvkTvj

Vi presentiamo uno al giorno gli artisti che riceveranno il Premio Discografico Mario Cervo 2024.Oggi parliamo di Matteo...
21/07/2024

Vi presentiamo uno al giorno gli artisti che riceveranno il Premio Discografico Mario Cervo 2024.
Oggi parliamo di Matteo Leone:
Nasce a Carbonia nel settembre del 1987 ma vive e lavora a Calasetta. Inizia i primi studi nella banda musicale del suo paese nella sezione percussioni e continua il suo percorso musicale a Bologna dove scopre il jazz, con particolare propensione alle avanguardie.
Successivamente, quando ritorna in Sardegna, si iscrive al conservatorio di Cagliari in batteria jazz. In un incrocio delle strade del Sulcis, (e dove se no?) incontra il diavolo a cui vende l’anima per imparare a suonare la chitarra. Dal giorno investe tutto il tempo nello studio della chitarra e nel blues.
Dopo un processo di ricerca della cultura afroamericana in tutte le sue sfaccettature sente il bisogno di tornare alle sue origini. L’Africa e Calasetta. Il Tabarchino, lingua parlata nel suo paese, ne fa cornice. La chitarra è lo strumento che ha permesso a Matteo di esprimere un universo sonoro profondamente intrecciato al patrimonio storico, culturale e umano della sua terra. Un meticciato di stili, timbri, esperienze e alchimie ritmiche che creano uno spazio sonoro unico dove il tabarchino, lingua antica e riconosciuta del Mediterraneo, interseca memoria e presente.
Matteo Leone è figlio della propria terra, Calasetta è il suo luogo dell’anima, fonte inesauribile di ispirazione in cui è cresciuto “respirando” musica, imparando ad amarla e a studiarla.
Ràixe profonde che meritano il rispetto del ricordo e della conservazione. Figiö che s’ascórdan, tema ricorrente nella poetica di Matteo. Come quello del cammino e del viaggio. Quello stesso che lo ha condotto in giro per il mondo alla scoperta e alla conoscenza, che gli ha permesso di maturare come artista. Terra, mare e deserto. Africa e Mississippi.
In questo progetto Matteo Leone, con testi struggenti, recupera una storia di emigrazione che gli appartiene, la stessa che ha permesso di fondare Calasetta, “E a se ciamiò Câdesédda, bella gianca cuscì”, 250 anni fa per l’esattezza. Una vicenda lunga e dolorosa, tra Tabarka e le coste sulcitane, emblematica del conflitto tra le due sponde.
Attualmente collabora con Don Leone, Snake Platform, Nuit Tzigane. Ha suonato in svariati festival, come IBC Memphis, Ztiget Festival, Blues Rules, Narcao Blues, Sant’Anna Arresi Jazz, Rocce rosse e tanti altri Tournee negli USA e in Giappone.
Vincitore dell’Italian Blues Challenge del 2017 con il Duo Leone, ha rappresentato l’italia nel European Blues Challenge a Hell (Norvegia), arrivando al 4rto Posto e all’International Blues Challenge a Memphis (TN) arrivando alla Semifinale.
Ha vinto il Premio Parodi nel 2021.
https://youtu.be/eF9Ae_9gJCs?si=4KmSTnhYaHxrv_Es

Vi presentiamo uno al giorno gli artisti che riceveranno il Premio Discografico Mario Cervo 2024.Oggi parliamo di Stefan...
20/07/2024

Vi presentiamo uno al giorno gli artisti che riceveranno il Premio Discografico Mario Cervo 2024.
Oggi parliamo di Stefania Secci Rosa:
“Sola”
S’ardmusic/Egea 2023

Primo album da solista per Stefania Secci Rosa: (“Sola” S’ardmusic/Egea 2023) album co-prodotto da Michele Palmas e Stefania Secci Rosa per S’ardmusic e distribuito da Egea. Un’opera musicale di ampio respiro che riunisce idealmente la Sardegna con la pen*sola Iberica e in particolar modo col Portogallo. Poesie e testi originali in sardo, portoghese, italiano e inglese ispirate al tema della solitudine, dell'amore e della passione che si adagiano delicatamente su atmosfere musicali intense e coinvolgenti dai forti colori lusitani e mediterranei.
“Sola è ciò che sono stata negli ultimi anni della mia vita, nel bene e nel male – commenta Stefania Secci Rosa -. Quando si pensa allo stare o al sentirsi soli, la prima immagine che ci viene in mente è quella di una condizione misera. In realtà la solitudine è anche e soprattutto una condizione necessaria e salvifica, dalla quale non possiamo prescindere se non a costo di perdere la nostra individualità. Ho cercato di racchiudere nell’album tutte le sfumature di questa condizione così importante che accomuna gli esseri umani, e che mi permetto di pensare che abbia per tutte le donne un sentito ancestrale”.
Musiche del mondo ispirate all’universo femminile, ma anche al fado, alla tradizione celtica e all’immenso Mediterraneo. Elementi che caratterizzano da sempre le composizioni di Stefania Secci Rosa, una delle voci più vibranti nel panorama della worldmusic in questa nuova produzione accompagnata da un ricchissimo ensemble. Di notevole rilievo infatti le partecipazioni al progetto, a partire da uno dei più importanti giovani talenti della musica portoghese Bruno Chaveiro, virtuoso della “guitarra portoguesa” e co-arrangiatore di buona parte dell’album; di Eduardo Espinho, co-arrangiatore, chitarrista, polistrumentista, cantante, punta di diamante della musica tradizionale alentejana e produttore di diversi artisti di spicco in Portogallo; di Matteo Gallus, violinista che vanta numerose importanti collaborazioni nei più diversi ambiti dello show-biz, dalla worldmusic e musiche per il cinema, alle grandi produzioni pubblicitarie.
Al nucleo principale di artisti che hanno lavorato al disco si affiancano i portoghesi Luis Pinto, basso e voce; Ivo Martìns alle percussioni; Simone Soro al violino; Fabrizio Lai e Francesca Puddu alla chitarra; Fabio Useli al basso elettrico; Le Balentes; Andrea Lai al contrabbasso; Ivana Busu al pianoforte. Il featuring è firmato da Ana Lains, tra le interpreti più potenti della musica tradizionale portoghese. Il suono del disco è curato da Michele Palmas.
“Sola è paura profonda. Di non essere amata. Di non essere voluta. Di non essere giusta”
Stefania Secci Rosa

Stefania Secci Rosa bio
Stefania Secci Rosa da anni collabora in veste di cantante e compositrice con autori e music supervisor di fama internazionale nel mondo del cinema, da Trevor Jones (autore delle colonne sonore "L''ultimo dei Mohicani" e "Notting Hill"), Neil Stemp (“Bohemian Rhapsody”, “Mary Poppins returns”), Andrew Dudman ( ingegnere del suono di “Star Wars”, “Il Signore degli anelli”, “La Sirenetta”), spaziando con la sua voce nei vari film e documentari tra canti in lingua cinese, koreana, giapponese e inglese. È specializzata in musica ebraica dell'est Europa (è stata anche ospite della cantante Noa durante il suo tour “Love Medicine” in Sardegna) e musica popolare portoghese. Il suo disco "Sola" nasce proprio in seguito alle sue collaborazioni musicali in Portogallo, dove ha ottenuto grandi riscontri registrando anche come ospite nel disco dedicato a Zeca Afonso (“Por terras do Zeca”) firmato da Davide Zaccaria, violoncellista al fianco di Dulxe Pontes. È laureata in Canto Jazz a Cagliari e in Composizione al Royal Birmingham Conservatoire in Inghilterra.
https://youtu.be/5pJ3hvBF6G8?si=16CPPJ8iZR4RE-SV

Vi presentiamo uno al giorno gli artisti che riceveranno il Premio Discografico Mario Cervo 2024.Oggi parliamo di Nanni ...
19/07/2024

Vi presentiamo uno al giorno gli artisti che riceveranno il Premio Discografico Mario Cervo 2024.
Oggi parliamo di Nanni Gaias:

Il LIVE del Concept Album "QUATTRO / IV”si distingue per il suo SET IBRIDO, che intreccia suoni elettronici con atmosfere acustiche, attingendo a diversi mondi della black music:
dall'AfroBeat al FunK, sino alla DuB e Drum&bAss, Il tutto si sviluppa in una chiave sperimentale e d'improvvisazione.
Questa fusione, presentata in duo con il musicista Giuseppe Spanu, offre un'esperienza sonora unica che attraversa confini stilistici, evidenziando la versatilità artistica di Gaias non solo come musicista, ma anche come produttore, co-autore e interprete.
Giovanni Gaias, noto come Nanni Gaias, è un musicista e polistrumentista dal groove vibrante e naturale. La sua carriera è stata plasmata dalla fusione di diverse influenze della musica black, definendo così il suo stile caratteristico.
Originario di Berchidda, Gaias ha militato sin da bambino nelle diverse band del paese, trasformando il palco nel suo laboratorio creativo ed esplorando la musica senza limiti di genere.
Durante gli studi all'Accademia Musicale Nazionale Lizard di Fiesole, conclusa nel 2017,
è diventato il batterista di punta di Francesco Piu, stimato bluesman italiano.
In questa veste, si è esibito nei principali festival nazionali e internazionali, dimostrando notevole versatilità nei generi blues, funk e rock e condividendo il palco con artisti di rilievo come Doyle Bramhall II e Trombone Shorty.
Il suo debutto discografico da solista nel 2017 con l'album "Nanni Groove Experience Vol. I",
ha ottenuto un notevole successo di critica e pubblico, soprattutto durante le performance dal vivo; le sonorità funky sprigionate da un potente hammond trio hanno caratterizzato le sue esibizioni nei palchi più rinomati come quello del "Time in Jazz" e del "Moncalieri Jazz Festival".
Nel 2020, Paolo Fresu lo ha nominato direttore artistico della rassegna "Time After Time" al Festival Internazionale "Time In Jazz".
Nei successivi quattro anni ha presentato progetti originali contraddistinti da generi ambivalenti come
Funk, Soul, Jazz-Fusion, Rock, Reggae e Dance Music, con la partecipazione di artisti di spicco quali: Ainé, Alien-Dee, Enzo Avitabile, Stefano Barigazzi, Bluem, Dario Cecchini, Don Malo, Don Leone, Forelock, Paolo Fresu, Denise Gueye, Zamua Haleri, Manuella, Menhir, Paulinho, Rusty Brass, Gavino Riva e Vincenzo Saetta.
Tra i vari progetti presentati dal vivo nel 2022, "AntinE",
con la partecipazione di Giuseppe Spanu e Angus Bit è stato il più sperimentale e contemporaneo, grazie anche alla live performance dello street artist MaNu INvisiblE.
Nello stesso anno, Gaias è stato il batterista di RoY PaCi per il "RemiX TouR”, contribuendo a dare nuova vita alle performance dal vivo.
Nel 2021, dopo essersi unito all’etichetta Tûk Music di Paolo Fresu, Gaias ha prodotto diversi progetti, tra cui "T.O.T.B.", EP dalle sonorità chillout, creato in collaborazione con il chitarrista Giuseppe Spanu; "THIS IS NOT AMERICA", remix per l'album "HEROES - A TRIBUTE TO DAVID BOWIE" di Paolo Fresu; e il Concept Album "QUATTRO", realizzato nel 2023 per l’etichetta e attualmente proposto come LIVE PROJECT.
Attualmente, Gaias, svolge l'attività di produttore e beatmaker presso il suo centro di produzione "SÁMBENE PRODUCTION" al "Black Vibe Studio", dove condivide la sua passione attraverso l'insegnamento e prepara le sue energiche performance dal vivo.

https://youtu.be/HtvmlSKK5is?si=1eQ0DzQ6h2MF5EIQ

Indirizzo

Olbia

Orario di apertura

Martedì 16:00 - 19:00
Mercoledì 16:00 - 19:00
Venerdì 16:00 - 19:00

Telefono

+393939611126

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