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25/01/2021
"Gli ebrei sono il male da eliminare prima di chiunque altro".
"Voglio far la strage a una manifestazione femminista. Lì ci sono tutti i nostri nemici in uno: donne, ebree, comuniste, liberali, Lgbt, leccaneg*i".
"Il colpo deve essere decisivo come quello che fece Anders Breivik".
Era pronto a fare il salto, Andrea Cavalleri.
Era pronto a passare dalle parole ai fatti, il ragazzo di 22 anni che, ieri, è stato arrestato a Savona con l'accusa di aver creato un'associazione terroristica di estrema destra.
Voleva sterminare donne, ebrei, neri e omosessuali.
Pianificava di colpire all'interno di una sinagoga.
Sognava una nuova strage di Utoya e, non contento, immaginava un attentato all'interno di una scuola. Voleva colpire i nostri figli e le nostre figlie, classe per classe: "Voglio guardarli in faccia e sentirli urlare, una goduria. Una strage, uccidendo più ragazze possibile".
E poi, per finire, il suo obiettivo era quello di colpire le manifestazioni LGBTQI+. Perché "i degenerati", come li chiamava nelle sue chat, andavano puniti.
É questo quello che emerge dalle terrificanti conversazioni che Andrea Cavalleri intratteneva, in un gruppo Telegram da lui creato, con altri simpatizzanti di estrema destra. Pensate: all'interno erano presenti ben 500 persone, alcune delle quali pronte a dargli man forte.
Perché questo è il fascismo. Lo è sempre stato.
E così, mentre la nostra destra istituzionale è persino incapace di condannare le violenze di Capitol Hill, c'è chi, ancor più a destra, di questo silenzio si nutre.
Non esistono 'se'. Non esistono 'ma'. Non esistono tentennamenti o titubanze. Il fascismo va trattato per quello che è: un reato.
Marco Furfaro