18/12/2023
Ieri si è festeggiato il 52° anniversario di uno dei 5 album della mia vita. Uno di quei dischi che quando li senti, ti cambiano la vita, sconvolgono la tua adolescenza, ti danno una nuova visione di come potrebbe essere il tuo futuro e ti aprono nuovi mondi.
Ieri era il 52° anniversario dell'uscita di "Hunky Dory", l'album del 1971 che per la prima volta, mi ha messo in contatto con il mondo di David Bowie.
Per me la visione della Musica non sarebbe più stata la stessa.
Non è stato il primo album importante della mia vita, era già arrivato "Band on the Run" di McCartney, c'erano già stati Pepper e l'album bianco dei Beatles, c'erano già stati i Genesis di "The Lamb...".
Poi arriverà Dylan con "Blood On The Tracks", i Pink Floyd con "Wish You Were Here", i CSN e soprattutto Young, Battisti, De Gregori, PFM, Banco e tutti gli altri.
Ma "Hunky Dory" è stato sicuramente uno degli album per me fondamentali per la mia crescita, anche umana.
È un album con una canzone che fin dal titolo è un messaggio, "Changes" e che si apre con un testo che recita "I still don't know what I was looking for, and my time was running wild..."
È chiaro che subito l'attenzione è alle stelle e da quindicenne mi arrivò un pugno nello stomaco.
Che dice questo? Sta parlando di me? E soprattutto chi è?
Avevo comprato questo album incuriosito da alcuni articoli su Bowie che avevo letto sul settimanale Ciao 2001, ma non avevo mai ascoltato nulla della sua Musica. Ciao 2001 diceva che questo era uno dei suoi album piú belli e un giorno lo trovai su un catalogo di Nannucci, in offerta speciale.
I Magazzini Nannucci erano un grande negozio di dischi, dicono il piú antico d'Italia e già in quel 1975 vendeva dischi per corrispondenza (Amazon mettiti in coda 😊).
Lo comprai praticamente a scatola chiusa, senza quasi sapere cosa stavo comprando.
Da ragazzino compravo spesso a scatola chiusa, leggevo, mi informavo, mi facevo un'idea e compravo, cosa che spesso faccio ancora oggi, nonostante Spotify.
Sfogliavo i titoli dell'album e sognavo... cambiamenti, la vita su Marte, la regina delle puttane, pazzi, sabbie mobili, i fratelli Bewlay, una canzone intitolata "Andy Warhol", un'altra "Song for Bob Dylan"...
Ma chi è questo f***e, da quale pianeta arriva?
Entrai in questo mondo e non ne uscii piú. Poi scoprii "Ziggy Stardust", "Alladin Sane", "Diamond Dogs", "Station To Station" e tutti gli altri, poi arrivò "Heroes" e senza accorgermene Bowie divenne una costante della mia vita.
Mi fermo qui, sono già stato abbastanza logorroico per stamattina.
Ma voi fate ascoltare Bowie ai vostri figli, non solo le canzoni più famose che son sempre le stesse, scoprite e fate scoprire l'immenso mondo di questo Artista, la sua discografia sconfinata e sempre diversa.
Bowie è un mondo, dove è bellissimo stare. E se ci entri non vuoi più uscirne